Pagine:
1
..
16
17
18
19
20 |
carlo
Amministratore
Risposte: 2024
Registrato il: 10-3-2002
Provenienza: roma
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
per l'esame
domani alle 15
al momento mi risultano iscritti (qui nel forum)
ELISA MARCONI (bene! ma quando copi-incolli da google, aggiusta il testo, cambia la data, almeno)
Silvia Crocetti (mi piaccio le tue 3 tag, ma correggi...sei in esame...un microbo errore di battitura)
Alessia Riccò
AGOSTINI GIORGIO
Federica Rocchi
rosaria farina
ho questi nomi.
Mettete in un post (e stampatelo) le tag e una sintesi dei vostri "passi" nel forum e nel corso.
Così posso valorizzarlo.
Se non ho cognizione della partecipazione all'esame non avrò cognizione...
|
|
-fede-
Member
Risposte: 11
Registrato il: 15-11-2007
Provenienza: osimo
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
per l'esame
Federica Rocchi
3 TAG:
_ my-media
_ blog
_ social tagging
|
|
rosaria riccia
Member
Risposte: 10
Registrato il: 11-2-2008
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
TAG: 1.corpo in relazione con l'elettronica 2.cyber performance 3.interattività digitale
|
|
rosaria riccia
Member
Risposte: 10
Registrato il: 11-2-2008
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
Ci sono prof., sono Rosaria Farina.
|
|
Al3
Member
Risposte: 18
Registrato il: 6-2-2008
Provenienza: Civitanova
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
si ci sn all'esame...salvo imprevisti...ihiheheh...a domani
|
|
Al3
Member
Risposte: 18
Registrato il: 6-2-2008
Provenienza: Civitanova
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
spero ke le mie tag vadano bene, prof...ho cercato di prendere le 3 parole "nette" che secondo me, rispecchiavano meglio i miei argomenti...
|
|
carlo
Amministratore
Risposte: 2024
Registrato il: 10-3-2002
Provenienza: roma
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
la tag
Quota: | Originariamente scritto da Al3
spero ke le mie tag vadano bene, prof...ho cercato di prendere le 3 parole "nette" che secondo me, rispecchiavano meglio i miei argomenti...
|
UN NUOVO LINGUAGGIO
è un pò generica
precisala.
Ne parliamo domani in esame.
|
|
-fede-
Member
Risposte: 11
Registrato il: 15-11-2007
Provenienza: osimo
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
sintesi degli interventi al forum
- location immaginarie. Ho seganalato i Monti della Laga citando parole dello stesso Herzog
- My Berlin.art Psychogeography
- location immaginarie. Ho segnalato la chiesa dei morti ad Urbania
- considerazioni sul wi-fi
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=359&page=9
- usare un computer con la forza del pensiero
- domotica ovvero l'automazione domestica
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=359&page=13
- location herzoghiane
- il futuro della pubblicità in rete generata dal consumatore
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=359&page=14
...non so se devo indicare anche i post che ho inserito in Europedia..
|
|
Elisa M
Member
Risposte: 28
Registrato il: 28-1-2008
Provenienza: recanati
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
Elisa Marconi -Tag e Percorso-
Elisa Marconi
TAG:
-Net-attivismo
-Un radar sociale
-Wi-fi and wearable computer
Il mio capitolo di riferimento è: "nomadismo e infomobilità"
Con la prima tag, "Net-Attivismo", prendo in considerazione tutte quelle iniziative fatte utilizzando i nuovi media con lo scopo di scuotere la
società di fronte a vari problemi.
I link riguardanti l'argomento sono:
iniziativa contro il mc.Donald
http://www.agireora.org/info/news_dett.php?back=rt&id=342
Iniziativa a favore della giornata del ricordo dei martiri delle foibe
http://it.novopress.info/?p=9209
Attivismo online e raccolta firme
http://keypivot.com/online-firmiamo-it-piattaforma-raccogliere-firm...
Wikia Search, il motore di ricerca collaborativo
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=6632
Twitter e microgiornalismo
http://www.twitter.it
Con la seconda tag "un radar sociale" ho analizzato come le nuove tecnologie stiano influenzando le nuove generazioni sotto il punto di vista della
socializzazione.
approfondimenti su Rheingold
http://www.rheingold.com/
http://libri.html.it/recensioni/libro/134.htmlhttp://it.wikipedia.o...
Toothing
http://mondonico19.splinder.com/archive/2004-04
Lop vs toothing
http://www.repubblica.it/2004/e/sezioni/scienza_e_tecnologia/police... l/policel.html
http://www.imli.com/imlog/archivi/000172.html
Con la terza tag “Wi-fi e wearable computer” ho riportato alcuni esempi di tecnologia wi-fi e alcune pratiche che ne conseguono
Digital Hot-spotter
http://www.macitynet.it/macity/aA20021/index.shtml
E' in arrivo Webree
http://www.calshop.biz/diario/?p=676
Rockaway Hotspot:
http://it.wikipedia.org/wiki/Hotspot_(Wi-Fi) />
http://www.myspace.com/rockawayitaly
ZYPAD
http://www.eurotech.com/IT/prodotti.aspx?pg=Wearable%20Pc
http://www.eurotech.com/IT/news.aspx?pg=news&id=76
Tecnologia e Design
http://www.personalviewer.com/pdf/smau_ita.pdf
Festival For Unstable Media
http://www.wikiartpedia.org/index.php?title=Festival_for_Unstable_M...
