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Autore: Oggetto: Il suono del teatro a Lecce
cip
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[*] Inviato il 2-6-2003 at 12:32
per tambouriner


...Ciao Tambouriner, sei stato troppo, troppo gentile a mandarmi la foto di Giovanna Marini!!!!!Sai anche a me piacerebbe mettere sul forum alcune foto che abbiamo fatto durante la conferenza con Nabil,il cantante dei Radio Dervish...ma non sono brava come te!!!!Magari mi dai una mano così, anche chi non era presente alla conferenza potrà farsi un' idea di come si è svolta.....Grazie ancora....
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Sabry
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[*] Inviato il 2-6-2003 at 16:03
JOHN CAGE


Gigi bubbico: “ John Cage … ci invita ad un ascolto in cui dobbiamo spostare la nostra attenzione sulla capacità di allontanarci da certi codici, da certe strutture …”…… “ al di là di ogni tempo e ogni linguaggio, quando la musica ha questa capacità di farci trascendere, CATTURA …”
Cage, infatti, non ammetteva limiti alla musica perché per lui non c’ erano limiti ai suoni e alla maniera in cui i suoni sono prodotti. Non bastavano i metodi tradizionali di strutturazione della composizione né gli strumenti tradizionali. I suoni, spesso a un volume terrificante e acutissimi, provenivano da angoli e distanze differenti. Il pubblico, seduto al centro, era bombardato da ogni lato da eventi. Un attore si alzava all’ improvviso fra il pubblico a declamare; altri declamavano dalle scale a pioli collocate ai lati. Mentre sul soffitto e sulle pareti si proiettavano dei film, Merce Cunningham girava intorno allo spazio esterno danzando.
Cage voleva farci credere che la sua musica era gioco senza scopo.


cage13.jpg - 61kB
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Tambouriner
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[*] Inviato il 2-6-2003 at 20:24
Mia cara cip...


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Originariamente scritto da cip
...Ciao Tambouriner, sei stato troppo, troppo gentile [...]!!!!!Sai anche a me piacerebbe mettere sul forum alcune foto [...]...ma non sono brava come te!!!!Magari mi dai una mano [...].....Grazie ancora....




Molto volentieri! Visto che un paio di foto con Nabil, alla fine della conferenza, vi ho dato 1 mano io a farle, con la vs videocamera!
Giovanna MARINI è + importante, forse, x quello ke ha fatto in campo etnomusicologico, cose riprese poi dal quartetto, piuttosto ke x le sue uscite con DE GREGORI!



cip con le foto, prima sabry con i file audio. Io sono sempre disponibile x tutti, ma...
SE L'UNIVERSITA' NON CI INSEGNA A SAX USARE IL COMPUTER, A MANIPOLARE FILE DI TESTO, AUDIO E IMMAGINI, KE CAVOLO NE FA DEI SOLDI KE MI/CI SUKKIA OGNI ANNO?!?
ALLA FACCIA DEL DIRITTO ALLO STUDIO!!!

Immagine.jpg - 14kB
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carlo
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[*] Inviato il 2-6-2003 at 22:57
seminario x melpignano festival


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Originariamente scritto da cip
......Salve prof.......quello che le voglio chiedere non ha a che fare con l'argomento che si sta portando avanti nel forum.... cmq.....

<< <<<

Durante l'ultima lezione è stato accennato il discorso Melpignano e sono stati fatti nomi come quelli di GIOVANNA MARINI.
Si è concretizzato qualcosa? o è rimasta solo un'idea?
<<<
il 23 luglio giovanna sarà a melpignano
e il 24 combino un incontro con ascanio celestinmi e lindo ferretti
preparatevi !!!
<<<

Devo ammettere che ho avuto il piacere di scoprire Giovanna Marini solo da poco, e che l'idea di vederla di persona mi entusisma molto. L'ultima volta che l'ho vista è stato al concerto del 1° MAGGIO, dove quest'anno l'attenzione si è rivolta in particolar modo alla guerra, oltre che alla musica naturalmente.....
Vorrei concludere che l'emozione che mi ha trasmesso quando ha cantato "BELLA CIAO", è stata fortissima, forse perchè lei, data l'età, la guerra l'ha vissuta da vicino e le parole man mano che le uscivano dalla bocca si CONCRETIZZAVANO.
GRAZIE.... ASPETTO NOTIZIE!!!!!
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Sabry
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[*] Inviato il 3-6-2003 at 15:23
IL SEGRETO DELLA MUSICA


