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3kili
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carlo
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Risposte: 2024
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lezione e incontro da koreja
stampa l'attach
e fai girare
c'è il piano della giornata di studio con voi
Allegato: 22 aprile 2005.rtf (12kB)
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alice
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Risposte: 13
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arte e tecnologia
Una mattinata insolita,quella trascorsa al Castello Carlo V di Lecce: occasione per inoltrarmi nel mondo lunare e visionario di Sarah Ciracì
(emergente artista pugliese).La mostra consiste in creazioni davvero insolite,più vicine alla tecnologia che all'arte: dia-proiezioni(proiezioni di
diapositive su muro),fotografie digitali,light box,video.Il visitatore,un po'esploratore e audiospettatore si trova teletrasportato in una dimensione
anomala e fantascientifica tra luci e suoni(suggestioni dallo scrittore P.Dick?).In Trebbiatori celesti 2.0 ( video animazione) un uomo compare di
spalle sullo sfondo di un 'arida prateria,l'apparizione di un 'astronave sembra colmare la sua solitudine.Ci accorgiamo inoltre del soffio del vento e
di rumori alieni.E' solo un sogno? La proiezione scompare e il buio ritorna,rimangono le tende rosse della sala del castello.Alcune tele dipinte
evocano un bombardamento nucleare( con luci fastidiose e inguardabili),incubi del passato e timori per il futuro.Vedute apparentemente
fantascientifiche,il mondo creativo della Ciracì fa riflettere sul nostro pianeta e sui probabili pericoli di estinzione.ARTE e Tecnologia si aiutano
reciprocamente per comunicare emozioni e suscitare riflessioni.Così dovrebbe essere...
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Sarah
Member
Risposte: 24
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arte e tecnologia
Messaggio per Alice:
Posso chiederti quando sei stata al Castello Carlo V e ti sei inoltrata nel mondo lunare e visionario di Sarah Ciracì? Questa mostra interessante c'è
ancora?Non vorrei essermela persa (dubito che ci sia ancora) nel caso, oltre alla tua interessante testimonianza, hai raccolto depliant, foto,
materiale, immagini per il forum?
Ti ringrazio Sarah
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silvietta84
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Risposte: 19
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comic sans mssalve a tutti...e già da un pò che salto da un argomento ad un altro...leggo le
mail..guardo le immagini allegate dai miei compagni, ma ancora non riesco a "dire la mia" su qualcosa...mi sento un pesce fuor d'acqua in mezzo a
tanti "esperti" che parlano di cose di cui io so poco e niente...ma farò di tutto x sbloccarmi al + presto!comunque, non vorrei cadere nella banalità,
ma trovo questo corso molto interessante e affascinante e farò di tutto x seguire, non solo le lezioni ma anche conferenze e spettacoli vari,anche se
mi è difficile, visto che torno a casa ogni fine settimana.....sarebbe bello se riuscissimo a fare qualcosa di + ad Arnesano, durante gli orari di
lezione......concordo con gli altri in questo.........alla prossima........
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3kili
Member
Risposte: 25
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3kili
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Risposte: 25
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carlo
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Risposte: 2024
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la rete degli sguardi
Quota: | Originariamente scritto da 3kili
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bene
e se insieme a quello scatto d'immagine
ci fosse uno scatto di parola?
tenete conto che questo mio lavoro sulla rete degli sguardi teatrali è fondata la mia ricerca...
avete letto il mio libro?
nel frattempo date un'occhiata al lavoro che ho fatto con ragazzi + giovani di voi alla biennale di venezia del 1999
http//:www.teatron.org/diario
fatemi vedere!
parlate di ciò che avete visto
sarebbe curioso vedere quanto possano essere differenti le visioni...
