Originariamente scritto da filippo.baracchi
siccome non era spiegato bene nel link che vi ho dato, mi sono informato meglio spedendo un'email all'associazione lunaria, la quale ha risposto con
questo doc dettagliato...
porta all'esame questa esperienza e mettila in relazione con le altre esperienze di geoblogging di cui s'è trattato a lezione e di cui si parla nel
mio libro.
Cercare di individuare come queste specifiche forme di auto-organizzazione sociale attraverso la rete possano integrarsi tra loro.
L'ideale sarebbe individuare alcune buone pratiche, quelle che io amo definire di Social Networking territoriale, ovvero piattaforme partecipative in
cui convergono questi diversi indirizzi.
Linkaci quello che trovi, qui nel forum!
Ok. Ci stiamo avvicinando all'esame.
Il percorso ideale è questo che si sta intraprendendo in queste ultime battute di forum.
Individuate il tema che vi sta + a cuore.
E mettetelo a fuoco. Con link e riflessioni pertinenti e sintetiche. E l'esame lo si iimposta su questo.
Oltre che sulla valutazione della vostra esperienza condivisa, sul campo e in rete.
Per tutti gli appassionati di serial date un occhio a questo link, mi sebra interessante e un buon esempio di convergenza dei vari media (come la TV)
verso Internet...
Originariamente scritto da CnSimone
Per tutti gli appassionati di serial date un occhio a questo link, mi sebra interessante e un buon esempio di convergenza dei vari media (come la TV)
verso Internet...
si tratta di un forum creato dai musicisti del bellunese che si concretizza ormai con scadenze settimanali attraverso concerti e serate nei locali
della zona.
Recentemente il forum è stato citato e riconosciuto da radio e quotidiano locali e piano piano sta prendendo forma una vera e propria community attiva
sul territorio.
PS scusate ma allora l'esame è alle 16.30 oppure alle 15.00???
se fosse alle 16.30 vi devo chiedere di farlo per prima in quanto ho purtroppo un impegno e devo scappare entro le 17.30
:/
E' qausi pasqua, così vi faccio gli auguri...
però devo proporvi l'ennesima petizione on-line e un punto di riflessione su cos'è e cosa non è arte? guardate questo link
http://elperritovive.blogspot.com/
,il sito è in spagnolo, per quanti non lo capissiero, si tratta di un opera d'arte,
Nel anno 2007, Guillermo Vargas Habacuc, un "artista", prese un cane di strada, lo legò ad una corda corta ad un muro di una galeria d'arte e lo
lascio morire lentamente di fame e di sete:
Durante parecchi giorni, l'autore di questo orribile crueltà e i visitatori di questa galeria d'arte erano spettatori impassibili all'agonia del
povero animale, fino quando finalmente morì per inanizione, sicuramente dopo aver passato per un doloroso, assurdo ed incomprensibile calvario.
Non voglio entrare nel merito e giudicare la cosa, vi lascio il link per firmare la petizione che eviterà di riproporre tale performance alla biennale
Centroamericana d' Arte 2008 http://www.petitiononline.com/13031953/petition.html
CAIUU
Ciao. Chi fosse interessato al disegno architettonico c'è la possibilità di avere per un anno la licenza di Archicad 11 (solo per gli studenti o
docenti), con eventuali proroghe anche per tutta la durata del corso degli studi. Vi lascio in allegato la pagina in pdf con i link.
Vorrei portare come esempio di Social networking il forum sempre legato alla ditta Graphisoft dove è possibile esporre al giudizio di altre persone le
proprie opere o dare un giudizio su quelle di altre persone. http://www.architectsjury.com/Archicad/random Oppure c'è la possibilità di conoscere delle esperienze di grandi architetti, che condividono le
loro esperienze con te tramite dei video. http://www.graphisoft.com/community/education/rockstars
È scomparso a 90 anni nello Sri Lanka Arthur C. Clarke, uno dei massimi scrittori di fantascienza mondiali del nostro tempo. Il ricordo del New York
Times e il saluto che aveva registrato a dicembre, su YouTube.
