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Autore: Oggetto: Il suono del teatro a Lecce
Tambouriner
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[*] Inviato il 12-7-2003 at 19:01
CAPELLI


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Originariamente scritto da Svelami...
[...] DE Gregori è uno dei cantautori che sta facendo la storia italiana [...]

Ah si?!? Sta facendo l'esame di Storia Italiana?
C'è + storia in 1 capello di Giovanna MARINI ke in tutto De Gregori!
Se non fosse x la Giovanna MARINI non verrei e in ogni caso non pagherei x vedere la Giovanna MARINI figuriamoci x De Gregori!!!

Maggiori info si trovano in:

il FORUM di TEATRON.org » INFO e NEWS » DisCanti/Teatri d'Ascolto

il FORUM di TEATRON.org » la RETE degli SGUARDI » info su progetti ed eventi

e nella sezione del sito del Comune di Melpignano dedicato a Melpignano Festival (click-ate direttamente qui sotto x andarci!)

http://www.comune.melpignano.le.it/MelFest.html
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Tambouriner
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[*] Inviato il 12-7-2003 at 19:59
Armonia & Passione


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Originariamente scritto da Svelami...
[…] quando i corpi di due innamorati si trovano perfettamente in armonia con la natura che li ama e con i loro sensi […] credo che l' armonia delle loro sensazioni, dei loro desideri, dei loro istinti che li porta a fare l' amore […] possa congiungersi con l' equilibrio delle note, del tempo, delle chiavi e delle alterazioni che invadono una partitura musicale. […]

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Originariamente scritto da Tambouriner
[...] il mio intervento dell’8-6-2003 Il Suono del Teatro avvolge.

Vorrei essere melisma leggermente variando su di te nota… come un colibrì quando s’avvicina a un fiore per tastarne il nettare…

Vorrei essere melodia su di te melodia nel contrappunto della vita. Per vivere parallelamente nel desiderio di incontrarci – anche un solo attimo – e poi lasciarci e vivere nuovamente nell’attesa di quell’attimo…

Vorrei essere suono per poterti avvolgere con tutte le vibrazioni del mio desiderio…

Quota:
Originariamente scritto da Svelami...
[…] le vibrazioni del desiderio... in queste tue parole ho trovato un pò le mie […] e mi è venuto […] di paragonare quell' armonia al calore, sì, il calore di due corpi che, istintivamente, si attraggono come due calamite e ritrovano insieme quella pace che tanto cercavano. calore su calore l' armonia è una sola- nota su nota l' armonia è unica, ancora sonante nella mia mente...


Chi sei tu?
Armonia!
Essenza…
Intangibile e percepibile…
Di due identità sonore presenza nel tempo …

S’intreccia il calore di un corpo…
con il calore di un altro corpo…
non si distinguono…
nel fuoco che s’accende…
Chi sei tu?
Passione!

Chi siete?
Noi siamo uno! Noi veniamo da due!
Percezioni…
Ancora sonanti nella mia mente…
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[*] Inviato il 13-7-2003 at 12:01
E LA DONNA CANNONE?


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Originariamente scritto da Tambouriner
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Originariamente scritto da Svelami...
[...] DE Gregori è uno dei cantautori che sta facendo la storia italiana [...]

Ah si?!? Sta facendo l'esame di Storia Italiana?
C'è + storia in 1 capello di Giovanna MARINI ke in tutto De Gregori!
Se non fosse x la Giovanna MARINI non verrei e in ogni caso non pagherei x vedere la Giovanna MARINI figuriamoci x De Gregori!!!

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e nella sezione del sito del Comune di Melpignano dedicato a Melpignano Festival (click-ate direttamente qui sotto x andarci!)

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mi dispiace di questo, perchè a me piace da morire De Gregori, c' è poesia nelle sue canzoni, c' è verità e c' è la realtà di tutti i giorni... non mi dire che " La donna cannone " non ti dice nulla!
purtroppo non conosco G. Marini e spero di scoprire presto chi è e cosa ha fatto, per questo vorrei andare a Melpignano, sono molto curiosa!
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Tambouriner
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[*] Inviato il 13-7-2003 at 12:13
Sito Ufficiale Giovanna MARINI


... avevo già dato questo link, ma visto ke proprio non le leggete le pagine precedenti...

http://www.giovannamarini.it
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[*] Inviato il 13-7-2003 at 12:16
CARPE DIEM


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Originariamente scritto da Tambouriner
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[…] quando i corpi di due innamorati si trovano perfettamente in armonia con la natura che li ama e con i loro sensi […] credo che l' armonia delle loro sensazioni, dei loro desideri, dei loro istinti che li porta a fare l' amore […] possa congiungersi con l' equilibrio delle note, del tempo, delle chiavi e delle alterazioni che invadono una partitura musicale. […]

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[...] il mio intervento dell’8-6-2003 Il Suono del Teatro avvolge.