Carlo: “ ...c’ è questa citazione di Oscar Wilde tra le tante frasi buttate dentro questo diario di bordo che dice _la musica è il tipo perfetto dell’ arte, perché non può mai svelare ( o svelarti, perché no!) il suo ultimo segreto_ in fondo la musica non rivela mai quello che c’ è sotto, lo fa emergere, interferisce con i nostri stati d’ animo, con le nostre percezioni e i nostri sentimenti, in fin dei conti non svela mai quello che c’ è sotto”.

Ho trovato in queste parole un certo riferimento alla musica di Debussy, un’ arte fatta di accenni, di misteriose analogie, perché l’ arte non dice tutto. Come pure il silenzio ( di grande importanza per il grande John Cage, di cui parlavo ieri). Quello di Debussy è un teatro che si avvale della parola in funzione del silenzio.
_IL SILENZIO E’ GREVE DI SIGNIFICATI_


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ciop
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[*] Inviato il 4-6-2003 at 09:30


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ciop
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[*] Inviato il 4-6-2003 at 09:46


Come molti di voi sanno, è stata organizzata recentemente una conferenza sulla relazione esistente tra musica e guerra, con l'inervento di artisti e docenti in campo musicale. Intervengo in ritardo a causa e chiamiamola causa di lavoro che mi ha portata all'estero; vorrei però puntualizzare giusto qualcosa...l'entusiasmo nell'organizzare un evento a volte mi fa smarrire il pensiero che forse ad altre persone argomenti simili non possano interessare. Molti di voi lo sapevano e io insieme a Francesco abbiamo giustamente inserito come organizzazione il corso dello Stamms e non le singole persone operative. Dico questo perchè non c'era nessuno di voi o quasi... giusto il gruppo di pochi che hanno collaborato e dato il proprio sostegno morale. Accetto critiche e pensieri purchè sinceri riguardo la questione perchè sinceramente il riscontro o l'interesse alquanto scarso della cosa mi ha deluso un pò!
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ciop
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[*] Inviato il 4-6-2003 at 10:09
appello per carlo!


Carissimo professore, nella conferenza di cui ho fatto cenno, abbiamo avuto l'onore della presenza di un artista, di una persona fuori dal normale per cultura professionalità e carisma: Nabil dei Radiodervish, il cantante di questo gruppo che emoziona con un genere particolare quale è la musica araba colta. L'esperienza è stata unica perchè lui essendo palestinese ci ha raccontato la sua esperienza di vita e umana e delle difficoltà affrontate e superate grazie all'amore forte per l'arte, per la musica e per la libertà. Ci raccontava che ascoltando la "radio" a Beirut, l'immaginazione lo trasportava nel mondo e pensava a come potesse essere un paese libero senza guerra e privo di sofferenze ma dove si potesse ascoltare la musica e vivere nella pace per poter essere felici...potrei continuare a scrivere altro ma per il momento arrivo al dunque. Parlando con Nabil abbiamo pensato di organizzare un incontro nel quale potranno essere proiettate le immagini di un video riguardo un viaggio fatto dal gruppo a Beirut. Avrei però bisogno di un supporto per capire se questo potesse interessare gli studenti e magari per chi non ha avuto l'occasione di partecipare alla conferenza di poter rivivere le emozioni che questa bella persona è capace di trasmettere parlando della sua musica.
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ciop
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[*] Inviato il 4-6-2003 at 10:15


farò il possibile per procurarmi un file audio e inserire una parte di un brano estratto dall'ultimo album dei Radiodervish. Comunque per chi può essere interessato si può assistere al loro concerto il 16 giugno ad Alessano. Un gruppo di studenti si sono già organizzati, per chiunque si voglia unire mi faccia sapere. CIOP-TIZIANA
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Tambouriner
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[*] Inviato il 4-6-2003 at 10:40
ORGANIZZIAMOCI!!!