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3kili
Member
Risposte: 25
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PER ECUBA_AMLETO,NEUTRO PLURALE
Spettacolo molto interessante, quello presentato il 22-23 aprile 2005 ai KOREJA.La tragedia di Amleto, ridotta ai minimi termini; un unico attore per
dar voce ai diversi personaggi che caratterizzano l'opera shakespeariana; il tutto si svolge all'interno di un gigantesco cubo di Rubik che viene
aperto pian piano, quasi a voler indicare l'intenzione di svelare il grande enigma dell'essere o non essere.Impressionanti le scelte
scenotecniche,dalla coppetta di pop-corn scoppiettante alla vaschetta con il pesciolino rosso. Il riflesso dell' acqua su una parte del cubo da l'idea
di un grafico di onde sonore mentre la voce fuori campo del defunto re di Danimarca si impone su Amleto e su tutta la scena.Coinvolgenti le musiche e
splendide le acrobazie di ROBERTO LATINI su di una altalena che pende al centro del cubo. Ciò che più sconvolge lo spettatore è "la
pubblicità",infatti sul finire della rappresentazione Latini interviene con commenti sulla situazione del teatro in Italia e su un telo vengono
proiettati gli sponsor dello spettacolo.Un modo alternativo per incrementare i guadagni.Dopo la breve interruzione lo spettacolo riprende.
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alice
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Risposte: 13
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per Sarah:
ciao,purtroppo la mostra della Ciracì si è conclusa il 25.I depliants erano finiti,ma troverai delle fotocopie alla copisteria di Arnesano.Ho un
articolo trovato su Qui Salento,come fare a dartelo?Sei all'università in questi giorni..forse ho capito chi sei...
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alice
Member
Risposte: 13
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Ancora io ...ma mi sono ricordata dell'incontro organizzato dall'università l'anno scorso con Latini .Mi colpirono i suoi occhi quasi glaciali, molto
espressivi e densi di vissuto e la sua apparente timidezza.Nello spettacolo su Caligola,Roberto si immedesimava fortemente nel personaggio,tormentato
e frantumato;il dramma di un personaggio storico era diventato il suo.Passato e presente si confondevano in una miscela di emozioni davvero
coinvolgente per lo spettatore.Sorprendeva la disposizione degli specchi sul palco e quel gioco di luci,tutte creazioni dell'attore(animale da
palcoscenico e giustamente paragonato a Carmelo Bene).Roberto ormai Caligola,comunicava il proprio stato d'animo con respiri affannosi e ossessivi; si
contorceva,si rannicchiava e si lacerava come preso da convulsioni.Il suo dolore si propagava all'infinito e richiedeva anche la partecipazione del
pubblico.Non era solo Roberto perchè riusciva a sdoppiarsi in tanti Io delusi e incompresi.Impersonava ruoli diversi giocando con le loro
voci.Colpiva il suo timbro vocale che cambiava tono a seconda dei volti che assumeva.Davvero una scoperta questo spettacolo.L'attore è riuscito ad
emozionare con la sua magnetica presenza scenica.Caspita quanto mi sta arricchendo questo SALENTO..
Non si potrebbero diffondere spezzoni di suoi spettacoli anche sul forum?
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eneri
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Risposte: 2
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RICHIESTA
SIAMO IN ATENEO, (SARA, CLAUDIA E IRENE) IN ATTESA DELLE LEZIONI VISITIAMO IL FORUM.
CI PIACEREBBE VEDERE LA PROSSIMA VOLTA A LEZIONE IL VIDEO SU A. ARTAUD E IL VIDEOGIOCO CHE CI AVEVA PROPOSTO.
A PRESTO
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carlo
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Risposte: 2024
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ok
Quota: | Originariamente scritto da eneri
SIAMO IN ATENEO, (SARA, CLAUDIA E IRENE) IN ATTESA DELLE LEZIONI VISITIAMO IL FORUM.
CI PIACEREBBE VEDERE LA PROSSIMA VOLTA A LEZIONE IL VIDEO SU A. ARTAUD E IL VIDEOGIOCO CHE CI AVEVA PROPOSTO.