Vorrei essere melisma leggermente variando su di te nota… come un colibrì quando s’avvicina a un fiore per tastarne il nettare…

Vorrei essere melodia su di te melodia nel contrappunto della vita. Per vivere parallelamente nel desiderio di incontrarci – anche un solo attimo – e poi lasciarci e vivere nuovamente nell’attesa di quell’attimo…

Vorrei essere suono per poterti avvolgere con tutte le vibrazioni del mio desiderio…

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[…] le vibrazioni del desiderio... in queste tue parole ho trovato un pò le mie […] e mi è venuto […] di paragonare quell' armonia al calore, sì, il calore di due corpi che, istintivamente, si attraggono come due calamite e ritrovano insieme quella pace che tanto cercavano. calore su calore l' armonia è una sola- nota su nota l' armonia è unica, ancora sonante nella mia mente...


Chi sei tu?
Armonia!
Essenza…
Intangibile e percepibile…
Di due identità sonore presenza nel tempo …

S’intreccia il calore di un corpo…
con il calore di un altro corpo…
non si distinguono…
nel fuoco che s’accende…
Chi sei tu?
Passione!

Chi siete?
Noi siamo uno! Noi veniamo da due!
Percezioni…
Ancora sonanti nella mia mente…


io sono il nettare di quel fiore,
che si lascia ammorbidire tra le polveri di una farfalla,
io sono l' attesa, il tempo che fugge, che lascia in sospeso, in equilibrio precario,
io sono quell' attimo, lieve, leggero, che si posa piano e che ci lascia assaporare la dimensione unica del nostro viaggio sconosciuto... eterno...
CARPE DIEM SEMPRE
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[*] Inviato il 13-7-2003 at 12:22


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... avevo già dato questo link, ma visto ke proprio non le leggete le pagine precedenti...

http://www.giovannamarini.it


HAI RAGIONE PERDONAMI, ANCHE SE CI SONO GIà ANDATA, MA HO TROVATO POCO, IO VORREI CAPIRE COSA HA FATTO CON LA NOSTRA MUSICA POPOLARE
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fleur
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[*] Inviato il 13-7-2003 at 12:51


Hai ragione, virus. L'esperienza del set radiofonico ai Koreja è stata un evento totalmente nuovo per me e credo anche per tutti gli altri. Indossando quelle cuffie ho avuto la sensazione di essere "altrove", in quell'"altrove" che spesso cerco nei miei giorni ma che raramente trovo. La musica cullava dolcemente la mia mente ed era come se fossi immersa in un bagno di calde riflessioni. Ascoltavo le voci che prendevano forma, dando un senso alle mie tante domande ed è stato allora che ho capito che il teatro è qualcosa di più di una semplice recita. Bisogna essere pronti a mettere in gioco i propri pensieri, a mettersi in gioco attraverso questi scambi che fanno conoscere ciò che è il pensiero altrui, arricchendo la propria anima con colori di altre vite e di altre esperienze. Grazie mille, per tutto questo.
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[*] Inviato il 13-7-2003 at 15:55
La Chiriacò & La Simpatichina


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[...]

http://www.giovannamarini.it


HAI RAGIONE PERDONAMI, ANCHE SE CI SONO GIà ANDATA, MA HO TROVATO POCO, IO VORREI CAPIRE COSA HA FATTO CON LA NOSTRA MUSICA POPOLARE


Sul finire degli anni '60 Giovanna MARINI, impostazione lirica, ke si era preso la briga di andare ad imparare dalle mondine - Giovanna Daffini - i loro canti e i loro modi, scende nel Salento x fare la stessa cosa con Mariuccia Chiriacò di Sternatia; poi si incontra con Rina DURANTE ke le presenta la Simpatichina ("Pizzicarella" è sua!).
Negli anni '90 scrive un piccolo pezzo riguardante questo episodio nel Salento ke Luigi KIRIATTI inserirà nel libro con CD allegato "OpillopillopìOpillopillopà" Edizioni Aramirè (ormai quasi introvabile).
X maggiori dettagli kiedi a Giovanna MARINI o, meglio ancora, alla nostra Rina DURANTE!
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Tambouriner
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[*] Inviato il 13-7-2003 at 16:03
L'attimo di una carezza


