il FORUM di TEATRON.org

Creatività Digitale: incontri ravvicinati nelle Biblioteche di Torino

carlo - 6-1-2004 at 12:08

ecco il programma
lo pubblico come appare in locandina
ma con i link attivi x vedere le esperienze degli autori invitati

Città di Torino
Biblioteche Civiche Torinesi

Creatività digitale
Dalla scrittura partecipativa in rete al digital story-telling

Ricognizioni e incontri ravvicinati con i protagonisti di una ricerca che attraversa le mutazioni della scrittura in ambiente digitale e le progettualità di una comunicazione interattiva che tende a ridefinire le forme della produzione culturale.


A cura di Carlo Infante/teatron.org
http://www.teatron.org/digitalculture

In collaborazione con Osservatorio Scrittura Mutante
http://www.trovarsinrete.org


Torino, Biblioteca “Cesare Pavese”, Via Candiolo 79
Ore 18,30

Martedì 3 febbraio 2004
Carlo Infante
Intro_Digital Culture: L’interattività come partecipazione creativa
http://www.teatron.org/digitalculture




Martedì 2 marzo
Augusta Giovannoli
La scrittura mutante. Una mappa delle diverse forme di scrittura in ambiente multimediale
http://www.trovarsinrete.org/osservatorio.HTM



Martedì 9 marzo
Angelo “Motor” Comino
Il sogno di Eliza: fiction create con software di scrittura generativa
http://www.ilsognodieliza.com


Martedì 16 marzo
Tony O’rama
Torinorama: percorsi psico-geografici on line
http://www.torinorama.it



Martedì 23 marzo
Daniela Calisi
Contentodesign: estetica ed etica della parola interattiva
http://www.contentodesign.it




Martedì 30 marzo
Livio Milanesio
Chandler Project: un antipasto Digital Kitchen dello IED-IstitutoEuropeo del Design
http://ied-idk.net



Blog o Wiki

massimoi - 3-2-2004 at 17:39

Il Blog è un modo per esprimersi che mi piace molto, ma a dire il vero mi ispira molto di più il wiki, ossia la possibilità per tutti di creare_il_web e scrivere e aggiungere nuove pagine e nuovi pensieri, modificando quanto c'è già in totale libertà (senza giorni, senza autori).
Il tutto si basa sulle ParoleAttaccate che creano una pagina nuova.

Domanda: Ma alla fine permette di esprimere meglio la propria creatività un Blog o un Wiki.

PS: il mio wiki preferito è la wikipedia
http://it.wikipedia.org

wiki o dell'intersoggettività

carlo - 4-2-2004 at 23:49

Quota:
Originariamente scritto da massimoi
Il Blog è un modo per esprimersi che mi piace molto, ma a dire il vero mi ispira molto di più il wiki, ossia la possibilità per tutti di creare_il_web e scrivere e aggiungere nuove pagine e nuovi pensieri, modificando quanto c'è già in totale libertà (senza giorni, senza autori).
Il tutto si basa sulle ParoleAttaccate che creano una pagina nuova.

Domanda: Ma alla fine permette di esprimere meglio la propria creatività un Blog o un Wiki.

PS: il mio wiki preferito è la wikipedia
http://it.wikipedia.org


si, il wiki è una forma più evoluta del blog
e a differenza di questo
che ha la caratteristica della soggettività propria della scrittura di un diario di bordo on line
tende, il wiki, ad essere intersoggettivo
e molto ipertestuale
l'esempio che lanci
di http://it.wikipedia.org
è emblematico

sto pensando che non sarebbe male lanciare un gioco collaborativo per raccogliere una serie di interpretazioni diverse del concetto di
Digital Culture

potremmo lanciarlo e linkarlo qui nle forum

a proposito sai dove nasce la parola wiki?

è dalla lingua hawaiana
per cui wikiwiki
vuol dire "veloce"

ecco uno dei punti interessanti su cui riflettere

partecipare attraverso l'immediatezza della comunicazione on line
ad un confronto serrato
come in una conversazione orale

e provare
ad avvicinare il pensiero all'azione

digital story telling

Senzafine - 5-2-2004 at 12:17

Ho partecipato alla conferenza-spettacolo "Dal cantastorie al Digital story telling" e sono rimasta positivamente impressionata dallle potenzialità offerte dal multimediale al teatro. Tuttavia ritengo che questa forma di teatro non dovrà mai sostituire il teatro tradizionale ma soltanto affiancarvisi.
Allo stesso modo un tipo di lezione supportato dalle nuove tecnologie, come proposto durante la conferenza, non potrà mai rimpiazzare il tradizionale libro. Sicuramente può essere più accattivante per gli studenti ma anche meno efficace, nel senso che una presentazione in power point si dimentica molto più in fretta rispetto a una lezione studiata s un supporto cartaceo. Inoltre un tipo di lezione del genere richiede una preparazione molto più lunga da parte del docente. Quello che mi domando è se l'entusiasmo possa perdurare nello studente, o se si spenga appena per questo nuovo tipo di lezione diventi un'abitudine.

la mancanza di strategia educativa

carlo - 5-2-2004 at 13:49

Quota:
Originariamente scritto da Senzafine
Ho partecipato alla conferenza-spettacolo "Dal cantastorie al Digital story telling"

<<<
x chi non ha informazioni a riguardo
qui
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=221
trova dettagli e link ulteriori

e descrivo in breve l'operazione

La conferenza spettacolo, utilizzando i materiali degli spettacoli Leggenda di Aleramo, Un cappello Borsalino, Mattia Zurbriggen (pièces teatrali, filmati, sito, web), mostra come è possibile, a partire, da un'area tematica, organizzare la ricerca ed esporre i contenuti attraverso una narrazione che utilizza la videoproiezione (digital story telling) così come s'attinge alla tradizione dei cantastorie (si pensi solo all'uso del tabellone nel "cunto" siciliano).

Lo schermo multimediale attraverso la videoproiezione può creare un ambiente in cui un performer - un narratore, ma anche un insegnante impegnato in una lezione - può attivare un percorso espositivo dinamico, sollecitato dai link ipertestuali e da animazioni grafiche e video.
Il "digital story-telling" si basa su un principio semplice: la parola amplifica il suo senso se la si combina alle immagini, anche perché la visione si basa sul montaggio analogico delle associazioni, un procedimento più fluido, tendenzialmente automatico da parte delle nuove generazioni affinate al rapporto con lo schermo del computer…

<<<

e sono rimasta positivamente impressionata dallle potenzialità offerte dal multimediale al teatro. Tuttavia ritengo che questa forma di teatro non dovrà mai sostituire il teatro tradizionale ma soltanto affiancarvisi.

