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Autore: Oggetto: Una piattaforma co-operativa x riflettere insieme
carlo
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[*] Inviato il 6-1-2004 at 12:17
Una piattaforma co-operativa x riflettere insieme


In questo forum

basato principalmente su alcune iniziative
in campo a Torino
ma non solo...il dibattito è globale... disseminato nella geografia e nella rete...

spero si possa trovare lo spazio e il desiderio x entrare nel merito di alcuni nodi che si stanno stringendo in questa fase.

Eccone alcuni
sintetizzati in una serie di domande:
si, le domande
iniziamo a formulare domande...


quali forme di creatività sono possibili nell'ambito delle nuove tecnologie in rete x andare oltre gli standard predefiniti?


Giocare o essere giocati dal sistema di mediatizzazione esponenziale che tende a generare controllo totale e/o inerzia psichica?

Come ristabilire un equilibrio nel rapporto tra corpi e schermi, tra naturale e artificiale, tra reale e virtuale?




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gianluca
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[*] Inviato il 14-1-2004 at 15:52
digito ergo simstim?


naturale e artificiale, corpo e immagine: il mio blog bimodale tenta di comporre questa eterna scissione. prima si parlava di mente e corpo, spirito e materia. si può parlare oggi di cervello proprio e inconscio elettrico?

leggendo il neuromante di gibson, sperimentando l'interassente...

il problema, direbbe Olgo (principale protagonista di bimodale), è che bisogna crearsi un punto di fuga esponenziale a quello di cattura: via dai territori di Ber Lu?

I mekkani, per esempio, protagonisti del mio rom-anzo Flussi, parlano di miostro, ioi, cioè mio+nostro+vostro, io+noi+voi.
non tanto comunismo elettrico quanto manganellismo contro il subpotere informativo.
una domanda: esiste l'estasi del corpo elettrico in crescita geometrica? esiste una neuropsicologia delle classi elettriche basse che devia dal borghesismo neofreudiano elettrico? esiste una comprensione elettrica che comprenda anche gli abitanti dello spralw?

la psicopedagogia elettrica della disabiltà informativa è un colore complementare della televisività dittatoriale?

bisogna saltare? come Case del Neuromante?
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massi
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Risposte: 1
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[*] Inviato il 21-2-2004 at 11:55
Una via concreta


Nel corso del Forum Interfacce03, presso l'Università Tor Vergata di Roma - facoltà di Scienze dei Media e della Comunicazione - Walter Aprile (Interaction Design Institute, Ivrea) parla di due tradizioni sociali nello sviluppo delle realtà virtuali on-line.
La prima spinta dal basso, dagli utenti che diventano ossa, muscoli, pelle, mente della VR; la seconda a sviluppo fortemente controllato da entità commerciali che limitano però la permeabilità tra utente e sviluppatore.
E' possibile - si chiede - collegare testo, iniziativa dal basso, interattività, con la grafica/simulazione a gestione centralizzata tipica dell'industria dell'entertainment?

Questa, a mio avviso, potrebbe essere una buona strada da battere in questo periodo storico/sociale. Lo stupro incosciente della rete e delle risorse on-line che ha caratterizzato la fine del secolo scorso ha spinto migliaia di informatici, ingegneri, sociologi, psicologi, tecnologi, giornalisti, a riflettere su *cosa* abbiamo creato e sul *come* utilizzarlo al meglio.
Purtroppo l'apparato economico (per dirla con Flusser) attuale ne comprende molti altri - dalla critica allo sport, dai media all'educazione - e sembra impossibile uscirne, così ci limitiamo a smussare solo gli spigoli più fastidiosi.

Per questo abbiamo deciso di interrogarci sulle nuove prospettive progettuali, sui nuovi campi di applicazione della VR, sulle nuove interazioni possibili fra l'uomo e la macchina... e per cortesia cerchiamo di non farci influenzare troppo dalla fantasia (2001 Odissea nello Spazio, 1984, Ubik, Neuromante, Matrix e via dicendo) perchè si richia di rendere superficiale la ricerca scientifica e uccidere definitivamente la letteratura e il cinema di fantascienza (che anch'io apprezzo molto!).

