il FORUM di TEATRON.org

la scrittura connettiva

carlo - 28-11-2002 at 14:38

La scrittura connettiva
Scrivere e partecipare in un forum on line


Portare nel web, attraverso i forum on line, l'impronta degli sguardi soggettivi e della partecipazione attiva attraverso la scrittura: ecco un buon modo per concepire la rete telematica come una reale piattaforma di cooperazione educativa e creativa.
La rete può infatti potenziare una pratica della scrittura che fa dell'esercizio della memoria soggettiva un atto comunicativo, inscritto in primo luogo nell'alveo di un'esperienza d'intelligenza connettiva.

Definire le peculiarità della scrittura in ambiente telematico?
Rileviamone almeno tre: immediatezza, ipertestualità e connettività.

L'immediatezza è data dal fatto che quando si scrive on line si è proiettati nel gioco della comunicazione, si è sollecitati a "pensare in linea", in una relazione con gli altri che spinge a mettersi in gioco. Nell'ambiente interattivo l'oralità e la scrittura si riavvicinano, facendo riaffiorare le intuizioni di quella "scrittura automatica" idealizzata dai surrealisti, proiettando però la soggettività dell'autoesplorazione nella dimensione pubblica del web, visibile da chiunque e dovunque.

L'ipertestualità è il processo informatico che realizza, al di fuori della nostra mente, le funzioni mentali più naturali: quelle associative. Quando si vede, si sente, si pensa qualcosa, si tende poi ad accostare quei pensieri a qualcosa di simile. Si procede per combinazioni analogiche, in un gioco sinaptico (lo scambio chimico ed elettrico dei neuroni della nostra mente) che stimola i processi cognitivi ed immaginari.
L'ipertesto ci ha dimostrato come una nuova tecnologia possa contribuire ad espandere una nuova psicologia della comunicazione: realizza fuori dalla mente ciò che la mente elabora.

La connettività, l'attitudine propria del libero scambio di comunicazione telematica può aprire ad un nuovo approccio con l'espressione creativa perché ne potenzia il principio attivo di comunicazione, quello basato sulla condivisione. Il dato più forte da rilevare è nella capacità di mettere in relazione tra loro le diverse specificità dei linguaggi (sia alfabetici che audiovisivi) grazie a una tecnologia universale di comunicazione, qual è Internet,
locale (la soggettività di chi scrive) e globale (il più ampio spazio pubblico) al contempo.
Un medium che si sta rivelando come uno straordinario vettore di nuova cultura e nuovi comportamenti.



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carlo - 30-11-2002 at 20:53

eccoci di nuovo
dopo l'intensa chiacchierata nel frigorifero dell'antica pescheria
ho parlato un pò troppo vero? se avessi lasciato prima un pò + di spazio al dibattito era meglio, no?
ecco siamo a Scordia, sotto l'Etna - se ragioniamo per un pò fuori da questa rete degli sguardi - siamo qui per il bookfestival
http://www.bookfestival.it
e abbiamo appena concluso l'incontro.
Ho finalmente un computer on line per lanciare un segnale d'invito a questo forum che domattina alle 11, sempre nel frigorifero (il sotterraneo della pescheria) ci servirà come base di confronto.
Chi interverrà da casa?
è un'incognita

nel frattempo do' quel link al motore di ricerca semantico che avevo promesso
http://www.vivisimo.com
e quello alla biblioteca multimediale di settimo torinese dove porto avanti quel lavoro su multimedialità e lettura, quello sulla cittadinanza digitale nonchè quello sulla scrittura mutante.

ci ritroviamo poi
http://trovarsinrete.org


quali associazioni di idee possibili?

sinologic - 30-11-2002 at 21:38

Carlo stasera parlava delle sinapsi accostandole alle centinaia associazioni di idee che effettuiamo ogni giorno, un processo forse inconscio ma fondamentale x una comunicazione possibile. E' possibile renderci più consapevoli di questo processo associativo? E' possibile renderlo meno inconscio, sottrarlo all'innumerevole mole di stimoli e sensazioni esterne a cui ogni giorno siamo sottoposti? per il momento mi fermo qui e vi invito lanciare ulteriori stimoli e/o eventuali risposte sul topic.

