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Autore: Oggetto: Orgia ad Ivrea
paura
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[*] Inviato il 28-1-2003 at 12:14
risposta a valter


Le continue sviolinate durante la lettura del testo mi hanno ricordato le atmosfere della 'Medea' e inconsciamente un brivido mi ha percorso la schiena, ma quetse naturalmente sono le impressioni di un singolo. Alla prossima. ciao grazie
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carlo
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[*] Inviato il 28-1-2003 at 12:17
l'inerzia psichica della TV


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Originariamente scritto da Lord Gara
Emancipazione? Secondo me l'emancipazione (posto che sia mai avvenuta) è morta con gli anni '70 e con il movimento hippy. Morta e sepolta sotto la collina di Woodstock.
(...)

>>>hai ragione da vendere
parlare di emancipazione mi fa sorridere
e anche un pò ghignare
l'evoluzione umana è fatta di alti e di bassi

una volta il nudo era un segnale di libertà
(penso alle azioni del Living Theatre nelle università occupate negli annsi sessanta)
e oggi spesso, come indichi nel cortile televisivo, solo banalità volgare
<<<


Censurano i cartoni animati quando invece la prima cosa da censurare sarebbe Buona Domenica e Sarabanda (solo per citare due nomi a caso) che però, guarda caso, nessuno si azzarda a toccare. Ma forse sto andando off-topic quindi la pianto qua


fai riferimento ai fumetti Manga?
proprio oggi ne parlavo a Valter venendo ad Ivrea

non sei off-topic: sei proprio dentro l'argomento
eccome
Pasolini aveva accusato la televisione già 30 anni fa di inerzia psichica
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pippo
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smile.gif Inviato il 28-1-2003 at 12:18


Ho un'idea sulla presenza della testa cavallo: penso ai dipinti che ho visto riprodotti più sopra. E' l'idea dell'incubo, presente anche nei contesti di "vita famigliare rassicurante" che pure sono presenti nello spettacolo?
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valter
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[*] Inviato il 28-1-2003 at 12:21


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Originariamente scritto da ggg
a me lo spettacolo è piaciuto abbastanza,anche se ho trovato certe parti (alcuni monologhi)troppo lunghe e piuttosto pesanti:credo che difficilmente uno spettatore riesca a seguire il discorso fino alla fine senza perdere il filo e l'interesse..


PASOLINI DICE NEI CARTELLI CHE HA FATTO APPENDERE ALLA PRIMA TORINESE DI ORGIA nel 1968 (SUNTO DEL SUO MANIFESTO PER UN NUOVO TEATRO)

ANCHE LE ORECCHIE FANNO PARTE DEL CORPO


CREDO CHE OGGI IL FRASTUONO TENDA A DISTANZIARCI DALLA POESIA
INOLTRE IL TEATRO è UN RITO COLLETTIVO
LO FACCIAMO NOI INSIEME A VOI CON VOI
QUINDI ANCHE NOI CI SIAMO ACCORTI QUELLA SERA CHE IL PUBBLICO COME DICIAMO NOI
AVEVA SGANCIATO
AD ESEMPIO IL PUBBLICO DI MILANO E TORINO Lì STABILIVA IL PUNTO DI CONTATTO PIù FORTE

QUELLO è IL LUOGO DELLO SPETTACOLO PIù PROFONDO
QUELLO DELLA MEMORIA

IL MONDO ERA COSì RICORDO
DA ALMENO DODICIMILA ANNI
dice la DONNA

PASSATO PRESENTE E FUTURO CHE ABITANO INSIEME NEL RITO
NEL QUì E ORA

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carlo
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[*] Inviato il 28-1-2003 at 22:07


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Originariamente scritto da pippo
Ho un'idea sulla presenza della testa cavallo: penso ai dipinti che ho visto riprodotti più sopra. E' l'idea dell'incubo, presente anche nei contesti di "vita famigliare rassicurante" che pure sono presenti nello spettacolo?


sì, ma pensa anche a qualcosa d'altro
che luce c'era
che colore dominava
chi c'era in scena

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dioniso
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cool.gif Inviato il 28-1-2003 at 23:15
il ritorno


sento dioniso in questa orgia più che mai...
...in questi continui ossimori di pasolini
dove il femminile è anche il maschile
dove il passato è anche il futuro
dove il terribile è anche il dolcissimo
dove la vittima è anche il carnefice e viceversa
dove tutto è una cosa e anche il suo contrario...