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[…] quando i corpi di due innamorati si trovano perfettamente in armonia con la natura che li ama e con i loro sensi […] credo che l' armonia delle loro sensazioni, dei loro desideri, dei loro istinti che li porta a fare l' amore […] possa congiungersi con l' equilibrio delle note, del tempo, delle chiavi e delle alterazioni che invadono una partitura musicale. […]

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[...] il mio intervento dell’8-6-2003 Il Suono del Teatro avvolge.

Vorrei essere melisma leggermente variando su di te nota… come un colibrì quando s’avvicina a un fiore per tastarne il nettare…

Vorrei essere melodia su di te melodia nel contrappunto della vita. Per vivere parallelamente nel desiderio di incontrarci – anche un solo attimo – e poi lasciarci e vivere nuovamente nell’attesa di quell’attimo…

Vorrei essere suono per poterti avvolgere con tutte le vibrazioni del mio desiderio…

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[…] le vibrazioni del desiderio... in queste tue parole ho trovato un pò le mie […] e mi è venuto […] di paragonare quell' armonia al calore, sì, il calore di due corpi che, istintivamente, si attraggono come due calamite e ritrovano insieme quella pace che tanto cercavano. calore su calore l' armonia è una sola- nota su nota l' armonia è unica, ancora sonante nella mia mente...


Chi sei tu?
Armonia!
Essenza…
Intangibile e percepibile…
Di due identità sonore presenza nel tempo …

S’intreccia il calore di un corpo…
con il calore di un altro corpo…
non si distinguono…
nel fuoco che s’accende…
Chi sei tu?
Passione!

Chi siete?
Noi siamo uno! Noi veniamo da due!
Percezioni…
Ancora sonanti nella mia mente…


io sono il nettare di quel fiore,
che si lascia ammorbidire tra le polveri di una farfalla,
io sono l' attesa, il tempo che fugge, che lascia in sospeso, in equilibrio precario,
io sono quell' attimo, lieve, leggero, che si posa piano e che ci lascia assaporare la dimensione unica del nostro viaggio sconosciuto... eterno...
CARPE DIEM SEMPRE




… essere quella farfalla…
… per una carezza …
…col soffio d'un battito d’ali…

Vivere un solo attimo nella febbricitante attesa di te…
E morire in una carezza…



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cubA.
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[*] Inviato il 13-7-2003 at 19:55



mi dispiace di questo, perchè a me piace da morire De Gregori, c' è poesia nelle sue canzoni, c' è verità e c' è la realtà di tutti i giorni... non mi dire che " La donna cannone " non ti dice nulla!


vorrei allacciarmi a questo messaggio per rispondere a chi afferma che il suono del teatro (e teatro del suono) si è fermato o quanto meno viene meglio espresso dalle composizioni più "analogiche" (diciamo così) di artisti come De Gregori o la Consoli, Zarrillo (mammamia!)...io credo che bisogna tener conto del progresso, che come è come un treno e non può essere fermato...posso anche essere daccordo su De Gregori...tanti suoi pezzi sono sicuramente suggestivi e contribuiscono alla causa del teatro del suono, dell'immaginazione e dell'evocazione...però dobbiamo anche aggiungere che ha fatto il suo tempo...la Consoli sarà pure brava, ma mi sembra che abbia già fatto la Joplin o -- dei cranberries quello che lei propone ora...questo per dire che bisogna tenere conto della "digitalizzazione",l quella specie di diavolo che anche su questo forum qualcuno ha criticato...io credo che il suono del teatro si sta evolvendo e a questo ha contribuito al 100% l'uso del digitale...se non ci fosse stato l'avvento delle nuove tecniche di registrazione e di riproduzione audio, il suono del teatro sarebbe morto...pensiamo per esempio all'uso dei loops nella musica e cioè alla riproduzione ciclica di frammenti audio...teniamo presenti alcune nuove realtà come i Daft Punk con "around the world" e il videoclip relativo: riproduzione in loops audio-visiva
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ambra
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[*] Inviato il 13-7-2003 at 20:35


