Originariamente scritto da gattuzza
Leggendo il libro, mi è subito saltata all'occhio una frase che ha suscitato in me una qualche reazione.
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non so è questa...
che prendo e rilancio qui
La dimensione elettronica ispira sentimenti astratti e freddi ma è possibile, secondo le intuizioni di Marshall McLuhan, “surriscaldare il medium”,
far accadere qualcosa che coinvolga la nostra sfera esistenziale, fisica.
L’ambiente digitale può essere quindi contemplato come un nuovo spazio-tempo con cui interagire, inventando forme nuove di relazione (Interaction
Design) che vanno oltre l’ergonomia del rapporto uomo-macchina per affermare i gradi di libertà del corpo in azione attraverso le interfacce.
Il fatto che l’interfaccia grafica di uno schermo interattivo possa essere quindi concepita come una soglia d’entrata in un ambiente digitale, entro
cui fare esperienza, è decisivo per aprire un fronte di riflessione culturale sul futuro della Società dell’Informazione che si sta delineando e che
vedrà i più giovani protagonisti. E’ vitale investire attenzione su questo, per non correre il rischio di ritrovarsi in un mondo indotto: un mondo
dove quei giovani, senza la formazione adeguata, rischiano di cliccare a vanvera, in un automatismo psichico che non prevede raccordi psicologici,
cognitivi ed emozionali.
Traslare, ad esempio, il concetto di ergonomia dal design d’interni (dalla sedia al volante) all’interaction design teso a progettare il rapporto che
intercorre tra la nostra percezione e la nostra azione e gli oggetti e gli ambienti digitali è indicativo in tal senso.
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(...)
ho tratto alcune considerazioni: se è vero che tutto ciò che ci circonda non è altro che uno stimolo elettrico destinato al nostro cervello(e di
questo fanno parte colori, sapori, odori, sensazioni tattili ecc..),allora la realtà virtuale è a sua volta un'ambiente reale tanto quanto quello in
cui viviamo, perchè noi entriamo in contatto con essa nello stesso modo con cui siamo in contatto col mondo che ci circonda
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si
è come il sogno
o per altri versi
un romanzo, uno spettacolo, un film
è realtà quasiasi condizione in cui i nostri sensi sono attivi
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(...) si può dire che anche la realtà virtuale può essere modificata secondo gli stimoli elettrici che noi produciamo(ricordando che anche la paura è
uno stimolo elettrico-ormonale e i cani ne sono la prova).
Che cosa ne pensi tu?
Valentina. |