A PRESTO |
su Artaud contateci
questa volta me lo ricorderò
ho appena girato un video x un convegno su questo tema
con i ragazzi di Macerata...
x i viodeogame
contateci
ci vediamo il 18 maggio
ore 15/18
stesso orario
x il 19 e il 20
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pamela r.
Junior Member
Risposte: 4
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? ? ?
... salve a tutti! comincio solo ora a mettermi in contatto con il forum e a partecipare attivamente alle vostre discussioni... per quel poco di cui
io possa comprendere! comunque gli argomenti trattati dal nostro corso sono molto interessanti solo che la cosa che più mi dispiace è che non posso
partecipare attivamente con le mie esperienze visto che il mio bagaglio culturale sull' argomento è davvero scarso e perchè comunque non ho mai avuto
esperienza diretta con questo tipo di cose... occasione per cui devo prendere come ottima occasione di apprendimento, l'asperienza di questo corso.
ma il primo pensiero che mi sovviene è : avete mai provato a salire e a immergervi in una giostra virtuale? per me è stata un esperienza bellissima
che ho provato e riprovato più volte e che immagino tutti hanno provato una volta nella vita. voi ci siete stati ? cosa vi è parso? proverò a fare
una ricerca sull'argomento e magari contribuirò anche io ad arricchire di notizie il nostro forum... ciao e a presto!!!
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Sarah
Member
Risposte: 24
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Messaggi per tutti
Per Alice:
Come prevedevo la mostra si è conclusa il 25 aprile nonostante al castello ci siano ancora i cartelloni affissi. Si anche credo di aver capito chi tu
sia perciò la prossima volta (probabilm a sociologia) magari possiamo scambiare due chiacchiere.
Per Pamela:
Ciao cara, anche io la prima volta non sapevo cosa scrivere però poi vedi che tutto viene naturale.
Per il professore:
Il suo libro l'ho letto già una volta e ora lo sto rileggendo per capire meglio alcuni concetti. Mi è piaciuto anche perchè sembrava come se parlasse
lei, come se raccontasse qualcosa di veramente eccezziunale (niente retorica). Non le nascondo che più leggevo il suo libro, e più mi veniva voglia di
sistemare quella sottospecie di sito internet che ha (o non ha, dipende dai punti di vista) il corso di laurea che frequentiamo...e non solo tante
altre idee che sto mettendo a punto nella mia rilettura perciò non appena la terminerò, sarò lieta di scrivere i miei pensieri, le mie opinioni e
perchè no le mie proposte.
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pamela r.
Junior Member
Risposte: 4
Registrato il: 27-4-2005
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... ormai ci sto prendendo gusto...
penso in continuazione a gli argomenti da inserire nelle nostre discussioni e come un fulmine a ciel sereno mi è venuto in mente l'esperienza che
abbiamo affrontato con il prof. santoro l'anno scorso: " l'incontro con michele sambin". l'esperienza è stata davvero interessante non solo per il suo
lavoro di teatro totale nel carcere ma anche per un gioco da lui costruito (o chi con lui) e a noi mostrato che ci proiettava in una nuova dimensione
trasmettendoci la visuale, i punti di vista e le sensazioni dei detenuti. era solo un gioco ma vedere il mondo da dietro le sbarre è stato
angosciante anche per chi, come me era proiettato solo in un gioco virtuale. mi è piaciuto molto quello che ha dato e che ancora sta dando ai detenuti
michele sambin, è un opportunità che lascia spazio alle qualità umane di persone e non di detenuti . quelli sono uomini che molto probabilmente hanno
sbagliato ma non per questo bisogna sottovalutare i loro sentimenti, la loro sofferenza, la loro lontananza dalle famiglie, i loro amori fuori e
dentro al carcere. le loro rappresentazioni teatrali forse non avranno tecnica o una dizione corretta, ma sono semplici, ricche di vita, di cuore e
quant'altro... sulle giostre virtuali non ho trovato nessuna notizia anche se a dire il vero non sapevo neanche cosa stessi cercando a riguardo, ma
sapete com'è,era il pensiero del momento e riflettendoci forse non c'era proprio un bel niente da discutere a riguardo...