Blast Of Theory
http://www.blasttheory.co.uk/bt/work_cysmn.html
Altri link riguardanti le nuove tecnologie in generale:
Ejamming:
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1873882
Smart Dust
(video) http://it.youtube.com/watch?v=HzKYam-65v0
EUROPEDIA:
Tre link per le possibili location dei film di Herzog:
-Ussita –gole del fiume ussita- come possibile location per Aguirre furore di dio
-Gradara –castello- possibile location per Nosferatu
-Colfiorito –parco- possibile location per Kaspar Hauser
Per i film girati nelle marche ho inserito:
Recanati – link http://marchecinema.cultura.marche.it/
Fabriano – l’assassino ha riservato nove poltrone
Ascoli – Morirai a mezzanotte
S.Benedetto del tronto – l’allenatore nel pallone
Civitanova Marche – ciao cialtroni
|
|
pan giorgio
Member
Risposte: 12
Registrato il: 11-2-2008
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
PIANO ESAME
AGOSTINI GIORGIO
EUROPEDIA:
location herzog:
- fiume tronto, monte conaro, lago di pilato (ispirati al film Aguirre, furore di Dio)
- piane di castelluccio (ispirate al film Kaspar Hauser)
P.S. in collaborazione con rosaria riccia
film girati nelle marche:
-i delfini, il grande blek, il maestro degli errori (tutti girati ad ascoli piceno)
PERFORMING MEDIA:
Tag:
- psicotecnologia:
La rapidissima evoluzione delle tecnologie per la comunicazione e la loro sempre più ampia diffusione mettono a disposizione di un numero crescente di
utenti risorse e strumenti di conoscenza di grande potenza e di facile impiego ma, contemporaneamente, modificano profondamente i comportamenti, gli
stili di vita e anche gli assetti cognitivi ed affettivi.
"L'arte non è imitazione della vita, ma la vita è l'imitazione di un principio trascendente col quale l'arte ci rimette in comunicazione"
Antonin Artaud
"Fare della propria vita un esperimento, questa è la libertà dello spirito"
Friedrich Nietzsche
link: http://www.rekombinant.org/old/article.html.sid=2092
http://it.wikipedia.org/wiki/Psicotecnologia
http://clarence.dada.net/internet20/dk-intervista.html
- interaction design:
è l'attività di progettazione dell'interazione che avviene tra esseri umani e sistemi meccanici e informatici. Scopo fondamentale è quello all'utente
l'opportunità di costruirsi un proprio teatro degli eventi,una strategia di simulazione di cui essere co-autore attraverso uno sguardo che agisce
nella visione (essere autori di se stessi!!)
LINK:
http://www.wikipedia.org/wiki/Interaction_design
http://www.10people.net/tutorial/interaction_design-ask_tog/pricipi... raction_design.html
non sò perchè mi dà problemi l'ultimo link....
- wi-fi:
Il Wi-fi, ovvero la possibilità di collegarsi a Internet via onde radio, è il fenomeno del momento...... se il futuro digitale potesse trovare la sua
realizzazione proprio grazie alla disponibilità dei nuovi cittadini ad essere non solo consumatori ma produttori di informazioni e valori d'uso capaci
di inventare opportunità di mercato incardinate all'interno di una nuova emancipazione civile??
link:
http://www.wikipedia.org/wiki/Wi-Fi
http://www.marcocattaneo.com/2006/08/17/google-wifi/
http://www.punto-informatico.it/p.aspx?i=336187
http://www.fon.com
http://www.ciao.it/Con_la_W__Opinione_654082
|
|
ciccina
Member
Risposte: 20
Registrato il: 20-3-2007
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
Silvia Crocetti 3 Tag e Percorso...
Tag:
* La Res Telematica;
** Autori Di Se Stessi;
*** Creative Commons.
Il capitolo che ho preso in riferimento è: " LA VIA LUDICO PARTECIPATIVA ALLA CITTADINANZA DIGITALE.
(Però all'inizio ho messo anche altre cose e mi riferisco ai primi 2 punti qui sotto che sono riferiti ad un altro argomento...)
Nel forum ho messo:
- smart mobs politico
link di riferimento: http://www.webgol.it/2006/04/05/smart-blog-mobs/
- warwalking: cercando la connessione libera
link di riferimento: http://translate.google.com/translate?hl=it&sl=en&u=http://www.casl... u/warchalknote.htm&sa=X&oi=translate&resnum=4&ct=result&prev=/search%3Fq%3D Warwalking%26hl%3Dit%26sa%3DG
http://freethoughts.feeldifferent.org/2008/01/19/warwalking/
/> http://translate.google.com/translate?hl=it&sl=en&u=http://en.wikip... /wiki/Wardriving&sa=X&oi=translate&resnum=8&ct=result&prev=/search%3Fq%3DWa rwalking%26hl%3Dit%26sa%3DG
http://www.ciao.it/Con_la_W__Opinione_654082
/>
- il futuro è già arrivato, ma non è stato distribuito in parti eguali
link di riferimento: http://punto-informatico.it/p.aspx?i=391696
- Mondi Attivi
link di riferimento: http://mimirdigest.blogspot.com/2007/06/mondi-3d-mondi-attivi-activ...
http://www.lavelavacanze.it/mondo3d.htm
- chip elettronico nel passaporto
link di riferimento: http://www.giornaletecnologico.it/dirweb/200510/28/4360e0a60296f
http://www.pdoscarweb.it/phpn/html/modules.php?name=News
- Italia digitale 2010
Per il rilancio della competitivitÃ
e della crescita del Sistema Paese
- Italia Digitale
link di riferimento:
http://www.itadig.org/
- E-governemt e Firma Digitale
EUROPEDIA
Possibili location per i film di Herzog:
- Fermo - Palazzo dei Priori possibile location per Nosferatu;
- Lago di Fiastra possibile location per girare Grizzly Man;
PS: anno scorso ho messo anche delle immagini qui nel forum alla pag.3 e sono del Monte Conero...
|
|
-fede-
Member
Risposte: 11
Registrato il: 15-11-2007
Provenienza: osimo
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
per l'esame
EUROPEDIA
location herzoghiane:
_Guadalupe, il vulcano de la Soufriere
location immaginarie:
_Monti della Laga e il Parco Nazionale dei Sibillini
_Urbania, la chiesa dei morti e il cimitero delle mummie
location marchigiane:
_San Leo, "Hudson Hawk, il mago del Furto"
_Monte Conero e Civitanova "Ciao Cialtroni!"