Ragazzi!!! È il caso ke ci diamo tutti 1 regolata! Ciò ke non riguarda strettamente


“Il suono del teatro” a Lecce
convegno nazionale
sull’interazione tra teatro e musica
venerdì 28 febbraio 2003
ai cantieri teatrali koreja


sarebbe bene ke confluisse nella discussione


il FORUM di TEATRON.org » la RETE degli SGUARDI » Corso di Informatica Multimediale. Teoria e tecniche del teatro in ambiente digitale, a Lecce


visto ke non è + utilizzata, e si presta, quindi, egregiamente! Questo al fine di
non disperdere gli interventi relativi al SdT
fatti di frammenti audio o trascritti più interessanti scelti dell’evento, dei protagonisti ke hanno suscitato curiosità, delle proposte, delle riflessioni, e delle rielaborazioni.
Confido quindi nel senso del rispetto e della sensibilità di tutti.
GRAZIE X L’ATTENZIONE!
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marì
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[*] Inviato il 4-6-2003 at 10:54
"In margine Al Caos"


UDITE!UDITE!
notizia in anteprima per tutti i frequentatori del forum!
MERCOLEDI' 25 giugno presso lo "Studio Canali" in via Rutilia 11 a Milano, si terrà l'inaugurazione di
"In Margine Al Caos" Opere Scelte di Mario Canali.
Il progetto, frutto del lavoro condotto durante la prima fase di stage, è la storicizzazione dell'esperienza condotta da Mario Canali lungo tutta la sua carriera artistica fino ai giorni nostri.

Vi invitiamo a frequentare il forum per avere maggiori informazioni sull'evento!
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Sabry
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[*] Inviato il 4-6-2003 at 14:16


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Originariamente scritto da ciop
Come molti di voi sanno, è stata organizzata recentemente una conferenza sulla relazione esistente tra musica e guerra, con l'inervento di artisti e docenti in campo musicale. Intervengo in ritardo a causa e chiamiamola causa di lavoro che mi ha portata all'estero; vorrei però puntualizzare giusto qualcosa...l'entusiasmo nell'organizzare un evento a volte mi fa smarrire il pensiero che forse ad altre persone argomenti simili non possano interessare. Molti di voi lo sapevano e io insieme a Francesco abbiamo giustamente inserito come organizzazione il corso dello Stamms e non le singole persone operative. Dico questo perchè non c'era nessuno di voi o quasi... giusto il gruppo di pochi che hanno collaborato e dato il proprio sostegno morale. Accetto critiche e pensieri purchè sinceri riguardo la questione perchè sinceramente il riscontro o l'interesse alquanto scarso della cosa mi ha deluso un pò!


devo essere sincera??? devi sapere che la causa della mia personale assenza e penso dell' assenza di molti altri è stata la lezione contemporanea di musica per film, ecco tutto
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Sabry
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[*] Inviato il 4-6-2003 at 14:19
SE NON C' é MUSICA NON SI Dà TEATRO


Giancarlo Cauteruccio: “ … sempre, in tutti i nostri spettacoli, anche le battute sono musica, cioè la mia, la nostra concezione è che se le parole sono pronunciate, dette nell’ anima sono suoni, quindi già l’ attore è un musicista.
Sentivo prima Luigi che giustamente diceva la distinzione cantante- attrice, ma alla radice non c’ è distinzione, un teatro veramente è musica, è musica come architettura emotiva del tempo, dello scorrere del tempo, senò il teatro non esiste, se il teatro è una piatta conversazione non è nulla…”
Carlo Infante: “ infatti è proprio di questo che si tratta, in fondo poi di energia, esiste proprio un tempo che la scena scandisce e la musica è integrata in questo processo”
Giancarlo Cauteruccio: “ la musica è davvero un’ emozione unica e possibile a teatro, se non c’ è musica non si dà teatro, in senso profondo”


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cip
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[*] Inviato il 5-6-2003 at 10:41
per tambouriner


...Ciao,volevo ancora ringraziarti per la disponibilità...!!!!!!!Poi ad essere sincera non ho capito bene la richiesta del tuo ultimo mes.!!!!!!Mi fai capire bene cosa intendi?????
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cip
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[*] Inviato il 5-6-2003 at 10:43


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Valentina
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[*] Inviato il 5-6-2003 at 13:26


