carlo - 3-12-2003 at 01:06
La via ludico-creativa alla cittadinanza digitale
Le nuove tecnologie e della comunicazione non sono solo una questione tecnologica.
Può sembrare paradossale dirlo proprio mentre in modo sempre più veloce e diffuso la vita quotidiana viene sommersa di proposte di automazione e
informatizzazione sempre più avanzate. Eppure non si tratta solo di tecniche, di strumenti da usare con più o meno abilità ed efficacia.
Ci sono mutamenti profondi di carattere antropologico e culturale.
Cambia il nostro rapporto con il mondo e con gli altri, cambia il nostro modo di concepire la vita sociale e civile. E' su questo che è indispensabile
riflettere ed interrogarsi.
Il termine cittadinanza digitale vuole indicare nel modo più ampio possibile l'esito di una trasformazione, ancora in corso, e durante la quale le
amministrazioni pubbliche, le scuole, le biblioteche i vari altri poli di proposta culturale e teatrale in particolare, sono chiamati ad intervenire
come soggetti principali del processo formativo.
Le scuole, non bisogna dimenticarlo, hanno come impegno prioritario quello di formare cittadini: cittadini che oggi sono bambini e ragazzi ma che
lavoreranno, voteranno, parteciperanno alla “res” pubblica in un futuro digitale caratterizzato dalle reti telematiche.
E' per loro, per i cittadini del futuro che bisogna da subito impostare una politica culturale in grado di contemplare le nuove tecnologie della
comunicazione come linguaggio espressivo a tutti gli effetti.
Le biblioteche pubbliche (perché a loro appartiene il compito che una volta andava sotto il nome di “alfabetizzazione”) e i centri di cultura
educativa possono trovare forme per una efficace intervento culturale nell'universo dei nuovi media facilitandone e promuovendone l'accesso nel
territorio.
Bisogna spingersi più in là delle pur complesse questioni della alfabetizzazione informatica per interpretare, anticipare, promuovere le opportunità
che le reti offrono in relazione a nuove forme di apprendimento e soprattutto alle nuove possibilità di partecipazione.
In questo senso la stretta interazione tra amministrazioni pubbliche, biblioteche, scuole e centri culturali può diventare il volano per un ingresso
consapevole nella cittadinanza digitale che acquisterà un senso compiuto passo dopo passo, sulla base di iniziative che rendano comprensibili le
possibilità di una rete civica, creando comunità che in Internet diano vita a nuove forme di scambio sociale e culturale.
Creando opportunità perché possa essere possibile crea empatia, condivisione emozionale, all’interno del web.