<<<
certo
d'accordo al 100%
<<<


Allo stesso modo un tipo di lezione supportato dalle nuove tecnologie, come proposto durante la conferenza, non potrà mai rimpiazzare il tradizionale libro. Sicuramente può essere più accattivante per gli studenti ma anche meno efficace, nel senso che una presentazione in power point si dimentica molto più in fretta rispetto a una lezione studiata s un supporto cartaceo.

<<<
sei sicura di questo?

non pensi che la memoria reale sia associata al fare esperienza?

non basta nè leggere nè vedere
bisogna agire in qualche modo


in questo senso l'interattività è la condizione + efficace


rispetto alla seduttività di un'esposizione
che usa immagini e suoni che interagiscono con una presenza scenica
o maieutica (capace di attrarre attenzione ed energia... sollecitando l'ascoltare a riflettere...)
credo ci sia da considerare che il digitaòl story-telling possa essere + forte della lettura che presuppone decodifica alfabetica e riflessione interiore

<<<



Inoltre un tipo di lezione del genere richiede una preparazione molto più lunga da parte del docente. Quello che mi domando è se l'entusiasmo possa perdurare nello studente, o se si spenga appena per questo nuovo tipo di lezione diventi un'abitudine.


<<< secondo me
si
e come

credo che gli insegnanti debbano essere sostenuti da taskforce di tutors multimediali

è su questa linea di ricerca pedagogica che si può e si deve armonizzare il rapporto tra multimedialità e lettura

altrimenti
chi si arrocca solo sull'idea romantica di promozione alla lettura
tra qualche anno dovrà fare i conti con un rigetto

com'è che non si capisce?
o non si vuole capire
e si fa finta di niente
tergiversando


io lo so

si fa solo quello che si sa fare

non è un difetto

no

ma è una mancanza di strategia educativa

e di coraggio culturale


n'est pas?

tony o-rama - 15-2-2004 at 22:31



La mappa è il contrario della televisione: vendete la vostra televisione e compratevi un'enciclopedia geografica


tony o-rama - 15-2-2004 at 22:49


tony o-rama - 15-2-2004 at 23:03


debord amento

carlo - 15-2-2004 at 23:07

bello
bravo
tony o rama
hai craccato il forum

un bel debord amento

ok x il sonoro che pervade

ma l'immagine ti va di ricaricarla in modo che NON sfondi troppo la cornice?

bello... comunque

nostalgia della voce

carlo - 16-2-2004 at 13:17

Quota:
Originariamente scritto da tony o-rama



non so chi di voi è entrato nel forum ieri notte

tony o rama era entrato pesantemente
e oltre a caricare immagini che Debordavano
troppo larghe... il template dilatato... tant'è che gli ho chiesto di riparare

e lo ha fatto!!!

gentiluomo

e ha tolto però la sua voce

dominava
pervasiva le pagone del forum

uno spettacolo
audioart pura

tony!
xchè non metti un link con la tua voce

ho nostalgia

tony o-rama - 16-2-2004 at 22:47



da Gianmario Robotti



...e per gli amici del cantastorie della poesia turineisa...la sua home page ufficiale

http://torinorama.it/gmrobotti/

Mappa Scrittura Mutante

agiovann - 17-2-2004 at 10:42

Wow, bellissimo questo Forum... oggi quando sono entrata ammetto che sono scoppiata a ridere e faccio i complimenti a Tony ' O Rama o all'illustre Gian Mario Robotti .
Carlo devi essere contento che Robotti sia così attivo sul tuo Forum: penso che sia il primo Forum audio della storia. L'effetto è davvero sorprendente!

Io qui intervengo solo con due link per anticiparvi che cosa andremo a raccontarci il 2 marzo alla Civica Pavese. Cercherò di illustrarvi la nostra mappa sulla scrittura mutante ovvero su come cambia la scrittura in ambiente digitale... ecco il link
http://www.trovarsinrete.org/osservatorio.HTM
Una proposta, niente di più perchè la nostra, come è scritto nel manifesto, nella stessa pagina, non vuole essere una classificazione rigida ma in continua evoluzione. Diciamo che una visualizzazione grafica più adatta potrebbe essere quella che ha fatto Tony in questo forum (SPLENDIDA) e che potrei ribattezzare, per il mio caso, "atomi di scittura mutante vaganti". Qui all'Osservatorio ci siamo poi inventati due strumenti perchè la nostra mappa possa accrescere e modificarsi in continuazuione: il primo è Meccano, una rivista on line dove vengono recensiti nuovi assemblaggi possibili tra scrittura e nuovi media ecco il link[url=]http://www.trovarsinrete.org/meccano/] Il secondo strumento è il Corcorso Scrittura Mutante, giunto quest'anno alla Versione 2.0: grazie alle autori che partecipano al concorso conosciamo continuamente nuove connessioni di scrittura e nuovi elementi da aggiungere alla nostra ricerca,
ecco il link alla pagina del concorso
http://www.trovarsinrete.org/concorsosm2004.htm
Vi aspetto il due Marzo allora
ciao a tutti Popi

Invito visione sito

Giovani Periferie - 2-3-2004 at 17:36

Ciao a tutti
siamo la redazione del sito http://www.comune.torino.it/giovaniperiferie
Con questo messaggio vi invitiamo tutti a visitare il nostro sito. Commenti e suggerimenti sono ben accetti.
Bye
redazionegp@yahoo.it

Io sono Massimoi

massimoi - 2-3-2004 at 17:37

Lo sapete chi sono? Massimoi, da tanto sul web. Come mi ha definito carlo, senza rivolgersi a me: un artigiano del web.

Ho anche un mio sito, ma sta per arrivare la versione completamente rifatta e basata sul wiki
http://massimoi.impronta48.it/

Ciao sono Champagne....

Champy - 2-3-2004 at 17:42

Ciao sono Champagne, un piccolo pesce nella grande rete...
Secondo voi ci sono gli hacker a Torino?
Vi lascio un link http://www.autistici.org/underscore
Visitatelo...

aks - 2-3-2004 at 17:44

noi viviamo in un giallo sottomarino senza che mai tocchiamo il fondo in quest'oceano di pixel!

salute a voi

apsa - 2-3-2004 at 17:46

ciao sono emanuele della associazione A.P.S.A.

Ap.proposito.di.blog...