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Originariamente scritto da ossyden
"Cosa resterà di questi anni 80,afferrati e già scivolati via..." Prendo spunto dalla canzone di Raf scritta alla fine degli anni 80 quando già la musica iniziava a contaminarsi di "digitalizzazioni".Siamo arrivati al 2003 ed ora è praticamente tutto "digitalizzato"non c'è più quella musica che ascoltavo da bambina,fatta di strumenti suonati da persone dove l'emozione di ogni singolo suono riportava alla mente scenari in cui la musica prendeva forma e vita...Ovviamente questa è la mia impressione ora,riascoltando tale musica.
Oggi quegli scenari non ci sono più nella mia mente,tranne quando,al convegno,ho riascoltato le meravigliose opere di Zappa...


vorrei precisare che la musica degli anni '80 da te definita non "digitalizzata" era in effetti satura di suoni e strumenti di nuova generazione. quella stessa tecnica che negli ultimissimi tempi stà tornando in voga nella musica (ma anche nel costume). ricordi "I Like chopin" facendo una tua stessa citazione? beh, senti un po' i suoni della batteria di quel pezzo; non sono per niente suoni di una batteria naturale, bensì cassa, rullante e charleston digitali. questo credo che conferma che anche il digitale riporta alla mente scenari dove la musica prende forma e vita. riallacciandomi al messaggio precedente di cubA. vorrei dire che sono daccordo sul fatto che la digitalizzazione della musica sta contribuendo in maniera notevole all'evoluzione del suono del teatro. le nuove tecniche musicali ci stanno facendo conoscere nuove ambientazioni sonore che qualche anno fa erano impensabili. sicuramente beethoven è stato un grande se pensiamo alle sue sinfonie più famose, ma non credo che sarebbe mai riuscito a scatenarci dentro quello che ai nostri giorni possono fare artisti come i chemical brothers o fait boy slim.
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francy_s
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[*] Inviato il 13-7-2003 at 22:26


se si parla di suono evocativo secondo me non si può non citare un gruppo come i radiohead. purtroppo ho visto che nessuno ne ha parlato. io consiglio a chi voglia farlo di ascoltare o meglio ancora di guardare una registrazione di un loro live. la voce di tom york ha il potere di fluttuare sulla musica suscitando davvero forti emozioni. è un po' quello che riusciva ai pink floyd qualche anno fa, stavolta però arricchito di nuove sonorità. il palco diventa una specie di teatro di luci e suoni dove il gruppo più che recitare sembra "vivere". lo spettatore e ascoltatore non riesce davvero a non sentirsi parte integrante del concerto; non riesce a sfuggire alla musica che gli proietta addosso una specie di simbiotica appartenenza. insomma, coinvolgimento emotivo totale.
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Titti
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[*] Inviato il 14-7-2003 at 09:05
Andiamoa vedere Escamot cn sorprese di e con Sergio Bini in arte Bustric. Giocando con tanti diversi


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Originariamente scritto da carlo
s'apre qui il forum x il diario di bordo on line su “Il suono del teatro” a Lecce

convegno nazionale
sull’interazione tra teatro e musica
venerdì 28 febbraio 2003
ai cantieri teatrali koreja


Un convegno nazionale sull’interazione tra teatro e
musica promosso dai Cantieri Teatrali Koreja e curato da Carlo Infante si
svolge venerdì 28 febbraio dalle ore 11 alle ore 19 sotto il segno dell’ascolto.

Strutturato in forma di set radiofonico con gli spettatori muniti di cuffie
audio, il convegno che si svolge presso i Cantieri Koreja dalle ore 11
alle ore 19 intervallerà agli incontri e alle conversazioni con i protagonisti,
ascolti di repertori, sonorizzazioni e musiche.
Parole e suoni che si diffonderanno in modulazione di frequenza, sia in
collegamento con Radio Rama che su Internet con soluzioni in streaming audio
che verranno riprese e messe in onda da diverse altre radio (tra cui Radio3
e Radio Svizzera Italiana).

qui trovi lo streaming audio
http://www.teatrokoreja.com

L’ascolto e l’azione sono due proprietà del teatro musicale da Wagner a
Wilson/Tom Waits passando per Brecht/Kurt Weill, sia nella dimensione lirica del “sound poetry” che in quella epica delle canzoni-manifesto.