Sono qui anche io per iniziare a scrivere alcune mie considerazioni sulla giornata trascorsa ai cantieri teatrali Koreja.
Tra le tante partecipazioni avvenute durante il convegno, mi è piaciuto l' intervento di Giovanni Mancuso (si trova in ilsuonodelteatro1,6 intorno agli 11minuti), che per alcuni punti si ricollega al mio ultimo intervento, riguardo alla difficoltà del rapporto voce-orchestra. Infatti Giovanni M. afferma che l' attore in scena intona i rumori provenienti dall' orchestra ed è costretto ad assumere determinate espressioni del viso, quindi vengono fuori delle maschere. Ciò porta ad un' aderenza perfetta tra suono e recitazione.
Credo quindi che l' attore debba muovere continuamente il suo corpo secondo un ritmo preciso e una meccanica cosciente in uno spazio calcolato. Sta tutto perciò nella percezione di questo ritmo che risuona in tutto l' organismo, anima e corpo e, come sostiene più avanti Carlo Infante, nel "rispetto dei parametri della musica, cioè timbro, durata, intensità".

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Sabry
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[*] Inviato il 5-6-2003 at 15:50
CARMELO BENE


Carlo Infante: “ … la parola che non è solo cantata , ma recitata, ma dentro questo recitare la parola c’ è un fortissimo impatto di energia sonora ”
Luigi Ceccarelli: “ … l’ indistinguibilità dei due momenti ( recitare e cantare)… Gli annio ’80 hanno segnato l’ irrompere del Manfred di Schumann, o meglio , del Manfred di Schumann che è un’ altra cosa dopo la versione di Carmelo Bene… ( dopo l’ ascolto) … Carmelo Bene rende un grande servizio a Byron, ma soprattutto rende un grande servizio a Schumann. La musica di Schumann è vera musica, è ottima musica, ma dopo la versione di Carmelo Bene diventa un capolavoro, perché vi porta quel valore aggiunto”

Carmelo Bene è, per me, un grande virtuoso della voce per raffinatezza e varietà di toni e di ritmi; un attore “ anomalo e folgorante”, forse il più rappresentativo dell’ intera avanguardia teatrale. “ Una recitazione fortemente deformata, che propone una partitura sonora non realistica, fatta di grida, urli, acuti, sussurri, spezzature ecc…; un’ incoercibile vocazione all’ esibizionismo e allo scandalo”


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Tambouriner
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[*] Inviato il 5-6-2003 at 17:02
PAROLASUONO


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Originariamente scritto da Sabry
Questa poesia ["INQUIETUDINE"] vi trasmette un pò di quelle sensazioni che possiamo trovare nella musica? Credo che, proprio perchè è ricca di continue allitterazioni, consonanze e assonanze, dà quell' idea di misto parola-suono, propria del teatro, di cui si parlava anche durante il convegno. A voi l' ardua sentenza!

In una delle sedute di Training su temi proposti, il cui risultato finale, dopo 1 montaggio, sarebbe confluito in 1 xformance, mi fu chiesto di scrivere un qualcosa ke avesse a ke fare con 1 “invocazione al contrario”. In quel xiodo avevo in mente dei versi, scritti da una mia ex, nei quali si riferiva agli uomini come creature dagli okki di cerbiatto ke consumavano i loro pasti (le donne). Volevo xò sviluppare dei versi costituiti da parole ke si prestassero alla onomatopeicizzazione della pronuncia, e cioè “dare quell'idea di misto parola-suono”. Un’evocazione sonora della metafora scritta. Nacque così questo


SACRIFICALE

INVOCHIAMO! Perduti fra le sabbie del tempo.
SUPPLICHIAMO! Nel mezzo del percorso di questa illusione.
Alziamo gli occhi al cielo. SALVEZZA!
Stelle.
Punte di spillo nel mantello della notte.
Stanno a guardare.

Incombe il pasto per noi.
AZZANNA! Arroventa il dolore…
SBRANA! Squarcia la carne…
SCORRE! E il sangue colora…

Alyebise, la riva è vicina.
Alyebise, disposti al compromesso.
Alyebise, per slegarci NOI TI assecondiamo.
Alyebise.



Pussy2.jpg - 23kB
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Sabry
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[*] Inviato il 6-6-2003 at 15:19
A proposito di inquietudini..


