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Autore: Oggetto: Seminario su Performing Media
carlo
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[*] Inviato il 4-5-2002 at 11:23
Seminario su Performing Media


ecco qui un luogo dove scambiarci un po' d'opinioni, perplessità e idee
rispetto al seminario in corso

E' un forum che avevo attivato tempo fa in relazione ad un seminario fatto presso l'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma nel 2002 e poi rilanciato in un altro svolto nell'estate 2003 a S.Miniato che per alcuni versi ha rappresentato lo sviluppo di quel primo tratto

Ora penso di rilanciarlo, era ormai fermo e mi dico: xchè non riattivarli innestandoli ad altri contesti?

Ecco quindi l'idea di riproporlo come piattaforma di lavoro cooperativo per
altre inizitive formative
come
il workshop di Pescara x "Incontrosensi"
o il corso alla Fondazione Toscana Spettacolo
(INIZIA ALLA PAGINA 3!)
o ancora il workshop x l'ATER



in un intervento in fondo alla pagina pubblico i riferimenti logistico-tematici



alcuni elementi di riflessione li trovi a questo link
dove risiede un ipertesto realizzato con un gruppo di lavoro di torino anni fa (1999!)
http://www.teatron.org/corpielettro/corpi_elettroniche.html

alcuni dei punti da sviluppare:

1. Edutainment. L’interattività tra teatro e ipermedia

Ricognizione sugli scenari dell’avanzamento tecnologico in relazione ai processi dell’apprendimento e all’evoluzione dei linguaggi scenici nell’animazione teatrale con i nuovi media.
L’edutainment (educational + entertainment) si basa sul principio ludico dello sguardo dinamico proprio della percezione teatrale e alcune pratiche di gioco multimediale in ambito educativo.
http://www.teatron.org/impararegiocando/


2. Le scene in rete

Internet e i nuovi modi di fare informazione e formazione teatrale.
Una ricognizione sulle diverse esperienze in campo che stanno sondando le potenzialità comunicative della rete telematica, oltre gli aspetti performativi e di ricerca spettacolare.
L'informazione e la formazione teatrale s'intrecciano fortemente in una nuova strategia culturale di promozione del teatro e dei suoi spettatori, rivolgendosi fondamentalmente a quella nuova generazione che si sta ambientando nella Società dell’Informazione di cui Internet è l’espressione emblematica.
http://www.teatron.org/
http://www.ateatro.it


3. Le web experience

Si tratta di scritture sceniche on line,
http://www.teatron.org/W_E.html concepite per mettere in relazione il mondo d’Internet con quello della vita e del suo doppio: la scena teatrale, quella disposta a cambiare in una continua sperimentazione sui linguaggi, multimediali, coreografici e musicali.
Sulla base di un concorso promosso da A_D_E ( http://www.teatron.org/ade ) hanno trovato forma nel web, con animazioni e altre soluzioni ipermediali, delle “scritture” che contemplano, oltre la realizzazione on line, le idee per uno sviluppo spettacolare, teatrale, coreografico, performativo o installatorio, così da rendere possibile la creazione di un evento dal vivo in ambiente scenico.


4. La scena artificiale

L’ibridazione tra teatro ed elettronica nell’arco delle ultime decine d’anni ha visto consolidarsi alcune specificità di nuova creazione spettacolare.
Una stilizzata ricocognizione delle nuove costanti performative del videoteatro ,delle radioscene , dei teleraconti e delle performance mixed-media ancor prima dell’avvento della multimedialità interattiva.
http://www.teatron.org/corpielettro/corpi_elettroniche.html


5. I teatri della memoria

La memoria scenica e l’ipermedia. La dinamica non-lineare nella ricostruzione multimediale di un’esperienza scenica ( propriamente sinestesica nell’integrazione di più linguaggi) permette, secondo le potenzialità ipertestuali la ricombinazione degli elementi di un teatro fondato sulla multisensorialità: dall’aspetto letterario delle drammaturgie scritte a quelle visive delle specificità scenografiche, dalla fisicità dell’attore all’immaterialità delle risoluzioni audiovisive.
http://www.teatron.org/agapow/virtual/testi/teatrmem.htm


