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MICHELE BLASI
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Risposte: 31
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Quota: | Originariamente scritto da Eliana Manca
Volevo proporvi un link interessante
SADOMARTA
cosa ne pensate? |
Dove l'hai trovato quel sito?E' interessante!
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Eliana Manca
Member
Risposte: 25
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è un link che mi è stato consigliato.
Belli i riferimenti bibliografici di questo gruppo...finalmente direi...
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Mimmo Capozzi
Member
Risposte: 94
Registrato il: 22-1-2004
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Quota: | Originariamente scritto da lucj
Quota: | Originariamente scritto da paul frank
io invece non penso chè l'arte sia qualcosa di "singolare" anche perchè se così fosse non si sarebbe diffusa così come lo è oggi nel tempo....
Sono convinta invece che tutto ciò che ci circonda è arte a partire da oggetti "creati dalla natura" e da altri che noi siamo in grado di trasformare
sia manualmente che anche tecnologicamente.
Quindi anche la tecnologia è un'arte con i pro e i contro...come lo sono d'altronde tutte le "cose " che prendono il nome di opere d'arte.
che ne pensate? |
ciao lucia, sento di non poter ciondividere il passaggio che hai fatto su arte=natura che ci circonda perchè ritengo che, benchè sia alquanto
difficile dare esatte definizioni sull'arte, almeno una cosa sia pressocchè certa: e cioè che l'arte è opera dell'uomo. |
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time rocker
Member
Risposte: 44
Registrato il: 19-2-2004
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Quota: | Originariamente scritto da Mimmo Capozzi
sento di non poter ciondividere il passaggio su arte=natura che ci circonda perchè ritengo che, benchè sia alquanto difficile dare esatte definizioni
sull'arte, almeno una cosa sia pressocchè certa: e cioè che l'arte è opera dell'uomo. |
posto la poesiola di eddie vedder (dal booklet di vitalogy, 1994 credo), perchè questi discorsi su cos'è l'arte mi riportano iindietro alle
lunghissime diatribe adolescenziali in merito lungo assolati pomeriggi d'estate...quando ti sembra possibile e avverabile che quelli come i pearl jam
possano davvero cambiare il mondo:
she laid alone
during her best days
as a work of art
reading naked on the bed
spent some of her best days
cleaning carpet from her hair
spent her worst days
owing you the pleasure
of taking blame...
spent her whole life
disbelieving in her worst fears.
A work of art...
a work of art.
and i guess that i just don't know
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chelsea girl
Member
Risposte: 14
Registrato il: 27-2-2004
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Quota: | Originariamente scritto da time rocker
posto la poesiola di eddie vedder (dal booklet di vitalogy, 1994 credo), perchè questi discorsi su cos'è l'arte mi riportano iindietro alle
lunghissime diatribe adolescenziali in merito lungo assolati pomeriggi d'estate...quando ti sembra possibile e avverabile che quelli come i pearl jam
possano davvero cambiare il mondo:
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...ma questa non era la poesia che mi avevi scritto sul quaderno di arte qualche tempo fa????
p.s.Eddie preparati al bis di quella foto appena arrivi in italia....
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sergio sozzo
Member
Risposte: 25
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sì lo so chi mi conosce non se lo aspetterebbe proprio da me...però:
http://www.maggiesfarm.it/papadelrock.htm
Benvenuti nel regno della razza umana - Snake Plissken, J.Carpenter's Escape from L.A.
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
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danza interattiva a lecce!
8 aprile Teatro Paisiello - ore 21.00
Via Palmieri – 73100 Lecce
arriva BUFFER
è una performance di AIEP
http://www.aiep.org/newaiep/it/frameit.html
il gruppo italo-svizzero che ho presentato nel mio cd-rom E-Motion
chi vuole andare me lo faccia sapere
gli trovo i pass
noi ci vediamo il 22.04
e la sera tutti a teatro x
l'Amleto di Roberto Latini
e dopo lo spettacolo c'incontriamo con l'attore-autore
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steo
Junior Member
Risposte: 6
Registrato il: 21-3-2005
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L'Amleto di Roberto Latini non vorrei perdermelo. Ne sento parlare da un po di tempo. Comunque ci vediamo il 24.
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MICHELE BLASI
Member
Risposte: 31
Registrato il: 21-2-2005
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Grande l'amleto...imperdibile.Non ho potuto vedere una versione francese quando ero lì e ora questo non me lo devo perdere.....
