LE
PAROLE ASSOCIATE ALLE IMMAGINI
Cosa
resta di me sola nell'oscurità della notte? Cosa sono io se non
creatura di un mio errore?? Roberto dove sei? Perché proprio
io? Perché non vedo futuro? La mia sofferenza e nulla
forse
SI!! Forse è il primo attimo di una nuova vita forse
è vero
non vi è felicità senza dolore non
vi è pace senza violenza forse, è così
forse
Perché mascherarsi dietro ad una regola? Perché non vivere
come si ci sente?
Perché non essere come si è dentro?? Roberto dovesei??
Vieni da me ho paura!! Sento freddo, mi sento sola
abbandonata
Queui oggi nasco di nuovo a nuova vita qui oggi non sono più
ombra e brutta copia degli altri qui oggi assurgo a nuova vita.
Ascoltami
oggi, e ricordami poi
in questo dedalo moderno in cui la notte
ci ha fatto complici di un intima rapporto umano
ascoltami e
rifletti giovane sconosciuto, sul perché delle nostre azioni
sul perché il tuo essere tanto profondo ed irrazionale non
riesce ad essere ciò che vorrebbe, ciò questo vecchio
non sarà mai
Ascoltami segui la tua via con un unico
obbiettivo essere te stesso, inseguire il tuo sogno nonostante la
vita che come questa metropolitana di giorno sembra familiare e di
notte è infinitamente più vicina ai nostri incubi in
quanto più reale di ogni sogno
C'è
nessuno??
Aiuto!! Dove siete tutti perché non mi sentite??
Tsè!!
Fingete di non sentirmi! Ed io fingerò di vedervi! Inutili
serpi, troppo presi da voi stessi o dall'immagine di voi stessi per
essere sul serio voi. Troppo presi da voi stessi per aiutarmi ad essere
me stesso troppo presi da voi stessi troppo, tanto da soffocarmi ricoprimi
rendermi inutile.
Ma io sono
no
voglio
solo il mio sogno la mia
libertà la mia Africa, si la dove solo io so! Dove c'è
la neve. Perché c'è la neve in Africa. Io lo so l'ho
vista là la neve
Questa
è solo una briciola nel mare delle emozioni che uno spettacolo
di questo genere può donarci un breve estratto che potrebbe durare
ancora per molto se non fosse per il tempo e lo spazio che come Koltès
voleva forse spiegarci ci soffoca e ci opprime nella nostra ottusa cecità,
nella nostra stupidità del credere d'essere.
Non posso comunque fare ameno di ripensare (come continuo a fare da
quando ho visto lo spettacolo) ad una frase una tra le tante di un mare
di parole, che forse ha in sé tutto quello che questa rappresentazione
è stata per me, questa frase faceva più o meno così:
"Forse ho visto qualcosa
forse"
Fabio Salerno<back