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final
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CARO DIARIO,
Oggi 4 – 12- 2002 sono venuti due attori molto bravi che si chiamano : Filippo e Micaela.
Insieme abbiamo fatto tanti giochi : all ‘inizio abbiamo formato delle statue. Io non sapevo cosa rappresentare ma mi è venuto in mente di
rappresentare un personaggio di un gioco che ora non tengo più.
Mi sono sforzato a farlo anche se mi facevano male le spalle però era l’unico personaggio che mi era venuto in mente.
Così abbiamo formato tante statue molto belle alle quali ognuno di noi doveva dargli un titolo. Io ho provato tanta allegria.
Il secondo gioco era bellissimo, sembrava di stare in una avventura (missione) dove dovevi correre e poi fermarti, immaginando di camminare su un
filo che si poteva spezzare e poi alla fine esprimere un desiderio che stava in quel momento nel tuo cuore. Be, io ho detto che volevo due cani.
Purtroppo Filippo e Micaela se ne dovevano andare perché era finita l’ora.
Questa attività mi piace moltissimo perché mi fa provare tante emozioni ,quindi vorrei continuarla fino alla fine insieme a Filippo e a Micaela.
Francesco Antonaci.
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frafra
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Oggi non siamo andati nell’aula magna perché era occupata da altri insegnanti e siamo andati nell’atrio del primo piano ci hanno fatto dire il nostro
nome e poi abbiamo tutti fatto una statua diversa. Io ho sentito molta emozione quando io ho fatto la statua ,poi abbiamo corso per il corridoio siamo
ritornati è abbiamo immaginato una linea è abbiamo detto un desiderio. Questa esperienza mi è piaciuto molto
Francesco Fiordigiglio
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arianna
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Io in questo momento sono molto emozionata , ai miei genitori gli e piaciuta molto . la novità che ho detto ai miei genitori il sogno che penso di
fare e di andare a ROMA perché mi piace come città .io al teatro mi sto trovando benissimo perché ci impariamo cose bellissime .oggi abbiamo fatto
teatro con FILIPPO e alte ragazze CIAO
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iolanda
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CARO DIARIO OGGI SONO TORNATI GLI OSPITI DELL'ALTRA VOLTA, ANCHE OGGI ABBIAMO FATTO DEI GIOCHI CON I NOSTRI NOMI , NOI DOVEVAMO FARE FINTA D'AVERE
UNA PALLA IN MANO E DI LANCIARLA AD UN NOSTRO COMPAGNO,DOPO AVER DATO LA PALLA DOVEVAMO GRIDARE IL NOSTRO NOME.IO MI SONO DIVERTITO MOLTO E SPERO
CHE DOMANI MI DIVERTIRO' LO STESSO.
ciao Iolanda
MI PIACE MOLTO FARE IL LABORATORIO E ANCHE A MIA MADRE .
VORREBBE FARLO PURE LEI MA NON Può PERCHE E IMPECNATA COL LAVORO . SECONDO ME OGGI E STATO IL GIORNO MIO PREFERITO SPERO CHE QUESTA GIORNATA NON
FINISSE MAI.
ciao stefina
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luc
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Caro diario, oggi sono venuti Filippo e Micaela .
Io mi sono divertito un mondo : correvo, saltavo, urlavo, rappresentavo una statua, io
Oggi ho provato una sensazione di gioia, quando dovevo dire il mio desiderio io mi sono vergognato io non volevo dirlo davanti a tutti poi mi sono
fatto coraggio ma non ci sono
Riuscito e ho detto che volevo vivere per sempre alla casa mia del mare però il mio vero
E proprio desiderio è quello di diventare un M………..
Io non dimenticherò mai questa bellissima giornata.
Oggi ho capito che nella vita bisogna affrontare tutto ciò che incontriamo e non bisogna
Rassegnarsi , io non so cosa dovrò affrontare ma sono sicuro che ce la farò , i miei
Compagni sono molto gentili con me sperò di esserlo anch’io con loro.
Ciao a tutti Gianluca Nuzzo!!!!!!!!
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fantasy
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LECCE,04| 12|2002.
CARO DIARIO,
IL GIOCO CHE CI E’ PIACIUTO DI PIU’ CONSISTE NELLO SCEGLIERE DELLE POSIZIONI DA ESIBIRE AL CENTRO DEL NOSTRO CERCHIO DI” ATTORI”.