6. La ciberperformance e la nuova spettacolarità interattiva

Un analisi delle mutazioni teatrali delle ultime generazioni: dalle ascendenze artaudiane dell’estremizzazione del corpo alle pratiche dell’interattività, delle tele-operazioni nel nuovo spazio-tempo digitale e del digital story-telling.
Il principio della percezione condivisa sulla quale si fonda l’idea stessa di teatro si misura con altri spazi-tempo come quelli espressi dagli ambienti digitali.
http://www.teatron.org/agapow/perf/articoli/nuovaspe.htm


7. Il laboratorio d'arte dello spettatore

Dalla consapevolezza della funzione dello spettatore, come "autore di memoria e di senso", in grado di colmare con il proprio “sguardo partecipativo” l'opera teatrale, alla pratica telematica che può tradurre
questo pensiero teatrale in azione di comunicazione.
Le nuove sensibilità della “scrittura connettiva”, la pratica delle scrittura on line, rappresentano una significativa esperienza per espandere la condivisione, nell’espressione di una comunicazione soggettiva e interrelazionale che si attesta a di qua della funzione critica e analitica dello spettacolo.
http://www.teatron.org/punto_vista_vita.html




seguono alcuni interventi di un seminario d'antan

chi ha partecipato al convegno conventuale di S.Miniato
vedi qua http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=171

ora si può rilanciare questo forum!

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dorothea
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[*] Inviato il 4-5-2002 at 12:19
fRAMmENTI


Durante il corso mi è venuta una paura, quella di perdersi nel bosco delle tecnologie. Usare varie tecnologie per sottolineare un idea e renderla più rappresentativo è interessante, ma come si può condurre lo sguardo dei spettatori senza essere troppo "tecnologico"?
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carmelo
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[*] Inviato il 4-5-2002 at 12:29
scena virtuale


In seguito alla partecipazione al seminario multimediale, mi piacerebbe sviluppare e chiarire le tematiche relative al duplice rapporto attore-scena e spettatore-scena, considerando la scena come la sommatoria di tutti gli eventi che interagiscono con lo spazio.

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gabripluto
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[*] Inviato il 4-5-2002 at 12:43
Multimediale


Bene! Contraddizioni, problemi di parole, immagini che conosciamo ma che non si possono codificare, attori che abitano già altri mondi, curiosità, per l'arte, per la ricerca, per altre motivazioni...
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tommaso
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[*] Inviato il 4-5-2002 at 13:04
tecnosolitudo


vorrei inaugurare la mia partecipazione con un pensiero a BAMBI, al cerbiatto al guinzaglio (che poi scompare) e agli zuccherini che lo tentavano.
mi focalizzo sull'immaginario guidato, sulle possibilità della tecnologia dell'immmagine di creare nell'asetticità del virtuale qualsivoglia fantasia.
mi sento in solitudo, però.
per "BAMBI SOLO".
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irene
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shocked.gif Inviato il 4-5-2002 at 13:31
tecnospiriti


le nuove tecnologie mi rimandano al problema etico dell'Altro (vedi il pensiero di Heidegger sulla tecne)in parte sviluppato da Cronenbeg.Pessimismo e eccitamento nel flirtare con l'inorganico.
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carlo
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[*] Inviato il 4-5-2002 at 14:11
la scena artificiale


uno dei punti + richiesti riguarda il videoteatro e in particolare una delle sue proprietà
il montaggio analogico delle visioni

dai un'occhiata al frame del video
perfidi incanti
di mario martone

limoluna_comp.jpg - 10kB
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tommaso
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[*] Inviato il 4-5-2002 at 15:04
per aprire una piattaforma di confronti


cercherò (delegato dal seminario) di definire delle problematiche in apertura al dialogo per chi è solo virtualmente con noi.
("solo virtualmente" e quindi in difetto?)