...dov'è la verità?
...dov'è lo scandalo?
...c'è dio?
...dov'è la vita?
Il fatto è che tutto questo mistero si risolve nella morte...il vero scandalo di questa "Orgia" è la morte: "e noi siamo maestri di morte" dice l'uomo

noi sbraniamo ma ci facciamo anche sbranare come dioniso...ci facciamo fare a pezzi per cadere nell'oscuro per raggiungere il regno dei morti, il centro della terra...e poi ritornare a nuova vita

e quindi volontà assoluta di morte
ma struggente malinconia e nostalgia di vita

ciao e notte a tutti!!!!

IL CAVALLO????
per me è un'apparizione che mi fa sorridere di dolcezza e piegare un pò la testa verso sinistra come quando si guarda con affetto una persona amata

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dioniso
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[*] Inviato il 28-1-2003 at 23:20
paura?


Rispondo a paura:

Mi piace il tuo titolo "PAURA"
una frase che mi ha sempre colpito studiando Orgia è questa che chi è CONFORMISTA è colui che HA PAURA DEL MONDO!!!!
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simuz=)
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[*] Inviato il 30-1-2003 at 21:41


Dopo quasi una settimana passata a pensare allo spettacolo di sabato scorso, mi sono decisa finalmente ad iscrivermi a questo forum. Devo dire che in tutto questo tempo non sono riuscita comunque a farmi un'idea precisa su "Ogia". Ci sono particolari momenti che mi sono piaciuti moltissimo, altri meno o altri ancora sono rimasti dei grandi punti interrogativi nella mia testa...insomma, tanti pensieri, ma nessun giudizio unitario. Quello che sicuramente mi è piaciuto è stata la parte dove i due attori si "staccano" dalla scena, recitando quel dialogo poetico al microfono (tra l'altro è di grande effetto il sonoro). Una delle cose non chiare è invece, a parte il Cavallo Bianco-ormai famoso per aver gettato un velo di mistero tra tutti gli spettatori-la funzione della ragazza giovane all'inizio dello spettacolo e durante tutto il tempo in cui la Donna è con l'uomo (insomma, perchè lei rimane in scena?è come se fosse un altro personaggio rispetto alla ragazza che interpreterà dopo?)Credo comunque che ulteriori riflessioni, chiarimenti, discussioni in merito mi aiuteranno certamente a concludere e a farmi un'opinione rispetto all'opera Orgia e alla figura di Pasolini in generale, aiutandomi a capire meglio il suo modo di fare teatro e le tematiche da lui trattate...
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skler0
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shocked.gif Inviato il 30-1-2003 at 22:12
Impressioni dallo spazio...


Ciao a tutti!
io sono esterno al liceo, quindi non ho un 'bagaglio culturale classico' ma, grazie alla pazienza di una certa xsona [ alla quale dedico un sorriso =) ] ho potuto comprendere il contesto dell'opera e quindi capire in maniera più completa quest'ultima..

Devo dire che non avevo mai assistito ad uno spettacolo così, e mi è piaciuto molto, sia com'è stato recitato che la scenografia..

Il mio animo è stato rapito per tutta la durata dell'opera, e portato in una dimensione di paura e confusione, dove la ragione ha lasciato spazio al delirio dei dialoghi, alla loro violenza, alla profondità dei momenti di poesia...
Tutto questo mix è stato eccezzionale, e le luci e la colonna sonora hanno fatto il resto..

Nel complesso ho trovato molto, molto molto molto forte tutta l'opera e la sua interpretazione, e sono riuscito a comprenderla tranne due particolari (di cui uno quasi risolto grazie al forum..)