Maccosa - 2-3-2004 at 20:20

Oggi sentendo parlare Carlo in merito al blog (precisamente all'esperimento del blog scritto da un'individuo creato apposta per "esperimento")
una cosa molto simile l'ha fatto un ragazzo creando
un blog dove...
il suo cane comunica! :)
l'ho trovo molto divertente, piacevole e meditativo :)
lo potete trovare qui:
http://eiko.splinder.it/

rilanciare il gioc dei link

carlo - 2-3-2004 at 22:51

Quota:
Originariamente scritto da Maccosa
Oggi sentendo parlare Carlo in merito al blog (precisamente all'esperimento del blog scritto da un'individuo creato apposta per "esperimento")
una cosa molto simile l'ha fatto un ragazzo creando
un blog dove...
il suo cane comunica! :)
l'ho trovo molto divertente, piacevole e meditativo :)
lo potete trovare qui:
http://eiko.splinder.it/


ecco un bel esempio x usare questo
forum!

rilanciare il gioco dei link
commentando
offrendo delle chiavi

a questo punto sarebbe interessante individuare delle domande
precise
delle curiosità da approfondire...

popi oggi ha messo in campo diverse linee di ricerca possibile

quali di queste v'hanno interessato di +?

screening lounge al soundtown

carlo - 9-3-2004 at 10:49

questi appuntamenti sono concepiti
in una sorta di tandem tematico

dal seminario in biblioteca
allo screening lounge al soundtown

ecco il comunicato che presenta il progetto

Da martedì 9 marzo alle ore 21.30
Il Centro di Cooperazione Culturale “Soundtown” presenta:

DigitalCulture/screening

Tutti i martedì di marzo, a partire dal 9 marzo, alle ore 21.30 presso il Centro di Cooperazione Culturale “Soundtown”, appuntamento con DigitalCulture/screening: navigazioni e conversazioni con autori multimediali, a cura di Carlo Infante, in collaborazione con teatron.org http://www.teatron.org/digitalculture


Digital Culture/screening si svolge in combinazione con la rassegna “Creatività Digitale” promossa dalle Biblioteche Civiche Torinesi che ogni martedì di marzo, alle ore 18,30, vede alla Biblioteca “Pavese” di Via Candiolo 79 dei seminari di studi con gli autori multimediali selezionati.

Digital Culture/screening al Soundtown intende creare un contesto diverso da quello dei seminari in biblioteca, invitando gli autori a presentare, in una sorta di “screening” in ambiente lounge , le loro opere dalla rete al grande schermo, commentandole in una sorta di navigazione guidata in videoproiezione.

Digital Culture/screening è una ricognizione web condotta da Carlo Infante che intende sollecitare un’attenzione culturale precisa verso le pratiche creative in ambiente multimediale.
La creatività digitale si esprime attraverso le molteplici esperienze di autori che sperimentano forme e relazioni all’interno degli schermi interattivi.
Esperienze che riguardano la concezione di scritture narrative che utilizzano software d’intelligenza artificiale; le pratiche ricombinanti del new media poetry ; la strategia situazionista della creazione di mappe psico-geografiche on line; gli esperimenti di narrazione in ambiente digitale.



Il calendario degli appuntamenti di DigitalCulture/Screening:

Martedì 9 marzo - ore 21.30
Angelo “Motor” Comino
http://www.ilsognodieliza.com
Un incontro con l’autore di un romanzo(Il Sogno di Eliza) scritto con dei software di scrittura generativa.
La scrittura letteraria può mixarsi così con l’intelligenza artificiale in una composizione in cui alcuni personaggi vengono generati autonomamente dal software, in un gioco ricombinatorio a “quattro mani”, tra uomo e macchina

Martedì 16 marzo – ore 21.30
Tony O’rama
http://www.torinorama.it

Martedì 23 marzo – ore 21.30
Daniela Calisi
http://www.contentodesign.it

Martedì 30 marzo – ore 21.30
Livio Milanesio/Chandler Project dello IED-IstitutoEuropeo del Design
http://ied-idk.net



Per ulteriori informazioni:
Centro di Cooperazione Culturale “Soundtown”
via Berthollet 25 – 10125 Torino
tel-fax: 011/669.63.31 – soundtown@soundtown.it – http://www.soundtown.it

Simona Savoldi – cell: 339/65.98.721 – simona.esse@tin.it

dc_col300_3-5mm.jpg - 4kB

Amici della poesia popolare turineisa..

tony o-rama - 14-3-2004 at 18:32

un assaggino oramico agli amici di digital culture...

devo ancora farmi perdonare per aver sbunnato il forum tempo fa.

---> esperimenti (psico)geografici:
torinorama.it/svg/animata.php
torinorama.it/svg/statica.php

esperimenti che dedichiamo agli amici flash artisti (ma non dite loro che svg è molto meglio).

---> hacking google, "demiabot":
epi-demia.org/sdc/google_sdc_en.php



ci vediamo martedì..portate vino, pane nero e formaggio.

tony o-rama - 14-3-2004 at 19:14

non portate invece i vostri blog...

WISH !

carlo - 16-3-2004 at 12:52


che ve ne pare di questa immagine come copertina di un libro dal titolo

Performing Media
la nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile

vi anticipo una domanda

che significa WISH?

WISH - WIreless Services Hope:
desiderio di servizi wireless
(senza tanti cavi)

perform2.jpg - 37kB

aks - 16-3-2004 at 17:17

Ho visto "Musica" l'inserto di Repubblica e ho trovato un bel richiamo alla creatività digitale e a questo bel corso...che spero finisca meglio rispetto a quell'altro, che finì a Sant'Elena!

Oggi

Giovani Periferie - 16-3-2004 at 17:18

Ciao a tutti
finalmente sono riuscita ad entrare nel Forum. SOno qui per assistere all'incontro di oggi alla Biblioteca Cesare Pavese. La settimana scorsa mi ha sorpreso la grafica del sito del sogno di Eliza!
Laura
Giovani Periferie

aks - 16-3-2004 at 17:20

ma qui non c'è nisciuno...

aks - 16-3-2004 at 17:22

un omaggio grafico alla ma...speranza

aks - 16-3-2004 at 17:27

chi ci capisce è bravo! quindi sgherro di Don Rodrigo...COMPLIMENTI!

No Future

carlo - 16-3-2004 at 17:29

ne ho già parlato
ma lo rilancio

questi incontri hanno senso prima di tutto x l'opportunità di attivare scambio biunivoco
andata e ritorno d'informazioni e di energia


partiamo dalle domande

da fare a Motor:

nel tuo immaginario c'è Ballard, Dick, Kafka...
d'accordo
mi domando

cosa pensi del
No Future
slogan punk
?

...
colgo un sottile pessimismo di volonta estetica nel tuo lavoro...

aks - 16-3-2004 at 17:33

Text se stava a scherzà ma il discorso è serio, no future: devil save the queen ?

CI SONO IO

Giovani Periferie - 16-3-2004 at 17:35

Io sono qui in attesa del corso che dovrebbe iniziare a momenti. Domande non ne ho per il momento se non che sono curiosa.

Quale Devil?

