Il teatro dentro il carcere e dentro un CD - Art game

Il 17 marzo alle ore 18,a Lecce, presso Itaca, il Centro per l'integrazione promosso dall'Università di Lecce di Via De Simone, si svolgerà un incontro condotto da Carlo Infante, docente di "Ipermedia e Teatro" all'Università di Lecce, con Michele Sambin, performer-musicista del Tam teatromusica di Padova, nonché autore multimediale, che presenterà il CD- Art game sull'esperienza teatrale svolta in carcere.


6 Dentro è il titolo del CD-Rom interattivo (CD- Art game) in cui i sei spettacoli teatrali realizzati da TAM TEATROMUSICA in nove anni di attività con i detenuti del carcere di Padova assumono nuova vita nell'ambiente digitale, dentro lo schermo di un computer.
Michele Sambin è l'artefice (con Pierangela Allegro) di quell'incontro tra arte e prigione.

6 Dentro è anche un viaggio all'interno del Cdrom. È giuntura tra presenze vive ed essenze virtuali.

Nella performance s'innesca un gioco sul filo che separa e congiunge la dimensione della scena e la dimensione digitale.
Musica dal vivo, immagini animate, parole dette e cantate, racconti a più voci, volti e corpi separati dalla vita e fatti rinascere nel teatro… questi alcuni degli elementi usati per ripercorrere una storia di vita e di arte che trova sulla scena e nell'incontro con il pubblico un ennesimo e imprescindibile valore espressivo.



6Dentro,Cd-Art-game

Un atto esemplare di simulazione teatrale in un ambiente digitale.

C'è un'idea forte alla base di questo 6Dentro il cd-art-game (un gioco artistico interattivo) del Tam. E' quella per cui essere "dentro" l'ambiente digitale di quest'ipermedia possa coincidere con la metafora dell'essere "dentro" il carcere. E' un bel paradosso non c'è che dire. Ma proviamo a percorrerlo questo paradosso, ne vale la pena perché vi è possibile trovare una forte interrelazione tra teatro e ipermedia. Un modo per concepire l'entità virtuale è infatti quella di vederla come simulazione visiva di uno spazio fisico. Simulazione e non solo rappresentazione. All'interno di un ambiente virtuale, grazie all'interattività, si agisce, si naviga, si percorre la visione data: si è dentro, secondo quel principio immersivo che determina uno straordinario salto di qualità percettivo rispetto alle altre categorie della rappresentazione visiva. Nell'opera del Tam viene reso evidente quest'approccio: lo spettatore-navigatore è sollecitato ad agire con il mouse (estensione protesica della mano e della mente) cercando le zone sensibili su cui cliccare per andare oltre nel percorso. Supera cioè il normale punto di vista per esprimere un particolare "punto di vita" perché non si sta solo a vedere: si agisce, si vive in quello spazio artificiale attraverso il simulacro del puntatore grafico che scorre nello schermo. Si entra così in un'opera multimediale che si sviluppa secondo una dinamica che non è narrativa e tanto meno sistematica (il cd-rom non svolge infatti una mera funzione documentaria), è bensì ipermediale: la nuova qualità compositiva che oltre alla concatenazione ipertestuale degli elementi si articola sul principio sinestesico che fa interagire tra loro sfere sensoriali diverse.

Questo è un valore proprio del Tam che ha sempre centrato la propria identità teatrale sulla sottile interazione tra scena e suono, in una drammaturgia musicale e visiva ad alto grado di risoluzione poetica.

La composizione ipermediale di 6Dentro trova così un terreno fertile di creazione inscritto nel bios teatrale del Tam che dà finalmente compiutezza all'idea che si possa esprimere una simulazione teatrale anche in un ambiente digitale.
Creando un teatro di percezione che dà forma ad una metafora precisa: quella della vita in carcere come spazio-tempo sospeso e virtuale dentro uno spazio-tempo determinato da altri.
posted at 01:50 PM CST on 03/16/04 by digiblog - Category: digitalculture

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