abbiamo capito tecnicamente come funziona la tecnica del chroma-key (in allegato trovi un immagine di Tango glaciale di Martone),
ma come può diventare (se non lo è già) una metafora dell'attualità della fuga, dell'utopia dell'abitare?

interessante la fura dels baus che tecnologicamente si proietta nel medioevo che ci aspetta.
il futuro sarà remoto?




tango_piscina.jpg - 12kB
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carlo
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[*] Inviato il 26-6-2003 at 09:55
rillancia con i tuoi appunti!


la scrittura su carta rimane ferma
mettila in moto in rete
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Taiuti
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[*] Inviato il 26-6-2003 at 10:06
Link dopo l'intervento a San Miniato


http://www.extramuseum.it/immaginerete
x il libro "Corpi Sognanti"
http://www.feltrinelli.it

Per info didattiche
http://www.edu-artmedia.org
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carlo
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[*] Inviato il 27-6-2003 at 22:56
chi viene a roviano?


in questo link trovate le info

http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=170

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[*] Inviato il 8-12-2003 at 10:54
piano del seminario di Pescara


Seminario su
Performing Media
L’azione e lo sguardo teatrale in ambiente multimediale
ricognizioni video, web e ipermediali su Media e Performing Arts
a cura di Carlo Infante

1. Edutainment. L’interattività tra teatro e ipermedia
Ricognizione sugli scenari dell’avanzamento tecnologico in relazione ai processi dell’apprendimento e all’evoluzione dei linguaggi scenici nell’animazione teatrale con i nuovi media.
L’edutainment (educational + entertainment) si basa sul principio ludico dello sguardo dinamico proprio della percezione teatrale e alcune pratiche di gioco multimediale in ambito educativo.

2. Le scene in rete
Internet e i nuovi modi di fare informazione e formazione teatrale.
Una ricognizione sulle diverse esperienze in campo che stanno sondando le potenzialità comunicative della rete telematica, oltre gli aspetti performativi e di ricerca spettacolare.
L'informazione e la formazione teatrale s'intrecciano fortemente in una nuova strategia culturale di promozione del teatro e dei suoi spettatori, rivolgendosi fondamentalmente a quella nuova generazione che si sta ambientando nella Società dell’Informazione di cui Internet è l’espressione emblematica.

3. I teatri della memoria
La memoria scenica e l’ipermedia. La dinamica non-lineare nella ricostruzione multimediale di un’esperienza scenica ( propriamente sinestesica nell’integrazione di più linguaggi) permette, secondo le potenzialità ipertestuali la ricombinazione degli elementi di un teatro fondato sulla multisensorialità: dall’aspetto letterario delle drammaturgie scritte a quelle visive delle specificità scenografiche, dalla fisicità dell’attore all’immaterialità delle risoluzioni audiovisive.

4. Corpi e mondi elettronici
Un analisi delle possibili relazioni tra corpo e multimedia.
Il principio della percezione condivisa sulla quale si fonda l’idea stessa di teatro si misura con altri spazi-tempo come quelli espressi dagli ambienti digitali. (vedi nota dettagliata)

5. Il laboratorio d'arte dello spettatore
Dalla consapevolezza della funzione dello spettatore, come "autore di memoria e di senso", in grado di colmare con il proprio “sguardo partecipativo” l'opera teatrale, alla pratica telematica che può tradurre
questo pensiero teatrale in azione di comunicazione.
Le nuove sensibilità della “scrittura connettiva”, la pratica delle scrittura on line, rappresentano una significativa esperienza per espandere la condivisione, nell’espressione di una comunicazione soggettiva e interrelazionale che si attesta a di qua della funzione critica e analitica dello spettacolo.
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carlo
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[*] Inviato il 8-12-2003 at 10:57
date e luoghi del seminario a Incontrosensi


a Pescara
nell’ambito del progetto Incontrosensi
il 9 Dicembre ore 16,00 - 19,00
e 10 - 11 Dicembre ore 10,00 - 13,00
presso l’aula multimediale della Facoltà di Economia dell’Università
conduco il workshop su
PERFORMING MEDIA
L’azione, lo sguardo teatrale, in ambiente multimediale
Ricognizioni video, web e ipermediali su Media e Performing Arts
qui c’è il forum già a disposizione
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=34
e anche
il 10 Dicembre 2003 ore 20,30
Museolab di Città Sant’Angelo (PE)
CORPI E MONDI ELETTRONICI
Conferenza con ricognizioni video
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carlo
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[*] Inviato il 8-12-2003 at 11:05
Corpi e Mondi Elettronici