Posso portare anche amici?
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Eliana Manca
Member
Risposte: 25
Registrato il: 27-6-2004
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Latini
Professore oltre allo spettacolo possiamo avere l'incontro con Roberto Latini come con il Teatro Clandestino?
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
Registrato il: 10-3-2002
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un segnale
Quota: | Originariamente scritto da Eliana Manca
Professore oltre allo spettacolo possiamo avere l'incontro con Roberto Latini come con il Teatro Clandestino? |
certo
l'ho scritto
ho colto un segnale, no?
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lucj
Junior Member
Risposte: 7
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girando un pò sul web ho trovato qualche infomazione sull'amleto di Latini:
l'Amleto shakespeariano, in uno spettacolo costruito a partire dalla dimensione metateatrale del testo. Un solo attore in scena, che coglie
un'occasione dall'ultimo monologo del II atto sull'essere o sul sembrare. La sequenza drammaturgica si libera di una sua funzionale applicazione a
favore dell'autonoma indipendenza del sentire scenico.
Il teatro senza condizione, come forma di espressione, capacità di relazione, verità partecipata, emozione condivisa.
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Mimmo Capozzi
Member
Risposte: 94
Registrato il: 22-1-2004
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Per il Gruppo 'Artaud'
tra le dispense di Toma c'è altro materiale utile su Artaud...conviene darci un'occhiata
P.S. = Sergio, che ne dici se proviamo a intavolare qui nel forum quella piacevole disquisizione sullo spazio scenografico che dal XX sec. (ARtaud
compreso) pone lo spettatore...? ovviamente con lo scopo di creare dei termini di paragone con la 'scenografia multimadiale'
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Mimmo Capozzi
Member
Risposte: 94
Registrato il: 22-1-2004
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La guerra del prossimo futuro
Internet sarà il campo di battaglia delleprossime guerre. "Nella regione montagnosa dello Hyungsan, in Corea del Nord, un'accademia militare
specializzata in guerra elettronica sforna un centinaio di cybersoldati l'anno" ha rivelato Vladimir Golubev, direttore del Computer crime research
center americano (Ccrc) e consigliere per il programma Onu sulla prevenzione del crimine (Ispac). I cervelloni che escono da questa scuola sono capaci
di tutto:"Dallo scrivere virus informatici a penetrare nel network di difesa o nei sistemi di puntamento missilistici" Il web sarà anche uno strumento
usato da terroristi per compiere attacchi al cuore di paesi come gli Stati Uniti. Secondo quanto scoperto dal quotidiano americano Whashington post,
documenti di Al Qaeda farebbero cenno a possibili attacchi informatici alla rete elettrica e a istituzioni finanziarie. "Anche gli hacker di India e
Pakistan sono impegnati nella guerra per Kashmir" ha aggiunto Golubev. L'utilizzo di esperti informatici non serve solo per violare segreti, ma anche
per ridurre al silenzio siti ostili a governi o gruppi politici.. Il 14 settembre 2004, sempre secondo il Cccrc, i siti Chechen Press e Caucasus
Center divennero improvvisamente irraggiungibili. L'attacco informatico avvenne dopo che il governo della Lituania, sede degli stessi, aveva negato
una richiesta di oscuramento avanzata dalle autorità russe, alle quali era poco gradita la pubblicazione delle informazioni su una taglia da 20
milioni di dollari per chiunque avesse fornito assistenza nel rapimento del presidente russo Putin. Se la guerra reale tra Cina e Taiwan è
un'opzionesolo minacciata nel difficile rapporto tra i due paesi, la guerra elettronica è in corso e si gioca da tempo senza esclusione di colpi, con
Taiwan impegnata a denunciare più volte tentativi di sabotaggio e di furto di informazioni da parte della Repubblica Popolare.
