Le Web-Experience sono dei progetti di scrittura scenica interattiva che nascono da un concorso promosso in occasione di A_D_E (Art Digital Era) al Festival Inteatro di Polverigi

 

 
 

Qui a fianco la selezione dei progetti effettuata durante A_D_E_02
>>>un report<<<

 

 

 

 

 

SVILUPPI

 

 

 

 

INSTALLAZIONI PRODOTTE

“Bi:ai (Lo sguardo dell’ape)”

http://www.tpo.it/biai/

Videoinstallazione sul paesaggio umano del festival

Di Elsa Mersi, Francesco Michi e Davide Venturini/TPO

Il progetto nasce da un’esperienza già avviata all’interno del festival “Contemporanea” di Prato dove con fotocamere e videocamere digitali venivano raccolte e processate le immagini degli spettatori in una montaggio in progress poi predisposto allo streaming nel web. “Bi: ai” (Bee eye) significa l’occhio dell'ape: un occhio motivato dalla necessità di riconoscere l'ambiente (il "paesaggio") per soddisfare le proprie necessità di nutrimento, la ricerca del nettare-teatro. Lo sguardo dell'ape in questo caso è uno sguardo attento agli sguardi degli altri spettatori, li riprende mentre guardano e partecipano ad un evento teatrale diffuso qual è un festival, ecosistema culturale basato sullo “sguardo partecipato”, qualcosa che va ben oltre il semplice intrattenimento . Questo processo di memorizzazione degli sguardi può contribuire a creare una texture audiovisiva (con una forte impronta di ricerca sonora) fatta di esperienze vissute, un percorso dell'informazione e della conoscenza che – come sostengono gli autori - viene elaborato e ridiffuso condizionando lo sguardo di chi cerca all’interno dell’ambiente-festival.

"Enigma"

http://www.xlab.it/enigma.htm

Dimostrazione spettacolo con sistemi interattivi “motion capture” di animazione in tempo reale

di Andrea Brogi, Gabriele Ciaccia e Classe di Regia II anno Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”

con Simona Generali (performer al motion capture) e gli allievi: Gorjana Ducic, Tommaso Rossi, Irene Mattioli.

Sviluppato all’interno dell’Accademia come progetto di formazione, la dimostrazione-spettacolo vuole porre attenzione sul lavoro dell'attore in una nuova estensione espressiva, riflettendo sulla valenza drammaturgica delle interazioni con i sistemi digitali. Pretesto sono alcuni frammenti delle "Metamorfosi", inteso- come affermano gli autori- “come incipit storico - poetico de "gli indistinti confini" di "storie degli uomini e giochi di forme".

Un classico delle mutazioni.

La relazione con lo scenario infografico si basa sulla modellazione realizzata in 3D e si evolve con un sistema di animazione in tempo reale che permette, grazie ad una tuta di Motion Capture, data glove, mixer midi, di creare una scena realmente interattiva.

SCREENING WEB EXPERIENCES

Sezione digital artist

[Y]es.food action 1#

http://www.yes-food.com

di Abusedmedia, Biocide e coop. Atypica

La web experience illustra le caratteristiche di una strana , inedita e geniale, impresa di servizi gastronomici dal vago sapore situazionista. Il teatro può scaturire dal dispositivo che simula un’operazione commerciale immaginaria intorno al business “cibo”.

L’idea di questo progetto- sostengono gli autori - “nasce dal concetto che la migliore alimentazione possibile, sia dal punto di vista biochimico che da quello culturale, è quella che prevede il più ampio turn.over possibile di ingredienti. (…) La globalizzazione è un poliedro composto da mille facce, quella che riguarda il cibo è una di quelle guardabili. Basti pensare agli african o ai chinese food market, all’interno dei quali si possono trovare cibi, bevande, spezie, nomi, profumi e ricette fino a qualche anno fa introvabili e sconosciute.”