Giovani Periferie - 16-3-2004 at 17:36

no future....certo che c'è il future...non so come ma c'è.

aks - 16-3-2004 at 17:36

rientro nei ranghi (grafici) ma non guasta, ogni tanto, uscire con gli oranghi...
disse la donna pelosa sempre virtuosa perchè nun sa a fila nessuno, tranne quello del crodino un pò mbriaco

aghilar - 16-3-2004 at 17:38

Quota:
Originariamente scritto da carlo
ne ho già parlato
ma lo rilancio

questi incontri hanno senso prima di tutto x l'opportunità di attivare scambio biunivoco
andata e ritorno d'informazioni e di energia


partiamo dalle domande

da fare a Motor:

nel tuo immaginario c'è Ballard, Dick, Kafka...
d'accordo
mi domando

cosa pensi del
No Future
slogan punk
?

...
colgo un sottile pessimismo di volonta estetica nel tuo lavoro...


motor ....... da dove hai cominciato ad occuparti del digitale?

cicchetebom - 16-3-2004 at 17:46

Hola!!


Quota:
Originariamente scritto da carlo
ne ho già parlato
ma lo rilancio

questi incontri hanno senso prima di tutto x l'opportunità di attivare scambio biunivoco
andata e ritorno d'informazioni e di energia


partiamo dalle domande

da fare a Motor:

nel tuo immaginario c'è Ballard, Dick, Kafka...
d'accordo
mi domando

cosa pensi del
No Future
slogan punk
?

...
colgo un sottile pessimismo di volonta estetica nel tuo lavoro...

Cicchetebom, non CHICCHETEBUM!!!

cicchetebom - 16-3-2004 at 17:47

Uffa, leggete bene il mio nome!!!

aks - 16-3-2004 at 17:50

Come disse Muccino junior nel bel film CHE NE SARA' DI NOI: "il futuro c'è già ma non si vede, sta là, lontano, ma stiamo andandogli incontro..."

Questo per quanto riguarda no o sì future, per il resto, parafrasando i Pistols Sex: Dio salvi la regina, a patto però che il diavoletto se la prenda...

percussion - 17-3-2004 at 15:32

salve,
qualcuno di scaltro può farmi da cicerone in queste strade, ancora non so se le ho attraversate o meno,

alcune,

s.

motor messaggio

motor - 17-3-2004 at 17:04

ok,sono qui,

rispondo o provo a rispondere alle suggestioni fattemi.

Iniziamo con no Future e prima ancora invece i miei riferimenti a Ballard (ma anche indirettamente a Dick).

Per me il cyber punk è già morto come profezia, superato dai tempi e insieme come immaginario ormai digerito e divenuto genere come che ne so il western.

Il che non significa che non abbia ancora da dire, ma che la sua "forma" o "formula" da sole non bastano più.

Inoltre ho visto e vissuto da vicino la scena dei primi centri sociali punk, ma le mie radici affondano invece nella grey area dell'industriale (industrial music for industrial people).

Le differenze (e le somiglianze sono molte), ma vorrei puntualizzare il diverso approccio alla tecnologia.
Il punk ,semplificando ovviamente, non si cura molto della tecnologia, anzi se pensate al tipico gruppo hc sembrano più conservatori dei Pink Floyd: solo basso chitarra e batteria.
Nell'industriale invece le nuove (per l'epoca) tecnologie vengono naturalmente accettate per essere poi però usate in maniera grottesca, distorta o comunque non come previsto dai progettisti o dagli esperti di marketing.
Così il synth diventa macchina di pura generazione astratta di rumore, non il modo di riprodurre questo o quello strumento.

E' anche parte della cultura industriale la ricerca del anomalo o del patologico, del marginale.
Sempre super semplificando i Discharge o i Crass dicevano che il patologico era nella società, i Trhobbling Gristle invece lo tracciavano prima nell'individuo e poi di conseguenza altrove.

Da qui a Ballard, che si muove sui paesaggi neurali di apparenti normalità, che coprono di necessità patologie complesse, a volte indecifrabili, il passo è automatico.

Per quanto riguarda invece il pessimismo dei miei lavori, potrei rispondere che è semplicemente come leggo o percepisco ciò che vedo.

Ma sarebbe cavarsela con una agile mossa retorica. Non credo di essere particolarmente pessimista, se così fosse sarei molto ostinato a continuare a fare cose. semplicemente non la faccio facile...

Ma per quanto riguarda Heatseeker, occorre invece tenere conto che mi riferisco ad un genere ben preciso, il cosidetto filone del cinema apocalittico (dai film sull'atomica giapponesi a mad max).
Il tema dell'apocalisse è in se un esorcismo (e un non sense: come potrebbe qualcuno sopravvivere e raccontare poi una apocalisse?).

In fondo ci raccontiamo apocalissi anche per potere poi mantenere una prospettiva o una via di fuga.

E per dimenticare le nostre apocalissi quotidiane.


Motor

motor vs digital

motor - 17-3-2004 at 17:18

[motor ....... da dove hai cominciato ad occuparti del digitale?

suppongo che la domanda si riferisca al campo creativo...

fatevi due conti: il primo codice l'ho scritto su una calcolatrice programmabile ti 57 con 50 passi di istruzioni, questo credo a 15-16, ora ne ho 40...

In realtà l'avvicinamento al digitale creativo è più tardo, quando abbiamo scoperto che potevamo usare i computer per fare musica (principalmente).
Avevamo una piccola label indipendente di sperimentale ed elettronica e stampavamo dischi (in vinile, i cd sarebbero venuti dopo) e ci passavamo gli strumenti per incidere brani, ma lavoravamo quasi tutto in analogico. Poi arrivò l'Atari! e facemmo altre rate...

Credo di aver partecipato al primo cd italiano autoprodotto: all'epoca avevamo un solo cd player tra tutti, così ci trovammo tutti assieme per sentire come era venuto il lavoro.

Poi dopo varie cose mi persi in altri luoghi e storie.