- non ho capito il ruolo della ragazza dall'inizio della rappresentazione fino alla morte della moglie: cosa rappresentava? la coscienza del marito?

- il cavallo, che a dir la verità mi ha mandato in panico! davvero, non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella figura e nel contempo ne provavo paura, panico...

Ora vi saluto, non voglio riempire il forum con un post!!!

=P

.see ya.




Il Sole non è che la minima parte di tutto lo splendore che può regalarti la vita...

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ale
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[*] Inviato il 31-1-2003 at 11:48


Lo spettacolo si è rivelato diverso dalle mie aspettative per il modo in cui è stato interpretato il testo originale di Pasolini. Dal titolo dell'opera mi aspettavo scene più volgari e "pesanti" ed ho apprezzato molto il momento della lettura. Mi è piaciuta moltissimo l'interpretazione della ragazza; ho trovato invece difficile interpretare alcuni simboli come il cavallo.
Inga
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SARA B.
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[*] Inviato il 31-1-2003 at 11:53


so che ci sono state alcune modifiche apportate dagli attori nell'ordine delle scene (anche se non conoscevo bene il testo originale di Pasolini), comunque l'interpretazione mi è piaciuta, nonostante fossimo stati preparati ad assistere a scene molto più "pesanti"! ho trovato l'intero spettacolo molto poetico, anche nelle parti più violente o nel momento del nudo della ragazza; mi ha stupita davvero molto il modo in cui si è trovata completamente a suo agio mentre recitava nuda.
Sicuramente, però, la donna (Cescon) è stata la figura che ho apprezzato di più, per la sua presenza scenica e per la sua professionalità. In Malosti ho preferito più il suo lavoro di regista nell'organizzazione dello spettacolo, piuttosto che la sua interpretazione di attore..
avrei una curiosità da chiedere, perchè non ho capito quale fosse il ruolo del cavallo in scena, che spuntava da dietro il tendone...so di non essere l'unica ad avere questo dubbio, per cui mi piacerebbe capire qual era la sua funzione!! Sara
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Valentina B.
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shocked.gif Inviato il 31-1-2003 at 12:25


IL RITARDATARIO

Scusate il mio ritardo, ma d'altronde il detto dice "meglio tardi che mai"...giusto?Comunque non preoccupatevi, lo spettacolo mi è rimasto impresso nella memoria e quindi spero di essere in grado di fare adeguati commenti.
Innanzitutto devo dire che l'inizio della rappresentazione teatrale mi è piaciuto molto. Intendo dire quando Uomo è seduto in mezzo al pubblico in platea e sale sul palco dopo aver percorso il corridoio centrale. Io ho assistito a questo inizio da uno dei palchetti e quindi per me è stato molto importante vedere entrare un uomo che, dopo essersi guardato un pò in giro, decide di sedersi in una fila quasi vuota. Ho pensato: "Il solito ritardatario che arriva quando le luci sono già spente e poi si lamenta che non trova gli amici!". Poi, pochi secondi dopo, vedo che quel ritardatario si alza e si avvicina al palco...."e adesso?" e in quel momento dalla mia bocca è uscito un "Ops!?!". Le luci che illuminavano la scenografia mi permisero di riconoscere la figura di Malosti e di conseguenza di Uomo. "Bene, incominciamo proprio bene!",mi sono detta. Ecco che però, quando inizia a parlare, dice "Questo è uno di voi". E' proprio in quel momento che ho realizzato che invece avevo capito tutto, che il concetto chiave era stato perfettamente captato dalla mia mente: il ritardatario, uno come noi, aveva solamente acquistato un'identità più precisa (Uomo), ma non per questo non era più uno di noi.


