Originariamente scritto da erre
Allora, allora, allora, sembra che stia per realizzarsi a Torino un evento culturale di una certa rilevanza.
(...)
Facendo un inciso, un sottotitolo come "Festival Internazionale di Contaminazioni" lo trovo decisamente di pessimo gusto. Che bisogno c'è poi di un
sottotitolo?
>>> ecco, vogliamo discutere in questo pre-ludio (prima dei giochi, prima della rassegna) di alcune tue perplessità?
facciamolo
non c'eri ieri alla lezione allo IED
ma è proprio sulle caratteristiche di questa operazione ArtLive che abbiamo trattato a lungo
x quanto riguarda poi il termine "contaminazioni" concordo con te (ma dire "pessimo gusto" mi sembra di pessimo gusto)
io trovo + opportuno usare "mutazioni"
(tant'è che un vostro gruppo di studio è centrato su ciò che ho definito Art Mutation)
e sinceramente non capisco xchè non l'abbiano usato...
Mutazione è + radicale
ma è proprio di radicalità che si tratta in ArtLive!
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(...)
mi domando: che senso ha una cosa del genere? La mia non è solamente una domanda provocatoria (ma che certamente qualcuno con la
mente più aperta della mia troverà solo retorica).
Seriamente, che c'entra un'azione così insulsa, pericolosa, inutile con l'arte (sì, d'accordo, alla fine delle sue 85 ore di veglia Claudio Conti
intraprenderà una performance che immagino di recitazione accompagnata da musiche ecc. ma questo mi pare un po' poco!). Cosa c'entra con la musica, la
teoria, le immagini, la moda (parole chiave del sotto-sottotitolo della rassegna)? A chi interessa tutto ciò? Dov'è la contaminazione, dov'è la
curiosità?
>>>scusami,
scusatemi,
se taglio il testo "quotato" (rispondendo, cliccando su QUOTE, si richiama il testo a cui si fa riferimento rendendo più serrata e circostanziata la
risposta. Fine dello spot didattico)
ma quel testo è troppo lungo...
insomma te lo sei detto un pò da solo:
sei un pò retorico
mi spiego
xchè questo forum è pubblico e non riguarda solo i miei 40 studenti di "cultura digitale" dell'Istituto Europeo del Design di Torino
è un problema che avevamo discusso intensamente
proprio sulla definizione di arte e cultura
in sintesi
ciò che definiamo arte e cultura non ha senso viverle come elementi prestabiliti,
tradizioni o linguaggi dati
e basta
ma è opportuno vederle anche come qualcosa che determina l'evoluzione dei comportamenti e dei modi di vedere il mondo
lavorare sul "limite" ha senso proprio x questo
da sempre
detto questo
è vizioso porre troppi pregiudizi
anche perchè la risposta l'avremo sempre dall'efficacia dell'atto
nella sua risonanza in noi stessi
e non mi si dica che efficacia significa bello
l'inquietudine, il disequilibrio, il patologico esprime un valore
Francis Bacon lo ha reso evidente
(vi attacco una sua immagine)
<<<
(...)
Ho l'impressione che ci troviamo di fronte (in questo caso specifico) più a un'operazione alla «'O famo strano?» di verdoniana memoria, che faccia
parlare di sè piuttosto che a qualcosa che faccia aprire i nostri orizzonti culturali-mentali-immaginifici-ispirativi e chi più ne ha più ne
metta...
Lo chiedo per favore: se ci riuscite fugate i miei dubbi! |