Per Sarha: grazie per il tuo sostegno morale, è bello incontrarti anche qui. ti mando un saluto e miraccomando a domenica " TUTTI ALLO STADIO"
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Ela
Junior Member
Risposte: 7
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Ciao a tutti!sono stata molto colpita dal sito proposto dal professore in questo forum http://www.aiep.org/newaiep/it/frameit.html riguardo il gruppo italo svizzero di AIEP. Trovo veramente affascinante quest'ambito di applicazione
della danza con risvolti multimediali finalizzata alla costruzione di nuovi linguaggi espressivi, di cui prima di seguire questo corso e partecipare a
questo forum non ero a conoscenza. Purtr non ho potuto assistere alla loro performance addiruttura qui a Lecce! Avrei voluto provare appieno dal vivo
quelle emozioni create dalle atmosfere che viste nei video scaricati dal sito ho potuto solo immaginare..e nonostante tutto mi hanno letteralmente
affascinato!!!
Per questo motivo ho anche fatto delle ricerche su internet di gruppi affini che praticano + o - lo stesso tipo di attività per conoscere meglio
questo mondo e vi consiglio di visitare il sito http://www.altroteatro.it di una compagnia di Roma che propone spettacoli multimediali tra la danza, l'architettura, e le tecnologie della
motion capture e della motion graphics. Pycta è il titolo della loro ultima produzione, un evento improntato sul lavoro di squadra che coinvolge,
oltre ad artisti di teatro anche ricercatori informatici che in tempo reale operano sulla scena. In questo spettacolo la totalità dello spazio scenico
costituisce il "volume di cattura" in cui agiscono le nove telecamere a raggi infrarossi che catturano la danza fluida e la mutano in frammentazioni
solide di coreografia digitale, oppure in spazi fluenti di architettura viva. Lo spettatore è quindi immerso in un'atmosfera multipercettiva.
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
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hai ragione
Quota: | Originariamente scritto da SarahNon le nascondo che più leggevo il suo libro, e più mi veniva voglia di sistemare quella sottospecie di sito
internet che ha (o non ha, dipende dai punti di vista) il corso di laurea che frequentiamo...e non solo tante altre idee che sto mettendo a punto
nella mia rilettura perciò non appena la terminerò, sarò lieta di scrivere i miei pensieri, le mie opinioni e perchè no le mie proposte.
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è da fare
semplificando al massimo
ricreando lì i forum autogestiti
in primo luogo
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
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Tam
Quota: | Originariamente scritto da pamela r.
un fulmine a ciel sereno mi è venuto in mente l'esperienza che abbiamo affrontato con il prof. santoro l'anno scorso: " l'incontro con michele
sambin".
<<<
ops
l'avevo curato io quell'incontro
e quel cd che è stato presentato l'avevo pensato anch'io con il Tam
<<<
l'esperienza è stata davvero interessante non solo per il suo lavoro di teatro totale nel carcere ma anche per un gioco da lui costruito (o chi con
lui) e a noi mostrato che ci proiettava in una nuova dimensione trasmettendoci la visuale, i punti di vista e le sensazioni dei detenuti. era solo un
gioco ... |
bene
se ho capito bene t'interessa approfondire
porterò il cd-rom
finalmente!
ho sempre chiesto di zoommare sull'esperienza di sambin e del Tam
gli incontri con lui li hai seguiti?
neanche Galatina?
