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carlo
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La scena digitale. un seminario all'università di bologna
La scena digitale
L’azione e lo sguardo teatrale in ambiente multimediale.
Un seminario su Media e Performing Arts a cura di Carlo Infante
al Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna
con due appuntamenti pubblici
uno su
"La nuova spettacolarità interattiva:
Corpi, Mondi Elettronici e Mutazioni"
5 dicembre, Salone Marescotti, ore 17-19
l'altro su
"Digital Story-Telling:
raccontare in ambiente multimediale"
con un intervento di Ombretta Zaglio-Teatro del Rimbalzo
con dimostrazioni-spettacolo di Digital Story-Telling teatrale e multimediale
13 dicembre, Salone Marescotti, ore 17-19
http://www.muspe.unibo.it/attivita/cimes/02-03/teatro1.htm#LA%20SCE...
informazioni: Dipartimento di Musica e Spettacolo Via Barberia, 4 Bologna Tel. 051.2092004
questi i punti da sviluppare:
1. Edutainment. L’interattività tra teatro e ipermedia
Ricognizione sugli scenari dell’avanzamento tecnologico in relazione ai processi dell’apprendimento e all’evoluzione dei linguaggi scenici
nell’animazione teatrale con i nuovi media.
L’edutainment (educational + entertainment) si basa sul principio ludico dello sguardo dinamico proprio della percezione teatrale e alcune pratiche
di gioco multimediale in ambito educativo.
http://www.teatron.org/impararegiocando/
2. Le scene in rete
Internet e i nuovi modi di fare informazione e formazione teatrale.
Una ricognizione sulle diverse esperienze in campo che stanno sondando le potenzialità comunicative della rete telematica, oltre gli aspetti
performativi e di ricerca spettacolare.
L'informazione e la formazione teatrale s'intrecciano fortemente in una nuova strategia culturale di promozione del teatro e dei suoi spettatori,
rivolgendosi fondamentalmente a quella nuova generazione che si sta ambientando nella Società dell’Informazione di cui Internet è l’espressione
emblematica.
http://www.teatron.org/
http://www.ateatro.it
3. Le web experience
Si tratta di scritture sceniche on line,
http://www.teatron.org/W_E.html concepite per mettere in relazione il mondo d’Internet con quello della vita e del suo doppio: la scena teatrale,
quella disposta a cambiare in una continua sperimentazione sui linguaggi, multimediali, coreografici e musicali.
Sulla base di un concorso promosso da A_D_E ( http://www.teatron.org/ade ) hanno trovato forma nel web, con animazioni e altre soluzioni ipermediali, delle “scritture” che contemplano, oltre
la realizzazione on line, le idee per uno sviluppo spettacolare, teatrale, coreografico, performativo o installatorio, così da rendere possibile la
creazione di un evento dal vivo in ambiente scenico.
4. La scena artificiale
L’ibridazione tra teatro ed elettronica nell’arco delle ultime decine d’anni ha visto consolidarsi alcune specificità di nuova creazione
spettacolare.
Una stilizzata ricocognizione delle nuove costanti performative del videoteatro ,delle radioscene , dei teleraconti e delle performance mixed-media
ancor prima dell’avvento della multimedialità interattiva.
http://www.teatron.org/corpielettro/corpi_elettroniche.html
5. I teatri della memoria
La memoria scenica e l’ipermedia. La dinamica non-lineare nella ricostruzione multimediale di un’esperienza scenica ( propriamente sinestesica
nell’integrazione di più linguaggi) permette, secondo le potenzialità ipertestuali la ricombinazione degli elementi di un teatro fondato sulla
multisensorialità: dall’aspetto letterario delle drammaturgie scritte a quelle visive delle specificità scenografiche, dalla fisicità dell’attore
all’immaterialità delle risoluzioni audiovisive.
http://www.teatron.org/agapow/virtual/testi/teatrmem.htm
6. La ciberperformance e la nuova spettacolarità interattiva
Un analisi delle mutazioni teatrali delle ultime generazioni: dalle ascendenze artaudiane dell’estremizzazione del corpo alle pratiche
dell’interattività, delle tele-operazioni nel nuovo spazio-tempo digitale e del digital story-telling.
Il principio della percezione condivisa sulla quale si fonda l’idea stessa di teatro si misura con altri spazi-tempo come quelli espressi dagli
ambienti digitali.
http://www.teatron.org/agapow/perf/articoli/nuovaspe.htm
7. Il laboratorio d'arte dello spettatore
Dalla consapevolezza della funzione dello spettatore, come "autore di memoria e di senso", in grado di colmare con il proprio “sguardo partecipativo”
l'opera teatrale, alla pratica telematica che può tradurre
questo pensiero teatrale in azione di comunicazione.
Le nuove sensibilità della “scrittura connettiva”, la pratica delle scrittura on line, rappresentano una significativa esperienza per espandere la
condivisione, nell’espressione di una comunicazione soggettiva e interrelazionale che si attesta a di qua della funzione critica e analitica dello
spettacolo.
http://www.teatron.org/punto_vista_vita.html
Il corso si basa sull’utilizzo del forum telematico da parte degli studenti.
Il corso sarà introdotto da repertori video e multimediali che apporteranno elementi informativi, come i concept-film su
“I presagi di Artaud”
http://www.teatron.org/agapow/perf/articoli/artaud/pdartaud.html
e
“Corpi, Mondi elettronici e Mutazione”.