_Fano,"Estate violenta"
|
|
tiziana
Newbie
Risposte: 1
Registrato il: 17-5-2007
Provenienza: Fabriano
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
Caro Prof.,
sono Tiziana Befera, ci siamo conosciuti nell'atrio dell'accademia di Macerata il giorno dell'esame, ricordi? sono la ragazza senza rete di Fabriano e
sto facendo salti mortali per cadere nella RETE! ci riuscirò? Ho ancora difficoltà a destreggiarmi tra i vari link consigliati e praticamente per
adesso sto facendo ZAPPING...mi sento però un pò persa e inconcludente in questa fase di rodaggio. Hai consigli da darmi? Ho anche comprato tuo
originalissimo libro e ho fatto zapping anche là. Ora inizierò a leggerlo più seriamente, credo mi sarà di aiuto...
AIUTO, AIUTO, AIUTO
A presto Prof!
Titti
Bene! Sono nel forum........
|
|
carlo
Amministratore
Risposte: 2024
Registrato il: 10-3-2002
Provenienza: roma
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
Entra nella piattaforma di social networking
Quota: | Originariamente scritto da tiziana
Caro Prof.,
sono Tiziana Befera, ci siamo conosciuti nell'atrio dell'accademia di Macerata il giorno dell'esame, ricordi? sono la ragazza senza rete di Fabriano e
sto facendo salti mortali per cadere nella RETE! ci riuscirò? Ho ancora difficoltà a destreggiarmi tra i vari link consigliati e praticamente per
adesso sto facendo ZAPPING...mi sento però un pò persa e inconcludente in questa fase di rodaggio. Hai consigli da darmi?
<<<
Entra nella piattaforma di social networking degli studenti dell'Accademia!
http://hmcstudenti.ning.com/
Ec organizzatevi per richiedere l'accesso wi fi
in accademia.
Ed organizzatevi con i vostri portatili.
Condividete il + possibile.
Fatelo anche x i passaggi in auto...
<<<
Ho anche comprato tuo originalissimo libro e ho fatto zapping anche là. Ora inizierò a leggerlo più seriamente, credo mi sarà di aiuto...
AIUTO, AIUTO, AIUTO
A presto Prof!
Titti
<<<
il 13 marzo riprendo le lezioni
e tra qualche giorno linkerò il nuovo forum
qui in queste pagine.
E poi ti arriveranno comunque le gnuletter
che segnalano le iniziative che curo.
Bene! Sono nel forum........ |
|
|
carlo
Amministratore
Risposte: 2024
Registrato il: 10-3-2002
Provenienza: roma
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
il 13 marzo inizio il nuovo corso
attarverso questo forum
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=375
potete sapere le mie mosse.
Se mi volete incontrare e sapere cosa sto preparando nel territorio...
Agganciatevi con un post di saluto in modo che vi possano arrivare le notifiche via email dello sviluppo delle discussioni.
ciao
|
|
LoLLo
Member
Risposte: 30
Registrato il: 8-10-2007
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
Muoversi con i mezzi è più facile, Google lancia il servizio Transit.
Muoversi con i mezzi è più facile
Google lancia il servizio Transit
Muoversi in città, utilizzando i mezzi pubblici, adesso è più facile. Google ha infatti lanciato Transit, il nuovo servizio che fornisce agli utenti
indicazioni su come pianificare un tragitto, utilizzando diversi mezzi: autobus, metropolitana, tram e treno. Google Transit segnala all'utente le
tratte coperte, le fermate più vicine al punto di partenza e di arrivo, i tempi di percorrenza e addirittura gli orari di riferimento.
Il servizio, lanciato in Italia come primo Paese europeo, vede già coinvolte con importanti collaborazioni la Provincia di Firenze e il comune di
Torino. Prossimamente, il servizio verrà attivato anche presso il comune di Genova e quello di Venezia. Nel frattempo, ulteriori incontri sono in
corso con amministrazioni locali e società di trasporto pubblico per estendere il servizio a quante più aree in Italia.
Matteo Renzi, presidente della provincia di Firenze, ha spiegato che "il Consiglio ha voluto attivare Google Transit per facilitare l'uso dei mezzi
pubblici da parte non solo dei cittadini, ma anche delle migliaia di turisti che visitano ogni anno il territorio di Firenze e provincia. Grazie a
questo nuovo strumento, non si dovrà più essere costretti a chiedere informazioni su orari, tragitto, coincidenze e costi della trasferta".
Dello stesso avviso è Maria Grazia Sestero, assessore ai Trasporti del Comune di Torino, che ha dichiarato: "In questo modo ci poniamo all'avanguardia
nei sistemi d'informazione all'utenza, grazie al lavoro svolto dal Gruppo Torinese Trasporti e da 5T, la società che si occupa di tecnologia applicata
al trasporto".
"Il progetto Genova Città Digitale ha un duplice obiettivo: creare un'infrastruttura di collegamento immateriale e ovunque fruibile per la città e la
sua crescita e offrire servizi veramente utili ai cittadini", ha affermato Marta Vincenzi, sindaco di Genova. "L'accordo con Google per il servizio
Transit rientra nella categoria dei servizi a valore aggiunto che vogliamo offrire ai genovesi sia direttamente sia tramite collaborazioni qualificate
come questa".