Per quanto riguarda lo spettacolo in generale, mi ha colpito la capacità con cui sono state rese le parti che si possono definire più crude e violente. Non ho mai provato, durante la durata dell'intero spettacolo,una sensazione di disagio. Ormai, come hanno già detto in tanti, siamo abituati ad affrontare con naturalezza quelli che una volta venivano identificati come "tabù". Non so se questo sia un bene o un male, ma almeno mi ha dato la capacità di assistere ad uno spettacolo come "Orgia" senza rimanere sconcertata su alcune parole o su alcune scene.
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Lord Gara
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[*] Inviato il 31-1-2003 at 15:01
Un reply che doveva comparire due giorni fa ma che arriva solo ora...


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Originariamente scritto da dioniso
Rispondo a paura:

Mi piace il tuo titolo "PAURA"
una frase che mi ha sempre colpito studiando Orgia è questa che chi è CONFORMISTA è colui che HA PAURA DEL MONDO!!!!


Veramente bella questa frase Dioniso! Purtroppo in questi tempi, ma credo da quando l'uomo calca le scene dell'orbe terracqueo (sono sempre molto poetico quando finisco di mangiare =P) che ha paura dell'ignoto... E proprio parlando di questa paura dell'ignoto mi riattacco alla domanda che mi ha fatto carlo rispondendo al mio post fatto nella prima pagina; si, mi riferisco ai manga e ai cartoni animati in generale: il difetto di questi tempi è che tendiamo a standardizzare tutto. Da noi il cartone animato è sempre stato considerato come un divertimento per bambini e che come target ha solo ed esclusivamente i bambini. Per i Giapponesi, invece, è solo un'altro modo per fare cinema (probabilmente loro hanno molto spesso usato il cartone animato come tecnica perchè non potevano permettersi gli effetti speciali di hollywood) riuscendo a proporre delle storie di grande impatto visivo e contenutistico in un format che in occidente è considerato un'intrattenimento per i bambini.
E questo ha generato tutta quelle serie di -a volte veramente assurdi e decisamente fuori luogo- "adattamenti" che in alcuni casi arrivano addirittura a stravolgere la struttura di un episodio (come dimenticarsi degli episodi di Sailor Moon che erano collage di due episodi? Da perderci la testa per il disgusto!)...
Dopo tutto questo giro di parole mi riattacco al discorso generale: la nostra società è ancora quella "perbenista" che Pasolini ha ritratto nella sua Orgia, una società dalla facciata che si scandalizza davanti a tutto ciò che è nuovo e mette in crisi il suo sistema di valori che, però, sotto sotto, in realtà vorrebbe essa stessa sovvertire ma che ne è così assuefatta che non può far altro che subire passivamente in un costante crescendo di ipocrisia che nella televisione sta avendo il suo apogeo. Volevo dire un'altra cosa ma me la sono dimenticata... Ah si! Lo stesso discorso che ho fatto sopra per i cartoni animati vale anche per il teatro: cosiderato da molti solo un intrattenimento per intellettuali si perdono molto spesso delle vere perle di contenuto come "Orgia" preferendo perdersi nell'ovattato e obliante abbraccio della televisione che diventa propinatrice di programmi interessanti solo dopo le 23:30... Che grandissimo spreco...

PS Carlo, che dicevate te e Valter (mi sto prendendo un po' troppa confidenza?) sui manga? Sono curioso...




Non preoccuparti del fatto di non essere conosciuto, preoccupati piuttosto del fatto che, forse, non meriti di esserlo
CONFUCIO
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dioniso
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[*] Inviato il 31-1-2003 at 19:05


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Originariamente scritto da simuz=)
Una delle cose non chiare è invece, a parte il Cavallo Bianco-ormai famoso per aver gettato un velo di mistero tra tutti gli spettatori-la funzione della ragazza giovane all'inizio dello spettacolo e durante tutto il tempo in cui la Donna è con l'uomo (insomma, perchè lei rimane in scena?è come se fosse un altro personaggio rispetto alla ragazza che interpreterà dopo?)


lancio una risposta: l'uomo ricorda dopo morto la sua vita, Orgia è tutto un flash-back...i tre personaggi in scena sono in realtà tutti già morti, la donna si è suicidata, la ragazza malata probabilmente uscita dalla casa avrà poco tempo per vivere, l'uomo si impicca.
la ragazza/prostituta piena di stupore e purezza riappare e accompagna verso la morte come fosse un ANGELO l'uomo...è per me in realtà un presenza/assenza...
...non ti è mai capitato di sentire vicino a te qualcuno pur non capendo e vedendo chi è?

ciao
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skler0
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mad.gif Inviato il 31-1-2003 at 21:09
vero...