Tornai al digitale quando mi ritrovai ad avere scritto un libro sotto forma di numerosi frammenti. Il problema era che non riuscivo a decidere in che ordine mettere i frammenti, perchè ogni scelta mi rivelava accostamenti che non avevo previsto. Allora programmai in director una macchina che ricombinava i testi (che nel frattempo avevo inciso come brani audio) accompagnandoli da immagini di porte e da una colonna sonora. In pratica voi cliccavate e delle voci potevano comparire a caso, mentre muovendo il mouse potevate sintonizzarvi su. Alla fine però scoprivate che in realtà non andavate da nessuna parte e che invece la macchina vi ignorava del tutto.
Questo lavoro mi ha fatto entrare in contatto con il circuito cyberpunk di Milano; da lì sono rientrato in gioco perpoi proseguire ad esempio con il sogno di eliza


teatro digitale vs teatro ?

motor - 17-3-2004 at 17:36

Quota:
Originariamente scritto da Senzafine
Ho partecipato alla conferenza-spettacolo "Dal cantastorie al Digital story telling" e sono rimasta positivamente impressionata dallle potenzialità offerte dal multimediale al teatro. Tuttavia ritengo che questa forma di teatro non dovrà mai sostituire il teatro tradizionale ma soltanto affiancarvisi.
Allo stesso modo un tipo di lezione supportato dalle nuove tecnologie, come proposto durante la conferenza, non potrà mai rimpiazzare il tradizionale libro. Sicuramente può essere più accattivante per gli studenti ma anche meno efficace, nel senso che una presentazione in power point si dimentica molto più in fretta rispetto a una lezione studiata s un supporto cartaceo. Inoltre un tipo di lezione del genere richiede una preparazione molto più lunga da parte del docente. Quello che mi domando è se l'entusiasmo possa perdurare nello studente, o se si spenga appena per questo nuovo tipo di lezione diventi un'abitudine.



ok,
sinceramente non capisco bene l'obiezione che riguarda il teatro. La macchina teatrale è da sempre una macchina molto complessa e molto tecnologica. Progettare un anfiteatro è più complesso che fare un flash da proiettare in scena (almeno per me che non sono un architetto nè un esperto in acustica). Qualche giorno fa stavo osservando delle foto delle ceneri del teatro della Fenice a Venezia e ciò che era evidente erano tutti i meccanismi, gli argani e le quinte, le catene e le ruote dentate che servivano a spostare pareti e luci. Dunque se volessimo restare su questa linea dovremmo abolire anche le quinte e le luci, ammesso di usare il teatro greco come riferimento...e anche questo sarebbe discutibile.
Diverso invece è il discorso che le nuove tecnologie (al pari delle vecchie) da sole non fanno teatro: occorre sempre che ci siano tutti gli altri aspetti che amiamo.

Per quanto riguarda il training la migliore via è l'esperienza diretta, non il libro. Immaginate di imparare a fare motocross solo leggendo libri...o anche immaginate di scrivere libri solo leggendo libri...(vabbè polemica personale ...).
Ma non sempre possiamo avere il meglio.
Diversi mezzi hanno diverse funzioni. I libri sono ottimi per molti aspetti dell'apprendimento, ma durante un seminario le slides di powerpoint hanno lo scopo di visualizzare e aiutare la comunicazione, esattamente come tracciare un teorema alla lavagna. Meglio invece se il seminario implica anche delle esercitazioni.

E' vero invece che insegnare è faticoso anche perchè il contesto cambia vorticosamente.

Infine non credo che per gli studenti le slides ppt siano una particolare fonte di entusiasmo per il mezzo, visto che sono abituati a tecnologie della comunicazione molto più spettacolari.
Come da secoli avviene l'entusiasmo lo comunicano gli insegnanti, con una tavoletta di cera o un laptop non conta.

motor

le poetiche e le tecniche

carlo - 22-3-2004 at 02:34

Quota:
Originariamente scritto da motor
La macchina teatrale è da sempre una macchina molto complessa e molto tecnologica. Progettare un anfiteatro è più complesso che fare un flash da proiettare in scena (almeno per me che non sono un architetto nè un esperto in acustica).
<<<
ben detto

chi ha detto che la tecnologia nasce con l'era delle macchine?

techne è l'estensione del corpo e della mente
ed ogni epoca l'ha espressa

l'alfabeto era una nuova tecnologia quando il teatro dei greci ha inventato il modo x trasmetterla e renderla nuova piattaforma di comunicazione

in quei teatri l'alfabeto-nuova tecnologia
veniva trsamesso da corpi che attraverso la mimesi permettevano la comprensione

l'antica tecnologia del corpo in mimesi rendeva così esplicita la parola

<<<

Qualche giorno fa stavo osservando delle foto delle ceneri del teatro della Fenice a Venezia e ciò che era evidente erano tutti i meccanismi, gli argani e le quinte, le catene e le ruote dentate che servivano a spostare pareti e luci. Dunque se volessimo restare su questa linea dovremmo abolire anche le quinte e le luci, ammesso di usare il teatro greco come riferimento...e anche questo sarebbe discutibile.

<<<
colgo qui l'occasione x rilanciare la domanda sul "no future" che t'avevo rivolto e a cui ha risposto con bella lucidità

l'immaginario nichilista del punk e della science-fiction è dentro lo spirito evolutivo della cultura digitale,
dagli albori del cyberpunk fino alla radicalità di un certo hackttivism
eppure penso che ci sia da tendere ad un'apertura d'orizzonte

è sicuramente una questione di sensibilità e di approcci differenti (evviva a differenza delle poetiche e delle tecniche)

io personalmente tendo ad operare x la maggiore condivisione possibile

te, motor, porti avanti una tua poetica
intensa
ma che può
credo
tendere ad una sorta di manierismo
(che presuppone straordinaria qualità stilistica)
qui
c'è il rischio dell'autoreferenzialità
propria degli artisti
( e quindi ampiamente rivendicabile)
ma
insisto
sarebbe bene pensare di allargare il fronte
non credi?

<<<


Diverso invece è il discorso che le nuove tecnologie (al pari delle vecchie) da sole non fanno teatro: occorre sempre che ci siano tutti gli altri aspetti che amiamo.

<<<
certo

ma non dimenticare l'assioma di McLuhan

il medium è il messaggio

<<<

Per quanto riguarda il training la migliore via è l'esperienza diretta, non il libro. Immaginate di imparare a fare motocross solo leggendo libri...o anche immaginate di scrivere libri solo leggendo libri...(vabbè polemica personale ...).
Ma non sempre possiamo avere il meglio.
Diversi mezzi hanno diverse funzioni. I libri sono ottimi per molti aspetti dell'apprendimento, ma durante un seminario le slides di powerpoint hanno lo scopo di visualizzare e aiutare la comunicazione, esattamente come tracciare un teorema alla lavagna. Meglio invece se il seminario implica anche delle esercitazioni.

E' vero invece che insegnare è faticoso anche perchè il contesto cambia vorticosamente.