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sergio sozzo
Member
Risposte: 25
Registrato il: 28-2-2005
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Quota: | Originariamente scritto da Mimmo Capozzi
Sergio, che ne dici se proviamo a intavolare qui nel forum quella piacevole disquisizione sullo spazio scenografico che dal XX sec. (ARtaud compreso)
pone lo spettatore...? ovviamente con lo scopo di creare dei termini di paragone con la 'scenografia multimadiale' |
certo - io partivo dall'idea che la scenografia per il "Costant Prince" di Grotowski - conosciuta grazie alle INDISPENSABILI diapositive del mitico
prof. De Pascalis - rappresenti un pò la situazione dello spettatore nel teatro contemporaneo: costretto a spiare da sopra un muro
attori-registi-attori che oramai hanno "chiuso la quarta parete",
e si sono rintanati in salette d'elite a fare il loro teatro tra di loro. E lo spettatore? E' anch'egli al giorno d'oggi unicamente una parte dello
sfondo? Insomma, i 'baratti' di Barba secondo me - ma anche il prof. De Pascalis sembra pensarla così - hanno fallito: allora non può essere il
multimediale un tentativo 'estremo' di 'sfondare il muro' (di nuovo i pink floyd, antonio rollo insegna...) di questo teatro attraverso quella sorta
di 'violazione della privacy' caratteristica delle nuove tecnologie? Insomma il teatro non dovrebbe avere paura del multimediale...guardare per
credere bob wilson...
Benvenuti nel regno della razza umana - Snake Plissken, J.Carpenter's Escape from L.A.
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clara luceri
Member
Risposte: 16
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Quota: | Originariamente scritto da sergio sozzo
Insomma il teatro non dovrebbe avere paura del multimediale...guardare per credere bob wilson... |
infatti! bob wilson non ha paura di essere pop(ular)...o di diventare multimediale...addirittura potrei dire 'multiglobale' !!! pensate che nel 1984
(!) realizza CIVIL warS, spettacolo in 12 lingue messo in scena in "sezioni", una parte in Germania, un'altra in Olanda, una in Francia, un'altra
ancora in Italia, infine negli USA - il trionfo del postmoderno (i personaggi dell'opera erano Voltaire, Federico il Grande, Marx, Lincoln, gli
indiani d'America...)...un'operazione quasi analoga al concerto di lancio del "Reality Tour" di Bowie di due anni fa: un concerto tenutosi in una
località ultrasegreta trasmesso via satellite a più di cento sale cinematografiche sparse per il mondo in contemporanea!!!!!
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Mimmo Capozzi
Member
Risposte: 94
Registrato il: 22-1-2004
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il teatro multimediale, pur partendo da spazi tradizionali scrive una nuova pagina per lo spettatore; non si deve però confondere l'artificio
elettronico come generatore di spettacolarità: i giochi di luce computerizzati di Svoboda, seppur ammalianti, non aggiungono niente di nuovo
(concettualmente parlando) alle macchinerie dei 'grandi stregoni barocchi' o alla 'lanterna magica'. Il terreno di conquista è e deve essere
l'interattività dello spettatore, interattività che non lo leggittima ad essere artista o uomo di teatro, bensì ampliamento dello spazio scenico. Un
teatro senza pareti, discorsivo e maieutico.
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sergio sozzo
Member
Risposte: 25
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Quota: | Originariamente scritto da Mimmo Capozzi
Il terreno di conquista è e deve essere l'interattività dello spettatore, interattività che non lo leggittima ad essere artista o uomo di teatro,
bensì ampliamento dello spazio scenico. Un teatro senza pareti, discorsivo e maieutico. |
siamo d'accordo - può darsi:
'theatron' non era forse in origine 'il luogo degli sguardi'? per cui non è che alla fin fine il teatro è fatto per essere (unicamente!!!)
'guardato'??????
non c'è il rischio che il multimediale trasformi l'attore nella 'supermarionetta' non del regista ma dello spettatore? non c'è più davvero alcuna
differenza tra le tre parole chiave del professore Ciccolini?
Trovo fondamentale la domanda posta da Giorgio Simbola al termine del Convegno 'Verso un Teatro degli Esseri - Lerici 2 luglio 2000' (gli atti ci
erano forniti tra le dispense del prof. Viganò): "l'ottanta per cento dei miei compaesani non è mai entrato in un teatro, e se dovesse entrarci, è
chiaro che farebbero uno sforzo immenso per poterci fare qualcosa. Quindi, mi sono chiesto: 'perchè ci siamo tanto interrogati sul tipo di relazione
che noi scegliamo di stabilire con loro, sulla correttezza del nostro modo di porci, mentre non ci siamo interrogati quasi per nulla
su ciò che avviene dall'altra sponda?'"
Benvenuti nel regno della razza umana - Snake Plissken, J.Carpenter's Escape from L.A.