Materiali che indicano delle modalità strategiche per la produzione di opportuni repertori didattici sulla mappatura delle esperienze in esame.
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carlo
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video e testo d'approfondimento
scaletta del concept-video
"Corpi>Mondi Elettronici>Mutazione"
Corpi:
La fisicità tradotta in forme e informazioni
>la danza che modella figure virtuali : Ariella Vidach “E-Motions” (2000), 2’
>I segnali elettrici dei muscoli si fanno input digitali: Stelarc “Heaven for every one” (1994), 1’
>L’atleta informa il software del videogame: Medialab “Motion del calciatore“ (1998), 30”
Mondi elettronici:
dalla scena immateriale alla realtà vituale e aumentata
> l’ambiente artificiale del cromakey: Falso Movimento, “Tango Glaciale” (1982)
> l’interazione tra corpi e monitor video: Corsetti-Studio Azzurro, “Prologo” (1985)
>la realtà artificiale: Myron Krueger, sistema Videoplace, “Critter” (1984)
>la realtà virtuale immersiva: sistema Provision (1992)
>hi-tech / hi-touch: “Contact Water”, Siggraph 2001
>l’azione nello scenario interattivo: Ariella Vidach, sistema Mandala System, “Exp”(1997)
Mutazione:
le metamorfosi del corpo in relazione al mondo digitale
>Cybermartire: Marcel lì Antunez Roca, “Epizoo” (1994)
> L’ibrido uomo-macchina: Stelarc, “Exoskeleton” (1999)
> L’infografia per la simulazione del corpo in azione: Thecla Schiphorst, “Life Forms” (1995)
> Balla con i virus, la vita artificiale degli agenti intelligenti: Knowbotick Research, Interscena (1997)
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laura k
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ATTORE ELETTRONICO-tesi di laurea
laura kerov-ghiglianovich
La mia tesi di laurea:
HTTP://www.geocities.com/Athens/Academy/5610
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lauradance
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lura
siamo al salonemnarescotti
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carlo
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privacy come risorsa
vi ricordate la questione spettatori/utenti consapevoli ed attivi?
ci sono nodi politici di carattere generale in campo
qui se ne parla
Allegato: La Repubblica-scienza_e_tecnologia Basta e-mail spazzatura il garante corre ai ripari.url (238B)
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isabella
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la parola che il mio cervello, davvero poco abituato al linguaggio del computer- ma anche del multimediale- è stata: pedagogia. potenzialità
pedagogiche del teatro, che poi sembrano esser molto vicine a quelle dell'ipermedia.
mi rendo conto che sono andata a prendere la cosa a me più familiare: chiedersi come insegnare- cosa insegnare e soprattutto con quale mezzo. il
cinema, pensavo...insegniamo col cinema, non solo il cinema stesso, ma altro, parlare guardare, tagliare, socializzare.
manca però un tassello: questi "nuovi mezzi" - che siano video, digitale...- ci sono, e bisogna confrontarsi proprio con loro. anche perchè
l'insegnamento( e penso all'insegnamento da parte dell'istituzione scolastica nei primissimi anni del bambino) non puo' negare l'esistenza di mezzi
che ai bambini sono già familiari (...ed ecco la capacità del bambino di "credere" alla realtà virtuale dell'interfaccia..), ma magari ai suoi maestri
un po' meno.
per ora è tutto troppo caotico, nella mia mente- e anche nelle lezioni-... in effetti sono ancora poco abituata a questo procedere del discorso "per
finestre" che si aprono si chiudono si dischiudono e mandano tanti di quei rumori di strada da perdercisi un po'... ma ho deciso: mi butto
sull'aspetto "pedagogico" ...l'hai chiamato edutainment, se non sbaglio?!
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elisa
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la finestra
"non basta essere sollecitati, bisogna saper SELEZIONARE le informazioni che ci cadono addosso come la pioggia"
carlo infante
sto facendo una tesi sul concetto di finestra come dispositivo di selezione del reale, come bordo, confine tra io e il mondo,assimilandola in questo
modo al concetto di cornice, sia come meccanismo di entrata nel mondo.
ciò che vorrei fare è un'analisi, a partire dalla nascita della scrittura, che concepisco come finestra, dello sviluppo di tale concetto dalla
rappresentazione alla pragmatica, trattando dell'invenzione del teatro in Grecia( DDKerckove)concepito come mezzo per organizzare lo sguardo,
arrivando alla prospettiva rinascimentale, di cui anche tu parlavi prima, fino ad arrivare alla fotografia, al cinema e allo schermo come altrettante
varianti del concetto di finestra.
ma il punto focale del mio lavoro sarà proprio l'interfaccia.questa membrana che permette il passaggio di informazioni in entrambe le direzioni: io
informo lei e lei informa me, che rappresenta una svolta epocale in quanto fa agire, ci permette attraverso il cursore ed altri dispositivi di
svolgere un ruolo non più passivo ma attivo, facendoci entrare nello spazio virtuale.
ecco allora che alcuni punti da te toccati sia oggi che ieri hanno stimolato riflessioni interessanti per il mio lavoro.
Lara
(p.s. non sono Elisa, ma laragaio@hotmail.com)
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Ro.Ma.