Il progetto prevede un’interfaccia multimediale che proietta l’idea virtuale di base E.S.Food (electronic stimulating food) per la cena reale, per cui si può concludere mangiando piatti e pietanze scaturite dalla totale interazione tra la tecnologia del software e la fantasia e la bravura del cuoco.Durante lo screening verranno distribuiti gadget come spille e adesivi yes.food e cibo yes.food (mele, caffè, acqua).

“D.A.P 3/ Terzo Distributore Automatico di Poesia”

http://www.contentodesign.it/ade

di Daniela Calisi/content(o)design

L’idea forte di questo “Terzo Distributore Automatico di Poesia” è quella d’essere concepita come un'interfaccia di lettura, in grado cioè di indurre ad un’interazione fisica tra il corpo del lettore e i testi dinamici proiettati. Lo scopo dichiarato è quello di portare i testi poetici a contatto con lo spettatore inserendoli nel paesaggio urbano così come l’autrice lo rivendica “La città, le vie, i luoghi del passaggio urbano divengono lo spazio testuale in cui il lettore muovendosi provoca mutazioni, mentre l'atto del leggere diventa una esperienza corporea”. L’installazione prevede che i testi vengano proiettati tramite un videoproiettore sulle pareti e per terra, mentre la presenza di fotocellule e di rilevatori di prossimità trasmetteranno i movimenti delle persone ad una centralina collegata con il computer che piloterà le combinazioni poetiche interattive.

 “Orama”

http://spazioinwind.iol.it/torinorama/eventi/progetti.htm

di David Boardman - Paolo Girbaudo/Torinorama

Parola chiave: paesaggio, quello urbano in cui naturale ed artificiale si confondono. La web experience vuole mettere in capo la lettura teorica, mentale e visionaria, del paesaggio che scorre lasciando il segno nell’occhio. Il paesaggio viene così filtrato dall’elaborazione digitale, diventa pan/orama da recitare come un libro dei salmi semiotici attraverso cui si delinea l’ipotesi di una futura performance-installazione. Manifesto di una nuova sensibilità in cui si coniuga architettura e poesia per un nuovo, potenziale, sviluppo della performance possibile di cui questo sono solo alcune tracce: “Nell'orama non c'e' una storia individuale o di un gruppo. Il passaggio da un nodo all'altro e' immotivato logicamente. Non c'e' rapporto causa effetto, ma attraversamento casuale. Come quello del passante che camminando ascolta per caso un pezzo di conversazione, poi taglia la strada e si vede passare davanti una 500, fa per toccare la borsa e gli squilla il telefonino. Nulla lega i quattro avvenimenti. Ma questa e' la realta'.”

“Descrambling/Nova express”

http://digilander.iol.it/wang/

progetto multimediale su W.S. Burroughs

di Mariano Equizzi

Una web experience che appare come un modo decisamente inedito e intelligente di costruire “drammaturgia” visiva, in una science fiction che coglie bene le peculiarità della composizione interattiva. L’opera è dedicata a Burroughs, scrittore e uomo di genio a cui dobbiamo tutti molto, aspetto che Equizzi così sottolinea con lucidità:

“ (…) le realtà che ha criptato nei suoi libri, con la sua tecnica di scrambling, sono la nostra realtà. le forze del controllo e dell’annichilimento umano sono quelle stesse forze che scatenano il terrorismo, che affamano il mondo, che predano gaia. Il suo è stato un vero literary warfare.”

Morsi

http://www.grumor.net

Di FabrizioTuretta , Laura Anglani, Guendalina Vigorelli / Anatoma)

E’ il corpo che si fa paesaggio, frammentato e ricomposto dal netsurfing dello spettatore che sullo schermo percorre la web experience che sogna la scena.

E’ descritta come un film (come un sogno, come l’ultimo romanzo letto, come…) nei dettagli che non rivelano nulla se non stati più di corpo che d’animo.

