carlo - 2-9-2002 at 08:40
Nell’ambito de “Il sacro attraverso l’ordinario”
Promosso da Il Mutamento
A San Pietro in Vincoli
Via S.Pietro in Vincoli 28, Torino
http://www.mutamento.org/venner.htm
6 settembre 2002, ore 21,30, dopo il concerto di musica classica indiana di Sulochana Brahaspati
“L’alterità della visione”
Videointervista a Elémire Zolla
A cura di Carlo Infante
Editing di Pier Milanese-Index
Montepulciano,1992 (riprese di Paolo Liberati)
La realtà virtuale come uscita dal mondo razionale
Nell’estate del 1992 in occasione della rassegna video “Mondi Riflessi” a Villa Medici,nell’ambito del festival Romaeuropa, furono presentati per la
prima volta in Italia, in un contesto non commerciale, dei sistemi di realtà virtuale e tra gli spettatori ansiosi di provare la navigazione immersiva
c’era Elémire Zolla.
Nonostante il suo distacco dal mondo tecnologico, Zolla, figura di massimo riferimento per il pensiero metafisico in occidente, era attratto dal
virtuale perché poteva mettere in crisi il sistema razionale della rappresentazione visiva.
Nell’intervista emergono alcuni concetti che riguardano fortemente la dimensione del sacro oltre la religione, in un’analisi che riguarda la ricerca
di alterità della visione, dall’icona bizantina al mandala fino alla realtà virtuale.
Le sue parole risuonano oggi, dopo la sua morte, come una sferzata di lucidità rispetto alla banalizzazione e all’omologazione imperante, rilevando
nell’avanzamento tecnologico ciò che il funzionalismo ansioso di concretezza non sa cogliere: la liberazione dagli schemi precostituiti.
“Uscire dallo spazio che su di noi hanno incurvato secoli e secoli è l'atto più bello che si possa compiere. Quasi nemmeno ci rendiamo conto delle
nostre tacite obbedienze e automatiche sottomissioni, ma ce le posso svelare -dandoci un orrore salutare - i momenti di spassionata osservazione,
quando scatta il dono di chiaroveggenza e libertà e al di là dei recinti dove si sta rinchiusi si spalanca l'immensa distesa del possibile.”
(Elèmire Zolla in “Uscite dal Mondo”, Adelphi 1992)
Didascalie del video
Nella rarità del sacro in Occidente
può il virtuale rappresentare un accesso di nuova iniziazione?
La visione mistica immersiva dei Sacri Monti
La visualizzazione della verità cattolica dei Gesuiti
La persuasione della rivelazione metafisica
Le immagini perpetue delle icone bizantine
Le visioni meravigliose delle sciamane coreane
La capacità di modificare la realtà del mondo
Il tormento del tirocinio, del digiuno e del dolore
Dall’era industriale verso il futuro digitale: dalla Forza meccanica alla Forma informatica?
Non essere più legati alla visione meccanica della realtà
1000 realtà = nessuna
Una promessa di liberazione in vita
L’oscenità della concretezza
La retorica della naturalezza
Si esce da un secolo atroce
ma si entra nel futuro
Non avere patria, averle tutte
Esiste una ritualità della visione?
Vedere è sapere ?
Sottrarsi dai ritmi ordinari della percezione
In Occidente esiste ancora spazio per il rito?
E’ possibile trovare il sacro oltre la religione ?
I segreti dell’Islam
Il sapore della verità
Le aure della Chiesa d’Oriente
La liturgia esoterica della lingua latina
Il rito massonico dei segni
Dal mondo sciamanico siberiano a quello taoista cinese
Il desiderio globale di attingere alle fonti della rivelazione
“Uscire dallo spazio che su di noi hanno incurvato secoli e secoli è l'atto più bello che si possa compiere.”
(Elèmire Zolla in “Uscite dal Mondo”, Adelphi 1992)