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artificio e natura:1punto di vita per esplorare l'immagninario
"Una cosa del tutto artificiale per riscoprire il processo d'apprendimento naturale....!
beh, un bell'esordio!
Sempre di più,infatti, vado pensando che queste nuove tecnologie corrono troppo in fretta per noi uomini!o forse noi uomini stiamo diventando troppo
lenti per loro.(un altro Frankstein?)forse no!!!
Da qualunque lato la si guardi,comunque, la questione ruota sempre intorno ai processi d'apprendimento ...
penso che si sia perso il contatto con la realtà, perchè non siamo presenti in essa, ovvero, lo siamo in modo passivo. Non c'è interazione,
comunicazione con essa. Mi piace infatti immaginare il nostro rapporto con essa come un continuo reciproco flusso di stimolazioni, provocazioni...che
quindi implica una maggiore disponibilità all'ascolto,ma dall'altra una più profonda conoscenza di essa per poter URLARE con vove più forte la vita
che si è scoperto!!!
Allora, quando mi viene proposta una possibilità di scavare, di cercare proprio laddove vedo il punto debole, di mettermi in gioco proprio sul fronte
della mia crisi, porca miseria, mi sento entuasiasta, penso che mi aspetta qualcosa per cui valga la pena rimboccarsi le maniche!
La mia domanda quindi è:"Come possiamo far in modo che questi enormi mostri(come m'appaiono queste nuove tecnologie ) possano essere dalla nostra
parte?come possiamo cavalcarli per squarciare i nostri orizzonti, come varcare le tante soglie di fronte alle quali sostiamo in attesa di chissà
cosa?"
Esiste una realtà,agendo all'interno della quale, grazie ai nuovi media possiamo penetrarne di nuove....
la nostra fisicità, corporeità, per esempio, a quali nuovi linguaggi e forme può dar vita?
come si può esprimere tutto ciò che si coglie in ogni istante attraverso gli stessi sensi , ma in modi non convenzionati?
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elisa
Junior Member
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Mi domando dove ho vissuto negli ultimi vent'anni... ne ho ventuno, forse ho esagerato. Vabeh, facciamo quindici ma tanto la sostanza del discorso non
cambia.
Chissà se è possibile parlare in questo ambito della natura rituale del teatro. Non sono di quelli che pensano che oggi non esistano più rituali... ce
ne sono eccome: per me lo è stato l'inserire il mio nome in codice su internet, riconoscermi in una comunità che utilizza un determinato mezzo per
comunicare, un suo tempo e un linguaggio proprio. Anche internet crea un senso di appartenenza. Cosa possa significare questo in termini di percezione
condivisibile nello spazio spettacolare... non lo so. Credo che la cosa più interessante sia non tanto darsi una risposta bensì procedere per ipotesi,
tentativi... in modo che si realizzi una condivisione, un ascolto che bruci la freddezza del mezzo. Come quando si prendono in mano dieci cubetti di
ghiaccio... la prima sensazione è il freddo, quella immediatamente seguente è il calore di una fiamma su una pelle viva. Ci troviamo forse in un posto
in cui gli opposti si intersecano creando strane alchimìe?
Abbiamo un corpo che va mutando sempre più verso il "virtuale", creiamo prima dei modelli e poi la nostra vita cerca di rispettarli, di ricalcarli.
Siamo noi però che ci adattiamo a loro, non i modelli che si adattano a noi. Non c'è nulla di "naturale" in tutto questo. Forse in qualche modo siamo
esseri virtuali anche noi... nel senso di realtà non scoperte bensì create a puntino.
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bjorktango
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anello-mouse???
...lo "shopping" finale ha davvero stroncato quello che poteva essere il mio nascente(e,devo ammettere,anche crescente) interesse per internet e per
il digitale come nuove forme di arte.....ma questo è stato davvero troppo!!!! mouse che si indossano come anelli, auricolari che nn ci consentono
neanche di perdere un pò di tempo ad ingarbugliarci"piacevolmente" tra i fili della tecnologia,mentre ,magari, con le altre dita stiamo azionando
contemporaneamente la macchinetta per il caffe(mignolo),lo scarico del wc(indice),il tasto che ordina la spesa e la fa arrivaere direttamente a
casa(medio:è il compito più impegnativo!!!) e per finire il pollicione ci farà le pulizie di casa azionando un robot tutto-fare che pulirà meglio di
un "vaporetto" anche i più remoti angoli della casa.....é FANTASTICO!!!! sarebbe fin troppo facile,però,fare come sto facendo io.....sarebbe fin
troppo facile fare retorica o magari anche semplice "contro-propaganda" dicendo che noi riusciamo ad ABITUARCI a tutte queste cose,mentre davvero c'è
ancora gente che muore di fame....e senza allontanarsi troppo,basterebbe restare in italia.....ma questa,secondo me, è la cosa più
terribile:l'abitudine....l'abitudine a tutto ,alla facilità, all'aver tutto a portata di mano, a nn doverci più scomodare per far nulla.....e sono
sicura che tra un ppò non dovremo neanche più scomodarci per fare teatro.....si,perchè io sono ancora convinta che il teatro SI FACCIA e le nuove
tecnologie,dalle quali,beninteso,io sono incredibilmente e maledettamente affascinata,nn possono che essere un supporto,un'integrazione,o un'arte a
parte:non possono sostituirsi al teatro.....e che gran sospiro di sollievo ho tirato ieri vedendo una Maglietta ventunenne che si muoveva agilmente su
uno scenario simil-cartoon...che sospiro di soll8ievo ho tirato ricordandomi di averla aèppena vista(solo qualche settimana fa) al teatro kismet di
bari interpretare un bellissimo monologo dedicato ad alda merini......io spero di riuscirwe a realizzare con altrettanta
dimestichezza,serenità,agilità dei lavori con il digitale e usando le milioni di possibilità che l'elettronica offre....ma spero anche di riuscire a
passare ,con altrettanta facilità,ad un teatro più "tradizionalista"(anche se comunque vedendo gli spettacoli della societas raffaello sanzio,mi
sembra ci sia ancora tanto da fare ,da scoprire e di cui meravigliarsi ,anche senza il digitale) e di ricerca....chissà,magari integrando enterambe le
cose,come già molti fanno.....