E’ un gioco
dinamico che attraverso la sinestesia, il principio sulla base del quale
si associano tra loro sfere sensoriali diverse, porta lontano, oltre i canoni
della drammaturgia basata esclusivamente sull’alfabeto. Una giornata di studi e di ascolti tratterà di questi temi, non solo di teatro musicale
ma di come il suono si fa teatro attraverso musiche di scena e colonne
sonore che spesso creano dei “sottotesti” sensoriali ad un teatro che sa
essere campo magnetico di tutti i linguaggi.

Vi partecipano compositori e musicisti come Raiz di Almamegretta, Giovanni
Mancuso, Giovanni Tamborrino, Sud Sound System, Tiziano Popoli, Luigi Cinque,
Luigi Ceccarelli , nonché autori e registi teatrali come Marco Martinelli
(Teatro delle Albe), Giancarlo Cauteruccio (Krypton), Salvatore Tramacere
(Koreja), Michele Sambin (Tam Teatro), Silvio Panini (Koinè); direttori
artistici come Franco Masotti (Ravenna Festival), Gianluigi Trevisi (Time
Zone) e critici musicali e teatrali come Gino Castaldo ed Ernesto Assante
de “La Repubblica” , Francesco Costantini (Gazzetta del Mezzogiorno), Fabrizio
Versienti (Corriere del Mezzogiorno), Walter Porcedda (La Nuova Sardegna),
studiosi come Alessandra Pomarico, Gino Santoro, Gigi Bubbico, Mino Toriano
e Antonio Farì.
S’incontreranno sia musicisti che autori teatrali, nonché quei performer
che incarnano le due espressioni, per sviluppare una ricognizione attraverso
musiche di scena, colonne sonore, composizioni e performance concepite per
la loro autonoma teatralità acustica.

Info:0832.24.20.00
http://www.teatrokoreja.com

in questo link
http://www.teatron.org/pot/oldblog/suonot.html
c'è il testo di una trasmissione radiofonica (la prima di un ciclio di 13) che realizzai nel 1986 su questi temi
è un'introduzione teorica e generale...

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cubA.
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[*] Inviato il 14-7-2003 at 09:06


continuando il discorso intrapreso da francy_s sui radiohead, con la quale stiamo facendo un lavoro di gruppo insieme anche ad ambra. vorrei sottolineare l'uso del digitale nei concerti del gruppo inglese. in particolare uno dei due chitarristi della band, ad un certo punto diventa un vero e proprio tecnico del suono ed usando un looper, campiona in tempo reale frammenti di voce del cantante, tom york. i campioni sono poi filtrati tramite effetti tipo envelope, pitch e cut-off e riprodotti come controcanto della voce originale. lo scenario sonoro che ne consegue è davvero molto efficace e suggestivo. ma il teatro del suono si sviluppa nei radiohead non solo con l'uso dell'elettronica ma anche grazie al ripescaggio di strumenti inusuali. straordinari per esempio sono alcuni tappeti sonori generati dall'uso di più clavicordi che creano un effetto corale molto mistico.
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Titti
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[*] Inviato il 14-7-2003 at 09:13
Andiamoa vedere Escamot cn sorprese di e con Sergio Bini in arte Bustric. Giocando con tanti diversi


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Andiamoa vedere Escamot cn sorprese di e con Sergio Bini in arte Bustric. Giocando con tanti diversi elementi di abilità, Bustric porta il pubblico nel mondo dell'immaginario e dell'assurdo. Nn è solo prestigiatore è anche clown, mimo , fantasia, artista di varietà e music-hall. E' attore in senso pieno ed è poeta della meraviglia in scena. Sarà a Cerrate il 31 Luglio alle ore 21.



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ambra
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[*] Inviato il 14-7-2003 at 11:20


ascoltando nel nostro lavoro di gruppo il blocco 1.2 del suono del teatro, ci siamo imbattutti nella discussione sulla contaminazione negli anni '80. si parlava di peter gabriel e della sua world music. penso che i progetti di quegli anni di peter gabriel e company siano stati i pilastri sui quali sono nati poi nei nostri giorni tanti altri progetti di contaminazione molto validi. parliamo per esempio degli asian dub foundation, formazione britannica che riunisce diverse culture. ritmiche jungle e drum'n'bass su chitarre di chiara ispirazione arabo-asiatica dilatate da reverberi e delay sparati a mille. ma anche raggamuffin di origine jamaicana e giri di basso dub. la musica in questi anni si è contaminata in tale modo che un solo gruppo spesso riesce a ricreare diversi scenari audio-mentali contemporaneamente.
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fleur
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[*] Inviato il 14-7-2003 at 12:35