Corpi, Mondi Elettronici e Mutazione

Un concept-film a cura di Carlo Infante
Corpi:
La fisicità tradotta in forme e informazioni

>la danza che modella figure virtuali : Ariella Vidach “E-Motions” (2000), 2’
>I segnali elettrici dei muscoli si fanno input digitali: Stelarc “Heaven for every one” (1994), 1’
>L’atleta informa il software del videogame: Medialab “Motion del calciatore“ (1998), 30”


Mondi elettronici:
dalla scena immateriale alla realtà vituale e aumentata

> l’ambiente artificiale del cromakey: Falso Movimento, “Tango Glaciale” (1982)
> l’interazione tra corpi e monitor video: Corsetti-Studio Azzurro, “Prologo” (1985)
>la realtà artificiale: Myron Krueger, sistema Videoplace, “Critter” (1984)
>la realtà virtuale immersiva: sistema Provision (1992)
>hi-tech / hi-touch: “Contact Water”, Siggraph 2001
>l’azione nello scenario interattivo: Ariella Vidach, sistema Mandala System, “Exp”(1997)


Mutazione:
le metamorfosi del corpo in relazione al mondo digitale

>Cybermartire: Marcel lì Antunez Roca, “Epizoo” (1994)
> L’ibrido uomo-macchina: Stelarc, “Exoskeleton” (1999)
> L’infografia per la simulazione del corpo in azione: Thecla Schiphorst, “Life Forms” (1995)
> Balla con i virus, la vita artificiale degli agenti intelligenti: Knowbotick Research, Interscena (1997)


Il corpo nel nuovo spazio-tempo digitale

Al di là dello schermo del computer che introduce, come attraverso una soglia, in un nuovo spazio-tempo digitale, emerge la necessità di una più intensa interazione sociale e culturale con quella dimensione artificiale.
Ci s'interroga su come rendere meno astratta la multimedialità e l'infosfera che pervade il mondo. La ricerca di questa interazione implica un rapporto tra il corpo e i sistemi dell'elettronica, condizione che viene, oggi, subita con i massmedia e che una nuova consapevolezza del gioco multimediale potrebbe ribaltare su un piano creativo.
Dalle installazioni interattive alle pratiche sperimentali di performer radicali, si tratta di rilevare i segnali di una ricerca artistica e teatrale che sta sondando le condizioni della mutazione digitale.
E' attraverso questi precedenti che prende forma un'antropologia ludico-libidinale del ciberspazio, in grado di rendere agibile e progettabile quell'ambiente multimediale su cui si fonderà buona parte della società del nuovo millennio.
In quel mondo abiterà la nuova generazione ed è per questo, che il sistema educativo deve essere in grado di comprendere gli aspetti evolutivi di queste esperienze che potranno apparire radicali ma che, al contempo, rivelano delle previsioni sul futuro possibile.
E' infatti necessario contemplare la dimensione creativa per non ridurre la multimedialità ad un semplice strumento per la new economy, rilanciando così il valore della ricerca teatrale come potenzialità sociale e comunicativa in grado di generare nuove visioni e pratiche del mondo. (carloinfante)
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carlo
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[*] Inviato il 8-12-2003 at 16:17
il comunicato di Incontrosensi


ecco in attach il doc

Allegato: Comunicato stampa INCONTROSENSI.doc (27kB)
Questo file è stato scaricato 450 volte

