UN'ALTRA
DIMENSIONE
In questa persone vestite di un nero cappotto che rendeva indistinto il sesso dell'attore, camminavano da una parte all'altra su linee tracciate sul pavimento, senza mai uscirne, il ritmo era a volte frenetico a volte fin troppo lento, grandi massi ondeggiavano sopra di loro o addirittura loro stessi se ne facevano carico. Tentare di trovare un significato allo spettacolo è un problema assillante che mi pongo. Potrei dire che l'impossibilità di scoprire la persona era la spersonalizzazione della nostra società, che la ripetizione ossessiva e frenetica di azioni e movimenti era specchio della nostra schizofrenica cultura, alla quale finalmente dopo fin troppo tempo che ripetevano le stesse azioni si sono liberati spogliandosi davanti a noi e dandoci modo di scoprire i loro tratti. Non so se la mia interpretazione sia corretta o meno, a patto che vi sia o che appunto vi siano tanti spettacoli in uno solo, tanti quanti sono coloro che lo osservano. .. (Patrick T.)<back |