Frigorifero e sinapsi nascoste

Alessandro Fangano - 30-11-2002 at 23:07

Pensare che fra 30 anni i giovani penseranno in modo sostanzialmente diverso dal nostro è probabilmente l'aspetto più disorientante dell'incontro di stasera. Dobbiamo educare in modo diverso i nostri figli non per evitare di fargli fare azione che sono sbagliate nella nostra concezione di vita, ma dobbiamo dotarli di strumenti di analisi e giudizio. Il primo passo è proprio sapere di avere delle sinapsi e sapere dove si trova l'interruttore che TV e pubblicità ci hanno nascosto!

condividere i nuovi percorsi del digitale

carlo - 1-12-2002 at 00:49

Quota:
Originariamente scritto da Alessandro Fangano
Pensare che fra 30 anni i giovani penseranno in modo sostanzialmente diverso dal nostro è probabilmente l'aspetto più disorientante dell'incontro di stasera.

>>>ho detto 10 anni
ma sai sono affermazioni che vanno prese con le pinze.
in sostanza dicevo che se noi abbiamo una cornice mentale basata sulla struttura del libro e dell'alfabeto le nuove generazioni avranno una predisposizione sempre + accentuata x la multimedialità
questo non significa la perdita delle facoltà alfabetiche ma una loro relatività...
in questo c'è sia il bene che il male:
sta al nostro lavoro di educatori, genitori o insegnanti od operatori culturali, fare che si possa far armonizzare questi aspetti diversi e, potenzialemnte, complementari.
<<<

Dobbiamo educare in modo diverso i nostri figli non per evitare di fargli fare azione che sono sbagliate nella nostra concezione di vita, ma dobbiamo dotarli di strumenti di analisi e giudizio. Il primo passo è proprio sapere di avere delle sinapsi e sapere dove si trova l'interruttore che TV e pubblicità ci hanno nascosto!


ecco vedi
è proprio qui il punto
non siamo solo noi a dovergli insegnare come si fa ma ad apprendere noi stessi quali sono le nuove possibilità offerte dal digitale.
Educare significa tirar fuori risorsa e non solo trasmettere modelli educativi
insomma:
c'è da condividere una strada insieme,
i nuovi percorsi del digitale,
noi e loro-la nuova generazione
coloro che saranno i cittadini del futuro

alice nel paese delle "mediaviglie"

momoket - 1-12-2002 at 01:04

lasciare che le dita scorrano verso la tastiera e trasformino i nostri pensieri in parole scritte su uno schermo, entrare nella tana del coniglio alla ricerca di immagini , suoni e colori, che ci facciano viaggiare, immaginare quale magia sta dentro, chi legge i nostri pensieri, chi sta raccogliendo schegge, frammenti , allucinazioni, stati d'animo, aprire un mondo nuovo da scoprire ma anche da arricchire...perdersi anche e ritrovarsi sensa stare troppo a riflettere su quale finestra chiudere o quale nuovo link aprire. Internet, l'informazione, la comunicazione ma non istinto, ho tutto il tempo per riflettere su cosa scrivere, come scrivere, come sbagliare, su chi essere...un gioco ombra, la vera interazione è quella che avviene con una stretta di mano, con l'espressione di un volto vivo, non la fredda luminescente tana del coniglio, nascondersi dietro i riflessi di un monitor, la mente stimolata a scrivere su una tastiera dove i caratteri sono troppo uguali, troppo precisi, troppo pensati; fa questo l'uomo cyborg.?..tutto diventa impercettibile, tutto è affidato alla fantasia ed a ciò che si vuole credere, non si legge più negli occhi di un altra persona ma solo nel bagliore di uno schermo, questo fa un pò paura.



Dagli un titolo?

domenico - 1-12-2002 at 01:25

Creare una comunità.
Ovvero creare una nuova umanità.
Mi sembra essenziale partire dalla rete delle relazioni reali, vissute, per arrivare alla costruzione di una vera comunità in rete.
In un'epoca dove tutto è comunicazione sembra essersi smarrito il contenuto.
Chi comunica cosa e per chi?
Cosa ci scambiamo quando comunichiamo?
Altro che scrittura automatica, sto pensando troppo e non ho voglia di comunicare.
Lo sguardo inrete rimane intrappolato. Devo trovare un modo per restituirvi i colori e i sensi rubati in questa giornata, e non solo...
Devo trovare un modo per agire le mie parole e indicar loro la strada per arrivare all'agorà.
Scusate il disturbo
Buona domenica, comunità pensante

la comunità pensante

carlo - 1-12-2002 at 14:52

Quota:
Originariamente scritto da domenico
Creare una comunità.
Ovvero creare una nuova umanità.
Mi sembra essenziale partire dalla rete delle relazioni reali, vissute, per arrivare alla costruzione di una vera comunità in rete.
(...)