<<< ne so qualcosa
<<<

Infine non credo che per gli studenti le slides ppt siano una particolare fonte di entusiasmo per il mezzo, visto che sono abituati a tecnologie della comunicazione molto più spettacolari.
Come da secoli avviene l'entusiasmo lo comunicano gli insegnanti, con una tavoletta di cera o un laptop non conta.

motor


è talmente prezioso il tuo intervento
che lo sto linkando in altri forum

è un ottimo enzima x la discussione preliminare che un'ora prima dell'incontro del martedì svolgiamo in Biblioteca

Training

Giovani Periferie - 23-3-2004 at 16:56

Sono d'accordo sul fatto che il training sia il miglior modo per imparare e mettere in atto le conoscenze. In questo modo possiamo creare, abbozzare, fare errori e migliorare istantaneamente.
Laura

aks - 23-3-2004 at 17:01


aks - 23-3-2004 at 17:04

Sono molto attratto dal discorso della psicogeografia e dal SITUAZIONISMO, in genere...Tipo questa la situazione di questo momento, con l'assurda acustica dei computer che rimandano suoni suini, marini...

aks - 23-3-2004 at 17:16


Rispondere a volte è chiedere senza aver il coraggio dell'interrogativo
?

aks - 23-3-2004 at 17:21

apocalisse è non dover mai dire :" sarà per un'altra "i" "

Apocalypse Now

carlo - 23-3-2004 at 17:24

Quota:
Originariamente scritto da motor
ok,sono qui,
(...)

Per me il cyber punk è già morto come profezia, superato dai tempi e insieme come immaginario ormai digerito e divenuto genere come che ne so il western.

<<<
le profezie muiono?

vanno contestaulizzate storicamente
no?

belle pensare il cyberpunk come il western
dopotutto Gibson parlava di cowboy della console
<<<

(...)Inoltre ho visto e vissuto da vicino la scena dei primi centri sociali punk, ma le mie radici affondano invece nella grey area dell'industriale (industrial music for industrial people).

<<<
faccio dei tagli nel mio quote (citare) x rendere + agile la lettura

l'evoluzione della tua ricerca degli anni scorsi attravetso i territori dell'industrial music
intesa come deriva dell'house

la trovo emblematica
serve
x comprendere meglio
la tua visione
i climi che evochi
<<<


Le differenze (e le somiglianze sono molte), ma vorrei puntualizzare il diverso approccio alla tecnologia.
Il punk ,semplificando ovviamente, non si cura molto della tecnologia, anzi se pensate al tipico gruppo hc sembrano più conservatori dei Pink Floyd: solo basso chitarra e batteria.
Nell'industriale invece le nuove (per l'epoca) tecnologie vengono naturalmente accettate per essere poi però usate in maniera grottesca, distorta o comunque non come previsto dai progettisti o dagli esperti di marketing.
Così il synth diventa macchina di pura generazione astratta di rumore, non il modo di riprodurre questo o quello strumento.

<<<
non è un caso che l'etica low-tech
si agganci allo spirito cyberpunk

ottenere risultati con l'uso creativo di bassa tecnologia
<<<




E' anche parte della cultura industriale la ricerca del anomalo o del patologico, del marginale.
Sempre super semplificando i Discharge o i Crass dicevano che il patologico era nella società, i Trhobbling Gristle invece lo tracciavano prima nell'individuo e poi di conseguenza altrove.

<<<
capisco bene
x anni
nei primi 80
ho seguito
dal di dentro
un'area di ricerca teatrale definita patologico-esistenziale
e i Trobbing Gristle erano
x altri versi
un mio riferimento d'ascolto
<<<


Da qui a Ballard, che si muove sui paesaggi neurali di apparenti normalità, che coprono di necessità patologie complesse, a volte indecifrabili, il passo è automatico.

Per quanto riguarda invece il pessimismo dei miei lavori, potrei rispondere che è semplicemente come leggo o percepisco ciò che vedo.

<<<
è chiaro
il riferimento allo spirito "no future"
era in questo senso

lo incarni...
fa parte della tua cultura...

o forse esagero?
<<<


Ma sarebbe cavarsela con una agile mossa retorica. Non credo di essere particolarmente pessimista, se così fosse sarei molto ostinato a continuare a fare cose. semplicemente non la faccio facile...

Ma per quanto riguarda Heatseeker,

<<<
ci mandi il link?
<<<


occorre invece tenere conto che mi riferisco ad un genere ben preciso, il cosidetto filone del cinema apocalittico (dai film sull'atomica giapponesi a mad max).
Il tema dell'apocalisse è in se un esorcismo (e un non sense: come potrebbe qualcuno sopravvivere e raccontare poi una apocalisse?).

In fondo ci raccontiamo apocalissi anche per potere poi mantenere una prospettiva o una via di fuga.

E per dimenticare le nostre apocalissi quotidiane.


Motor


ben detto
caro motor

l'apocalisse come il no future esorcizza il pessimismo


ricordate il "This is the end" di Nico (dei Velvet Underground)
in Apocalypse Now?


a_now.jpg - 3kB

aks - 23-3-2004 at 17:26

this is "the end"? oppure è solo l'inizio? oppure domani sarà l'ennesimo ieri e ieri ci si è dimenticati di quel che si è ingerito mentre si pensava ad oggi...

This is the end

Giovani Periferie - 23-3-2004 at 17:28

This is the end......it does not exist... life has no end...never forget it!!!

Laura

aks - 23-3-2004 at 17:29

my beatifoul friends, the end la cantava Jim Morrison, mentre Nico si occupava del microfono, credo.

aks - 23-3-2004 at 17:31

chiedo scusa per il mio inglese ma ancora non avete visto di cosa è capace il mio avellinese interiore....

Webmania

Giovani Periferie - 23-3-2004 at 17:35

Ho appena visto sul sito del comune di Torino di un'iniziativa interessante:
Concorso Scrivere WEB: Webmania
http://www.comune.torino.it/bandi/grinzane/

Laura

aks - 23-3-2004 at 17:39

ma la più allucinata di tutte è l'apocalisse hindù con kalkin, l'ultimo avatar di Vishnu, che rimescola i mondi e chiude questo kali yuga, cioè l'Era di Kalì questa attuale, di decadimento spirituale e rovesciamento, l'era nera del ferro e della violenza...

marcociava - 23-3-2004 at 17:47

A quanto mi risulta, la parola "apocalisse" significa "rivelazione" e non "fine di tutto" (l' essere l' ultimo libro della Bibbia forse ha sviato ed ispirato alcuni "pessimisti"?).
Forse l' interpretazione data al concetto dalla maggior parte può "rivelare" la tendenza insita nell' uomo di non scorgere il lato positivo di ciò che lo circonda ma piuttosto abbandonarsi a se stesso e non chiedere aiuto a qualcun Altro in cui riporre speranza e fiducia.
Se questo può essere utile alla discussione... "a esposizione"!
Ciao a tutti!

deriva emozionale

carlo - 23-3-2004 at 17:48

Quota:
Originariamente scritto da aks
my beatifoul friends, the end la cantava Jim Morrison, mentre Nico si occupava del microfono, credo.


ok nico la canta solo
ma in che modo struggente

con un sentimento di deriva emozionale che Jim troppo vitalista
non ha mai raggiunto


tutt'altro link

carlo - 24-3-2004 at 10:26

Quota:
Originariamente scritto da Giovani Periferie
Ho appena visto sul sito del comune di Torino di un'iniziativa interessante:
Concorso Scrivere WEB: Webmania
http://www.comune.torino.it/bandi/grinzane/

Laura


la conosco
quell'iniziativa
ma ti di dirò
in verità
non mi entusiasma x niente

rilancio invece
non solo xkè è nata anni prima
ma xkè ha tutt'altro profilo
decisamente + interessante
(e chiedo perdono visto che ci sono coinvolto... ma è la verità...)
questo altro concorso
che abbiamo presentato proprio qui
in apertura dei nostri incontri

http://www.trovarsinrete.org/concorsosm2004.htm

nota tecnica: quando inserisci gli indirizzi
da uno spazio subito dopo l'ultima lettera
se non non funzionanao e va in rosso tutte quello che segue




l'approccio omeopatico al caos

carlo - 24-3-2004 at 10:34

Quota:
Originariamente scritto da marcociava
Scusate, ma non essendo padrone del mezzo, ho risposto 2 volte a vuoto!
Provo a farlo veramente ora.