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
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foto!
torno a chiedervelo...
incollo qui ciò che avevo già scritto mesi fa
siete tanti
e poi oltre a voi ci sono quelli dell'altra classe e quelli delle diverse altre classi sparse per la penisola (non solo quella salentina)
come fare?
andate qui
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=229
cliccate su SFOGLIA e pescate dal vostro hard-disk una vostra foto
e spedite cliccando su RISPONDI come si fa normalmente nel forum
una volta pubblicata
andate con il mouse sulla foto e con il tasto destro cliccate
andate su PROPRIETA'
apparirà l'URL (l'indirizzo web) di questa foto
marcatelo e copiatelo (sempre con il tasto destro)
a questo punto andate su PROFILE,
il pulsante che appare dentro la casella dei vostri interventi
il primo da sinistra
andate su AVATAR
e incollatelo lì
ed è fatta
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Sarah
Member
Risposte: 24
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Violenza manifesta e latente
videogiochi arcade o più banalmente "spara e fuggi" sono stati i primi ad invadere il mercato e continuano ad essere i più apprezzati dai teenagers.
Fanno parte di questo genere giochi come Space Invaders e oggi, grazie ai progressi della grafica computerizzata, sono così realistici da avere la
sensazione di essere realmente in quel luogo. Solitamente i videogiochi di questo genere hanno un alto grado di violenza. Le ambientazioni sono
guerresche o poliziesche. Sulla violenza "manifesta" dei videogiochi è stato detto moltissimo e non ci soffermeremo oltre. Ciò che ci preoccupa di più
non è tanto questo tipo di violenza visibile. Temiamo di più il messaggio latente veicolato da certi giochi.
Ecco un esempio: tempo fa i giornali hanno molto enfatizzato la comparsa sul mercato di Evil 2, uno "spara e fuggi" stile realtà virtuale. Il
giocatore impersona una specie di Rambo del futuro che deve sterminare un esercito sconfinato di zombie. I particolari sono raccapriccianti: teste
mozzate, cervelli che schizzano fuori dalla scatola cranica, arti amputati, sangue da ogni parte. I media ne hanno parlato molto, descrivendo ogni
particolare visibile, ma trascurando secondo noi di affrontare un problema più sottile. Al di là della violenza gratuita manifesta, qual è il
messaggio subliminale nascosto? Semplicemente la condanna di stile nazista dell'alterità, del diverso. Gli zombie , insieme ai diversi, ai brutti,
agli sporchi e ai cattivi, possono diventare nell'immaginario degli adolescenti extracomunitari, albanesi, turchi e tutti i diversi di questo mondo.
Così il messaggio xenofobo è: "quelli ti minacciano, uccidili". E il ragazzino ubbidisce e spara all'impazzata con il joystick.
Una provocazione. Crediamo non sia così importante il grado manifesto di violenza dei videogiochi che fa scandalizzare i benpensanti e parlare i
giornali. Sparare a qualche personaggio di bit non ha mai fatto male a nessuno (ovviamente bisogna fare attenzione all'età, perché i bambini piccoli
fanno fatica a distinguere realtà e fantasia). Preoccupa invece questa invasione subliminale di messaggi razzistici. Ancora più ci fanno paura i
videogiochi camuffati. Sono giochi con un aspetto rassicurante, con scenografie in rosa e pupazzetti graziosi. Ce n'era uno, uscito una decina di anni
fa, nel quale si aggiravano decine di simpatici elfi. Gli elfi uscivano dalla macchina degli elfi, erano tutti uguali e saltavano senza scopo a destra
e a manca. Una volta ogni tanto, però, la macchina andava in tilt e "pensava differente". Risultato: uscivano elfi diversi da tutti gli altri (chissà
forse anche più intelligenti!) e dovevano essere assolutamente annientati pena la perdita del gioco. Bene, mettete un bambino davanti a videogiochi
così fatti e lui imparerà che la "normalità" e l'ordine devono essere difesi a ogni costo. La differenza è invece un danno e deve essere annientata.
Evviva la società della diversità. Superfluo ogni altro commento.
Eppure non tutti gli "spara e fuggi" sono dannosi. La sociologa Sherry Turkle, per esempio, considera un buon esercizio per la coordinazione motoria
giocare a Pacman (una specie di palla che ingurgita piccoli fantasmi colorati) e la Kyber di Pistoia ha appena realizzato Elicopter, un simpatico
giochino arcade con il quale, tra uno sparo e l'altro, si impara la matematica
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Elenuccia
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Risposte: 17
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SALVEEEEEEEEE
Salve a tutti!!!!