bene....spero di aver scritto la mail più confusa ,contradditoria e banale possibile......questa è la rabbia "a caldo" dopo quest'ennesimo mio
tentativo di avvicinamento ad un mondo che,forse devo proprio ammetterlo,nn so quanto mi appartenga.....
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blueorangeredblue
Member
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I'M IN! Il seminario digitale...
I'm in! Sono dentro! Sono entrata nel seminario digitale! Sono dentro lo schermo! Sono dentro le parole! Sono dentro gli spettatori! Sono dappertutto!
Ma non è una semplice questione pratica questo. Si, risparmiamo tempo perche non ci tocca dire tutto questo 'in classe'. Ma, come si diceva una volta
:> (guardi, questo mezzo communicativo mi sta gia cambiando stile! io non direi questo in salone Marescotti!) THE MEDIUM IS THE MESSAGE
(((ex?)Santo))M.Mcluhan) e questo medium mi sta ri-creando addesso. Giusto per avvertirvi. Che qua le cose cambiano. Dopo che si passa questo portale.
E addesso sto per vedere chi c'è. Come sarano le altre persone quando entrano la rete. Come sarà il seminario. Come sarò io dopo che mi presento così
in un Italiano ... così (ma me lo invento un Italiano proprio... addesso ormai siamo nella rete... qua lo posso fare... mi invento me stessa?... mi
invento personaggi?... mi invento lingue?... Ma è una scena questo? - Il seminario è diventato digitale, non la scena. Una scena digitale. A
Bologna.)
Allora, se questo è una scena digitale (per mo' da dir'), posso danzare?
Si, si, si, capisco che il discorso non è proprio quello di far il teatro diventare digitale, è non lo è neanche quello di fare questi teatrini sul
computer(s) (anche se si potrebbe... volendo...) ma...
Posso danzare lo stesso?
)))
Intanto, stavo per dire:
A me interessa:
-----IL CORPO COME VIRTUALE, FORSE
Il corpo come hmm... virtuale? (perche il 'nervous system' fa parte del corpo, ma lo anche crea - è questo e un portale possibile, direi, attraverso
tutti gli altri mondi virtuali)
-----IL CORPO COME CORPO, FORSE
Il corpo come tale, se esiste davvero da qualche parte, se non è un'allucinazione degli sensi, perche anche la mia reazione a quei BELISSIMI SCHERMI
AZZURI puo essere pensata come una reazione corporale...
-----IL MONTAGGIO, SE LO CHIAMIAMO
Voglio dire, quando uno danza, fa montaggio? Quando uno naviga un sito, fa montaggio? Quando uno legge, fa montaggio? Quando uno... Voglio dire, che
ne so, mental design? Dico - a me interessano questi processi. La tecnologia che sono. La tecnologia che è teatro. La tecnologia che è l'uomo (o la
mente, o il corpo, o ...) Tecnologia = qual-cosa che si puo operare, programmare, usare, rompere, hack-are, creare, distruggere, cambiare, guardare,
ecc. Poi, se c'è video danza, c'è anche sito-danza?
Mi stanno communicando che si chiude il laboratorio... continuo... quando capita?
Ciao tutti, è buon forum-izzare a tutti quanti...
)
Olja
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kiaretta
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Considerazioni da "comunicanda"!
Bene...io qui sono "l'ignorantona" del gruppo....
Intendiamoci, internet è un bel po' che lo mastico...è il teatro il mio punto debole.
O meglio, questo genere di teatro, il teatro applicato alla sfera digitale, o come dice giustamente Carlo " l'arte elettronica".
Oggi, sarò sincera, ho avuto un momento di sconforto. Mi sono sentita gettata in qualcosa per cui non ero pronta, preparata, informata, se vogliamo,
istruita.
Avete presente quando vi si prospetta qualcosa che riconoscete come valido, estremante formativo e vi rendete conto che vi manca il background
necessario per mettere tutti i tassellini al loro posto?
Al momentaneo sconforto mi sono detta: non sarà la cosa più adeguata per cominciare ma sicuramente è un immersione ricca di stimoli.
E ora sono qui, appunti alla mano, a riflettere su tutti gli stimoli, o per dirla...informaticamente (!!)... agli input ricevuti in questi due
giorni.
Probabilmente, visto la mia previa ignoranza potrò affrontare l'argomento solo con un certo grado di superficialità. Ma già l'avermi interessata, in
questo mio periodo di crisi universitaria è un grande risultato.