<<< bene
aspettavo il tuo intervento!
com'è che dice il saggio:
non c'è 2 senza 3
<<<


A quanto mi risulta, la parola "apocalisse" significa "rivelazione" e non "fine di tutto" (l' essere l' ultimo libro della Bibbia forse ha sviato ed ispirato alcuni "pessimisti"?).
Forse l' interpretazione data al concetto dalla maggior parte può "rivelare" la tendenza insita nell' uomo di non scorgere il lato positivo di ciò che lo circonda ma piuttosto abbandonarsi a se stesso e non chiedere aiuto a qualcun Altro in cui riporre speranza e fiducia.
Se questo può essere utile alla discussione... "a esposizione"!
Ciao a tutti!


<<<
era il tocco che mancava:
il quel ragionamento con Motor sulla poetica del no future
era oppportuno proprio questa precisazione

l'idea di rivelazione
è forte

ed è anche
sutt'altrro piano ( + laico)
paragonabile alla gramsciana
ottimismo della volonta
pessimismo della ragione

io delle volte dico
che un sano "nichilismo" può essere
visto come un
approccio omeopatico
(curare il male con molecole di male)
alla complessità del mondo
al caos

penso a nietzsche,
sono scivolato nelle profondità del pensiero?

un forum permette anche questo

ci vuole poco a riemergere...

motor - 27-3-2004 at 16:06

Quota:
Originariamente scritto da marcociava
Scusate, ma non essendo padrone del mezzo, ho risposto 2 volte a vuoto!
Provo a farlo veramente ora.
A quanto mi risulta, la parola "apocalisse" significa "rivelazione" e non "fine di tutto" (l' essere l' ultimo libro della Bibbia forse ha sviato ed ispirato alcuni "pessimisti"?).
Forse l' interpretazione data al concetto dalla maggior parte può "rivelare" la tendenza insita nell' uomo di non scorgere il lato positivo di ciò che lo circonda ma piuttosto abbandonarsi a se stesso e non chiedere aiuto a qualcun Altro in cui riporre speranza e fiducia.
Se questo può essere utile alla discussione... "a esposizione"!
Ciao a tutti!


esatto. Apocalisse è rivelazione.

Però i significati sono molteplici.
Quello che mi premeva sottolineare è come i temi apocalittici escano regolarmente in certi periodi storici e non credo a caso.
Parlando con i reduci del punk, no future significava essere sull'orlo del baratro e questo mi sembra che volenti o nolenti sia una sensazione in cui incappiamo spesso.

Essendo come dicevo ballardiano, nutro fortissimi dubbi nel rivolgermi agli altri...soprattutto per le molteplici tendenze insite nell'uomo, prima fra tutte quella di mentire a se stessi.

E se ci pensate anche il Cristo sulla croce ha dei dubbi ad un certo punto...

E se io fossi veramente "maligno" cercherei di convincervi tutti che sono buono...c'è un delizioso racconto di Williams Burooughs, dove immagina che degli agenti provocatori scatenino il panico e il caos, semplicemente agendo da messia ed evangelisti, sacrificandosi per il bene degli altri ma scatenando il disastro.

E potreste pensare a quanti messia abbiano poi scatenato il caos dopo di loro...

motor - 27-3-2004 at 16:11

Quota:
Originariamente scritto da carloMa per quanto riguarda Heatseeker,

<<<
ci mandi il link?
<<<

http://www.heatseeker.it


motor - 27-3-2004 at 16:26

Quota:
Originariamente scritto da carlo

te, motor, porti avanti una tua poetica
intensa
ma che può
credo
tendere ad una sorta di manierismo
(che presuppone straordinaria qualità stilistica)
qui
c'è il rischio dell'autoreferenzialità
propria degli artisti
( e quindi ampiamente rivendicabile)
ma
insisto
sarebbe bene pensare di allargare il fronte
non credi?


in realtà è volutamente manieristica, proprio in quanto espressione di una notevole sfiducia. Ti farò un esempio: nel prox episodio di H. un personaggio, il Capitano Travis racconta come in una sorta di diario, lil suo ritorno nella Zona.
Il racconto è costruito letteralmente usato le regole della scrittura di racconti mitici tipiche dei manuali di analisi e struttura della narrazione americana. Questo perchè è molto probabilmente solo una costruzione del protagonista che per costruirsi una agiografia personale deve rispettare tutte le regole formali.

E infatti forse sul web lascerò lo schema del racconto, scritto da travis...

Ma non finisce lì. Le storie "funzionano" meglio quando sono scritte rispettando certi canoni mitici. Questo vale per i miti bantù quanto per matrix.
Dunque sostanzialmente si tratta di collaudato mindfucking...

Dunque è autoreferenziale nel momento in cui uso tecniche di costruzione simili a lavori precedenti (tipo il finto racconto di paura, scritto però con l'aiuto di sistemi esperti).

Allargare il fronte in questo senso significa dunque allargare il numero di tecniche o processi per produrre senso. Il prossimo passo di studio e realizzazione di videogame e mondi virtuali è in questo senso.

Ma si tratta di contenitori spesso. Ad esempio Helena Velena userà heatseeker per una piece sul sesso estremo (vuoi partecipare sul palco Carlo?).

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Diverso invece è il discorso che le nuove tecnologie (al pari delle vecchie) da sole non fanno teatro: occorre sempre che ci siano tutti gli altri aspetti che amiamo.