Buonasera prof.!!!!!!
Le ho mandato una e-mail per chiederle delle informazioni, ma credo proprio di averla mandata nel forum sbagliato:-) del terzo anno!!!
Le riformulo la mia domanda!!
Frequento il primo anno fuori corso dello Stamms di Lecce e frequentai le sue lezioni circa due anni fa.
Volevo sapere se fosse possibile, in sede d'esame, portare il suo libro "IMPARARE GIOCANDO" ed intervenendo al forum parlano delle parti del suddetto
libro che ho trovato più interessanti. Confido in una sua risposta!!!! Grazie!!!!!!!a presto!!!!!
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
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Turkle
Quota: | Originariamente scritto da Sarah
videogiochi arcade o più banalmente "spara e fuggi" sono stati i primi ad invadere il mercato e continuano ad essere i più apprezzati dai teenagers.
(...)
La sociologa Sherry Turkle, per esempio, considera un buon esercizio per la coordinazione motoria giocare a Pacman (una specie di palla che ingurgita
piccoli fantasmi colorati) e la Kyber di Pistoia ha appena realizzato Elicopter, un simpatico giochino arcade con il quale, tra uno sparo e l'altro,
si impara la matematica |
bravissima il riferimento alla Turkle è magistrale!
hai letto Imparare Giocando?
lì la cita ampiamente
purtroppo non sono mai riuscito ad invitarla in Italia
mentre sono riuscito ad avere alla Fiera del Libro del 2001
Janet Murray
http://www.trovarsinrete.org/fieralibro2002.htm#convegno
http://www.compeint.com/giorno17.html
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
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+ severo
Quota: | Originariamente scritto da Elenuccia
Salve a tutti!!!!
Buonasera prof.!!!!!!
Le ho mandato una e-mail per chiederle delle informazioni, ma credo proprio di averla mandata nel forum sbagliato:-) del terzo anno!!!
Le riformulo la mia domanda!!
Frequento il primo anno fuori corso dello Stamms di Lecce e frequentai le sue lezioni circa due anni fa.
Volevo sapere se fosse possibile, in sede d'esame, portare il suo libro "IMPARARE GIOCANDO" ed intervenendo al forum parlano delle parti del suddetto
libro che ho trovato più interessanti. Confido in una sua risposta!!!! Grazie!!!!!!!a presto!!!!! |
se non segui le lezioni potresti seguire almeno gli eventi...
fatti vedere il 18 o 19 o 20 maggio
e vediamo
quest'anno sarò + severo con chi non partecipa attivamente...
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Sarah
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Risposte: 24
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SECONDO ME I COMPUTER SONO POCO ADATTI AI BAMBINI
Scusatevi se sono così logorroica ma visto che siamo circondati da bambini, personalmente ho cresciuto mia sorella e tutti i miei cuginetti e per di
più lavoro con i bambini da tanti anni per me questo è un argomento molto delicato. Un bambino o un ragazzino che si mette davanti al computer è
obbligato a usare soprattutto tre dispositivi hardware: il mouse, la tastiera e il joystick. Ma è un colloquio "disturbato" che tutti gli psicologi e
i pedagogisti considerano innaturale, se non addirittura dannoso. Quando si dice l'incomunicabilità! Le macchine continuano a parlare a modo loro, a
usare strane estensioni, a parlare in modo complicato e spesso incomprensibile. Gli umani, che riescono a pensare in modo binario solo quando sono
bambini, preferiscono scrittura, stampa tv e multimedialità. Così, nonostante la filosofia "user friendly" invocata da Bill Gates e soci, il
linguaggio tra uomini e computer è difficile, complicato, sofisticato. Il risultato? Un sacco di frasi fraintese o parole storpiate (bug) e
soprattutto un'enorme fatica nell'interazione. Insomma incomprensione allo stato puro. E non parlo soltanto di linguaggi di programmazione che,