QUESTO E’ STATO IL PIU’ BEL GIORNO DI LABORATORIO TEATRALE SIA PER LA COMPAGNIA DEGLI ATTORI SIA PER I GIOCHI:IL 1 GIOCO E’ STATO QUELLO DI SCAMBIARCI
UNA PALLA IMMAGGINARIA GRIDANDO AD ALTA VOCE IL NOSTRO NOME IN MODO DA MEMORIZZARLI, IL SECONDO E’ QULLO CHE ABBIAMO DESCRITTO PRIMA E IL TERZO GIOCO
CONSISTEVA NEL METTERE IN UN UNICO QUADRO TUTTE LE NOSTRE POSE DEL SECONDO GIOCO.
LA PRESENZA DEGLI ATTORI CI HA EMOZIONATO MOLTO PERCHE’ E’ UNA ESPERIENZA NUOVA CHE SPERIAMO DI RIVIVERE.
CARO DIARIO SPERIAMO DI RACCONTARTI PRESTO LA PROSSIMA AVVENTURA:MARCO E ANTONIO.
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Ylenia
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Oggi nel teatro con gli attori abbiamo giocato abbiamo fatto tante cose.
L’attore ci ha insegnato dei giochi.
Quando l’attore ha messo la musica mi sono emozionata perché non lo so se è morta o è viva la mia cagnolina.
Pochi giorni fa l’hanno messa sotto la macchina, poi mi sono messa a piangere e ho svegliato tutte le persone per i pianti poi mio nonno mi lasciava
fuori per non vedere la mia cagnolina stesa dicendo che non c’era nessun veterinario e poi sono andata a casa dicendo che la mia cagnolina sta al
veterinario, invece non l’ho vista mai più.
Sempre quando c’è qualcuno che mi manca che mi è morto la musica romantica mi fa piangere.
Adesso ho la figlia della mia cagnolina e l’ho chiamata con lo stesso nome, Fibi.
La proteggerò per la mia Fibi mamma. E non la metteranno più sotto.c on la mia presenza.
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Giuliano Capani
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il pensiero razionale e quello emozionale
Sulle riflessioni di Rita Bortone e quelle di Bea mi sembra che ancora ci sia un malinteso.
Il questo Forum le persone scaricano il loro materiale mentale sotto forma di scrittura, se questa sia creativa o no dipende dalla sua forma ma anche
dai suoi contenuti. Ma questo non è un problema. L'importante mi sembra sia il fatto che ci sia una spinta (mitovazione) a farlo. Se sia il caso di
inserire pensieri e parole giudicate 'intime' lasciamolo decidere a chi scrive, non vi pare?
Rita scrive:
"la dimensione quasi lirico-poetica non so se hanno ragion d'essere in un forum. Mi chiedo se non sia normale che i pezzi di diario diventino pezzi da
vetrina, restino statici, privi di risposta perchè non pongono domande nè argomenti-problemi."
Ma occorre sempre rispondere a tutto? Se ci si lascia vivere ascoltando e osservando, la riflessione (elaborazione interna) di questi imput viene da
se, e se dececidiamo di comunicarla lo faremo nei tempi e modi che riterremo opportuni. Cosa provocheranno poi questi "scarichi" nessuno può
prevederlo: possono rimanere statici come innescare nuovi stimoli. Dipende dal percettore.
Una vetrina è fatta per guardare. Qualcuno potrà passare e andare via, altri potranno entrare e prendere qualcosa per se.
Avete guardato le vetrine di Natale in città?
Non tutte le cose esposte possono essere acquistate....
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Giuliano Capani
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Risposte: 12
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Il quadro di Bosch
Ed ecco la nave dei Folli
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io
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G. Deledda 5/12/2002
Negli ultimi 3 giorni abbiamo dedicato delle ore del proggetto alla libera espresione del nostro corpo insieme a 2 attori di teatro: Micaela e
Filippo, ad altri loro collaboratori. Inizialmente ci sentivamo ridicoli a fare strani movimenti e esternando in diversi modi alcuni nostri desideri.