Originariamente scritto da CnSimone
devo proporvi l'ennesima petizione on-line
Sciau a tutti..
Da buon animalista ho fatto un po’ di ricerche sulla petizione che ha inoltrato il buon Simone.
Ho trovato alcune interessanti sviluppi della faccenda, versioni contrastanti e accenni a bufale...
Beh, vi lascio un paio di link e due brevi osservazioni tratte da blog e articoli, fatevi voi un’idea sull’accaduto...
L’artista dice:
'Hello everyone. My name is Guillermo Habacuc Vargas. I am 50 years old and an art-ist. Recently, I have been critisized for my work titled 'Eres lo
que lees', which fea-tures a dog named Nativity. The purpose of the work was not to cause any type of in-fliction on the poor, innocent creature, but
rather to illustrate a point. In my home city of San Jose, Costa Rica, tens of thousands of stray dogs starve and die of illness each year in the
streets and no one pays them a second thought. Now, if you publicly display one of these starving creatures, such as the case with Nativity, it
creates a backlash that brings out a big of hypocrisy in all of us. Nativity was a very sick crea-ture and would have died in the streets anyway.'
Conclusioni di un blogger (antibufala):
abbiamo un blogger anonimo che ha dato la stura alla vicenda scrivendo che a lui/lei risulta che il cane sia morto. Che fine abbia fatto la bestiola,
però non si sa: su questo non c'è nessuna testimonianza diretta, di prima mano. • abbiamo il direttore della galleria d'arte che dice che il cane è
stato nutrito, ma non durante le tre ore giornaliere della mostra, e che poi è scappato, e su queste dichiara-zioni pone la propria firma; • abbiamo
l'artista in questione che non conferma e non smentisce la morte del cane; dice che non era sua intenzione causargli sofferenza. • abbiamo una vicenda
che fa leva su tutti i sentimenti giusti per ottenere la vastissi-ma eco mediatica alla quale aspirano tanti "artisti". Con questo quadro di dati, la
spiegazione più probabile (ma non certa) è che il cane non sia stato maltrattato come descrive l'appello, ma che l'artista abbia fatto una
provo-cazione male interpretata e non si sia reso conto delle possibili conseguenze mediati-che della provocazione.
conclusioni personali...
non si sa se il cane sia morto o no, ma già il fatto che un’animale sia legato e lasciato in mostra e trattato come opera d’arte, mi sembra una cosa
da dementi.
fino a che dei pazzi si mettono in mostra permettendo alla gente che passa di dargli delle scosse attraverso fili elettrici portati ai capezzoli, mi
sta bene e ci rido pure sopra... ma quando ciò viene fatto a creature che non possono imporre il loro volere non mi sta bene
comunque, due riflessioni sul caso...
- è difficile risalire a fonti di prima mano, non mediate
- le brevi dichiarazioni ufficiali possono essere fraintese o manipolate (tanto più in internet e sui blog, dove non c’è un diretto controllo sulle
info)
- in caso di argomenti emozionali come per esempio questo, è molto facile trarre conclusioni affrettate
p.s. per quanto ho capito la petizione non ha nessun valore... così dicono
Non mi riferisco al msg precedente, ma vorrei precisare che bisogna stare molto attenti alle notizie in rete...
beh, però pure gli indiscussi giornali hanno preso tante di quelle bufale...
Mi sono ricordato di una notiza di qualche anno fa... I bonsai kitten...
Per cambiare argomento...
tempo fa vi avevo mandato un invito per un’incontro della film commission fvg sulla produzione audiovisiva nell’euroregione.
Beh, io ci sono andato, e ho trovato alcuni spunti interessanti.
Nella seconda giornata c’era un’incontro tra produttori e l’argomento in discussione era: Quali risorse tecnologiche e professionali condividere
(nell’euroregione)?