Aldo Spivach, Stratregic Partner Development Manager di Google, ha sottolineato come "il progetto Transit stia attirando sopratutto l'attenzione degli
enti pubblici, sempre più sensibili ai concetti di mobilità sostenibile e innovazione. Con Google Transit cerchiamo di promuovere il servizio pubblico
in maniera facile ed efficiente".
|
|
peppino neroni
Member
Risposte: 74
Registrato il: 21-3-2007
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
L'Unione Europea ha approvato un documento nel quale si indica l'intenzione di promuovere l'open
L'Europa sceglie l'open source
La Commissione Europea ha pubblicato uno Strategy Paper in cui si impegna a preferire software Open Source per i futuri progetti di Information
Technology. In particolare «Per tutti i nuovi progetti, dove la distribuzione e l'utilizzo sia previsto anche all'esterno delle infrastrutture della
Commissione, il software Open Source sarà la piattaforma di sviluppo e distribuzione preferita».
Il commissario agli affari amministrativi Siim Kallas, per bocca della sua portavoce Valeri Rampi ha dichiarato in un'intervista che «non si tratta di
una nuova strategia. La Commissione ha avuto una strategia per l'Open Source fin dal 2000, strategia che è stata regolarmente aggiornata man mano che
il software maturava e che la nostra esperienza e capacità migliorava». E infatti già nel 2000 la Commissione Europea pubblicava una strategia di
intenti che però, fu subito precisato, era stata redatta «principalmente a scopo informativo». Nel nuovo documento, invece, è chiaramente scritto che
«per tutti i futuri progetti IT e le future forniture [di software], la Commissione dovrà promuovere l'uso di prodotti che supportano standard aperti
e ben documentati. L'interoperabilità è un aspetto critico per la Commissione, e l'utilizzo di standard aperti e diffusi è un fattore chiave per il
suo raggiungimento».
Il documento riveste un ruolo ancora più importante, visto che si tratta del primo caso in assoluto in cui la Commissione Europea assume una posizione
netta e ufficiale a favore del software libero. Una decisione che non fa fare i salti di gioia a Microsoft, il cui portavoce Jesse Verstraete di
stanza a Bruxelles ha preferito non commentare la notizia. Secondo l'agenzia di stampa Bloomberg, si tratta di un ulteriore ostacolo per la società
fondata da Bill Gates: «La compagnia sta cercando di prevenire l'aumento delle defezioni degli enti governativi dal suo software proprietario a
vantaggio del software scritto da sviluppatori Open Source». Inoltre bisogna anche ricordare che Microsoft negli ultimi anni è stata multata
dall'Antitrust Europea per un totale di 1,68 miliardi di Euro e che ci sono all'attivo altre due indagini Antitrust, riguardanti l'abuso di posizione
dominante del Microsoft Office e del browser Internet Explorer, quest'ultima fortemente voluta dalla società che sviluppa il browser Opera.
La notizia è stata invece accolta favorevolmente dai sostenitori del software libero. Carlo Piana, avvocato della Free Software Foundation Europa, ha
dichiarato che «C'è una crescente pressione sulla commissione per l'adozione di software Open Source» e benché si dica soddisfatto del documento
pubblicato dalla Commissione Europea, «Esiste un divario tra le proposte e l'adozione. Occorre del tempo per applicare le linee guida».
|
|
peppino neroni
Member
Risposte: 74
Registrato il: 21-3-2007
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
Il Comune di Venezia sfida il Web 2.0
Il vice-sindaco di Venezia, Michele Vianello, lancia una sfida: applicare il Web 2.0 alla Pubblica Amministrazione
Nel corso di un incontro al Telecom Future Centre di Venezia, il vice-sindaco della città dei calli e dei canali, Michele Vianello, ha lanciato la sua
sfida "Amministrare 2.0": applicare alla Pubblica Amministrazione le potenzialità del Web 2.0.
Vianello ha fissato gli obiettivi di questa svolta che punta su un nuovo approccio mentale da parte del dipendente pubblico.
Ed è proprio dal dipendente pubblico che si deve partire per innovare la PA al suo interno, «senza aspettare una legge che la riformi dall'alto»; se
nella vita privata si posseggono cellulari di ultima generazione, si interagisce su web, si usa il VoIP, si chatta, allora il pubblico dipendente può
trasferire al lavoro le competenze informatiche e tecniche di cui quotidianamente si avvale nel privato.
L'obiettivo del vice sindaco di Venezia è che la Pubblica Amministrazione diventi una rete sociale fatta di partecipazione attiva e dinamismo
interattivo.
Piattaforma ideale di questa "rivoluzione" - spiegano in un comunicato - è l'open source, che consente l'utilizzo in rete di software e la
condivisione del dato in un formato libero da schemi proprietari.
Tra le innovazioni proposte: "Fixami", una piattaforma aperta per segnalare on-line la necessità di interventi manutentivi; voip e chat, per mettere
in comunicazione il libero professionista con i tecnici dello Sportello unico; un software che visualizza entrate e uscite del bilancio comunale, per
la massima trasparenza gestionale; e per disincentivare attività illecite: videocamere che monitorano aree urbane critiche e proiettano le immagini su
megaschermi.
E persino la classica "timbratura del cartellino" può essere sostituita con l'utilizzo di una smart card inserita nel pc usato per lavorare a
distanza. Il tele-lavoro, se più diffuso, potrebbe contribuire a risolvere problemi quali la carenza di spazi lavorativi, l'inquinamento atmosferico
causato dallo spostamento dei pendolari su quattro ruote, ed il traffico.
Guarda il video del covegno
http://194.243.104.164/archivio/amministrare20.wmv
|
|
peppino neroni
Member
Risposte: 74
Registrato il: 21-3-2007
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
Social Media Lab II: le sinergie tra marketing e web 2.0
L’annuncio dell’evento lo aveva dato, come di consueto, Giacomo Dotta su Webnews, il Social Media Lab allo IULM, per i lettori di OneWeb20 non è una
novità: il primo evento lo avevamo riportato qualche mese fa, mettendo l’accento sull’interazione tra educazione e web 2.0.