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certo

ma non dimenticare l'assioma di McLuhan

il medium è il messaggio

<<<

assioma per te e per molti, non necessariamente verità ultima...comunque come ti dicevo io mi occupo molto dei medium e ne sperimento diversi, partendo da un tema comune (heatseeker adesso), quindi correttamente io allargo il fronte come posso inglobando più medium possibile, non cambiando il tema , che secondo il tuo profeta preferito è secondario. ;-)

motor - 27-3-2004 at 16:42

Quota:
Originariamente scritto da aks
this is "the end"? oppure è solo l'inizio? oppure domani sarà l'ennesimo ieri e ieri ci si è dimenticati di quel che si è ingerito mentre si pensava ad oggi...


humm...
non si dimentichi mai. tu sei la memoria di milioni di anni di vita su questo pianeta. Il tuo corpo stesso nè è la memoria. Quello che puoi dimenticare sono i fatti contingenti oppure le supposte casualità che noi leggiamo come storie.

ma anche queste hanno lasciato tracce e influenzato la generazione dei corpi successivi.

non si tratta di archivi. la memoria non è un archivio, è invece un processo di selezione e scarto.


ma la fine può essere comunque. La fine di un individuo o la fine dell'individuo, ad esempio, o il suo non riconoscersi più.

Il 55 per cento delle morti violente su questo pianeta è dato dai suicidi, il resto omicidi e guerre.

Dunque abbiamo delle società che trovano naturale aggredire fuori (le guerre) ma anche e soprattuto all'interno (suicidi e omicidi sono molto legati alle condizione interne).
This the end, per apocalipse now almeno è la fine del sogno di una società possibile e umana.

Ma anche qui riflettete. Apocalipse now si basa su Cuore di tenebra di Conrad, che a sua volta usa la struttura mitica della discesa agli inferi (insomma anche Dante...).
Dunque è un costrutto ad hoc. Basta sapere come raccontarvi le cose.
This the end.


il mondo di mirRAGY

ariadne - 30-3-2004 at 09:08

Ciao!
forse poco o ancora niente si è detto delle diverse soluzioni poetiche adottate da Daniela Calisi in relazione ai nuovi media....personalmente amo le storie illustrate...e la poesia in genere...ho trovato RAGY una soluzione estremamente stimolante....un intreccio di linguaggi evocativi diversi e interattività...

l'alfabeto: software installato da 5000 anni

carlo - 30-3-2004 at 09:22

Quota:
Originariamente scritto da ariadne
Ciao!
forse poco o ancora niente si è detto delle diverse soluzioni poetiche adottate da Daniela Calisi in relazione ai nuovi media....personalmente amo le storie illustrate...e la poesia in genere...ho trovato RAGY una soluzione estremamente stimolante....un intreccio di linguaggi evocativi diversi e interattività...


si, staniamola Daniela ha molto da dirci da darci in questo forum...

e ora 2 cose a te:
l'altra sera al soundtown si parlava del virtuale immersivo e di come possa riconfigurare l'assetto d'equilibrio tra i due emisferi del cervello (tutto sbilanciato nella nostra civiltà occidentale verso quello sinistro, dove è allocata la proprietà della ricomposizione logica)

tieni conto che a determinare l'equilibrio è prima di tutto l'alfabeto che ci abita come un software da 5000 anni e +

già il fatto di usarlo in modo meno mediato come in un forum dove scrive come se stessi parlando
scioglie dei nodi...

provaci...

Contento Design

Giovani Periferie - 30-3-2004 at 15:43

Mi è piaciuto molto il sito di Daniela Calisi e le sue idee particolari. La poesia mutante....molto ingegnosa e fantasiosa.
Laura

webnovele

carlo - 30-3-2004 at 16:22

si parlava di webnovele
dai un'occhiata qua
http://www.laundrettesoap.it

è una soap opera teatrale disseminata x la città

un performing media...

stanata!

daniela_calisi - 30-3-2004 at 16:57

eccomi, mi avete stanata!

grazie per i complimenti, vorrei condividerli con Davide Fasolo alias Garitula produzioni che e' l'illustratore e i coautore di Ragy ...


Future!

daniela_calisi - 30-3-2004 at 17:12

tanto per fare la bastian contrario.. a me la poca lisse non mi va ...

Se mi danno la poca lisse io mi metto subito ad urlare

[size=6 color=red]EHI! IO VOGLIO MOLTA PIU' LISSE![/size]

secondo me e' meglio incazzarsi per avercelo un futuro che decantarne rassegnati l'assenza...
e questo e' un vecchio discorso tra me e Motor..

daniela_calisi - 30-3-2004 at 17:31

eppoi scusate,
ma quando motor vi dice che magari vi sta facendo del mindfucking, tradotto che sta cercando di fottervi la mente, di ingannare le vostre coscienze, ma voi non dite niente?
vi va bene?
ma perche vi va bene?

e non e' con motor che ce l'ho...
lui fa più che bene..

io personalmente vorrei mettere una torta alle fragole gigante in 3d nel bel mezzo di heatseeker, cosi e' troppo triste.

ma forse e' cosi ben congegnato che anche una torta alle fragole finirebbe per arrugginire e far parte del paesaggio..

se ci aggiungessimo anche la panna?

a proposito degli ambienti immersivi....

ariadne - 31-3-2004 at 14:46

penso che ambienti immersivi come la VR siano un ottimo punto di arrivo e di partenza....nel primo caso per dare vita a molti dei progetti artistici anticipati dalle avanguardie di primo '900 sull'idea di Opera d'Arte Totale....e nel secondo caso per studiarne gli effetti e i più svariati ambiti applicativi.... dalle neuroscinze ai sistemi educativi....qualcuno di voi ha avuto esperienze dierette con la VR?
Io sto facendo ricerche in merito...sono aperta alla discussione....




chandler project

Psyco - 31-3-2004 at 20:14

salve a tutti!
parlo a nome del corso di digital e virtual design del secondo anno presso l'Istituto Europeo di Design di Torino, e vorrei ringraziare le persone che ci hanno permesso di presentare i nostri lavori riguardanti il Chandler Project.

Al momento molti sono solo dei work in progress che verranno ultimati per giugno 2004.

Zoommando sul gruppo a cui appartengo, composto da Margherita Grasso e Vincenzo Greco, potete trovare in rete alcuni riferimenti su quello che è stato presentato questo martedì alla biblioteca Cesare Pavese.

L'idea originale si fonda su un "videogioco fumettoso" o "fumetto videogiocoso".. ehhe.. interamente realizzato e ideato da noi, nel quale il giocatore, attraverso l'interazione con lo schermo, deve riuscire a scovare il misterioso assassino.

A presto per le neewssssssss!!!

sciauuuuuuuuu
kia

p.s.. presto verrà aggiornato il sito!



http://www.kynoi.it

lezioni stamms

Daniele Scarpa - 4-5-2004 at 11:07

professore Infante ho appena saputo che le sue lezioni sono state rinviate, presumo per il tour a Torino tra biblioteche ed altro...mi piacerebbe tanto venire su a Torino ma non è così semplice; beh vorà dire che rifarà un convegno per noi...ciao Daniele Scarpa