Percorsi Cifrati
CD-ROM sul teatro della compagnia Solari-Vanzi

Navigazione  nella memoria teatrale a cura di Carlo Infante e  Marco Solari
Progetto ipermediale  di Impronte Digitali  (Andrea Genovese e  Paolo Fé d’Ostiani)
Suono di Paolo Modugno (Studio OASI)
Produzione  di Compagnia Solari-Vanzi  - Impronte Digitali
per C.A.R.L Centro Audiovisivo Regione Lazio
in collaborazione con Scenari dell’Immateriale - settembre 1995

Percorsi Cifrati  è  un’opera ipermediale  che  nonostante il  suo titolo, invita a fare un percorso  più immersivo che simbolico , più percettivo che concettuale, in  una   memoria teatrale .

Se l’universo simbolico della scrittura ci induce a dover tradurre in senso un codice, il rapporto sensoriale che si  stabilisce in una navigazione interattiva ci sollecita un’elaborazione psicologica più immediata.

 Attraverso la consultazione   del CD-ROM si intende  invitare all’ immersione sensoriale, e cognitiva al contempo, nell’opera: la sollecitazione espressa é quella di abitare un ambiente, un teatro e i suoi spazi, con un esplicito riferimento ai “teatri della memoria” d’ascendenza rinascimentale, come quelli di Giulio Camillo e di Robert Fludd, quest’ultimo ispirato al Globe  Theatre di Shakespeare. Secondo Fludd, Giulio Camillo e  Giordano Bruno in particolare, la memoria va abitata come uno spazio in cui orizzontarsi. 

Il teatro artificiale  realizzato in computer grafica sarà popolato così da oggetti con cui relazionarsi, su cui “cliccare” per ottenere informazioni audiovisive. Due porte apriranno ,una ,verso la “stanza della memoria”, dove ogni luogo   rimanda ad una specificità dei media informativi ( il tavolo per la lettura dei testi ,  un mixer  per la visione video,etc;)  mentre l’altra apre ad “abissi”: una zona virtuale in cui lasciarsi andare al gioco combinatorio, automatico e sinaptico, delle parole-chiave. 

 La  “stanza della memoria”  evoca l’emisfero sinistro del cervello, in cui  la percezione dello spazio si coniuga con il tempo, “abissi” invece quello destro, in cui ogni sinapsi è libera da contesti ulteriori.

Il  percorso  attraverso il teatro della Compagnia Solari-Vanzi  tende  ad esaltare  quindi il concetto di McLuhan per cui il “medium é il messaggio” . Un principio che ci  ha sottratto dall’equivoco di “monumentalizzare” la memoria   di  una ricerca  teatrale in atto.

 

Carlo Infante

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