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paul frank
Member
Risposte: 65
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Quota: | Originariamente scritto da carlo
8 aprile Teatro Paisiello - ore 21.00
Via Palmieri – 73100 Lecce
arriva BUFFER
è una performance di AIEP
http://www.aiep.org/newaiep/it/frameit.html
il gruppo italo-svizzero che ho presentato nel mio cd-rom E-Motion
chi vuole andare me lo faccia sapere
gli trovo i pass
noi ci vediamo il 22.04
e la sera tutti a teatro x
l'Amleto di Roberto Latini
e dopo lo spettacolo c'incontriamo con l'attore-autore |
Salve prof.
ho letto soltanto adesso il suo intervento sulla danza interattiva...
mi interessa molto come argomento,avendo praticato per tanti anni danza...
Purtroppo questa settimana sono stata impegnata con gli esami e non sapevo che c'era la possibilita' di vedere uno spettacolo...peccato!Mi sarebbe
piaciuto tanto perche' sono davvero interessata.
Secondo me è bellissimo il rapporto che si crea tra la danza e il sistema virtuale.
Queste performance interattive di danza sono interessanti per iniziare a concepire nuovi linguaggi,anche in rapporto con delle forme artistiche
apparentemente,lontane...
Qui i corpi si scontrano con la tecnologia,ma nello stesso tempo ne scoprono similitudini.
Il corpo è come un mouse vivente,che crea attraverso suoni elettronici e immagini virtuali,un vero e proprio spettacolo.
In queste performance le coreografie,mimano milioni di micro-psicodrammi che ad ogni istante emergono in combinazioni sempre diverse;i movimenti sono
liberi,fanciulleschi,limpidi tanto da annullarsi nella realta' virtuale.
Questa meravigliosa pratica artistica che è la danza,si arricchisce con questi nuovi linguaggi,si avvicina a nuove vie mediali che sembrerebbero
lontane dalle emozioni tradizionali,ma che in realta' si prestano bene alla vita semplice ed emotiva espressa attraverso il teatro,la danza.
Avendo fatto danza classica e contemporanea,mi sarebbe piaciuto provare a praticare anche questo tipo di esperienze legate al virtuale.
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steo
Junior Member
Risposte: 6
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Difficilmente si può definire cos'è l'arte. Poi, sempre secondo me, si dovrebbe distinguere tra arte e artstico. Molte cose possono essere artistiche,
ma poche arte.
Ecco, la danza penso che sia un'arte.
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Mimmo Capozzi
Member
Risposte: 94
Registrato il: 22-1-2004
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Quota: | Originariamente scritto da sergio sozzo
Quota: | Originariamente scritto da Mimmo Capozzi
Il terreno di conquista è e deve essere l'interattività dello spettatore, interattività che non lo leggittima ad essere artista o uomo di teatro,
bensì ampliamento dello spazio scenico. Un teatro senza pareti, discorsivo e maieutico. |
siamo d'accordo - può darsi:
'theatron' non era forse in origine 'il luogo degli sguardi'? per cui non è che alla fin fine il teatro è fatto per essere (unicamente!!!)
'guardato'??????
non c'è il rischio che il multimediale trasformi l'attore nella 'supermarionetta' non del regista ma dello spettatore? non c'è più davvero alcuna
differenza tra le tre parole chiave del professore Ciccolini?
Trovo fondamentale la domanda posta da Giorgio Simbola al termine del Convegno 'Verso un Teatro degli Esseri - Lerici 2 luglio 2000' (gli atti ci
erano forniti tra le dispense del prof. Viganò): "l'ottanta per cento dei miei compaesani non è mai entrato in un teatro, e se dovesse entrarci, è
chiaro che farebbero uno sforzo immenso per poterci fare qualcosa. Quindi, mi sono chiesto: 'perchè ci siamo tanto interrogati sul tipo di relazione
che noi scegliamo di stabilire con loro, sulla correttezza del nostro modo di porci, mentre non ci siamo interrogati quasi per nulla
su ciò che avviene dall'altra sponda?'" |
concordo assolutamente: l'obbiettivo del teatro futuribile e del performing media è sì la conquista dello spazio interattivo dello spettatore, purchè
questo però rimanga spettatore, spetatore attivo ma pur sempre spettatore. Non si può disconoscere il momento della creazione ed il trinomio
autore-regista-attore. Lo spettatore interattivo può al massimo diventare attore ed anche regista, ma la drammaturgia o la progettazione performativa
vedono indiscutibilmente quale unico progenitore l'autore. L'attenzione da parte di quest'ultimo deve essere completamente tesa verso lo spettatore,
il suo rituale quotidiano; deve quindi, piuttosto che richiamarlo esclusivamente nel luogo deputato, incontrarlo anche nel suo habitat quotidiano.