Questa volta si è parlato delle sinergie tra il Web 2.0 e il marketing.
Molti gli ospiti presenti: Alberto Abruzzese (Università IULM), Mafe de Baggis (Daimon),Elisa Perillo (Zooppa), Pier Ludovico Bancale (Bootb),
Francesco D’Orazio (Zzub), Sasha Monotti (Blogmeter),
Interventi tutti interessantissimi che hanno avuto in comune i nuovi aspetti di interazione, e in alcuni casi integrazione, tra il web 2.0 e il nuovo
marketing.
Creatività condivisa, nuovi modi di pubblicizzare un prodotto, nuove idee, e via dicendo.
Le iniziative del Social Media Lab sono interessanti e hanno riscosso un successo decisamente crescente. I partecipanti crescono di giorno in giorno e
il social network, attivato per fornire supporto all’evento, presenta una comunità abbastanza attiva e interessata agli argomenti. Questi segnali sono
sintomi di una nuova consapevolezza e una nuova voglia di fare che sta prendendo piede nel nostro paese e che non può che renderci felici.
L’Italia non è sempre necessariamente l’ultima ruota del carro. Eventi come questo, e come il MiniBar che ha seguito l’incontro, dimostrano che
qualcosa sta cambiando, potrà essere un cambiamento lento e difficile, ma sarà sicuramente qualcosa di positivo che potrà portare il nostro paese ai
livelli dei comuni standard europei.
|
|
peppino neroni
Member
Risposte: 74
Registrato il: 21-3-2007
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
Il ritorno dei watch phone
I watch phone, orologi con funzionalit¨¤ telefoniche, sono ormai alcuni anni che cercano di proporsi all¡¯attenzione del grande pubblico. Per motivi
legati a costi, funzionalit¨¤ e praticit¨¤ d¡¯uso sono per¨° sinora stati considerati poco pi¨´ che semplici gadget.
Gadget Craver propone attualmente online 3 modelli marcati Epoq, che mi pare possano destare un certo interesse, tenuto conto delle loro
caratteristiche principali.
L¡¯EGP-WP78 viene presentato come il pi¨´ sottile watch phone tribanda del mondo, con soli 13 mm di spessore, per un peso di 70 g. E¡¯ un GSM
compatibile con le frequenze 900/1800/1900 MHz, con supporto di SMS e MMS. La batteria dura 120-150 minuti in conversazione e 70-100 ore in standby.
Lo schermo a colori ¨¨ ampio 1,3¡å e ha la risoluzione di 128 x 160 pixel. Funge anche da lettore MP3 ed i brani sono memorizzabili in una scheda di
memoria esterna in standard T-Flash, eventualmente ascoltabili anche con una cuffia Bluetooth.
L¡¯EGP-WP85 ¨¨ disponibile in due modelli: uno per il mercato americano e l¡¯altro per quello europeo, grazie alle frequenze 900/1800/1900 MHz.
Rispetto al precedente, troviamo integrata una fotocamera da 0,3 MP, la lingua italiana ed il supporto dell¡¯avviso a vibrazione.
L¡¯EGP-WP88 ¨¨ l¡¯ultimo nato ed anche il pi¨´ costoso tra i tre. Spiccano il desgin classico, il display OLED e l¡¯alimentazione tramite l¡¯energia
cinetica prodotta dal movimento del polso. E¡¯ un GSM quadribanda, anch¡¯esso compatto e leggero con 55 x 41 x 13 mm e 70 g di peso. La fotocamera ha
la risoluzione di 1,3 MP. Non manca l¡¯impermeabilit¨¤ all¡¯acqua, garantita sino a 50 metri di profondit¨¤. La memoria interna ¨¨ di 128 MB, sempre
espandibile.
|
|
peppino neroni
Member
Risposte: 74
Registrato il: 21-3-2007
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
Altomic ovvero creare video discussioni
Il web 2.0 è caratterizzato dalla possibilità d’interazione tra utente e autore, ma fino ad oggi abbiamo sempre assistito ad un interazione basata
quasi sempre su commenti scritti, facili da scrivere e veloci da inviare, blog docet. Ma forse pian piano ci stiamo avvicinando ad un web
d’intermezzo, qualcosa che si potrebbe definire web 2.5 cioè sempre interazione ma non più testo bensì video.
Almeno questa è l’idea di altomic, rivoluzionario servizio web che permette di affrontare varie tematiche di discussione e commentarle mediante dei
video. In pratica un utente invia un proprio video in cui parla della politica italiana (argomento tanto discusso in questo periodo) ed io posso
replicare ma non limitandomi ad un commento scritto ma bensì con un mio video.
E le potenzialità di questo sistema sono moltissime infatti se prima dovevo ad esempio portare a conferma della mia argomentazione tabelle, grafici,
etc ero costretto a caricarle su Imageshack e linkarle ora potrò tranquillamente commentare e parlare di queste tabelle senza tanti giri.
Inoltre finalmente potremo vedere anche la persona con cui parliamo e questo è un vantaggio sopratutto perché le parole ad esempio a seconda
dell’intonazione che gli si dà possono cambiare di significato. V’invito veramente a provarlo cosi che da iniziare a creare dei veri e propri
dibattiti stile Porta a Porta o meglio Video a Video. Infine un motivo in più per provarlo è che questo progetto è italiano al 100 per cento.
|
|
peppino neroni
Member
Risposte: 74
Registrato il: 21-3-2007
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
Flickr come archivio anche di video? L’annuncio potrebbe arrivare molto presto
E se Flickr, il più grande archivio internet di immagini, iniziasse ad accettare anche l’upload e la condivisione di video, iniziando a far
concorrenza a YouTube? L’idea ogni tanto riemerge, tra indiscrezioni e fantasie. Sembra, però, che questa volta un annuncio di un cambiamento di rotta
di Flickr potrebbe addirittura arrivare a breve termine.