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Originariamente scritto da Lord Gara
Lo stesso discorso che ho fatto sopra per i cartoni animati vale anche per il teatro: cosiderato da molti solo un intrattenimento per intellettuali si perdono molto spesso delle vere perle di contenuto come "Orgia" preferendo perdersi nell'ovattato e obliante abbraccio della televisione che diventa propinatrice di programmi interessanti solo dopo le 23:30... Che grandissimo spreco...


..troppo vero...è una cosa indegna!
=P

soprattutto x uno come me che alle 23 è già bello cotto.. (va beh, lo sono anche tutto il resto della giornata, ma fai finta di niente eheh!)

per fortuna che c'è Internet, dove si possono trovare le notizie ed i documenti che ti interessano in qualsiasi momento..
=)




Il Sole non è che la minima parte di tutto lo splendore che può regalarti la vita...

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valter
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[*] Inviato il 31-1-2003 at 22:50
dentro / fuori


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Originariamente scritto da simuz=)
Una delle cose non chiare è invece, a parte il Cavallo Bianco-ormai famoso per aver gettato un velo di mistero tra tutti gli spettatori-la funzione della ragazza giovane all'inizio dello spettacolo e durante tutto il tempo in cui la Donna è con l'uomo (insomma, perchè lei rimane in scena?è come se fosse un altro personaggio rispetto alla ragazza che interpreterà dopo?)


QUANTE PERSONE CI SONO NELLA TRINITA'?

UNA RETTA CIRCOSCRIVE QUALCOSA?

QUAL'è UNA DELLE RAPPRESENTAZIONI GEOMETRICHE DEL DIVINO?

QUANDO L'UOMO MUORE COSA INDOSSA?

I CORI DETTI DALLA RAGAZZA COSA CONTENGONO COME SEGNO COMUNE?

C'è UN'UNICA SCENA IN CUI LA RAGAZZA NON C'è, QUALE?
E PERCHè?
COSA C'è AL POSTO DELLA RAGAZZA?

ERA VESTITA SEMPRE UGUALE LA RAGAZZA?



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valter
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[*] Inviato il 31-1-2003 at 23:02
CAVALLO E RAGAZZA


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Originariamente scritto da skler0
Il mio animo è stato rapito per tutta la durata dell'opera, e portato in una dimensione di paura e confusione, dove la ragione ha lasciato spazio al delirio dei dialoghi, alla loro violenza, alla profondità dei momenti di poesia...

è BELLISSIMO
LA RAGIONE CHE LASCIA SPAZIO
ALLA POESIA

PASOLINI TI ABBRACCEREBBE
E ANCHE NOI

- non ho capito il ruolo della ragazza dall'inizio della rappresentazione fino alla morte della moglie: cosa rappresentava? la coscienza del marito?

è POSSIBILE
PERCHè NO?
ANCHE,
NON C'è MAI UN UNICO SIGNIFICATO
CE NE POSSONO ESSERE UNO PER OGNI ESSERE UMANO CHE CONDIVIDE CON NOI
QUESTO VIAGGIO


- il cavallo, che a dir la verità mi ha mandato in panico! davvero, non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella figura e nel contempo ne provavo paura, panico...