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paul frank
Member
Risposte: 65
Registrato il: 7-3-2004
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nuove visioni
Sono d'accordo con la visione di un teatro innovativo,ma penso che il teatro non debba influenzare lo spettatore,al punto tale da farlo diventare
a-critico.
E' come il dispositivo del computer,è un'arma pericolosa,che se utilizzata male, rischia di "immobilizzarci",dobbiamo tener presente che abbiamo a che
fare con una macchina, molto utile,ma che non deve impedirci di esprimere le nostre emozioni.
Quindi lo spettatore deve partecipare allo spettacolo,avere una propria idea,opinione,senza lasciarsi condizionare dal giudizio scettico,di chi non
vede il teatro interattivo come il teatro classico,tradizionale.
Lo spettatore,di fronte a spettacoli interattivi è coinvolto e puo' costruire mentalmente anche delle considerazioni, degli esempi che confronta con
il suo quotidiano.
Il bello di questo tipo di spettacoli,è che sono casuali,imprevedibili e originali.Oqni volta è diversa da un'altra;penso che bisognerebbe
incominciare a mostrare interesse verso un nuovo teatro,legato anche al virtuale.
Il teatro mediale come non luogo;
un luogo svincolato da tradizionali parametri spettacolari.
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paul frank
Member
Risposte: 65
Registrato il: 7-3-2004
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Roberto Latini
Ho letto qualcosa su Roberto Latini,sono rimasta molto interessata dai suoi lavori...
Sicuramente vedro' il suo spettacolo,perche' mi ha colpito il modo che ha di stravolgere il teatro tradizionale.
Latini inverte il monologo, recitando dalla fine all'inizio,appeso al soffitto della struttura.
Nell' "Amleto", l' essere e il non essere è invertito,è reso con ironia,come un meccanismo infantile,con un sorriso beffardo.
E' un teatro innovativo, che si puo' pemettere di osare, di "ridicolarizzare",in un certo senso, anche una grande opera appartenente al teatro
classico del grande Shakespeare.
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Sabry
Member
Risposte: 140
Registrato il: 14-11-2002
Provenienza: Leverano (Lecce)
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clandestina
tra una pagina di tesi e i miei pensieri, mi inserisco clandestina nel forum che non mi appartiene più, ricordando il mio terzo anno e tutto ciò
che... non abbiamo fatto... quasi quasi mi manca quel blu elettrico e quel caldo arancione del mio forum... mi sentivo più a casa! saluti e baci Sabry
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Eliana Manca
Member
Risposte: 25
Registrato il: 27-6-2004
Provenienza: Lecce
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Seminario
Vi copio e incollo qui un seminario che si terrà il mese prossimo sulla voce.
Spero che troverete interessante quest'iniziativa degli studenti di lettere.
Il suono e la voce: dalla parola poetica alla canzone d’autore
OBIETTIVO SEMINARIO
Gli studenti Emanuela Cavalieri, Fabio Donnicola e Antonio Montinaro, nell’ambito delle attività culturali delle Facoltà del polo umanistico
dell’Università degli Studi di Lecce, si propongono di organizzare un seminario di più incontri che avrà come tema Il suono e la voce: dalla parola
poetica alla canzone d’autore.
L’obiettivo delle giornate di studio è di esplorare l’espressività della parola creativa, sviluppando un percorso di analisi fonetica e
fonologica come presupposto compositivo per la produzione di testi che possono includere anche la canzone d’autore.
Si intende riflettere dialogicamente sulle modalità strutturali e semantiche della parola poetica allargando la discussione anche su testi in cui la
parola della poeticità vive sonoramente come esecuzione musicale e gestualità teatrale.
Il seminario si articolerà in tre incontri durante i quali si discuterà sulla parola nella scrittura poetica (primo giorno), sulla parola nella
contaminazione musicale e recitativa (secondo giorno), sulla parola nella sonorità della canzone d’autore (terzo giorno).
Durante gli incontri si intrecceranno le riflessioni teoriche e critiche con le effettive proposte di musico-poesia da parte di autori
conosciuti dal grande pubblico e di studenti delle Facoltà della nostra Università, i quali troveranno nel seminario la possibilità di confrontare la
loro ricerca personale con un pubblico ascolto “scientifico”.