Dopo aver acquisito Flickr, Yahoo! già nel maggio dello scorso anno per bocca del suo co-fondatore, Stewart Butterfield, si era rivelata interessata a
una parte interamente dedicata ai video. Per la serie: è frustrante per i nostri utenti voler uploadare nei nostri server foto e video delle vacanze,
e sapere che i video non vengono accettati e doversi rivolgersi altrove, come ad esempio a YouTube.
È passato molto tempo e ancora non è accaduto nulla. Secondo alcune indiscrezioni riportate da TechCrunch, però, una svolta radicale potrebbe avvenire
molto presto, addirittura entro il prossimo mese. Parte del ritardo, infatti, potrebbe essere dipeso da un lungo dibattito interno sull’opportunità di
creare un Flickr Video o meno.
Ovviamente né l’ufficio stampa di Yahoo! né i suoi dipendenti attraverso i vari blog hanno risposto a queste indiscrezioni, ma ormai la notizia sta
iniziando a circolare e sembra davvero che Flickr Video stia arrivando. Staremo a vedere; certo è che nel corso degli ultimi mesi sono nati numerosi
servizi di video-sharing, ma YouTube continua ad essere sempre il numero uno. Che Flickr Video possa intaccare questo strapotere?
|
|
peppino neroni
Member
Risposte: 74
Registrato il: 21-3-2007
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
La monnezza della Campania vista con Google Maps
La triste realtà degli ultimi periodi è purtroppo molto chiara, infatti quando dici Napoli, in Italia e nel mondo intero, nessuno pensa più a “pizza,
spaghetti e mandolino”, bensì solo ad una putrida, viscida ed ignobile cosa: la monnezza.
Una piccola, interessante sotto il punto di vista tecnologico, e positiva cosa, anche in questo assurdo caos (anche d’informazione) che si è creato
per le note vicende della monnezza in Campania c’è: il progetto “We are the trash!” del giornalista Giulio Finotti, ovvero la monnezza della Campania
vista con Google Maps grazie alle foto e alle segnalazioni dei lettori.
La “mappa turistica” della spazzatura in Campania è consultabile cliccando qui ed è in costante aggiornamento, grazie appunto alle numerose nuove foto
ed indicazioni date dai cittadini che vivono la cosa sul campo.
Siamo di fronte ad una di quelle iniziative simpatiche ma allo stesso tempo utili, che dimostrano ancora una volta come molti campani sappiano trovare
tempi e modi originali anche in una delle più disastrose situazioni ambientali degli ultimi anni (che fortunatamente, soprattutto a Napoli centro,
pare risolta o quasi).
Che dire? Non dimenticate di dare uno sguardo a questo simpatico progetto, ma non dimenticate soprattutto le bellezze artistiche e naturali che la
Campania ha, e a causa di tutto ciò sono scese in secondo, terzo, quarto o addirittura quinto piano.
|
|
eat_sushi
Member
Risposte: 24
Registrato il: 26-2-2007
Provenienza: rovereto
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
news
per la mia tesi sul mediattivismo ho segnato questo link del forum PM 2008, domani sono al mart alla ricerca di libri.. me ne sto mangiando su tutti i temi: second life, hacking, linux e
opensource.. in contatto con la prof.ssa cataldo sto ottenendo dei contatti con artisti contemporanei, per l'idea di fondo della tesi: III millennio =
pratica teorie 1900 arte/vita.
Se ha dei testi da consigliarmi, non aspetto altro!
Le manderò presto una mail con la bibliografia fin'ora.
Grazie e a presto, mi faccia sapere se le prenoto l'agriturismo, o se la invito a pranzo all'osteria (che ora ha aperto), veda il sito: dell'agriturismo
A presto!
|
|
carlo
Amministratore
Risposte: 2024
Registrato il: 10-3-2002
Provenienza: roma
Utente offline
Modalità: Not Set
|
|
ok, ci sentiamo + avanti.
Quota: | Originariamente scritto da eat_sushi
per la mia tesi sul mediattivismo ho segnato questo link del forum PM 2008, domani sono al mart alla ricerca di libri.. me ne sto mangiando su tutti i temi: second life, hacking, linux e
opensource.. in contatto con la prof.ssa cataldo sto ottenendo dei contatti con artisti contemporanei, per l'idea di fondo della tesi: III millennio =
pratica teorie 1900 arte/vita.
Se ha dei testi da consigliarmi, non aspetto altro!
Le manderò presto una mail con la bibliografia fin'ora.
Grazie e a presto, mi faccia sapere se le prenoto l'agriturismo, o se la invito a pranzo all'osteria (che ora ha aperto), veda il sito: dell'agriturismo
A presto! |
nel frattempo
dai un'occhiata a questo mio testo
l Movimento del 77: l’ultima avanguardia.
Per tirar fuori la memoria del Movimento del 77 dal cono d’ombra del terrorismo, in cui è stato relegato sia per ipocrisia sia per ignoranza, è
opportuno mettere in luce alcuni aspetti della cosiddetta ala creativa del movimento, in particolare quello sorto dall’occupazione dell’Università di
Roma.
E’ in questo senso che va rilevata l’esperienza degli Indiani Metropolitani, da cui è possibile cogliere fortissime tensioni di ricerca che
riguardavano le pratiche creative della scrittura e della performance, talmente avanzate da essere clamorosamente sottovalutate.
Eppure in molti di quei gesti è possibile trovare oggi delle chiavi per comprendere lo sviluppo di alcune mutazioni dei linguaggi e dei comportamenti:
dalle scritture mutanti on line a fenomeni come le “smart mob” ( i blitz auto-organizzati via SMS). Fenomeni che riconduco in buona parte alla
definizione di “performing media”: giocare le diverse potenzialità dei media attraverso azioni esemplari, per tradurre l’interattività in forme nuove
d’interazione sociale, perché non diventi automatismo tecnologico.
