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teatron
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Performing Media a GR e a Cagliari x brainstorming su MONDI ATTIVI
il forum è stato attivato
x un'iniziativa svolta
A Grosseto l’8 marzo alle ore 10,30, nell’Aula Magna dell'Istituto Professionale (p.za De Maria),
si svolge una conferenza-evento dal titolo “Performing Media! Comunicare giocando: giocare per non
essere giocati”.
Un progetto di comunicazione pubblica a cura di teatron.org , prodotto dall’Associazione Escargot con il sostegno della Provincia di Grosseto (per
informazioni: escargotgr@tin.it )
In programma riflessioni e navigazioni guidate sulla via ludico-educativa alla Società dell’Informazione
a cui interverranno:
Paolo Subioli , uno dei maggiori esperti (Atenea/CENSIS) di Cittadinanza Digitale, per porre con lucidità un’analisi critica dell’e-government
rispetto alla grave disattenzione giovanile, consigliando ironicamente
“c’è un avvertimento che dovrebbe essere apposto sulle home page degli enti pubblici: Vietato ai minori di 18 anni" (approfondimenti su questi temi
si possono trovare su http://www.cronache-egovernment.it dove sono pubblicati i suoi articoli per la “Guida agli Enti Locali del Sole-24 Ore”);
Francesco Mizzau, autore multimediale e pioniere dell’editoria elettronica (SILAB http://www.silab.it ) con la presentazione del videogame educativo “Laguna Big Game”, realizzato per il Comune di Venezia e finalizzato
all'educazione consapevole sull'uso della laguna ( qui http://www.comune.venezia.it/motondoso/gioco è possibile scaricarlo liberamente) e di “Geo Game” un gioco di simulazione geografico promosso
dalla Regione Toscana;
Ivano Tienforti, imprenditore di nuova frontiera e produttore (SCIGROUP http://www.scigroup.net ) di mondi virtuali e Chat 3D, per illustrare le potenzialità dei Mondi Attivi (basati sul software Active Worlds di cui
hanno l’esclusiva per l’Italia), straordinaria piattaforma di comunicazione interattiva imperniata sulla Chat in ambiente tridimensionale, dove gli
avatar e gli scenari virtuali arrivano a risoluzioni eccellenti, potenziando la dimensione immersiva di un gioco che sa rivelarsi come ideale
opportunità per l’apprendimento co-operativo.
L’incontro è coordinato da Carlo Infante, docente (Università di Lecce, Accademia di B.A. di Macerata, IED di Torino) di Performing Media (ben più di
un insegnamento… si tratta di un concetto virale che riguarda la fondamentale interazione dei nuovi media interattivi e mobili con l’azione culturale
ed educativa nello spazio pubblico: http://www.performingmedia.org ).
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teatron
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Sollecitazioni per una partecipazione attiva alla Società dell’Informazione
Comunicare giocando: giocare per non essere giocati
“Capitale e lavoro sono state le variabili centrali nella società industriale, cosi’ informazione e conoscenza saranno quelle cruciali nella società
postindustriale”.
Questa affermazione di Daniel Bell permette di rilanciare una convinzione: una delle ricchezze del futuro sarà l’informazione.
Ma non è solo per la sua distribuzione che si giocheranno le scommesse piu’ importanti negli scenari del prossimo millennio.
Il fulcro della questione non è infatti nelle concentrazioni editoriali più o meno convergenti tra i diversi media, cartacei, televisivi o
telematici.
E’ nella capacità di produrre e riprodurre l’informazione all’interno dello scambio sociale che si svilupperanno le strategie più interessanti, ancor
di più se a “riprodurre” l’informazione non saranno solo gli specialisti (giornalisti e autori) bensì quegli utenti dei sistemi informativi che
attraverso l’approccio interattivo esprimeranno il loro diritto di cittadinanza nella Società dell’Informazione.
E' di politica, quella vera, che si tratta.
E' di condivisione dello spazio pubblico rappresentato dalle reti: l'infrastruttura della Società dell'Informazione.