Come studentessa di scienze della comunicazione ho trovato alcuni temi a me già noti, come, per esempio, quello della relazione che lega la non
linearità del linguaggio all'ipertesto.
Altri di nuovi ne sono stati inseriti come l'idea del personal-media come stimolo efficace che apre nuove strade ed idee al di fuori dei cari ( a noi
"comunicandi") vecchi mass media.
Come spettatrice e amante del teatro ho trovato stimoli interessantissimi e seduceti grazie ai video visionati ieri. Ero consapevole, ovviamente,
della presenza di installazzioni, crezioni e ricerche legate alle performing arts. Dirò di più uno dei ricordi più belli legati alla mia prima
adolescenza fu la vista (che ripetei almeno due volte) ad una serie di installazioni giocate sulla luce e la musica al museo d'arte contemporanea di
Bolzano. (Cercherò di rintracciare il nome dell'esibizione). Ma ecco,sinceramente, non mi aspettavo che la ricerca e lo studio fosse così ben
sviluppato.
(Forse uno dei problemi dei media elettronici è che continuano ad essere considerati innovazione, per il loro continuo evolvere impedendo di
sviluppare una sensazione di concretezza e presenza reale).
Ma, indubbiamente è come individuo, come persona che ho ricevuto stimoli maggiori. Ma, sopratutto, vedere affrontati argomenti che, in questo
momento della mia vita accademica sento di grande importanza (leggi l'imparare per imparare, la correlazione tra pensare ed agire) in ambito
universitario mi ha quasi commosso.
Ci sono cose dei media elettronici che ancora, malgrado tutto, mi lasciano perplessa. Forse perchè per alcune cose mi ritengo non solo conservatrice
ma più propriamente reazionaria.
Un e-book non sostituirà mai un libro, tanto per fare un esempio. Vedere, toccare, sentire, odorare, nel "mondo fisico" conserverà sempre una dose di
adrenalina e eccitazione forse irrecuperabili e non trasmettibili da parte dell arte elettronica.
Allo stesso tempo, mi rendo conto, che esistono potenzialità che valgono pienamente la pena di essere esplorate e sensazioni puramente nuove che
possono essere trasmette solo attrvaerso l'uso di un media. L'interattività di internet (per quanto ancora limitata) il sentirsi parte di una
comunità, ma virtuale, che è parte integrante della nostra società.
Bene, concludo qui il mio, spropositatamente lungo intervento, aggiungendo il link di una manifestazione gustosamente reale che ho potuto scoprire
grazie a internet. Forse non centrerà molto ma se passerete in Nevada l'agosto prossimo potreste apprezzare moltissimo: The burning man.
Il primo link apre l'home page. Il secondo apre il menu alla galleria di immagini delle scorse edizioni, buona visione!
http://www.burningman.com
http://images.burningman.com/
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carlo
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Risposte: 2024
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"ancora"
Quota: | Originariamente scritto da isabella
(...)
sono andata a prendere la cosa a me più familiare: chiedersi come insegnare- cosa insegnare e soprattutto con quale mezzo. il cinema,
pensavo...insegniamo col cinema, non solo il cinema stesso, ma altro, parlare guardare, tagliare, socializzare.
manca però un tassello: questi "nuovi mezzi" - che siano video, digitale...- ci sono, e bisogna confrontarsi proprio con loro. anche perchè
l'insegnamento( e penso all'insegnamento da parte dell'istituzione scolastica nei primissimi anni del bambino) non puo' negare l'esistenza di mezzi
che ai bambini sono già familiari (...ed ecco la capacità del bambino di "credere" alla realtà virtuale dell'interfaccia..), ma magari ai suoi maestri
un po' meno.
>>>
vai a veder il link all'evento
sull'immagine interattiva. l'evoluzione digitale del video in ambiente educativo che ho curato a pisa
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=86
si tratta proprio di questi temi
<<<
(...)
sono ancora
>>> questo "ancora" è rivelatore
sei quindi diposta a fare un salto...
<<<
poco abituata a questo procedere del discorso "per finestre" che si aprono si chiudono si dischiudono e mandano tanti di quei rumori di strada da
perdercisi un po'... ma ho deciso: mi butto sull'aspetto "pedagogico" ...l'hai chiamato edutainment, se non sbaglio?!
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bene su questo concentreòà buona parte del seminario giovedì prossimo!!!
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
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la ricognizione x sondare gli estremi
Quota: | Originariamente scritto da bjorktango
...lo "shopping" finale ha davvero stroncato quello che poteva essere il mio nascente(e,devo ammettere,anche crescente) interesse per internet e per
il digitale come nuove forme di arte....
>>>
lo so
e l'ho anche detto che quelle sequenze tecno-consumistiche-edonistiche
erano off-topic
l'ho contestualizzate in quanto indicatrici di una tendenza "wearable"
i computer indossabili...
relativizziamole
<<<
(...)
mentre davvero c'è ancora gente che muore di fame....e senza allontanarsi troppo,basterebbe restare in italia.....ma questa,secondo me, è la cosa più
terribile:l'abitudine....l'abitudine a tutto ,alla facilità, all'aver tutto a portata di mano, a nn doverci più scomodare per far nulla...