Ad un certo punto un mio ex collega di lavoro che presenziava alla discussione tira fuori un argomento interessante... internet, banda larga e
youtube...
ed ecco là, i buoni produttori vecchio stile che fino a poco prima discutevano se usare nelle produzioni l’hdv il dv o il beta, ammutolire...
Il succo del suo discorso è esprimibile in pochi punti.
Il primo è il fatto che i produttori dovrebbero anche iniziare a fare un nuovo tipo di prodotto video (multimediale), pensato per il web. Quindi con
un linguaggio diverso da quello televisivo.
Poi ha tirato fuori il discorso di youtube, per fare l'esempio di come la fruizione dei video e di internet stia cambiando.
In fine ha accennato alla diffusione e all’espansione della banda larga.
Purtroppo nessuno non ha colto questa provocazione e tutto è finito lì.
Se non ché, durante l’obbligatoria pausa caffé, mi sono trovato a dibattere con questo mio collega sui argomenti di cui sopra e si avvicina un
personaggio che dopo ho scoperto essere un capoccia di mamma rai fvg. Il buon discepolo di mamma rai, inizia a discutere divertito con noi, dicendo
che la nostra visione è avvenieristica e utopica. Allorché gli faccio un paio di esempi, tra cui, le molte net tv, il fatto che alcune tra le più
grandi televisioni trasmettono su web, le ip tv, il fatto che youtube sia stata comprata per milioni di dollari, che tra pochi anni avremo tutti una
connessione a banda larga potentissima... Lui mi guarda stupito, e un po’ divertito dice: Beh, se è così come dici tu, noi tra un paio di anni
chiudiamo baracca.
Beh, spero che qualcuno nelle sfere alte stia pensando un po’ pure a questa ipotesi di cambiamento.
In sintesi i nostri broadcaster e le nostre case di produzione hanno fatto capire che l’unica evoluzione tecnologica che seguono è quella delle
apparecchiature tecniche. I nuovi media non esistono!
Originariamente scritto da carlo
porta all'esame questa esperienza e mettila in relazione con le altre esperienze di geoblogging di cui s'è trattato a lezione e di cui si parla nel
mio libro.
affermazione pesante, che però, secondo me, rispecchia perfettamente la situazione del rapporto tra Stato italiano e le nuove tecnologie...
questo articolo ne ritrae in parte la situazione...
“Nel mondo anglosassone i new media sono la priorità numero uno per tutti gli operatori; in Italia invece rischiamo di rimanere veramente troppo
indietro”. Lo afferma Alessandro Araimo, responsabile della practice media mondiale (il centro di competenza che si occupa di editoria, televisione e
nuovi media) di Value Partner, in un’intervista pubblicata sul numero di gennaio del mensile Prima Comunicazione, in edicola da domani venerdì 18
gennaio. Con l’acquisizione della londinese Spectrum, messa a segno nel febbraio dello scorso anno, Value Partners è diventata la prima società di
consulenza mondiale nel campo dei media (tra i suoi clienti ci sono gruppi come la Bbc, Sky, la Rai, Globo, Sony, Nokia Itv, Rtl, Endemol, il
Guardian, Emap, Emi, per citare qualche nome).
Sul fronte dei nuovi media la posizione dell’Italia è ancora arretrata, dice Araimo: “Guardando il mercato italiano da fuori, la cosa balza ancora di
più agli occhi. I gruppi italiani hanno ormai digerito il fatto che l’evoluzione del core business non può passare che da una espansione internazione
e infatti si muovono molto sull’estero. Nei nuovi media, invece, siamo ancora fermi o quasi. Si continua a pensare in una dimensione nazionale e anche
in questo ambito gli operatori tradizionali non riescono a sviluppare delle value proposition di successo. Il mercato dei nuovi media in Italia è
sottosviluppato, vale un decimo di quello inglese e un quinto di quello francese. Il che è una cosa incomprensibile”.