E' una società che deve ancora compiersi. Ed è per questo che è decisivo saper guardare alle nuove generazioni.
Sono loro i futuri soggetti attivi di una socialità nuova che darà forma e sostanza alla figura che è ben definita da uno dei soliti neologismi:
“prosumer”: il produttore-consumatore d’informazione.
L’utente della società dell’informazione porta in questo modo con sé, dentro la rete globale, la dimensione locale della propria soggettività, che può
arrivare ad esprimere la coscienza dinamica della propria cittadinanza.
E’ in questo senso che sarà possibile ridefinire il concetto stesso di informazione a partire dal suo valore d’uso, declinato cioè sul piano
dell’esperienza diretta, quella che riguarda i migliori modi possibili per stare al mondo: dall’alimentazione alla coscienza ecologica, imparando a
scegliere, affinando la propria capacità selettiva in un mondo pervaso dagli automatismi.
Un’indicazione importante, questa, per una nuova generazione che rischia di entrare nella società dell’informazione solo attraverso quel “cliccare a
vanvera” che vizia il concetto d’interattività.
Questi automatismi tendono a saturare i rapporti con i media e con gli schermi in genere (come per i videogame) velocizzando il rapporto tra sguardo e
interpretazione, comprimendo la capacità d’attenzione.
Tant’è che si parla di sindrome da deficit d’attenzione (ADHD: Attention Deficit Hyperactivity Disorder) che può essere affrontato offrendo ai giovani
la possibilità di concepire l’interattività come occasione di partecipazione attiva e di produzione d’informazione basata sull’esperienza diretta,
ludica e creativa.
Questo approccio interattivo con il sistema informativo è il terreno principale sul quale possono essere edificate le strutture portanti di servizi
telematici pubblici sempre più avanzati e un sistema educativo in grado di misurarsi con le nuove complessità. Senza di questo qualsiasi portale web
apparirà come uno di quei gran portali di ranch visti nei film western degli anni sessanta: con il deserto dietro.
Oggi però, in questa fase di passaggio cruciale che vede superare la società industriale, stiamo assistendo ad un andamento discontinuo, scisso tra
entusiasmi e diffidenze, inibito paradossalmente da troppa offerta tecnologica.
Un problema quest’ultimo tutt’altro che secondario.
Il disorientamento che ingenera l’andamento esponenziale degli standard tecnologici indebolisce molto quegli utenti disposti a stabilire una misura di
relazione psicologica con ciò che può rivelarsi utile.
Ma, attenti, non è solo una questione di nuove funzionalità.
Non è infatti solo una questione di soddisfazione dei bisogni bensì una condizione potenziale che riguarda il desiderio: la pulsione di comunicazione
non è così banale come alcuni la descrivono.
Il fenomeno dei blog, i diari on line, è emblematica in tal senso.
Dopo la crisi editoriale del web, sull’onda negativa dello sboom della new economy, centinaia di migliaia di utenti hanno popolato la rete
partecipando a fenomeni di scrittura connettiva.
E’ il sintomo di una socialità che sta emergendo.
Chi pensa che siano solo protocolli tecnologici sbaglia, compie quello stesso errore che fece Platone nell’affermare che la scrittura nega la memoria.
L’avvento della scrittura ha inventato ulteriori forme di memoria così come la comunicazione on line sta dimostrando come si possa creare una
socialità parallela (e tendenzialmente convergente) all’interno delle reti telematiche.
Sia chiaro senza società niente mercato. Anche nelle reti.
Uno dei modi migliori per misurarci con questa problematicità è quello di creare le condizioni perché sorgano domande, valori d’uso sociale e
culturale della comunicazione, per dare senso a qualcosa che altrimenti rischia di perderlo nel rumore di fondo di un comunicare che porta ad
amplificare il rumore di fondo dei media.
Si tratta quindi di potenziali utilizzi creativi (dove per creatività s’intende la genialità dell’uomo a creare opportunità) a partire non solo dai
bisogni ma anche dai desideri.
Interrogativi positivi da porre di fronte a tutte queste potenzialità offerte e promesse.