>>>
riflettiamo un attimo
la nostra qualità della vita
più o meno tecnologica che sia
non deve escludere le altre possibili qualità di vita per cui comunque dobbiamo batterci
è inutile fare i francescani...
qui si tratta di sondare nuove opportunità
e tutto il tempo e la fatica risparmiata
va reinvestito in nuovo impegno
<<<
(...)
che gran sospiro di sollievo ho tirato ieri vedendo una Maglietta ventunenne che si muoveva agilmente su uno scenario simil-cartoon...che sospiro di
soll8ievo ho tirato ricordandomi di averla aèppena vista(solo qualche settimana fa) al teatro kismet di bari interpretare un bellissimo monologo
dedicato ad alda merini...
>>>
che differenza eh
tra la licia d'allora e quella di oggi
eppure mi puace pensare che nelle performance di Falso Movimento d'allora ci siamo elemnti utili ad una riflessione sulla compatibilità tra teatro e
media
che
ripeto
non comporta necessariamente
la ridondanza tecnologica
in questa nostra ricognizione abbiamo sondato gli estremi
ora si tratta di trovare i modi x stabilire una relazione più circostanziata
evidenziando i punti chiave da sviluupare nel nostro prossimo incontro
<<<
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isabella
Junior Member
Risposte: 4
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grazie carlo del forum che mi hai consigliato, con tutta la marea di informazioni, discorsi, siti, indirizzi...sono esaltata dalle possibilità di
"vedere" e leggere cose che pensavo fossero difficili da trovare...e invece...
per ora ho letto poco ma spulcerò tutto!!
e poi consiglierò quel forum anche a persone che vogliono sapere della scuola, di quello che fa, dell'IRRE...
ah, sono piacevolmente sorpresa di vedere SMS che hanno la capacità di cogliere dritto ditto il problema nel suo centro!
a giovedi!
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Ro.Ma.
Junior Member
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oltre il seminario...,oltre l'interfaccia,....oltre la realtà
Da dove comicio(ricomincio)?...già, perchè come diceva Pavese "è bello vivere perchè vivere è ricominciare sempre, ad ogni istante..." ed io sono
contento di aver sentito il desiderio di tornare ad una postazione internet per ricominciare a navigare, per entrare di nuovo in questa terra
sterminata.....per buttarmi di nuovo in mezzo alla mischia per tentare di prenderle, ma anche di darle.....
penso infatti che questo seminario, non so se per la peculiarità della materia che tratta, che palleggia fra le mani,o per chissà che, offre ad
ognuno di noi , oltre che la possibilità di raccogliere nuove preziose risorse, ma soprattutto di metterci all'opera: è davvero uno spazio illimitato
in cui possono entrarci tutti, in cui ognuno puoi sentirsi utile, può cominciare a sbagliare nel suo piccolo, senza il timore d'esser ricacciato
fuori....:LIBERTà D'APPRENDISTATO.
la rete è un oceano immenso accessibile a tutti "ad ogni istante".
ognuno potrà librarsi libero nel prorpio immaginario, solcare mari, che appartengono solo a lui,grazie a nuove mappe che la stessa rete può
fornirci(rete, che appunto è mezzo per innescare e sviluppare un processo d'apprendimento),per poi rituffarsi
nella "vita" artificiale , un processo osmotico , attuabile proprio grazie all'interfaccia., un continuo "in-out", (l'immagine che subito mi viene in
mente ora, è quella di uno spot di alcuni anni fa, sulle vasche ad idromassaggio, in cui appunto attraverso una "porta", la porta del bagno, si
accedeva direttamente alle calde e limpide acque di un'isola esotica, paradiso naturale:beh, come si vede le acque ritornano!è un'immagine che rende
molto).
ho detto "oltre il seminario"perchè senza accorgermene , quelle poche ore, mi sono servite come reagente per innescare una serie di reazioni interne
che mi fanno guardare con occhio diverso,da un altro punto di vita le cose quotidiane.....ad ascoltare le pulsioni interne del mio corpo, a lasciarle
tracciare segni, senza senso magari, ma che hanno un loro valore di vita, nascosto alla massa, in cui IO mi ritrovo, mi emoziono....la funzione
primaria della vita, è sempre quella del vivere, come presenti alla propria coscienza,come piacere dello stare insieme, condividendo simpateticamente
le proprie differenze e unicità...
ed ora?son partito che volevo dire chissà cosa, e adesso, nn mi raccapezzo più!!!
beh, ecco il mio secondo errore(il primo quello di ieri)....
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IreNet
Member
Risposte: 18
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web experience
Da qualche anno sto seguento gli sviluppi del rapporto teatro ed internet:diffusione e informazione teatrale; formazione teatrale dello spettatore e
le possibilità fornite dal mezzo a chi fa teatro.
Gli incontri di giovedì e venerdì pomeriggio sono state per me una conferma delle varie impressioni e conoscenze apprese in Rete e attraverso altre
vie, ma allo stesso tempo mi hanno fatto riflettere sulle possibilità pratiche. Sarebbe molto interessante poter progettare e produrre ipertesti
teatrali...questo è un invito rivolto agli altri studenti presenti al seminario (ma non solo). Che ne dite?
Vi lascio qui due link riguardanti quest'argomento VE LI STRACONSIGLIO!
http://www.geocities.com/cdeemer/
http://www.dramma.it/interazioni/story.htm
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
Registrato il: 10-3-2002
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vedi la mappa d'apertura
Quota: | Originariamente scritto da IreNet
Da qualche anno sto seguento gli sviluppi del rapporto teatro ed internet:diffusione e informazione teatrale; formazione teatrale dello spettatore e
le possibilità fornite dal mezzo a chi fa teatro.
