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Diablog
Newbie
Risposte: 1
Registrato il: 30-3-2006
Utente offline
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RIBELLIONE: è pensare che ci possa essere una dominazione della natura, laddove Prometeo, all'inizio del mito, consegna all'uomo la necessità di
mangiare, la perdita dell'innocenza. Il mito di Prometeo sancisce la fine della vita nell'Olimpo. L'innocenza è quello che perdiamo quando l'oggetto
dei nostri desideri la butta via.
TECNOLOGIE: sono il fuoco e il grano; la necessità di cuocere la carne e di lavorare la terra. Ma anche la consapevolezza che quando l'aratro la
scava, la terra poi si richiude su di essa. La natura non può essere domata. Quando la direzione della tecnologia viene influenzata dal tipo di
conflitto sociale espresso diventa uno strumento artificiale.
CONOSCENZA: è il ritmo della misura del fegato che cresce e vien mangiato. E' il tempo circolare in relazione al tempo immortale degli dei e a quello
lineare degli uomini. E' il racconto, la storia, la misura: è l'informazione.
SIMULAZIONE: è l'imitazione della natura. “Un giorno forse vedremo un uomo sparare a un androide appena uscito da una fabbrica di creature artificiali
e l’androide, con grande sorpresa dell’uomo, prenderà a sanguinare. Il robot sparerà di rimando e, con sua grande sorpresa, vedrà una voluta di fumo
levarsi dalla pompa elettrica che si trova al posto del cuore dell’uomo. Sarà un grande momento di verità per entrambi” (Philip Dick).
EMPATIA: è la vita con Pandora, origine di tutti i mali.
Se l'uomo imita la natura, con qualsiasi tecnologia, non è mai artificiale.
Se l'uomo, con qualsiasi tecnologia, vuole sopraffare la natura, diventa artificiale o, per dirla in greco, pecca di ubris, diventa unilaterale.
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lemou1983
Junior Member
Risposte: 2
Registrato il: 27-3-2006
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Divario digitale
Sono una studentessa di cooperazione internazionale e ieri ho assistito alla conferenza-spettacolo di Prometeo, si parlava della rete anche come
strumento di conoscenza dell' altro da sè, ma come si fa se il nostro interlocutore non ha la possibilità di interagire con noi ed al contrario deve
subirci ( come si fa ad essere empatici?) I protagonisti del 95% dei flussi di comunicazione avviene tra America anglosassone, Europa e Giappone,
mentre solo il 5% in America Latina ed appena l'1% in Medio Oriente ed Africa! MedioOriente ed Africa sono esclusi dalla società di comunicazione, La
rete quindi diventa uno strumento di esclusione ed allontanamento dell' altro da se'
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
Registrato il: 10-3-2002
Provenienza: roma
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superandoci in creatività
Quota: | Originariamente scritto da lemou1983
Sono una studentessa di cooperazione internazionale e ieri ho assistito alla conferenza-spettacolo di Prometeo, si parlava della rete anche come
strumento di conoscenza dell' altro da sè, ma come si fa se il nostro interlocutore non ha la possibilità di interagire con noi ed al contrario deve
subirci ( come si fa ad essere empatici?) I protagonisti del 95% dei flussi di comunicazione avviene tra America anglosassone, Europa e Giappone,
mentre solo il 5% in America Latina ed appena l'1% in Medio Oriente ed Africa! MedioOriente ed Africa sono esclusi dalla società di comunicazione, La
rete quindi diventa uno strumento di esclusione ed allontanamento dell' altro da se'
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veloce, hai colto il link al balzo!
ti rispondo nel merito:
certo che c'è quel problema
ma sono convinto che quei mondi
che non hanno visto uno sviluppo economico industriale come i nostri
c'insegneranno a cogliere meglio l'opportunità
già in molti villaggi brasiliani
il wi-fi sta assolvendo al gap telefonico
e in molti altri casi si registra un salto di qualità che vede recuperare quei mondi rimasti indietro,
superandoci in creatività:
quella vera
quella che nasce dall'interazione sociale
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