Anche la composizione ipermediale è descritta dato il suo work in progress (uno degli aspetti rivendicati dal concorso nel suo complesso) che conduce dentro un gioco iperbolico che sembra geometrico ma tende al sensuale dato che la texture che si comporrà è tutta fatta di corpi. Le loro note dichiarano: “(…) Ogni quadrato è la prima immagine di una breve sequenza realizzata riprendendo singoli particolari del corpo delle interpreti di una delle azioni che verranno proposte in scena. L’utente potrà intervenire cliccando su uno dei quadrati. L’intervento esterno potrà continuare fino a quando ci saranno ancora quadrati attivi. Verranno cambiate in questo modo le caratteristiche del ‘paesaggio’ in modo irreversibile.”

Oltre il muro

http://digilander.iol.it/froida

di Franca de Lucia

Un percorso dentro la dimensione claustrofobica del carcere, ispirato a un libro, "I pugni nel muro" scritto dai detenuti di S.Vittore.

Le tre parole chiave, corpo-cibo-paesaggio appaiono come accessi al mondo simbolico e coatto della prigione in cui lo schermo c'introduce.

La navigazione è connotata da una colonna sonora che induce lo stato d'animo e fa immaginare la possibile azione scenica in cui la prigionia del corpo e la liberta del pensiero entrano in collisione: un contraddizone che nello spazio teatrale immaginato viene suddiviso in due zone separate.

Una separazione superata da una videocamera che supera la soglia e confonde i due piani: dove finisce il corpo e dove inizia il pensiero?

Sezione edutainment

“MattiaZurbriggen 1.0 ”

http://www.teatrodelrimbalzo.it/zurb/

di Simone Galiano e Ombretta Zaglio /Teatro del Rimbalzo

Epopea in flash di Mattia Zurbriggen ,guida alpina [1856-1917]. Un esempio emblematico di narrazione in ambiente digitale (digital storytelling!) in cui si coniuga teatro e paesaggio alpino.

Zurbriggen, primo scalatore dell'Aconcagua (la maggior vetta sudamericana, a 7 mila metri, altezza mai raggiunta fino allora) e autore di grandi imprese sull'arco alpino e in Himalaya, morto suicida e come ebbe a dire Reinhold Messner "tragica grandezza di scalatore e di uomo d'avventura su tutte le montagne del mondo".

Nella storia animata ci guida uno gnomo che fa da io-narrante attraverso le scene che possono anche essere commentate dal “lettore/spettatore" che potrà lasciare così una traccia (basato su un sistema PHP, Hypertext PreProcessor) sulla base delle proprie impressioni.

La web-experience si presenta qui nella risoluzione compiuta di un computoon (cartoon al computer) e allo stesso delinea le tracce di un progetto drammaturgico innovativo, orientato verso l’edutainment, la pratica ludica e spettacolare che rivela la via multimediale all’apprendimento basato su soluzioni narrative.

“La Selva Lacandona”

http://www.locspace.com/temp/selva

Progetto di spettacolazione multimediale per ragazzi

di Gabriela Huesca ed Emanuele Nespeca

La web-experience traccia il percorso di un progetto entrerà nella sua fase operativa a Città del Mexico quando si organizzerà una equipe di lavoro con l’obiettivo di sviluppare una produzione di spettacolo teatrale per ragazzi abbinato all’utilizzo delle nuove tecnologie e al digital storytelling in particolare.

In questo senso come prima tappa è prevista una spedizione ri-cognitiva nella Selva Lacandona, stato del Chiapas, dove sono presenti una flora e una fauna uniche nel loro genere, nel tentativo di recuperare un immaginario mitologico naturale che possa poi servire realmente a riscaldare il medium digitale per il progetto narrativo-educativo.

All’interno di questo sito sono sviluppate due sezioni: Diario di Bordo che servirà a catalogare, raccontando, l’esperienza di viaggio Italia -Mexico - Foresta Lacandona con foto, immagini e testi e la sezione Messa in Scena. Questa rappresenterà il laboratorio virtuale che permetterà la costruzione dello spettacolo a distanza, quando l’equipe di lavoro si troverà parte in Mexico e parte in Italia. In particolare si formeranno due sottosezioni che riguarderanno la drammaturgia e la scena multimediale.

Entrambe le sezioni, oltre ad essere visitabili in work in progress, accoglieranno modifiche, interventi e suggerimenti esterni dal mondo del web.