Abbiamo agito come se dell'acqua ci attraversasse, poi anche col fuoco, con la terra, con l'aria; in seguito anche come dei colori. Una cosa molto
curiosa è stata quella di constatare quanto fosse difficile tenere una intera visione e controllo dello spazio: nonostante fossimo in più di 20 non
riuscivamo a coprire un determinato spazio in modo omogeneo... ogni volta c'erano grossi spazi vuoti. E' un'esperienza colma di sentimenti diversi...
che tutti dovrebberò provare!
Da Monika e Elvia III B ERICA
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e-giulio
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x arianna
arianna
Io in questo momento sono molto emozionata , ai miei genitori gli e piaciuta molto . la novità che ho detto ai miei genitori il sogno che penso di
fare e di andare a Taranto perché mi piace come città .io al teatro mi sto trovando benissimo perché ci impariamo cose bellissime .oggi abbiamo fatto
teatro con FILIPPO e alte ragazze CIAO
Sono Giulio, mi ha detto filippo che èperò al corso eravate troppo distratte oggi...
dai fate più attenzione...ci si vede a Gennaio ciao
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simo
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Risposte: 3
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Ely
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Sono una ragazza del deledda, e insieme alla classe i giorni 5-6 dicembre li abbiamo trascorsi insieme a due attori:Filippo e Mikaela. Gli esercizi
fatti insieme a loro mi hanno interessato e coinvolto molto, anche se io pensavo di svolgere attività diverse!!!
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valuccia
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ciao.....questa attività mi è piaciuta molto, gli attori erano davvero molto bravi...sono riucita a conoscere meglio me stessa...e a conoscere anche
meglio i miei splendidi compagni...ho provato delle forti sensazioni....che fino ad ora non avevo mai provato.............
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Dolcezze
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Risposte: 2
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siamo due ragazze del deledda ... i giorni 5 e 6 gli abbiamo trascorsi insieme ai due attori:Filippo e Michaela... abbiamo fatto varie attività che
sembravano stupide e da parte nostra un pò lo sono infatti una di noi non ha voluto partecipare perchè non riteneva utile ciò. mentre da parte mia
queste attività sono state in parte piacevoli e in parte stupide... piacevoli perchè mi facevano provare delle emozioni strane e m facevano sentire
libera... mentre stupide perchè non ne vedevo la necessità di fare tutto
questo............................................................................................................................
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Alan
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Risposte: 1
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critica
G.Deledda
Ciao siamo 2 ragazze e per 3 giorni abbiamo lavorato con 2 attori di Milano.....e per dir la verità non ci è piaciuto molto!Credevamo che fare teatro
significasse imparare una parte e recitarla...ma tutto questo non è successo.In questo progetto dovevamo imparare ad essere liberi e per questo abbimo
espresso le nostre opinioni
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nika
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G. Deledda 7/12/2002
Diario di bordo
I giorni 3, 4, 5/12 sono venuti da Milano due attori di teatro: Filippo e Micaela, e con la collaborazone di alcune ragazze dell'università abbiamo
dedicato 6 ore del nostro progetto alla Libera espressione del corpo, mettendo in luce alcuni nostri desideri in maniera diversa: dovevamo pensare di
essere se noi fossimo uno dei quattro elementi, quindi prima acqua, poi aria, fuoco e terra. In seguito dovevamo muoverci e camminare occupando un
determinato spazio come se fossimo dei colori. Ogniuno di noi naturalmente aveva il suo modo di interpretare un colore. Ho notato anche quanto è
difficile occupare uno spazio in modo omogeneo.Ora saluto... alla prossima.
Monika
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liaci
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Giorgio papà mio
lunedì a scuola mia Galateo faccio teatro. Solo la mattina, però.
Mi alzo, prendo il latte coi biscotti e vengo a scuola.
Ho scritto il nome mio al computer e adesso sta scrivendo la professoressa Beatrice che è brava a scrivere. Io mi confondo.
A teatro stiamo insieme. Al teatro che abbiamo fatto l'anno scorso a Koreja c'ero io, la professoressa Francesca e poi c'era un altro Antonio e Davide
e Gino, e un altro con gli occhiali, e pure papà mio e la mamma mia.
A teatro c'era tutto buio e il cuore mio batteva, faceva tu-tu-tu, rumore, sempre sempre.