PASOLINI VUOLE SCRIVERE TRAGEDIE IN VERSI

=P

.see ya.
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valter
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[*] Inviato il 31-1-2003 at 23:05
ALTRI SIMBOLI


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ho trovato invece difficile interpretare alcuni simboli come il cavallo.
Inga


QUALI ALTRI SIMBOLI?
SE CE LO DICI POSSIAMO FARE UN PASSO IN AVANTI NELLA DISCUSSIONE.
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susy
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smile.gif Inviato il 1-2-2003 at 16:20
le cose che non capiamo


sono timida
ho letto tutto e solo ora dopo tanti girni mi decido a scrivere qualcosa di mio.
mi piace vedere quanto una testa di cavallo, o una presenza non specificata, come la ragazza, ci abbia mandato in tilt la testa.
Bravo Valter!
amo i cavalli e sogno spesso un cavallo.
quando è entrata quella bellissima testa di cavallo mi sono sentita a casa, era come se fossi dentro a un mio sogno.
mi sono alzata da terra.

non vi capisco ragazzi, prendete paura delle cose che non capite.
io credo che non ci sia niente da capire.

grazie per la pazienza che avete nel condurci a teatro con queste esperienze. siamo fortunati. Spesso mi succede di stare nei palchetti del Teatro Giacosa a chiedermi il perchè della noia che provo per quello che vedo.
caro valter il teatro che ci dai sarà una risorsa anche per il nostro futuro

sono forse un pò troppo mielosa!!!grrrrr
susy/susy
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fuoko fatuo
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[*] Inviato il 1-2-2003 at 20:52


...ho visto la puntata di "blu notte" dedicata alla morte di pasolini.credo che lucarelli abbia realizzato una ricostruzione interessante anche perchè ha fatto conoscere meglio il personaggio di pasolini, oltre che la sua fine misteriosa.Ad un certo punto in una delle vecchie interviste a pasolini, mi ha colpito una frase con cui il poeta affermava di non aver mai scritto sulla borghesia , ma solo sul popolo perchè la repulsione verso i piccoli borghesi italiani per lui era troppo forte.Ma ORGIA non ritrae le vicende di due borghesi?...l'intervista deve essere stata fatta prima della stesura dell'opera...però mi chiedevo cosa può avergli fatto cambiare idea...
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fuoko fatuo
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[*] Inviato il 1-2-2003 at 21:19


concordo sulla scena del monologo/dialogo sulle skale...è stata veramente bella!!!
volevo anche dire la mia sul "caso-cavallo".forse sono stata l'unica a non farsi la domanda fatidica...semplicemente l'ho accettato come parte dell'insieme...contribuiva a eprimere il contenuto dello spettacolo così come le voci ,i gesti, i vestiti,le musiche...non era "un cavallo sul palco" ...era un pezzo del copione....una frase non scritta. dava davvero angoscia come ha detto sklero...un simbolo di qualche misteriosa entità che incombe sui personaggi?l'incomunicabilità?la morte?...secondo me ciascuno ha attribuito a quel cavallo un significato diverso...forse è stato messo lì per portare a farsi delle domande non proprio sulla sua funzione ma su se stessi,su chi lo guardava...in fondo il teatro non serve anche a questo?
anche la ragazza presente sul palco come un fantasma...era parte dell'insieme...non doveva essere per forza "un personaggio sulla scena". mi è sembrata naturale la sua presenza lì anche se razionalmente non ci sarebbe dovuta essere.mi piaceva molto questo suo "aleggiare" continuamente sulle vicende dei due coniugi.
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skler0
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[*] Inviato il 2-2-2003 at 17:26
Paure e sensazioni...


Quota:
Originariamente scritto da susy
mi piace vedere quanto una testa di cavallo, o una presenza non specificata, come la ragazza, ci abbia mandato in tilt la testa.
Bravo Valter!
amo i cavalli e sogno spesso un cavallo.
quando è entrata quella bellissima testa di cavallo mi sono sentita a casa, era come se fossi dentro a un mio sogno.
mi sono alzata da terra.


Ciao,
probabilmente non mi sono spiegato bene,
ankio adoro i cavalli, sono delle splendide creature, ma, in quel momento, con quelle luci, quella musica, quell'atmosfera..
ecco, in quel momento mi ha fatto davvero paura, da far battere il cuore..