Gli incontri di giovedì e venerdì pomeriggio sono state per me una conferma delle varie impressioni e conoscenze apprese in Rete e attraverso altre
vie, ma allo stesso tempo mi hanno fatto riflettere sulle possibilità pratiche. Sarebbe molto interessante poter progettare e produrre ipertesti
teatrali...questo è un invito rivolto agli altri studenti presenti al seminario (ma non solo). Che ne dite?
Vi lascio qui due link riguardanti quest'argomento VE LI STRACONSIGLIO!
http://www.geocities.com/cdeemer/
http://www.dramma.it/interazioni/story.htm |
sono intervenuto x correggere i link
bisogna dare uno spazio dopo l'ulktima lettera
x il resto sulle web_experience si tratterà ampiamente giovedì prossimo
andate a navigare nel link della mappa d'apertura
e x quanto riguarda le nuove forme di scrittuta in ambiente digitale
vai a vedere qui
http://www.trovarsinrete.org/osservatorio.HTM
fino a giovedì sarò in viaggio
potrò seguire poco il forum
ma conto sui vostri interventi
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Ro.Ma.
Junior Member
Risposte: 4
Registrato il: 6-12-2002
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...quanto devo per questo posto in prima fila?...
ti ringrazio davvero, Carlo, per i link fornitici sulla mappa iniziale.
Forse per la prima volta ho percepito e propocepito ciò che significa solcare la rete.questo passare da un parte all'altra , ascoltando i propri
interessi, i propri umori, intuiti,e la propria stessa percezione che coglie questa e non quella finestra,e che magari ieri avrebbe fatto diversamente
da oggi, e quindi anche da domani, questo "agire", in quanto artefice, creatore di ciò che poi prendo, acquisisco, sviluppa , proprio mentre faccio
tutto questo, una nuova modalità di percezione...
e poi, mi son sentito ricco, dopo aver scoperto tante realtà a me ignote:da Scatolanera, con tutti i suoi appunti di bordo(e quindi il Kubilai Khan
Investigations di S.O.Y ,l' "Isaia l'irriducibile" di Santagata,ecc) a Aga.Pow., con i tuoi interventi su Artaud, non a caso uno dei miei
preferiti....
da oggi so dell'esistenza di queste realtà, e già penso che potrò visitarle con una certa frequenza e costanza...
sono convinto che in questa società,ci sia sempre più carenza di maestri, di guide...e che d'altro canto ce ne sia sempre più bisogno perchè noi,
studenti, ragazzi che desiderano compiere un percorso di ricerca, possiamo riuscire ad attuare una selezione all'interno di questa matassa
inestricabile di informazioni, immagini, pulsioni,...
ma, cosa forse ancor più importanti, i maestri, incarnano ciò che la società crea (o rigetta), sono testimoni di ciò che ereditiamo,e che pertanto
dobbiamo custodire.
penso anche, che la presenza di maestri, sia una garanzia perchè si perpetui un'attività di produzione, creazione di cultura di qualita,
autentica...
io,come penso anche tanti altri, sono lieto, pronto a camminare insieme, perchè credo che esista, e debba rafforzarsi anche una dimensione della
ricerca, della scoperta, e quindi dell' apprendimento condiviso...
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Kezia
Newbie
Risposte: 1
Registrato il: 11-12-2002
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Ciao!Non ho particolari argomenti da trattare nè domande da porre...semplicemente volevo dare anch'io il mio modesto contributo a questo forum e
lasciare una traccia del mio passaggio...non sono iscritta al Dams teatro come invece penso lo sia gran parte dei frequentanti il seminario, faccio il
Dams arte..ho voluto seguire questo seminario perchè lo ritengo profondamente legato all'ambito delle arti visive per certi versi e perchè volevo
ampliare il quadro delle mie conoscenze ..ed, in seguito ai due primi incontri, ho realizzato quanto fosse ristretto e involontariamente denso di
preconcetti il mio bagaglio culturale!!è sempre un gran piacere per me raffrontarmi con diversi punti di vista (..e di vita..) e conoscere nuove
realtà artistico-culturali...sono contenta d'aver avuto occasione di scoprire esperienze creative e performative come quelle del gruppo La Fura dels
Baus..di Stelarc..ho trovato davvero interessante il video di Epizoo di Antunez Roca...il metter in gioco il proprio corpo in una sorta di
incontro/scontro con il mezzo digitale ....affermazione-deformazione-umiliazione della propria fisicità... Spero di conoscere altri lavori
interessanti e stimolanti nei prossimi due incontri...ben vengano seminari di questo genere...ciaociao e grazie!
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vc net
Junior Member
Risposte: 3
Registrato il: 12-12-2002
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e lo scopo dove sta?