Allora come oggi, e come sempre, lo sviluppo della tecnologia è in buona parte affidato alla mobilità.
Lo sviluppo della scrittura è affidato al fatto di poter essere trasportata: se fosse rimasta ai graffiti marmorei non sarebbe andata così lontano.
Così le fanzine, veri e propri giornali d’invenzione (altro che volantini) diffusi per le piazze delle città, oltre che nei cortei che
l’attraversavano, (riappropriandosene: “riprendiamoci la città”) si rivelavano come dei media straordinari veicolati dai nostri corpi in azione nello
spazio pubblico.
Già Yello Biafra del gruppo punk Dead Kennedys cantava “Non odiate i media. Diventate i media!”.
Gli Indiani Metropolitani hanno fatto questo.
Sia gli slogan che le fanzine autoprodotte rappresentavano allora una pratica indipendente e irridente della comunicazione, paragonabile, per alcuni
versi, a molte “ipertinenze” nel web. Azioni e dissimulazioni nella comunicazione.
Anche Maurizio Calvesi in “Avanguardia di massa” (Feltrinelli,1978) riuscì a cogliere alcuni di questi aspetti, mettendo addirittura in relazione
l’inaugurazione del Beaubourg e la comparsa degli Indiani Metropolitani: “ecco due avvenimenti la cui simultaneità potrebbe essere emblematica”,
dice.
Il critico d’arte sostiene poi che entrambi rappresentano “due aspetti complementari della massificazione della cultura”.
Questa analisi di Calvesi - importante, più che altro, perché allora fu l’unica ad analizzare il fenomeno, pubblicando anche l’immagine di “OASK?!”
accanto a quelle di Duchamp – ci conduce dove vogliamo: in quei gesti creativi si coglieva il presagio della fine di un’epoca.
Nel suo piccolo, l’azione degli Indiani Metropolitani contribuì a sbilanciare l’asse della politica con un’opera così diffusa, così contagiante, fatta
di quelle interazioni tra arte e vita già lievitate in anni di culture pop ma ormai mature per demolire le retoriche del politichese.
Sia chiaro: non si trattava di creare forme d’arte ma di amplificare i corpi e le menti in fuga dalle sovrastrutture ideologiche per liberare energie
desideranti, per tradurre un pensiero divergente in azioni esemplari.
Le derive della mutazione
Gli Indiani Metropolitani nacquero da quell’amplificazione del pensiero in azione.
Spuntarono come un fungo, all’improvviso , in un habitat fertile, denso di un’umanità in agitazione.
I primi segnali di arrivarono dai Circoli Giovanili milanesi che annunciarono già nella fine del ‘76 nel manifesto “ abbiamo dissotterrato l’ascia di
guerra”, rilanciando un umore che già era emerso nella bolgia della Festa del Parco Lambro.
Erano sintomi di un disordine (grande ed eccellente) che stava montando, disgregando irreversibilmente le organizzazioni della sinistra rivoluzionaria
che fino ad allora avevano contenuto un gigantesco potenziale (si trattava di più di un milione di soggetti, tra i più attivi della nuova
generazione).
Lotta Continua da buon gruppo “spontaneista” aveva capito per tempo, auto-sciogliendosi proprio sulla contraddizione più bruciante: il corto circuito
tra il “personale” e il politico, ingestibile, più del minoritario militarismo.
Quel cortocircuito fu tale da provocare un forte e salutare disorientamento: sfondando i recinti della politica circolò nuova aria, ossigeno sul
fuoco. Una fiammata di energia incontrollabile che accese il Movimento del 77.
Si riscopriva la soggettività negata dall’oggettività illusoria della politica.
I linguaggi della militanza politica si confusero così con i comportamenti pop, creando stranissimi cocktail antropologici.
Fino a quel momento tutto scorreva in alvei predefiniti, un comunista rivoluzionario era una cosa, un fricchettone un’altra. Si confuse tutto.
S’inaugurò l’era degli ibridi, si avviarono le derive della mutazione.
Gli Indiani Metropolitani, noi : un piccolo gruppo nato all’interno della Commissione Emarginati (si autodefinì in questo modo per distaccarsi
polemicamente dalle altre commissioni intestardite sui paradigmi della politica) dell’occupazione di Lettere all’Università di Roma nel febbraio 1977,
giocarono proprio su questa confusione.
Fu un’operazione che si svolse a più dimensioni: una , quella determinante, consisteva nell’inventare slogan per lanciarli nelle assemblee ( e poi nei
cortei) da chi aveva la voce più grossa (“Beccofino” fu il nostro megafono) e scriverli con gli spray su muri e con pennarelli sui “tazebao”.
Un’altra era quella di compiere atti esemplari come inscenare cortei in fila indiana come quello improvvisato per lanciare il verso “Oask?!” (il nome
della prima testata di una lunga serie di fanzine... beh la prima fu "Enig/mistica" ideata con Massimo Pasquini) associandolo ad un particolare
movimento delle braccia , come per nuotare. O farsi il te (o il carcadé) nei cortei, per strada, con fornelletti da campeggio.
Oppure organizzare “sabba” al Pantheon (un “rave” ante litteram). O tapparsi la bocca con cerotti. Non tanto per truccarsi (lo facemmo solo due volte)
ma per spiazzare: non ci interessava la rappresentazione ma il blitz improvviso.
Il fatto straordinario era nel fatto che ogni slogan, ogni atto, ogni proclama una volta lanciato veniva preso dal Movimento, fatto proprio.
I mass-media, giornali e tv , non aspettavano altro. Si faceva colore e notizia.
E ne abbiamo approfittato: i media diffondevano il nostro virus, secondo un contagio mediatico ( “il linguaggio è un virus” dice Burroughs,
ricordate?).