Carlo Infante:” Entriamo dentro una sorta di drammaticità dell’ ascolto, le grida femminili, questa dimensione angosciosa, ecco, l’ ascolto introiettato in questo tipo di circostanza produce veramente delle inquietutidini. C’ era un modo di dire: la paura fa teatro; cioè l’ elemento dell’ adrenalina, dell’ inquietudine, dello spostamento progressivo della percezione produce una teatralità. Ecco questo Requiem che ha composto questa sorta di elaborazione drastica con Luigi Ceccarelli; uno degli elementi straordinari, forti, è il suo lavoro sulla drasticità. Va detto che Luigi ha coraggio! Ha la capacità di non misurarsi semplicemente sul contesto modale del suono, ma sulla soluzione drastica del suono, che produce una sorta di aggressione ( la rottura dello sguardo, la rottura degli schemi)."

facce.jpg - 13kB
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Sabry
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[*] Inviato il 6-6-2003 at 15:29


Quota:
Originariamente scritto da Tambouriner

SACRIFICALE

INVOCHIAMO! Perduti fra le sabbie del tempo.
SUPPLICHIAMO! Nel mezzo del percorso di questa illusione.
Alziamo gli occhi al cielo. SALVEZZA!
Stelle.
Punte di spillo nel mantello della notte.
Stanno a guardare.

Incombe il pasto per noi.
AZZANNA! Arroventa il dolore…
SBRANA! Squarcia la carne…
SCORRE! E il sangue colora…

Alyebise, la riva è vicina.
Alyebise, disposti al compromesso.
Alyebise, per slegarci NOI TI assecondiamo.
Alyebise.
[/color]
[/font]


Bella, molto bella, ferse è un pò troppo triste come visione del mondo, ma se vogliamo parlare di suono... credo che dia un ' idea di ciò che intendevo.
la parte centrale è la più ricca di figure di suono che contemporaneamente rendono la vaga idea e la "mettono in scena"...(Incombe il pasto per noi.
AZZANNA! Arroventa il dolore…
SBRANA! Squarcia la carne…
SCORRE! E il sangue colora…)
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[*] Inviato il 6-6-2003 at 17:01


In il suonodelteatro1,6 intorno ai 23 minuti il prof. discute del lavoro sul codice musicale che interferisce e determina il codice del teatro e poi pone due domande: "Quale codice si afferma prima? E' la scena che espande la potenzialità evocativa del suono oppure il suono si mette a disposizione del codice teatrale?" Fabrizio Versienti asserisce che non ci dovrebbe essere nessuna prevaricazione ma solo un rapporto paritario, entrambi i codici devono entrare in una stessa dimensione temporale-ritmica in modo che al pubblico non arrivino due generi diversi che stanno in conflitto ma una sola percezione insieme. Ciò vuol dire, continua Fabrizio V., che ad esempio musica e danza devono essere unite, ma senza sincrono, quindi non vanno in maniera parallela, ognuna ha il suo ritmo, l' unica cosa che le lega è la velocità.
Credo anch' io che sia importante avere in scena un 'unione tra musica e danza (o recitazione) in maniera che il pubblico abbia la sensazione di vedere una sola grande arte, ma allo stesso tempo ritengo che in alcuni momenti inevitabilmente una delle due prevalga sull' altra e, di conseguenza, anche lo spettatore sarà portato a puntare l' attenzione su quella predominante.

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AnDy
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cool.gif Inviato il 7-6-2003 at 09:26


Andy
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Morgan
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cool.gif Inviato il 7-6-2003 at 09:41


morgan
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cool.gif Inviato il 7-6-2003 at 09:46
SILENZIO


SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS!!!!!!!!!!
ZITTI ZITTI CHE IL SILENZIO è D'ORO E ALLORA ZITTI ZITTI CHE IL SILENZIO è D'ORO SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSILENZIO!!!
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AnDy
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shocked.gif Inviato il 7-6-2003 at 10:07
RISPOSTA A MORGAN


E allora zitti zitti,
non discutere, non riflettere
ma sentire col cuore, buttarsi a capofitto
e allora zitti zitti,
dritti verso il centro
non fuori ma dentro,
non rumore ma silenzio.








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