" Un oceano di silenzio scorre lento,senza centro nè principio...Cosa avrei visto del mondo senza questa luce che illumina i miei pensieri neri.
Quanta pace trova l'anima dentro, scorre lento...il tempo di altre leggi, di un'altra dimensione e scendo dentro...un oceano di silenzio sempre in calma".Quando si parla di influenze sonore, non si può tralasciare un grande "interprete" come Franco Battiato. Nei suoi testi, il suono, il teatro e la poesia, diventano un'unica voce che, silenziosamente, parla al nostro inconscio. Per me, il suono del teatro è proprio un oceano di silenzio che scorre lento,senza tempo nè principio...una luce che illumina i miei pensieri neri.
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Sabry
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biggrin.gif Inviato il 14-7-2003 at 13:13
NON PERDETEVI IL SITO DI LIVIO!


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Originariamente scritto da Tambouriner
Vendo
MOTOROLA 8700
come nuovo mai usato!
prezzo stracciato!!!


LO COMPRO!!!

cos' è questa storia che io conoscerei la tua biografia ufficiale? domani facciamo i conti! cmq se ti serve una collaboratrice per il tuo nuovo sito, io ci sono, ti propongo già il titolo:
il nostro tamburello... non finirà mai di svelarsi!!!

chi volesse visitarlo:
http://www.liviofffanclub.it !!!
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Titti
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[*] Inviato il 14-7-2003 at 14:26
TEATRO MUSICA


ciao a tutti, entro in ritardo su questo forum per impegni di lavoro.....dopo aver ascoltato il cd sul suono del teatro, mi sono soffermata su Michele Sambin e sul TAM, è molto interessante ascoltare questa esibizione di sax priva di immagine. Ci esorta ascoltando il suo pezzo ad immaginarlo nudo sul palco mentre suona. Qui la musica diventa strumento d'immaginazione. Per lui il teatro musicale parte prima del teatro e cerca di mettere insieme suono e immagine.
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gia81
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[*] Inviato il 14-7-2003 at 14:36
Sambin


Ciao a tutti, arrivo anch'io in ritardo....ma un lavoro un pò particolare mi tiene impeganto....magari accennerò qualcosa dopo....
trovo interessante quello che ha scritto Titti, in quanto anche il secondo lavoro di Sambin ha un suo fascino particolare....la messa in musica di un'opera di Ruzzante, che ha una lingua incomprensibile ma interessantissima dal punto di vista sonoro, in quanto vi è comprsenza di testo e musica, questi suoni forti uniti a queste frasi "sconnesse", potrebbero apparire come "immagini" macabre, riti religiosi, strane spiritualità.
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Titti
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[*] Inviato il 14-7-2003 at 14:48


A volte però dalla musica nasce il teatro o dal teatro può nascere la musica, ideale per Sambin è che questi due elementi nascano sincronicamente e abbiano vita interdipendente. In un altro dei suoi pezzi "Barbablù", il sincronismo teatro-musica avvine solo in fase di composizione. Si tratta di un'operina lirica che non è mai stata realizzata dal vivo ma registrata e "trattata" con il computer.
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gia81
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[*] Inviato il 14-7-2003 at 15:07


A questo punto mi sembra doveroso parlare del Tam(Teatromusica).
Formazione fondata nel 1980 da Sambin, Dupont, Allegro, è una compagnia di produzione e progetto che si esprime nell'area della ricerca e sperimentazione sui linguaggi. Da sempre attua una sinergia tra linguaggi visivi e musicali e si concretizza in produzioni teatrali rivolte sia all'area dell'infanzia che del teatro per adulti. Produzioni sia internazionali che nazionali e progetti innovativi ciome quello del Teatro Carcere, con spettacolo e video ed un omaggio a Bertolt Brecht.
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cubA.
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[*] Inviato il 14-7-2003 at 15:08