Le nostre azioni, i nostri gesti, gli slogan, le fanzine, erano i media che contaminavano: un’epidemia simbolica. Un successo, se dovessimo valutare
con l’occhio d’oggi della pervasività mediatica.
Fu proprio per questo “successo” che il nostro gruppo dopo poco, nell’arco di due mesi neanche , si dissolse come gruppo attivo nel movimento: non si
riconosceva nell’aggregazione di massa, teorizzava la dissimulazione, amava inventare linguaggi-comportamento divergenti ed essere “altrove”. Emergeva
la necessità di cercare altri spazi per elaborare una propria poetica d’intervento.
Così accadde che a maggio con l’occupazione della casa in Via dell’Orso 88, la “casa del desiderio”, si trovò uno spazio in cui vivere e produrre, un
luogo in cui catalizzare e sperimentare attivamente quel cortocircuito tra personale e politico ( “quanto entra il 77 nell’88?”) .
Quel luogo fu infatti più una fucina creativa che una comune: uno spazio liberato dove scambiare energie e non dove vivere vita collettiva bensì
“connettiva”, come potrei affermare oggi..
Già in “OASK?!” ci firmavamo come “Indiani Metropolitani in dis/aggregazione”, dopotutto.
Rivendicavamo la nostra dimensione molecolare e psico-nomade. Un po’ aristocratica ma per fortuna autoironica, consapevole e selvaggia o ancora meglio
tribale: sì, tribale. Nel nostro rigetto degli stereotipi del politichese emergeva un desiderio di altri modi di comunicare, tutti da sperimentare.
Rompendo le strutture formali del discorso, flirtando tra alfabeto e iconogrammi, destrutturando il linguaggio in un modo più vitalistico e casinista
piuttosto che concettuale, come invece emergeva dal collettivo “A/traverso” dei nostri fratelli maggiori di Bologna.
Le parole come gesti come virus
In questo va inscritta la pratica di usare le parole come gesti radicali, espressioni dissociate e demenziali, per spiazzare il senso comune, non solo
quello dei mass-media ma anche quello di quei tanti militanti incapaci di misurarsi con l’ironia.
Il “detournement” d’impronta situazionista era infatti un modello di riferimento, avevamo letto Debord e Vanegeim, ci avevano stordito ma ci avevano
segnato.
.Ma tutto era confuso, indeterminato, e per questo destinato a dissolversi, meglio: a dissiparsi .
E lo sapevamo: “... ma si , si, restiamo poesia, pura immaterialità”, diceva qualcuno dei nostri, forse Fanale.
Si stava cambiando pelle: si abbandonava la scoria ideologica ma non si acquisiva un ‘altra identità.
Si rimaneva in mezzo al guado della mutazione.
Nell’ irrequietezza diffusa si percepiva il fatto di essere proiettati in una rivoluzione antropologica che solo oggi si va delineando con il
neo-tribalismo e le molteplici evoluzioni del digitale : da fenomeni come il cyber-punk che hanno segnato i primi anni novanta all’esplosione dei blog
e dei wiki: gli ipertesti partecipativi che stanno diffondendo sempre più i nuovi processi cognitivi non lineari, sinaptici come il nostro immaginario
in libertà.
Sta diventando regola, e non più solo eccezione radicale, il gioco libero del pensiero laterale e delle associazioni d’idee, una sorta di “automatic
thinking” che libera energia creativa. Potenzialità che oggi sono inverate nel web.
Allora furono solo intuizioni magari influenzate da alcuni modelli come il Dada e il Futurismo.
Ricordo ancora l’influenza di una mostra sulle “parolibere” futuriste, e su Marinetti in particolare. Quelle immagini divennero informazioni
evolutive: vissute in quella mostra si erano annidate nella mia mente come un “meme” (il principio attivo del contagio culturale e comportamentale,
come afferma Dawkins) e appena s’incrociarono con gli input magistrali di Pablo e di Massimo (Pasquini) si scatenò il putiferio delle fanzine.
In quelle scritture la parola poetica trovava la soluzione d’impatto nella performatività, associata all’azione. Lo slogan, il medium più usuale della
lotta politica, fu così utilizzato per la produzione di una drammaturgia paradossale, guerrigliera, radicalmente teatrale.
Il Movimento del 77 mise in campo, infatti, oltre alla conflittualità armata una guerriglia urbana performativa.
Ma attenti a non interpretarla sempre come una festa felice.
I girotondi inventati dal movimento femminista erano finiti.
La performatività neosituazionista dei blitz “indiani” esprimeva più che altro un’insofferenza generazionale: una domanda di nuove visioni, nuove
parole, nuovi comportamenti. Una domanda che non trovava risposte.
Tutto questo strideva con le sovrastrutture ideologiche della politica. Ci fu non solo quel cortocircuito di cui ho già parlato, ma un tilt (quello
che si provoca ai flipper quando li scuoti troppo… lo dico perché i flipper non esistono quasi più…sostituiti dai videogame).
Una rottura irreversibile con il mondo della politica proiettandosi in una deriva senza futuro: “ no future” recitava non a caso il movimento punk,
sorto in quello stesso periodo.
E’ qui che si delineò quella consapevolezza d’essere “l’ultima avanguardia”; anche se altre generazioni molti anni dopo (con i movimenti della
“pantera” o del “no-global”) hanno ritrovato l’energia antagonista, quello che non poteva può ricrearsi era quella sensazione di agire sulla punta del
naso del mondo.
Il mondo da allora corre molto di più, sulle onde e sulle reti della comunicazione istantanea, non lo si anticipa più.
Al massimo lo si può giocare, battendolo al suo stesso gioco: quello della comunicazione globale, dissimulandola, ibridandola con ciò che c’è di più
“locale”.
La tua soggettività connettiva.
Un esempio? I blog. Dalla storia alle storie, come scrivemmo allora.
|
|
Pagine:
1
..
16
17
18
19
20 |
|