In questo quadro è pienamente inscritta tutta la necessità d’inventare nuovi ambiti per la promozione e la formazione culturale, attivando opportunità
in cui, accanto ai servizi ad alto valore aggiunto tecnologico, serviranno sempre più creatività e partecipazione attiva.
Perchè questo accada è necessario che emerga però una consapevolezza che vada oltre l’idea di utilizzare semplicemente dei nuovi strumenti tecnologici
per cogliere la novità di una rivoluzione digitale in cui si va ridefinendo il rapporto tra uomo e mondo.
E' a partire da questo che è possibile instaurare nuove basi per promuovere occasioni di cittadinanza attiva rivolte ad una nuova generazione che sta
entrando nella Società dell'Informazione senza sapere come costruire condizioni di scambio sociale. E' di politica che si tratta, quella nata intorno
all'idea di "polis": lo spazio pubblico da condividere.
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teatron
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Risposte: 105
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ci segnalano
qui
NOEMA
http://www.noemalab.org/sections/ideas_survey.php?IDSurvey=70
MYMEDIA
http://www.mymedia.it/incontri.html
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carlo
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Risposte: 2024
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un link
si riferisce ad un'esperienza svolta questa estate proprio a Grosseto
promossa da UNICOOP Tirreno
si tratta di un'attività di animazione multimediale nel campus allestito in occasione dei Mondiali di Atletica
un'attività sfociata in un blog
un diario on line
http://www.teatron.org/camp
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
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intervieni!
hai dato un'occhiata?
hao trovato il tempo x leggere il testo d'approfondimento?
ora x intervenire
clicca su REGISTRATI
in alto a destra
metti un nome o nickname
e inventati una password
riscrivila
salta tutto
e spedisci
ora puoi intervenire
su cosa?
sul primo pensiero positivo che ti viene
sollecitato da questi input
a dopo
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clau123
Junior Member
Risposte: 2
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daniele è scemo
francesco! non sono stata io è il solito casinista di classe.... possibile che non state mai fermi? scherzo
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ciottolina
Junior Member
Risposte: 4
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boh
ke brutti...qst è 1 forum .............basta va...ciao ragà!
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ciottolina
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Risposte: 4
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grazie tulip della mimosa.......tvttttttt...b
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Vale&Miky
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Risposte: 2
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ciao a tutti quelli del forum.....
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chicciolina
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Risposte: 1
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SALUTO
CIAO A TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!
GIULIA E SIMONA..
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ciottolina
Junior Member
Risposte: 4
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jessikaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
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clau123
Junior Member
Risposte: 2
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ciao ciao
ciao a tutti... adesso torniamo su in aula magna... divertente il forum. ciao ciao
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ciottolina
Junior Member
Risposte: 4
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anzi jessikeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
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ti ho tagliato (no non sei solo...
sei in in branco
come al solito
è normale: sei/siete normali
sono tanti i ragazzi come voi che appena trovano la rete scaricano immagini nude
(anche belle)
ma non è qui il luogo
possibile che non vi va di metterci un pò di testa
e dimostrare che queste occasioni possono essere opportunità di nuova didattica
intelligente e divertente:
situazionji dove la comunicazione si possa
coniugare con educazione ?
invece di fare sempre la solita figura
dello studente sfaccendato?
ragazzi,
un pò di dignità
e ora il testo che ho tagliato e che qui ripubblico
<<<
bella idea basta che ci fate uscire a mezzogiorno! bravi, bravi... se volete tornare anceh domani e venerdì, almeno perdiamo un po' di tempo.... come
volete.. intanto oggi abbiamo saltato il compito di storia....
<<<
congratulazioni
bel pensiero organizzato
liberi tutti!
da che?
dalla noia?
vogliamo parlarne?
scriverne...
ma hai pensato che scrivere in un forum o una chat è come parlare?
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jè&jé
Junior Member
Risposte: 2
Registrato il: 8-3-2005
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saluti
ciao a tutti belli e brutti da jè&jè...un augurio a tutte le donne...