Quota:
non vi capisco ragazzi, prendete paura delle cose che non capite.
io credo che non ci sia niente da capire.


Anch'io sono del parere che non ci sia niente da capire, come le persone che comunicano, ma in realtà nessuno parlava..(questo passo dell'opera mi ha fatto andare fuori, è stato troppo bello..)

See ya..




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dioniso
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[*] Inviato il 2-2-2003 at 23:20
che bello!


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Originariamente scritto da Valentina B.
IL RITARDATARIO

Innanzitutto devo dire che l'inizio della rappresentazione teatrale mi è piaciuto molto. Intendo dire quando Uomo è seduto in mezzo al pubblico in platea e sale sul palco dopo aver percorso il corridoio centrale. Io ho assistito a questo inizio da uno dei palchetti e quindi per me è stato molto importante vedere entrare un uomo che, dopo essersi guardato un pò in giro, decide di sedersi in una fila quasi vuota. Ho pensato: "Il solito ritardatario che arriva quando le luci sono già spente e poi si lamenta che non trova gli amici!". Poi, pochi secondi dopo, vedo che quel ritardatario si alza e si avvicina al palco...."e adesso?" e in quel momento dalla mia bocca è uscito un "Ops!?!". Le luci che illuminavano la scenografia mi permisero di riconoscere la figura di Malosti e di conseguenza di Uomo. "Bene, incominciamo proprio bene!",mi sono detta. Ecco che però, quando inizia a parlare, dice "Questo è uno di voi". E' proprio in quel momento che ho realizzato che invece avevo capito tutto, che il concetto chiave era stato perfettamente captato dalla mia mente: il ritardatario, uno come noi, aveva solamente acquistato un'identità più precisa (Uomo), ma non per questo non era più uno di noi.


cara valentina,
il tuo racconto dell'inizio dello spettacolo mi ha emozionato e anche divertito...perchè lì sopra in quel palcoscenico siamo veramente tre di voi!!!...è anche questa la grande forza di orgia
kiss
dioniso/donna
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dioniso
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[*] Inviato il 2-2-2003 at 23:29


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Originariamente scritto da fuoko fatuo
...secondo me ciascuno ha attribuito a quel cavallo un significato diverso...forse è stato messo lì per portare a farsi delle domande non proprio sulla sua funzione ma su se stessi,su chi lo guardava...in fondo il teatro non serve anche a questo?

si il teatro serve anche a questo.
A differenza del cinema e della televisione dove lo spettatore è molto passivo in quanto osserva tutto dall'angolatura, dall'inquadratura, dal punto di vista scelto dal regista, in teatro tu assisti a tutto, scegli quello che vuoi guardare (a volte succedono piu' cose insieme)...e ogni esperienza dello spettatore è unica e diversa...nel profondo ognuno ha visto uno spettacolo differente.
ciao
d.
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dorotea
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shocked.gif Inviato il 3-2-2003 at 21:44


Dello spettacolo "Orgia" ho apprezzato alcune parti. L'inizio inquietante e terribile quando, sullo sfondo l'ombra dell'impiccato, l'uomo, che si rivelerà folle nel suo amore sado-masochista, precedentemente mescolatosi tra il pubblico, esordisce con la fatidica domanda: "chi siete voi? chi siamo noi?". La risposta è che non c'è confine tra noi e voi, tra la normalità e la follia. Infatti quel mondo portato sulla scena che ci appare così lontano e assurdo in realtà è più vicino di quanto noi gente "normale" crediamo, in ognuno di noi si nasconde un po' di pazzia.
Mi è piaciuta la parte in cui l'uomo e la donna, spezzando il proseguo dello spettacolo in un dialogo ricco di emozioni, fanno una digressione sull'infanzia.
Inoltre ho trovato molto angosciante la critica sulla famiglia, non più luogo rassicurante di affetti e amore ma luogo di tensione, drammaticamente di attualità nella società di oggi dove i genitori uccidono i figli e questi uccidono i padri e le madri.
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