Ciao a tutti. ho aspettato fino ad oggi per vedere come si sarebbe eoluta la situazione. deformazione registica. in generale mi sento ancora confusa
sullo scopo del seminario e del forum. credevo, ma ditemi voi, forse ho capito male, che il forum dovesse servire per comunicare tra noi, dialogare,
scambiarci opinoni. eppre non vedo nessuna risposta che non sia di Carlo, nessn dialogo tra gli studenti...
a casa ho la video station di fastweb e sono riusit solo ora a convincerla a parecipare.
pero` , e scusate se vi sembra una critica, ci sono pagine e pagine, lunghe da leggere, ed e` facile pedere il filo del discorso peggio annoiarsi e
smettere di legger o peggio, diventare ciechi davani allo schermo per leggere tutto, specie se hai una video sttion di fastwe! Mi cheido solo
perche` si dialoga poco, alla fine, non volevo entrare nel merit ella lunghezza, ono prolissa anche io! A me interessa molto la contaminazione fr i
tatro e le nuove tecnologie, tipo le installazioni audio e video del teatro azzurro o i paci d`alo` o falso movimento. scena digitale nsomma. ci sto
anche lavorando o almeno ci provo, dato che i costi di allestimento sono ancora un po` alti.
Ho lavorato anche per una scieta` che faceva siti, e passavo le mattinate a navigare entusiasta della quantita` di informazioni, forse trope che
provengono da li`. poi e` subentrato il distacco, perche` come mezzo non mi dava risposte, ferddo glaciale. e` necessario imparare a selezionare le
informazioni che entrano coe folate di vento dalle finestre aperte...........
ma non glio creare + confusione di quella che gia` c`e` . vi prego dialoghiamo e datemi torto, dimosratei che il form non e` freddo come la
temperatura di biella.....
a piu` tardi amici! ciao irenet! ciao rosalba!
vc net (sono le mie iniziali non un prdottto per il bagno!)
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
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letture e navigazioni
ecco alcune
Letture consigliate
Carlo Infante, “Imparare giocando. L’interattività tra teatro e ipermedia”, Torino, Bollati Boringhieri, 2000
Sherryl Turkle, “La vita sullo schermo”, Milano, Apogeo 1996
Derrick De Kerckhove, “Brainframes. Mente,tecnologia,mercato”, Bologna, Baskerville 1993
Edgar Morin, “La testa ben fatta“, Milano, Cortina 2000
AA.VV., “Videoculture. Strategie dei linguaggi elettronici”, Napoli, Rai-Università di Napoli 1988
Navigazioni
http://www.teatron.org/punto_vista_vita.html
http://www.teatron.org/corpielettro/corpi_elettroniche.html
http://www.teatron.org/impararegiocando
http://www.teatron.org/ade
http://www.trovarsinrete.org/scrittura.htm
http://www.id3online.net
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fantasmadeinatalipassati
Newbie
Risposte: 1
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sono fresca di pacca
...ho appena inaugurato il moi indirizzo mail.
sino ad ora ne ho seppelliti 3.non ho un buon rapporto con la scrittura in video, credo che sia sfuggevole.
bien.
Mi interesserebbe approfondire il rapporto fra radiofonia, teatro ed internet, questione che ho posto la settimana scorsa, riferendomi ad
Audiobox(argomento della mia tesi). Vorrei avere delle delucidazioni, delle info, degli indirizzi a cui rivolgere le mie indagini... o anche parlarne
di persona ora.
saluti
vc net ha scritto x me sotto dettatura!
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IreNet
Member
Risposte: 18
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MUD
Mentre parlavamo di MUD mi si è aperta una finestra e mi è apparso ATHEMOO
http://moo.hawaii.edu/Clients.html , un MUD creato nel 1995 per la Association for Theatre in Higher Education rivolto a performer, studiosi e
amanti del mondo teatro, uno spazio ideale per scambiare informazioni ed elaborare progetti teatrali con persone di ogni parte del mondo!
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bjorktango
Junior Member
Risposte: 3
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sempre in ritardo....su tutto!!!!!!
scusate se arrivo sempre in ritardo ,ma,come ho già spiegato a carlo infante, quasi in contemporanea a questo(solo il giovedi) c'è un altro
laboratorio con azzaroni che devo seguire obbligatoriamente....e assolutamente non è mancanza di rispetto ,la mia nei vostri confronti....cmq ,dopo le
dovute scuse, sono qui a dirvi con rammarico che ho perso tutta la prima parte dell'incontro di oggi....e ,per sfortuna(deve essere questa davvero una
punizione per i miei ritardi) mi sono trovata catapultata su un computer,che è la parte del laboratorio che meno sopporto,come avrete capito dalla mia
e-mail precedente!!!
ho fatto appena in tempo ,però, a vedere almeno un paio di video realizzati da studio azzurro..i loro lavori mi piacciono sempre molto e credo che
tutto il materiale-video mostratoci da infante sia davvero molto interessante....riesco anche a seguire abbastanza facilmente i suoi commenti e le
sue spiegazioni, che mi stanno dando un grande aiuto ad entrare in questo mondo per me quasi sconosciuto. anche dopo la fine del laboratorio
continuerò a seguire il forum come mezzo di discussione e di informazione....davvero una scoperta nuova,l'ennesima, che nn può far altro che
arricchirmi e accrescere le mie scarse conoscenze sul digitale....al di là della mia "sfuriata a caldo" scritta venerdi scorso(che ,rileggendo, ho
anche trovato per certi versi infantile) credo che il digitale e la video arte possa davvero suggerire tanti spunti nuovi anche a chi,come
me,concepisce il teatro in maniera un pò più "tradizionale",ma nn necessariamente chiusa a nuove esperienze..
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