le problematiche che poni sono chiare e in buona parte condivisibili
anche se traspare quello scrupolo proprio di chi partendo da una visione culturale strutturata diffida della dispersione della rete intesa come "non-luogo" del comunicarexcomunicare.

io dico: mettiamoci in gioco,
superiamo la soglia,
entriamo dentro questo flusso di comunicazione
con un approccio il + immediato possibile

non stiamo sempre ad anteporre problemi, limiti, riserve
e poi
entaaimo nel merito
dopotutto in quell'ora e + di conferenza di cose ne ho dette e come...
xchè non ragioniamo su quelle?
<<<

Buona domenica,
(...)
a proposito
perdono x questa mattina
ma il buconero di alex ha assorbito anche me nel vuoto spazio-temporale
il suo ritardo m'ha lasciato in attesa + di un'ora fuori dell'albergo (ma ho scritto e telefonato, ho prodotto insomma)
e voi con me...

ma alle 18 nel frigorifero l'appuntamento si rilancia
spero di ritrovarvi x salutarvi...
<<<

comunità pensante


dom
sarebbe stato un ottimo titolo

te lo prendo io

il forum è un buon modo x dare luogo (nonluogo,ok, ma virtuoso, eccome!)
a questo circolo dell'empatia possibile

GIULIANA SESTO - 1-12-2002 at 16:47

Sarebbe bello dire sempre ciò che pensiamo senza doverci nascondere o inibire dietro mentalità comuni o attegiamenti mediati.
Sarebbe bello se tutti noi aspirassimo alla sincerità e ci lasciassimo dietro ogni forma di falsità e ipocrisia...ma è più facile parlarne così che parlarne attraverso i fatti...magari sto dicendo cose scontate e banali ma è l'unico pensiero che adesso sono in grado di dire

blady - 1-12-2002 at 17:04

parlare dire comunicare leggere scrivere ...vero falso giusto sbagliato ....pensare riflettere o essere impulsivi?!la cosa importante è trasmettere perciò trasmettete pensate o non pensate parlate anche senza riflettere ma non dimenticate di dire cose senza senso geniuine confuse come questo pensiero...

la pioggia nera

carlo - 3-12-2002 at 00:15

m'hanno chiuso l'aereoporto
e ho risalito la penisola
fino a torino
in treno
un bel massacro
è stato un piacere comunque conoscervi
vi lascio un link alle informazioni sul mio libro
http://www.teatron.org/impararegiocando
e se volete contattatemi via email
carlo@teatron.org

se esce qualcosa sui giornali magari mandatemi un fax
01182931139
buon bookfestival

e che i "memi" siano con voi!

per blady

andrea scopetta - 22-1-2003 at 14:20

immagino che sia importante comunicare, a prescindere da cosa si comunica...... cioè trovo che sia una cosa indispensabile per una vivere "sociale", ma per quanto mi riguarda considerando che lavoro in un campo creativo, trovo che sia ancora + indispensabile la sincerità, ma non la sinc in senso lato, ma in chiave pratica e concreta, fare delle scelte sentite, seguirle e accetarne le conseguenze e le responsabilità . scrivo questo in risposta a blady, amettendo di essere stato fin troppo demagogico chiedo venia in anticipo...

GLI INSETTI SONO OLTRE LA MIA COMPASSIONE

andrea scopetta - 23-1-2003 at 17:03


chiaro, sintetico, immediato, con un titolo così ora potrei prendermi la briga di scrivere un mucchio di stronzate, e infatti...inizio subito chiedendo aiuto a Calvino, che credevo fosse morto e invece.... sono sicuro che Plessi invece resusciterà , cazzo se ne è andato veramente troppo giovane, pensare che era un giovane di belle speranze e con tante idee chissà ora se fosse vivo cosa farebbe? magari sta alle Galapagos insieme a Elvis ...del resto non si può mai dire con sicurezza.Scommettereste voi sul tema del prossimo lavoro di Vanessa Beecroft? io si:ma sono f*ck.

blady - 29-1-2003 at 14:19

"l'unico fascino del passato è che è passato"
perchè si fa riferimento a persone (per quanto essi siano importanti) che non ci sono più,ad epoche passate, a miti?!!forse perche la società in cui viviamo non ci piace?o forse perchè semplicemente siamo noi a non riuscire ad adeguarci?oggi sta sucedendo che come in ogni epoca il pesce più grande(usa)mangia quello più piccolo e molti adrano a manifestare per la pace ma alcuni di loro dimenticano che lotare per la pace è come fottere per la verginità!!!

