Originariamente scritto da Elisa M
Il reportage entra tutto in un Sms
IL FENOMENO DEL MICROGIORNALISMO/ IL PRIMO E' STATO BARACK OBAMA A LANCIARE CON I SUOI MESSAGGINI LE NOTIZIE SULLA CAMPAGNA: ORA I SERVIZI DI 140
BATTUTE DIVENTANO UNA REALTà!!
La copertura mediatica delle primarie negli Stati Uniti sta offrendo spunti interessanti sui cambiamenti nell’informazione dovuti alle nuove
tecnologie. Non sonoa soltanto le grandi testate giornalistiche, sia nazionali che locali, le televisioni e le radio, a seguire le sfide tra i
candidati democratici e repubblicani: sempre di più il pubblico statunitense per informarsi prova a scegliere fonti nuove, provenienti dal web e, ora,
anche dai telefoni cellulari. La novità, da qualche tempo, è quella di un giornalismo fatto di pezzi brevi o brevissimi, scritti in tempo reale o in
forma di diario, che ha il suo strumento d’espressione principale nei blog. Questo almeno fino a ieri. Perché oggi la nuova frontiera è il
"microgiornalismo", è quella degli sms inviati dai propri telefoni cellulari in tempo reale. Il New York Times, la scorsa settimana, ha pubblicato un
articolo raccontando la nascita del microgiornalismo, immortalata nel successo nell’uso di un sito di social networking, Twitter, da parte di un
giornalista, John Dickerson, capo dell’informazione politica di Slate, che da qualche tempo invia sul sito i suoi commenti attraverso gli sms, 140
caratteri in tutto, aggiornandoli quando vuole, nel corso della campagna elettorale.
E’ Dickerson stesso a spiegare i motivi del successo dei suoi "reportage" di due righe l’uno: «Sono più autentici, vengono dal cuore degli
avvenimenti». L’aneddoto che New York Times riporta per spiegare l’avvento del microgiornalismo è un brevissimo sms di Dickerson postato su Twitter il
5 gennaio che recitava: "Ho appena visto Bill O’Reilly maltrattare uno degli uomini di Obama". La notizia della lite tra il reporter della Fox News
O’Reilly e uno degli aiutanti di Barack Obama è circolata, dopo la pubblicazione su Twitter, per una giornata intera, finendo in una breve del New
York Times il giorno seguente. Una notizia trasmessa in meno di 140 caratteri dal telefono Blackberry di John Dickerson, presente alla scena.
Dickerson è uno di quei giornalisti che si può definire un "pioniere" della nuova informazione, cresciuto nella redazione del magazine Time, e passato
dalla stampa ai blog, fino ad approdare ai messaggi di testo di sole due righe. Accanto a lui si stanno affermando altri microgiornalisti, prima fra
tutte Ana Marie Cox del Time o Marc Ambinder di The Atlantic, che come Dickerson hanno iniziato a usare Twitter per proporre i loro testi di due
righe. Certo, due righe non sono molte, e pongono evidenti limiti di stile e di contenuto ai giornalisti che decidono di utilizzare l’sms come
strumento d’informazione. «I limiti sono sicuri dice Ana Marie Cox ma anche i pregi. I piccoli post su Twitter catturano l’atmosfera, il momento,
l’eccitazione degli eventi che stiamo seguendo, meglio di molti resoconti scritti a freddo». Siamo ancora nel campo della sperimentazione, nel quale
ognuno prova a dare un senso al nuovo strumento secondo regole proprie. Anche Olivier Knox della France Press, ha da poco iniziato a usare Twitter e
gli sms: «Per ora è tutto più personale che professionale», ma è proprio questa personalità a fare la differenza.
I giornalisti in realtà hanno solo aggiornato professionalmente quello che già il pubblico produce da tempo, informazione in tempo reale user
generated che si trova in tutti i principali siti di social community, siano per immagini come Flickr, siano personali come Facebook o MySpace, o
quelli di microblogging come il già citato Twitter e il suo concorrente Jaiku (che ha così successo da essere stato acquistato da Google).
E’ possibile che i microgiornalismo abbia successo? Non è improbabile, soprattutto se si pensa che lo spazio lasciato libero dai media generalisti,
che puntano ad un pubblico medio, indistinto e estremamente ampio, è notevole e che già i blog hanno conquistato un pubblico e un successo di tutto
rispetto (l’Huffington Post, ad esempio, si è da tempo trasformato in una testata autorevole e accreditata). Oltretutto il giornalismo via sms punta a
nicchie spesso abbandonate dalla grande informazione, nicchie che possono garantire grande fedeltà di lettura e di supporto. L’altra ragione è
economica: produrre giornalismo con gli sms costa poco, distribuirlo tramite i siti di social networking costa ancora meno.
WWW.TWITTER.IT
Twitter è un network e un servizio di micro-blog che permette agli utenti di mandare aggiornamenti (messaggi di testo, lunghi non più di 140
caratteri) via SMS, messaggeria istantanea, email, il sito di Twitter, o un'applicazione come Twitterrific. Twitter è stato creato nel Marzo 2006 da
una società di San Francisco, l'Obvious Corp.
I messaggi pubblicati hanno l'intenzione di informare sul proprio status ovvero come ci si sente oppure cosa si sta facendo in quel momento. Ad
esempio "Utente sta bevendo una tisana alla vaniglia".
Gli aggiornamenti sono mostrati nella pagina di profilo dell'utente e sono anche mandati istantaneamente agli altri utenti che si sono registrati per
riceverli. Chi li manda può scegliere se inviarli solamente ad una ristretta cerchia di amici, mentre la procedura normale prevede che siano mandati a
chiunque. Gli utenti possono ricevere gli aggiornamenti tramite il sito di Twitter, la messaggeria istantanea, gli SMS, gli RSS, le email e mediante
un'applicazione. Per gli SMS sono disponibili attualmente tre tipi di modalità: brevi codici per gli USA e il Canada, e un numero UK per l'utilizzo
internazionale.
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Twitter"
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