Secondo Araimo, delle tre ultime acquisizioni che i gruppi italiani hanno fatto all’estero (l’acquisto della spagnola Recoletos da parte di Rcs
MediaGroup, di Emap France da parte di Mondadori e di Endemol da parte di Mediaset in cordata con altri), l’operazione che ha più senso nella
prospettiva di posizionarsi sui nuovi media è quella di Mediaset . “È la prima volta”, afferma Araimo, “che un editore italiano ha un ruolo rilevante
in un soggetto che è veramente mondiale, un’azienda leader in una componente della catena del valore del mercato dei media, il contenuto, che sarà
essenziale anche sui nuovi media”.
Da 'Prima comunicazione', numero 380, Gennaio 2008
Per chi come me non sia riuscito ad aprire il link, ecco l'articolo di cui parlava Filippo:
Nel mondo anglosassone i new media sono la priorità numero uno per tutti gli operatori; in Italia invece rischiamo di rimanere veramente troppo
indietro”. Lo afferma Alessandro Araimo, responsabile della practice media mondiale (il centro di competenza che si occupa di editoria, televisione e
nuovi media) di Value Partner, in un’intervista pubblicata sul numero di gennaio del mensile Prima Comunicazione, in edicola da domani venerdì 18
gennaio. Con l’acquisizione della londinese Spectrum, messa a segno nel febbraio dello scorso anno, Value Partners è diventata la prima società di
consulenza mondiale nel campo dei media (tra i suoi clienti ci sono gruppi come la Bbc, Sky, la Rai, Globo, Sony, Nokia Itv, Rtl, Endemol, il
Guardian, Emap, Emi, per citare qualche nome).
Sul fronte dei nuovi media la posizione dell’Italia è ancora arretrata, dice Araimo: “Guardando il mercato italiano da fuori, la cosa balza ancora di
più agli occhi. I gruppi italiani hanno ormai digerito il fatto che l’evoluzione del core business non può passare che da una espansione internazione
e infatti si muovono molto sull’estero. Nei nuovi media, invece, siamo ancora fermi o quasi. Si continua a pensare in una dimensione nazionale e anche
in questo ambito gli operatori tradizionali non riescono a sviluppare delle value proposition di successo. Il mercato dei nuovi media in Italia è
sottosviluppato, vale un decimo di quello inglese e un quinto di quello francese. Il che è una cosa incomperensibile”.
Secondo Araimo, delle tre ultime acquisizioni che i gruppi italiani hanno fatto all’estero (l’acquisto della spagnola Recoletos da parte di Rcs
MediaGroup, di Emap France da parte di Mondadori e di Enemol da parte di Mediaset in cordata con altri), l’operazione che ha più senso nella
prospettiva di posizionarsi sui nuovi media è quella di Mediaset . “È la prima volta”, afferma Araimo, “che un editore italiano ha un ruolo rilevante
in un soggetto che è veramente mondiale, un’azienda leader in una componente della catena del valore del mercato dei media, il contenuto, che sarà
essenziale anche sui nuovi media”.
grazie martin!
scusate, ma non mi prendeva il link per intero...!
ho provveduto comunque a correggere il post per riportare l'articolo.
così lo leggete due volte...!;-)
dagli stati uniti arriva la current tv, fusione tra internet e telvisione...con la possibilità però di essere anche pagati per ciò che si filma e si
manda in redazione!si prospetta essere un nuovo fenomeno di sviluppo. eccovi il link:
date un occhio anche al video nella pagina, molto carino! e ai link sopra, articoli di repubblica e la stampa e link al sito ufficiale di current.
.."Una You Tube al cubo: informazione, spettacolo, pubblicità autoprodotti, con il turbo dell'impatto mediatico della tv. Tutto questo negli Usa,
attraverso Current Tv. E, fra aprile e maggio, anche in Italia, dove Current si prepara a sbarcare, con una edizione italiana e in italiano, sulle
parabole di Sky: cominciate a ruminare copioni...."
