LE PAROLE ASSOCIATE ALLE IMMAGINI
Cosa resta di me sola nell'oscurità della notte? Cosa sono io se non creatura di un mio errore?? Roberto dove sei? Perché proprio io? Perché non vedo futuro? La mia sofferenza e nulla … forse… SI!! Forse è il primo attimo di una nuova vita forse è vero … non vi è felicità senza dolore non vi è pace senza violenza forse, è così …forse…
Perché mascherarsi dietro ad una regola? Perché non vivere come si ci sente?
Perché non essere come si è dentro?? Roberto dovesei?? Vieni da me ho paura!! Sento freddo, mi sento sola… abbandonata… Queui oggi nasco di nuovo a nuova vita qui oggi non sono più ombra e brutta copia degli altri qui oggi assurgo a nuova vita.

Ascoltami oggi, e ricordami poi … in questo dedalo moderno in cui la notte ci ha fatto complici di un intima rapporto umano… ascoltami e rifletti giovane sconosciuto, sul perché delle nostre azioni sul perché il tuo essere tanto profondo ed irrazionale non riesce ad essere ciò che vorrebbe, ciò questo vecchio non sarà mai… Ascoltami segui la tua via con un unico obbiettivo essere te stesso, inseguire il tuo sogno nonostante la vita che come questa metropolitana di giorno sembra familiare e di notte è infinitamente più vicina ai nostri incubi in quanto più reale di ogni sogno …


C'è nessuno?? … Aiuto!! Dove siete tutti perché non mi sentite?? Tsè!!
Fingete di non sentirmi! Ed io fingerò di vedervi! Inutili serpi, troppo presi da voi stessi o dall'immagine di voi stessi per essere sul serio voi. Troppo presi da voi stessi per aiutarmi ad essere me stesso troppo presi da voi stessi troppo, tanto da soffocarmi ricoprimi rendermi inutile.
Ma io sono … no … voglio … solo il mio sogno la mia libertà la mia Africa, si la dove solo io so! Dove c'è la neve. Perché c'è la neve in Africa. Io lo so l'ho vista là la neve…

Questa è solo una briciola nel mare delle emozioni che uno spettacolo di questo genere può donarci un breve estratto che potrebbe durare ancora per molto se non fosse per il tempo e lo spazio che come Koltès voleva forse spiegarci ci soffoca e ci opprime nella nostra ottusa cecità, nella nostra stupidità del credere d'essere.
Non posso comunque fare ameno di ripensare (come continuo a fare da quando ho visto lo spettacolo) ad una frase una tra le tante di un mare di parole, che forse ha in sé tutto quello che questa rappresentazione è stata per me, questa frase faceva più o meno così:
"Forse ho visto qualcosa… forse" Fabio Salerno<back