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Vale&Miky
Junior Member
Risposte: 2
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[img]http://desktop/senza nome[/img]
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jè&jé
Junior Member
Risposte: 2
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x ciottolina
ciao ila by le due jessikeeeeeeeeeee
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Nadia
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Risposte: 1
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Meta Medium Performance a Cagliari 9/3
Scrivo a caldo alcune cose sulle quali tornerò sicuramente a riflettere in futuro, sul lavoro e non, da sola o "con"
di Carlo Infante:
Il teatro ha messo in relazione il corpo con lo spazio
L'estensione della mente è la parola
L'intelligenza è distribuita su tutto il corpo
Il teatro serve a portare fuori (come i Mondi Attivi?)
Attraverso la simulazione impariamo a comportarci (possiamo chiamarlo esercizio?)
ho quasi paura a scrivere perchè la scrittura indebolisce la mente (Platone) ma secondo me libera degli spazi che posso occupare in altro modo e con
altre cose.
La coscienza non nasce piena, va riempita (e allora liberiamola delle cose inutili e facciamo spazio a quelle che ci possono aiutare in questo
percorso.
ed infine:
siamo disposti ad aspettare che qualcosa succeda o facciamo succedere qualcosa?
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carlo
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Risposte: 2024
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prima delle ore 16
cerchiamo di ripescare il filo di alcuni ragionamenti
raccogliendo ciascuno x sè
5 parole chiavi per confrontarle
(ma solo dopo)
e vedere quali pensieri si sono accomunati e quali si sono differenziati...
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alessandramasia
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parole chiave
parole chiave:
1)simulazione
2)teatro opposto/uguale al virtuale
3)a nuova generazione è apatica
4)campi magnetici ed "energia" legata al virtuale
5)idea delle multipersonalità e dei vari nickname che si possono esprimere con il virtuale.
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
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adieu: da Grosseto a Cagliari
Quota: | Originariamente scritto da THERENCE-HILL
Scusate per la foto ma non era prevista!!!!!!!!!!!!!!! Però è molto bella!!!!!!!
Auguri a tutte le donne anche quelle brutte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
per un pò ho sperato che qualcuno di voi
fuori dal casino della classe in libera uscita
magari da casa
entrasse nel forum x lasciare dei pensieri
...ma niente da fare...
ora questo forum viene usato da un gruppo di lavoro che si è formato a Cagliari...
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
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entrare e condividere mente pubblica
Quota: | intervengo
rilanciandole
sulle parole chiave poste da Nadia
<<<
Il teatro ha messo in relazione il corpo con lo spazio
<<<
specificherei:
lo spazio pubblico
(quello della Polis)
<<<
L'estensione della mente è la parola
<<<
bene
e se è vero che l'estensione è tecnologia
siamo d'accordo che anche la parola è tecnologia
o esagero?
<<<
L'intelligenza è distribuita su tutto il corpo
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sì la mano che impugna la penna
o il mouse
esprime un'intelligenza che non è solo allocata nella mente
<<<
Il teatro serve a portare fuori (come i Mondi Attivi?)
<<<
si, ci porta fuori dalla nostra mente privata x entrare e condividere mente pubblica
Attraverso la simulazione impariamo a comportarci (possiamo chiamarlo esercizio?)
ho quasi paura a scrivere perchè la scrittura indebolisce la mente (Platone) ma secondo me libera degli spazi che posso occupare in altro modo e con
altre cose.
La coscienza non nasce piena, va riempita (e allora liberiamola delle cose inutili e facciamo spazio a quelle che ci possono aiutare in questo
percorso.
ed infine:
siamo disposti ad aspettare che qualcosa succeda o facciamo succedere qualcosa? |
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deu
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5titoli
immersione
spazio
forma
fenomenologia
iperfisicita'
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MartaOcchioni
Newbie
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5 concetti:
Elettricità
Immersione
Rapporto spazio-corpo
Naturalezza
Simulazione
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stefa
Newbie
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5 parole
punto di vita
messa in gioco
ambito sociale
far finta per davvero
comunicazione/relazione come paradigma
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