..."You Tube" è un vero fenomeno ma non un vero business. Current è un vero business ma non è ancora considerato un fenomeno anche se, permettetemi,
presto lo sarà».
Originariamente scritto da MariC
che ne pensate? http://www.wimax-italia.it
date un'occhiata al futuro del wireless (!?!?)
era ora... a quanto ne so a Lubiana stanno già testando i primi allacciamenti.
e per chi non lo sapesse ci sono delle frequenze libere che possono essere utilizzate da tutti. Dovrebbero essere dai 5725 - 5875 mhz. Pensate al
fatto di poter fare una intranet senza bisogno di fili.
Originariamente scritto da Elena82
dagli stati uniti arriva la current tv, fusione tra internet e telvisione...con la possibilità però di essere anche pagati per ciò che si filma e si
manda in redazione!si prospetta essere un nuovo fenomeno di sviluppo. eccovi il link:
date un occhio anche al video nella pagina, molto carino! e ai link sopra, articoli di repubblica e la stampa e link al sito ufficiale di current.
.."Una You Tube al cubo: informazione, spettacolo, pubblicità autoprodotti, con il turbo dell'impatto mediatico della tv. Tutto questo negli Usa,
attraverso Current Tv. E, fra aprile e maggio, anche in Italia, dove Current si prepara a sbarcare, con una edizione italiana e in italiano, sulle
parabole di Sky: cominciate a ruminare copioni...."
..."You Tube" è un vero fenomeno ma non un vero business. Current è un vero business ma non è ancora considerato un fenomeno anche se, permettetemi,
presto lo sarà».
Già da diverso tempo esiste Qoob che è una cosa molto simile...
p.s. nota bene in fondo alla pagina: Mtv Italia srl
Una nuova frontiera per il video (media) editing? http://www.youtube.com/watch?v=hQB8oG5rlJA
So di un famoso regista che usa questo tipo di sistema per montare, ma ora non mi ricordo il suo nome...
Originariamente scritto da Martin
Una nuova frontiera per il video (media) editing? http://www.youtube.com/watch?v=hQB8oG5rlJA
So di un famoso regista che usa questo tipo di sistema per montare, ma ora non mi ricordo il suo nome...
Ah, Peter Greenaway usa un sistema simile per mixare un suo film durante una VJ session...
Settimana della Cultura, il 27 marzo al cinema con 1 euro
Anche il Cinema è coinvolto nella decima edizione della Settimana della Cultura, organizzata
dal ministero per i Beni e le Attività culturali dal 25 al 31 marzo.
Tra le tante iniziative di carattere nazionale in calendario, anche una giornata dedicata al
Cinema con l’adesione di Agis (Associazione generale dello spettacolo), Anica (Associazione
nazionale industria cinematografica), Anec (Associazione nazionale esercenti cinema) e Anem
(Associazione nazionale esercenti multiplex): giovedì 27 marzo biglietto unico a 1 euro per
tutte le sale e per tutti gli spettacoli.
In più, segnaliamo l’adesione del Centro sperimentale di cinematografia con l’appuntamento
dal titolo Luci e ombre dell’espressionismo, dal 26 marzo presso il Cinema Trevi – Cineteca
nazionale di Roma, al biglietto ridotto a 4 euro. La prima parte della rassegna, dedicata al
cinema espressionista tedesco, propone i titoli fondamentali del movimento artistico fiorito in
Germania tra il primo decennio del Novecento e l’avvento del nazismo. I film proiettati
nell’ultimo spettacolo del giorno saranno accompagnati dal vivo al pianoforte da Antonio
Coppola. Il calendario delle proiezioni è pubblicato nel sito internet del Centro sperimentale
di cinematografia.
Da qui si può accedere al programma completo delle iniziative della Settimana della
Cultura, pubblicato nel sito internet del ministero per i Beni e le Attività culturali.