LUNEDI’
30 SETTEMBRE
18.00
L’Espace
CONCERTO DI MUSICA EBRAICA
del
duo chitarristico Franco Cavallone e Giorgio Mirto
PROGRAMMA
Mario Castelnuovo-Tedesco
(Firenze, 1895 - Los Angeles, 1968)
Preludio e fuga in la minore da
Les guitares bien temperées op.199
)
Jean Paul Schiffelholtz (1680 -
1758)
Sonata in la maggiore
(Allegro moderato - Adagio –
Presto)
Gilberto Bosco (Torino, 1946)
Piccoli arcobaleni
Domenico Scarlatti (Napoli, 1685 -
Madrid, 1757)
Tre sonate: in si minore K.377 (Allegro), in mi maggiore
K.380 (Andante comodo), in do maggiore
K.159 (Allegro)
Franco Cavallone (Chisimaio, Somalia, 1957)
Fantasia su temi ebraici (2002)
(prima esecuzione assoluta)
Mauro Giuliani (Bisceglie, Bari,
1781 - Napoli, 1829)
Ouverture dal Barbiere di Siviglia
di Gioachino Rossini
Mario Castelnuovo-Tedesco
(Firenze, 1895 - Los Angeles, 1968)
Preludio e fuga in si minore da
Les guitares bien temperées op.199
Il duo chitarristico Mirto -
Cavallone propone un programma che alterna compositori antichi, moderni e
contemporanei.
Si apre e si chiude nel nome del
fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco che fu costretto ad abbandonare l’Italia
nel 1939 in seguito alle leggi razziali, stabilendosi negli Stati Uniti. Nella
sua vasta produzione compositiva i lavori destinati alla chitarra hanno grande
rilievo sia quantitavo che qualitativo. I due brani in programma sono tratti da
Les guitares bien temperées op.199, raccolta di 24 preludi e fughe per due
chitarre, composta nel 1962 e concepita come un “pastiche” di stilemi diversi,
il cui tono burlesco e antiaccademico si contrappone proprio alla seriosità del
modello bachiano al quale si fa esplicito riferimento nel titolo e
nell’impostazione formale.
Al periodo barocco appartengono
Domenico Scarlatti e Johann Paul Schiffelholtz. Del primo verranno eseguite tre
sonate, originariamente per clavicembalo; del secondo, compositore tedesco praticamente
sconosciuto, verrà presentata una Sonata tratta da una raccolta manoscritta
conservata a Dresda, originariamente concepita per due colascioni (strumento in
voga dal XVI all’inizio del XVIII secolo).
Con la versione per due chitarre
di Mauro Giuliani dell’ouverture de Il barbiere di Siviglia di Rossini si avrà
invece un saggio del repertorio virtuosistico brillante tipico della
letteratura chitarristica della prima metà del XIX secolo, di cui le
trascrizioni e le fantasie sulle opere teatrali più note costituiscono una
parte rilevante.
La musica contemporanea è infine
rappresentata da due composizioni. La Fantasia su temi ebraici di Franco
Cavallone è stata composta espressamente per questo concerto ed è presentata in
prima esecuzione assoluta. Nessun riferimento all’ebraismo, invece, in Piccoli
arcobaleni di Gilberto Bosco, del 1994.