In vista dell’importanza di tale seminario – che si svolgerà nei giorni 10-11-12 maggio 2005 e che richiederà la presenza degli studenti agli incontri
– sarà inoltrata ai singoli Presidenti dei Corsi di Laurea la richiesta di crediti formativi per i partecipanti (secondo le norme previste).
Il suono e la voce: dalla parola poetica alla canzone d’autore
PROGRAMMA
10 maggio, ore 9.00 Palazzo Codacci Pisanelli (aula M. L. Ferrari)
Saluti:
ORONZO LIMONE
Rettore dell’Università degli Studi di Lecce
ROSARIO COLUCCIA
Pro-rettore dell’Università degli Studi di Lecce
BRUNO PELLEGRINO
Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia
CARLO ALBERTO AUGIERI
Università degli Studi di Lecce - moderatore del seminario
EMANUELA CAVALIERI
FABIO DONNICOLA
ANTONIO MONTINARO
Studenti dell’Università degli Studi di Lecce organizzatori del seminario
Ore 10.00 Aula Ferrari di Palazzo Codacci Pisanelli
Intervengono:
Lino Angiuli (Poeta)
Raffaele Nigro (Scrittore - Giornalista)
Donato Valli (Università di Lecce)
Carlo Alberto Augieri (Università di Lecce - moderatore)
Emanuela Cavalieri (studentessa - redattrice della rivista letteraria
universitaria Lo specchio di Ebe)
Ore 11:30 Dibattito
Ore 13.00 Pausa pranzo
Ore 19.00 Monastero degli Olivetani
Lettura di poesie a cura di Lino Angiuli
Lettura a cura di Raffaele Nigro
Ore 22.00 Lettura di poesie a cura di studenti dell’Università di Lecce
11 maggio, ore 9.00 Palazzo Codacci Pisanelli (M. L. aula Ferrari)
Partecipano:
Gabriele Frasca (Università per Stranieri di Siena - Direttore della collana di testi fonografici Audiobox)
Roberto Paci Dalò (Compositore - Regista)
Andrea Rossetti (Attore - Regista)
Roberto Giuliani (Musicologo - Università di Lecce)
Carlo Alberto Augieri (Università di Lecce - moderatore)
Gianluca Tarantini (responsabile poetico progetto (inter) sonos = progetto di sperimentazione fonetico-musicale)
Francesco Marra (responsabile musicale progetto (inter) sonos = progetto di
sperimentazione fonetico-musicale)
Francesco Andriani (studente dell’Università di Lecce)
Antonio Montinaro (studente dell’Università di Lecce)
Ore 11:30 Dibattito
Ore 13.00 Pausa pranzo
Ore 19:00 Palazzo dei Celestini*
Spettacolo teatrale Shakespeare in love di Andrea Rossetti
Ore 21:00 Esibizione e video-proiezioni del progetto di sperimentazione fonetico-
musicale (inter) sonos
Ore 22:00 Spettacolo poetico-musicale a cura di Gabriele Frasca e Roberto Paci Dalò (Produzione: compagnia Giardini Pensili)
12 maggio, ore 9.00 Palazzo Codacci Pisanelli (M. L. aula Ferrari)
Partecipano:
Giovanni Lindo Ferretti (cantautore)
Roberto Giuliani (Musicologo - Università di Lecce)
Meli Hajderaj (cantante)
Claudio Prima (cantante - musicista)
Carlo Alberto Augieri (Università di Lecce - moderatore)
Fabio Donnicola (studente)
Ore 11:30 Dibattito
Ore 13.00 Pausa pranzo
Ore 19:00 Palazzo dei Celestini*
Concerto del quartetto Ádria: Meli Hajderaj (voce), Claudio Prima (organetto, voce), Redi Hasa (violoncello) e Vito De Lorenzi (percussioni)
Ore 22:00 Concerto di Giovanni Lindo Ferretti, accompagnato da Lorenzo Esposito(voce) e Raffaele Pinelli (organetto)
In seguito verranno rilasciati gli attestati di partecipazione agli studenti triennalisti frequentanti per l’acquisizione dei crediti formativi
secondo le norme di legge previste dai relativi corsi di laurea.
* In caso di pioggia si utilizzerà l’Aula Magna di Palazzo Codacci Pisanelli.
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