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teatron
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[*] Inviato il 9-12-2003 at 15:17
link


a exibart, un portale dell'arte in cui si parla d'Incontrosensi
http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=8700&IDCategoria=1

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doctopus
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[*] Inviato il 9-12-2003 at 17:29


senza romanticismi. la possibilità di ampliare il mondo della visione è un' opportunità potenziata dall'utilizzo delle "nuove" tecnologie legate alla comunicazione: l'immaginario si avvale ora di un supporto multimediale nel quale immergersi senza timori.
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annamondo
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[*] Inviato il 9-12-2003 at 17:29
estetica viva


cosa si intende per estetica?
io non la penso come una forma vuota esterna
ma come un principio vitale ispiratore che da forma
e non credo che le forme pertengano solo all'arte ma al bios
la sinusoide è la forma del dna
Grotowskj è andato a ricercare la forma nell'organico del comportamento umano
e questo interessa un performer quanto una casalinga
dunque è possibile che l'estetica sia utile alla perfomatività del quotidiano.....



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dan_te
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[*] Inviato il 9-12-2003 at 17:30


autopoiesi.. propocezione... sarebbe bello avere un glossario di tutti questi termini.
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carlo
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[*] Inviato il 9-12-2003 at 17:34
immersione: agire nella visione


Quota:
Originariamente scritto da doctopus
senza romanticismi. la possibilità di ampliare il mondo della visione

<<<
ma non è solo la visione...
è la partecipazione: hai pensato alla funzione delle reti?
la connettività
non solo tecnologica ma psicologica
<<<
è un' opportunità potenziata dall'utilizzo delle "nuove" tecnologie legate alla comunicazione: l'immaginario si avvale ora di un supporto multimediale nel quale immergersi senza timori.


<<< ecco
immergersi è una delle parole importanti
nell'immersione virtuale si Agisce nella Visione...
tra un po' rilancio un testo in rete...
<<<
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deltoide
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[*] Inviato il 9-12-2003 at 17:36
per rompere il ghiaccio


penso che si sia già raggiunta una coscienza tecnologica e che la distanza tra il pensare e il realizzare o il sentire e il realizzare sia molto piccola.trovo che oggigiorno un'opera creativa dipenda in primis dall'idea ed in secundis dai mezzi che si hanno a disposizione per realizzarla.
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moniart
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[*] Inviato il 9-12-2003 at 17:37
questione


Non mi è chiaro come lo spettatore può-nel video-teatro- essere co-partecipe dell'evento performativo dal momento in cui il performer, nel momento in cui viene prodotto il video, non condivide lo spazio con lo spettatore, il quale evidentemente interviene solo successivamente come fruitore!
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amina
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smile.gif Inviato il 9-12-2003 at 17:39


ho voluto frequentare il tuo seminario partendo dalla convinzione e cercando risposte alla convinzione che il teatro sia esaurito. oltre la noia alla sua visione non conosco i veri altri motivi di questa mia sensazione. di fronte alla multimedialita empatica, al teatro che resta da indagare?
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carlo
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[*] Inviato il 9-12-2003 at 17:39


Quota:
Originariamente scritto da dan_te
autopoiesi

<<<
l'accrescimento di sensibilità
secondo il principio dell'autodeterminazione in relazione ad un contesto in cui ambientarsi
... è la mia interpretatzione di un concetto che deriva dal Pensiero della complessità di varela
<<<

i.. propiocezione...

<< la mdulazione elettrica dei muscoli
<<<

sarebbe bello avere un glossario di tutti questi termini.


<<<
cercale anche su http://www.google.it



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ra
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[*] Inviato il 9-12-2003 at 17:42


molti input..su una strada sconosciuta...la cornice inizia a rompersi, ma non so ancora quale sarà il nuovo equilibrio e cosa ne farò dei frammenti..in ogni caso mi entusiasma pernsare alla creatività, all' immaginazione come unica possibile chiave di lettura della complessità.mi entusiasma e mi fa pensare che ho una grande responsabilità nei confronti di me stessa e del mondo:riuscire a stare sveglia...
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