A VOLTE RITORNANO

andrea scopetta - 29-1-2003 at 15:47

non credo c'entri niente il passato con il concetto di pesce piccolo e pesce grande, il passato non si dimentica perchè non è passato, cioè è presente ,meglio : a volte ritorna.. e l'esperienza, la cultura, la stratificazione del sapere non può essere passata e basta..ad es. come potresti dire che il tuo esser stata/o bambina/o non assomiglio al tuo essere attuale...come uomo non discendi forse anche dall'esperienza che hai maturato da piccolo? Anche nei casi + estremi di avanguardia artistica, in cui si voleva tagliare i conti con il passato, l' importanza che poteva avere un' idea del genere era dettata proprio dal contrasto con la cultura passata...non avrebbe avuto alcun senso se non ci fosse stato il confronto-scontro con le "cariatidi" storico artistiche e quindi col passato..personalmente odio chi si fossilizza in idee classico-accademiche, ma questo è un altro discorso e non c'entra niente con il passato. Il passato è fonte d'ispirazione, una base d'esperienza e di fatti vissuti che creano un background, in chi lo sa leggere, importantissimo...il passato è profondo ed approfondito capirlo vuol dire comprendere le logiche del presente, per poter progettare un futuro vicino e possibile... al di là di retoriche(per quanto vere!) di pesci grossi che mangiano pesci piccoli..la violenza e la prevaricazione è la dote + usata dall'uomo..se non si conosce il percorso storico di questa "virtù" come puoi trovare un'alternativa a questa logica? finchè si nega il passato non si può parlare di futuro ma solo di un presente bloccato e stanziale. comunque non capisco cosa significa: " lottare per la pace è come fottere per la verginità" se Blady vuole rispondermi ....................

blady - 30-1-2003 at 00:11

aiiiiiii ok in due parole significa che non si lota per la pace con la violenza.cmq condivido il tuo pensiero in parte,ma penso che è arrivatio il momento di guardare avanti dare una svolta alla società e per questo ci vuole un movimento culturale ed ideologico nuovo che rompi con il passato ovviamente facendo tesoro delle esperienze ma non guardando con nostalgia insomma un elvis oggi sarebbe preso a pomodori.....oggi mi sono chiesto cosa effettivamente sta succedendo sulla scena internazionale ed è veramente vergognoso pensare che l'Italia entri in guerra ma mi sono ricordato alcuni fatti successi dopo la seconda guerra e che obbligano molti paesi europei ad apoggiare l'america in una guerra che i più ignoranti sanno che è sbagliata e che non c'entra niente con il terrorismo .non penso però che si possa fare niente con manifestazioni di pace ,il problema sta a monte e cioè nelle ultime elezioni si è scelto un governo di destra che non fa altro che lecare i piedi ad americani ed inglesi per trovare un affermazione mondiale che si discosta dalla politica europea seguita negli ultimi cinquant'anni .perciò penso che bisogna cambiare e per cambiare ci vuole una nuva mentalità che puo nascere soltanto nella classe inteletuale per poi essere divulgata nella massa ...... Immagina non ci sia il Paradiso
prova, è facile
Nessun inferno sotto i piedi
Sopra di noi solo il Cielo
Immagina che la gente
viva al presente...

Immagina non ci siano paesi
non è difficile
Niente per cui uccidere e morire
e nessuna religione
Immagina che tutti
vivano la loro vita in pace..

Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno...

Immagina un mondo senza possessi
mi chiedo se ci riesci
senza necessità di avidità o rabbia
La fratellanza tra gli uomini
Immagina tutta le gente
condividere il mondo intero...

scrittura connettiva

gluaj - 2-12-2004 at 19:01

riguarda l'importanza della scrittura come TECNOLOGIA all'interno della cultura digitale e di come uno dei suoi problemi piu' grossi(comunicazione verso l'esterno) si sia risolto con l'avvento di INTERNET....quando si scrive nel web infatti si e' leggibili da chiunque sia connesso da ogni parte del mondo!

A PROPOSITO DI SCRITTURA

Nausicaa - 3-12-2004 at 10:34

scrivendo sul web si lascia la propria impronta e si interagisce comunicando senza la necessità di avere l'interlocutore "di fronte".
Il tuo pensiero è lì e gli altri possono leggerlo...è un'opportunità senza precedenti di diffondere se stessi...