A teatro c'era la Luisa e Paolo nell'aula magna faceva tu-tu-tu sempre sul tamburo e la Luisa ballava vicino a me.
Mangiavamo alla mensa e Francesca vicino a me mi faceva mangiare la pasta dura tagliata col coltello perchè a me non mi scende. E' dura. "Mi
ccappa".
Allo spettacolo che abbiamo fatto l'anno scorso Francesca mi spingeva sulla zattera con le rotelle e girava sempre e poi si fermava. C'ero io e
Antonio. Antonio mi spingeva, io cadevo a terra e la prof. Beatrice diceva "Antonio, fermo!" e la Francesca Pantaleo mi diceva "Alzati! in piedi"
Non so ancora niente del teatro di quest'anno sempre nell'aula magna.
Penso al teatro di lunedì e mercoledì.
Sono contento. Al teatro vengo, solo la mattina, però. al pomeriggio no! Al teatro non ci sono compiti. Chiuso il discorso
ti abbraccio forte forte
tuo simone
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ritabortone
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Risposte: 14
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incontro di venerdì scorso
mi è piaciuto molto l'incontro dell'altra sera. mi è sembrato che si comunicasse per davvero e le vostre riflessioni mi risultavano molto
interessanti. Su vostra richiesta, vi ricordo che aspetto i vostri scritti. I temi che ci eravamo dato erano quelli affrontati l'altra sera: livello
di soddisfazione/insoddisfazione e relative motivazioni; ambiti di arricchimento personale e professionale; livello di soddisfazione di alunni e
genitori e relative motivazioni; apporti del progetto alla problematizzazione sull'integrazione; apporti del progetto alla problematizzazione sulla
professione in genere e sulla didattica ordinaria; ambiti di trasferibilità individuati. Questi temi sono solo indicativi. Ogni vostra riflessione su
aspetti generali o specifici, anche se non previsti da me, è importantisima, non dal punto di vista burocratico, ma per la nostra comune riflessione
professionale e culturale. Vi ricordo che ci siamo posto anche il problema del come vivere il forum. Insomma, dite quello che vi sembra importante in
tutta libertà e usate il canale che preferite. ciao e buon lavoro
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Emanuela
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Filippo e Micaela
Caro Diario,
abbiamo passato 4 giorni con Filippo e Micaela.
In questi giorni mi sono divertita moltissimo e vorrei che a Febbraio, quando faremo lo spettacolo, ci fossero anche loro.
Anche se siamo stati poco insieme già io e i miei amici sentiamo la loro mancanza.
A me sono bastati anche solo 4 giorni per conoscere la loro gioia di vivere e la loro disponibilità verso di noi.
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gino santoro
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Quota: | Originariamente scritto da Dolcezze
siamo due ragazze del deledda ... i giorni 5 e 6 gli abbiamo trascorsi insieme ai due attori:Filippo e Michaela... abbiamo fatto varie attività che
sembravano stupide e da parte nostra un pò lo sono infatti una di noi non ha voluto partecipare perchè non riteneva utile ciò. mentre da parte mia
queste attività sono state in parte piacevoli e in parte stupide... piacevoli perchè mi facevano provare delle emozioni strane e m facevano sentire
libera... mentre stupide perchè non ne vedevo la necessità di fare tutto questo.........................................................Intervengo
sulle vostre considerazioni perché risultano più esplicite, ma l'idea (e l'attesa) che il teatro sia imparare una parte e recitarla è presente in
altri interventi. Credo, allora, sia giusto spiegare le ragioni che ci hanno indotto a chiedere agli
attori di non mostrarci i risultati del loro lavoro, cioè gli spettacoli, ma il percorso, l'allenamento che gli attori utilizzano per raggiungere quei
risultati. E' la ragione per la quale abbiamo chiamato 'laboratori' sia gl'incontri con gli studenti che con i docenti. La stessa cosa accadrà anche
quando verranno coinvolti i genitori.