nonostante le promesse di facilità, sono sempre particolarmente complicati, ma di interfacce che collegano gli umani agli esseri digitali.Interfacce
che possono essere grafiche o testuali (come Windows 98 o Linux) oppure hardware come tastiere, mouse, penne ottiche. Il mouse, per esempio,
costringe i bambini a usare la mano in un determinato modo e tutti sanno che può provocare dei disturbi a livello del polso e delle articolazioni. La
tastiera, ugualmente, fa muovere le mani in modo innaturale ed è poi limitatissima se si vuole disegnare sul monitor. Anche il joystick è innaturale
con i suo tasti e la specie di cloche che genera il movimento spaziale. Per risolvere queste difficoltà sono state realizzate alcune interfacce
alternative, come "EasyBall" della Microsoft, un mouse gigante con una sfera sulla parte centrale. In questo modo il bambino può usare il dispositivo
più semplicemente anche in assenza di spazio. Un'altra interfaccia che ha avuto un ottimo successo di vendite è "Comfy" della Giunti Multimedia: si
tratta di una tastiera-giocattolo che, oltre ad avere tasti più grandi con simboli di animali e personaggi e un telefono, consente un colloquio più
semplice tra la macchina e i bambini, soprattutto fra i 3 a i 7 anni. Ma pur essendo di grande interesse e raccomandabili, i nuovi mouse e tastiera
non risolvono due problemi. Il primo è quello che definirei della non trasferibilità. Cosa significa? Semplicemente che i ragazzini si abituano a
usare oggetti che poi non troveranno nel mondo del lavoro (o a scuola) e quindi sono comunque svantaggiati. "Comfy" e "EasyBall" sono quindi
consigliati per i primi approcci con l computer, una sorta di primo livello. Il secondo problema che resta irrisolto è quello della manipolazione.
Tutti i più grandi pedagogisti e psicologi dell'età evolutiva sono concordi nel ritenere la manipolazione un fattore essenziale nello sviluppo del
bambino. Da qui i giochi con la creta e la plastilina; da qui la nascita di quei giocattoli che riescono a dare al piccolo tutte le sensazioni tattili
possibili (ruvidità, levigatezza ecc.). Bene, l'interazione con il computer non riuscirà mai a superare questo problema, proprio per la natura
immateriale (bit) del software che crea il micromondo all'interno del monitor. Ma ne siamo proprio sicuri? Anni fa la Mattel (la famosa casa di
produzione della bambolina super bella, bionda, magra, occhi azzurri che finiva sempre con ritrovarsi rasata a zero) mise in commercio un guanto che
consentiva d'interagire con il computer. Si trattava soltanto di un giocattolo, rozzo e probabilmente poco tecnologico. Eppure il "dataglove" apriva
orizzonti nuovi e in qualche modo spalancava le porte interattive tra due mondi: quello dei bit e degli atomi, insomma reale e virtuale. Esperimenti
simili sono stati replicati da altre società, ultima la Sony con PlayStation che ha appena realizzato un guanto cibernetico per consentire una
migliore interazione uomo-macchina. A livello commerciale stanno uscendo dispositivi di un certo interesse, anche se ancora lontani da una buona
interazione uomo-macchina. Esempi? La Microsoft ha lanciato sul mercato SideWinder Force Feedback Pro, un joystick che dà la sensazione tattile, in
altre o parole vibra e varia la forza della leva secondo le situazioni. Certo, non è un guanto e il nuovo joystick continua ad essere difficile da
usare, però è indicativo delle potenzialità del "ritorno di forza". E proprio in questo settore a Livorno e a Pisa stanno nascendo alcun progetti
ancora a livello embrionale. L'obiettivo è quello di realizzare interfacce rivoluzionarie con due campi di ricerca: la robotica e la scienza
dell'informazione. Potremmo avere (bambini e adulti) che manipolano oggetti all'interno di un monitor avendo la sensazione di toccarli realmente. E il
cyberspazio sarebbe cosa fatta.
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