ascoltando ancora nel nostro lavoro di gruppo il blocco 1.2, abbiamo trovato un passaggio in cui si osannano (+ o - giustamente) gli anni '80 della contaminazione e della sperimentazione, mentre viene definito di transizione il periodo musicale attuale. io credo che ciò non è del tutto corretto in quanto penso che il periodo di transizione ci sia già stato negli anni novanta. tra l'altro trovo anche dei parallelismi tra la scena punk inglese della fine anni '70 e quella di seattle nei primi anni '90. credo che il movimento punk benchè molto forte emotivamente, sia stato un momento di transizione che è andato a sfociare nella new wave degli anni '80 che è sicuramente da ritenere il movimento più importante dell'epoca. la fine dei '70 coincideva con la rabbia giovanile del '77 e con gli avvenimenti della primavera francese e in inghilterra esplodeva il fenomeno punk con i sex pistols tra i suoi maggiori esponenti. guarda caso nei primi anni '90 incominciava a seatle il movimento no-global e nella stessa città esplodevano i nirvana capostipiti del grunge. anche in questo caso tanta rabbia giovanile. e anche in questo caso come nel punk i musicisti non erano poi dei jazzisti. ma la loro musica benchè non composta e riprodotta egregiamente ha lasciato un segno indelebile perchè molto densa emotivamente. come il punk durò pochissimo sfociando nella new wave, anche il grunge è finito nel giro di pochissimi anni. è stata questa secondo me la fase di transizione che ci ha traghettato verso l'elettronica contemporanea con tutte le sue sfaccettature.
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ambra
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[*] Inviato il 14-7-2003 at 15:35


continuando la discussione sul tema proposto da cubA. vorrei dire che anch'io non ritengo di transizione il periodo attuale. tante sono le realtà musicali che ben rappresentano il suono del teatro. anche la scena italiana ha trovato in questa direzione dei forti esponenti. parlo per esempio dei bluvertigo, anche se in questo caso si dovrebbe aprire una parentesi a parte, tenendo conto dei loro parallelismi con artisti come battiato o bowie. loro hanno pubblicato tre album, una specie di trilogia che si è conclusa con "zero" che io considero davvero un capolavoro. soprattutto in alcune tracce come "zero" o "sovrappensiero". qui davvero la musica si esalta e il teatro della nostra immaginazione ci si spalanca davanti. dal nulla poi sono esplosi nel '97 i subsonica che diciamo hanno inventato un genere in Italia. parlo comunque del loro primo disco omonimo. molto intensi sono brani come "preso blu" o "giungla nord". sono bravissimi nel proiettarti nella loro dimensione, nel farti vedere quello che loro vedono, nel farti capire quello che loro hanno capito. ed hanno aperto la strada verso l'uso di determinate tecniche tipo manipolazioni al computer ed uso di campionatori che a distanza di sei anni più o meno tutti sembrano orientarsi.
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gia81
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[*] Inviato il 14-7-2003 at 15:57


E' interessante vedere, come l'intera giornata sul suono del teatro abbia spaziato fra sonorità ed epoche diverse....infatti si è passati, da musiche etniche, orientali(come suoni tibetani, cinesi, pakistani e cotaminazioni varie) alla musica di sperimentazione e a quella elettronica che si concentra in particolar modo negli anno 80'....è rilevante la figura di Peter Gabriel(di cui si parla anche nel cd) che sperimenta, contamina le sue produzioni con influenze tecniche, musiche "estranee".
Del resto la musica elettronica negli anni 80 prende largo spazio anche in Italia e coinvolge artisti che fin all'ora si erano occupati di repertori completamente diversi; io ad esempio riporto un lavoro di Patty Pravo(artista che stimo e ammiro particolarmente e per la quale lavorerò quest'estate nella sua tournèe estiva....questo infatti è il motivo di cui accennavo prima che non mi ha permesso di intervenire prima su questo forum....continui spostamenti a roma.....ed ora finlamente si parte il 20 da Napoli per quest'avventura)di pura influenza elettronica del 1979. L'album in questione si chiama MUNICH ALBUM e viene registrato completamente in Germania con l'introduzione di un nuovo sistema di registrazione digitale e l'uso di computer e tastiere....quindi suoni forti, in parvenza "robotici" che in quell'epoca risuonano sicuramente innovativi. Perfino la grafica dell'album risulta diversa, quasi voler sottolineare l'elettronica dell'intero lavoro...un immagine che va oltre il reale....colori forti, shock, che rappresentano a pieno i suoni diversi dell'iinovazione.

munichalbum.jpg - 44kB
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