Lo spettacolo è il risultato di una serie di scelte che lo spettatore non può riconoscere ma soltanto accettare o respingere (mi piace/non mi piace, è
bello/ è brutto, m'interessa/non m'interessa...). Lo spettacolo è il corrispettivo della lezione frontale. Con la mia autorità ti garantisco che il
quadrato costruito sull'ipotenusa è uguale alla somma dei quadrati costruiti sui due cateti di un triangolo. Non potrai mai sapere quanti e quali
tentativi sono stati fatti prima di arrivare a quella formula. Le vere scoperte, le svolte radicali del pensiero sono state sempre favorite da un
punto interrogativo apposto a conclusioni che sembravano ovvie e indiscutibili. Se escludiamo la possibilità di ripercorrere gli errori, le soluzioni
che sono state messe da parte non impareremo a fare ricerca matematica, filosofica, teatrale, poetica, ma saremo solo delle scimmie ammaestrate. Vi
ricordate quella ragazzina che conduceva un programma televisivo seguendo le istruzioni che le dava il regista attraverso una cuffia? I nostri sono
"Laboratori di libera espressione" e no di 'espressione controllata, obbligata'. Quello che chiediamo agli attori è allora quello di mostrarci e farci
partecipare ai tentativi, agli errori, alle svolte di un percorso mirato a darci nuove conoscenze. La classe è il teatro, la lezione frontale è lo
spettacolo, ma allora nel laboratorio la lezione cosa diventa? E' una domanda che apparentemente riguarda solo gli insegnanti, in realtà
l'elaborazione di una didattica coerente alla struttura del laboratorio riguarda gli studenti, le famiglie, la società tutta intera. Le risposte le
dobbiamo cercare insieme; magari ponendoci altre domande. Ciao Gino Santoro
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andri
Junior Member
Risposte: 2
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la matematica nella scuola del cerchio
Lunedì 9 dicembre: una lezione di matematica un po'
particolare
speciale
allegra
bellissima
magnifica
movimentata
grandiosa
frizzante
energetica
magica
unica
curiosa
brillante
scoppiettante
..........
Lunedì abbiamo giocato con la matematica. ovvero con i numeri.
Come prima cosa abbiamo formato tre gruppi, il primo era formato da nove alunni maschi.
il secondo era composto da nove alunne femmine e il terzo era composto da nove alunni, maschi e femmine.
Abbiamo iniziato questo gioco facendo delle operazioni, così, con addizioni, sottrazioni e moltiplicazioni abbiamo capito quanti eravamo.
Poi, io insieme ad altri cinque compagni siamo usciti dai nostri "cerchi" e abbiamo formato un altro cerchio composto da sei ragazzi.
Infine abbiamo stabilito (o meglio messo a punto) una regola:
si può operare solo con oggetti di natura uguale, in questo caso abbiamo operato noi con il nostro corpo.
Per me la matematica del cerchio è assolutamente diversa da quella dei banchi; è più divertente!
E non solo!
Per me è anche più facile ragionare, gli esempi erano più chiari, e soprattutto li abbiamo fatti noi con il nostro corpo.
Per me la vera regola è quella di imparare giocando e divertendosi.
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Giuliano Capani
Member
Risposte: 12
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Il quadro di Bruegel
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luc
Junior Member
Risposte: 3
Registrato il: 27-11-2002
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Cara Beatrice, in occasione della festa tenutasi a scuola prima delle vacanze, ho avuto modo di apprezzare il lavoro svolto da voi insegnanti e dai
ragazzi. L'atmosfera gioiosa, i commenti e per ultimo le foto viste al computer, grazie al prof. di matematica, mi hanno fatto vivere la vostra stessa
emozione e mi è stata data l'opportunità di vedere concretizzati
i vivaci racconti di Gianluca che giorno per giorno in famiglia ci riferiva.
Auguro a voi insegnanti ed al mio Gianluca una costruttiva continuazione sempre più ricca di esperienze.
La mamma di Gianluca.
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bea
Member
Risposte: 11
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partecipare al laboratorio
Damiano mi ha chiesto di frequentare il laboratorio teatrale pomeridiano che avvieremo a breve all'interno del nostro progetto, anche se non è più un
nostro alunno e frequenta l'istituto alberghiero.
Questa è la richiesta che lui rivolge alla preside Bortone:
"Il teatro è bello.
Voglio tornare al teatro nostro. Al teatro con Francesca e Beatrice.
Al teatro che facevo alla scuola Galateo. Pure la mamma mia vuole tornare. E anche Fabrizio. Forse.
Posso venire al laboratorio?
damiano SPAGNOLO
ciao!!!
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