Massimiliano Napoli
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carlo
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[*] Inviato il 29-2-2004 at 14:23
condividere o no?


Quota:
Originariamente scritto da gianluca
naturale e artificiale, corpo e immagine: il mio blog bimodale tenta di comporre questa eterna scissione. prima si parlava di mente e corpo, spirito e materia. si può parlare oggi di cervello proprio e inconscio elettrico?

<<< già McLuhan parlava di una coscienza globale elettrica

il punto è trovare l'equilibrio tra la propria mente e quella collettiva
<<<


leggendo il neuromante di gibson, sperimentando l'interassente...

il problema, direbbe Olgo (principale protagonista di bimodale), è che bisogna crearsi un punto di fuga esponenziale a quello di cattura: via dai territori di Ber Lu?

I mekkani, per esempio, protagonisti del mio rom-anzo Flussi, parlano di miostro, ioi, cioè mio+nostro+vostro, io+noi+voi.
non tanto comunismo elettrico quanto manganellismo contro il subpotere informativo.
una domanda: esiste l'estasi del corpo elettrico in crescita geometrica? esiste una neuropsicologia delle classi elettriche basse che devia dal borghesismo neofreudiano elettrico? esiste una comprensione elettrica che comprenda anche gli abitanti dello spralw?

la psicopedagogia elettrica della disabiltà informativa è un colore complementare della televisività dittatoriale?

bisogna saltare? come Case del Neuromante?


c' è qualcosa di molto interssante nei tuoi spunti
ma altrettanto di confuso e un pò delirante

in in un forum come questo è opportuno fare lo sforzo di creare le condizione x condividere qualcosa
sia nel confronto che nel conflitto teorico

sei d'accordo

è mio dovere fare in modo che questi forum non vadano alla deriva del delirio più o meno teorico

grazie
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carlo
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[*] Inviato il 29-2-2004 at 14:27
rendere comprensibile il possibile


Quota:
Originariamente scritto da massi
Nel corso del Forum Interfacce03, presso l'Università Tor Vergata di Roma - facoltà di Scienze dei Media e della Comunicazione - Walter Aprile (Interaction Design Institute, Ivrea) parla di due tradizioni sociali nello sviluppo delle realtà virtuali on-line.
La prima spinta dal basso, dagli utenti che diventano ossa, muscoli, pelle, mente della VR; la seconda a sviluppo fortemente controllato da entità commerciali che limitano però la permeabilità tra utente e sviluppatore.
E' possibile - si chiede - collegare testo, iniziativa dal basso, interattività, con la grafica/simulazione a gestione centralizzata tipica dell'industria dell'entertainment?

Questa, a mio avviso, potrebbe essere una buona strada da battere in questo periodo storico/sociale. Lo stupro incosciente della rete e delle risorse on-line che ha caratterizzato la fine del secolo scorso ha spinto migliaia di informatici, ingegneri, sociologi, psicologi, tecnologi, giornalisti, a riflettere su *cosa* abbiamo creato e sul *come* utilizzarlo al meglio.
Purtroppo l'apparato economico (per dirla con Flusser) attuale ne comprende molti altri - dalla critica allo sport, dai media all'educazione - e sembra impossibile uscirne, così ci limitiamo a smussare solo gli spigoli più fastidiosi.

Per questo abbiamo deciso di interrogarci sulle nuove prospettive progettuali, sui nuovi campi di applicazione della VR, sulle nuove interazioni possibili fra l'uomo e la macchina... e per cortesia cerchiamo di non farci influenzare troppo dalla fantasia (2001 Odissea nello Spazio, 1984, Ubik, Neuromante, Matrix e via dicendo) perchè si richia di rendere superficiale la ricerca scientifica e uccidere definitivamente la letteratura e il cinema di fantascienza (che anch'io apprezzo molto!).

Massimiliano Napoli


grazie
dell'intervento
per la ragionevolezza che immette in campo

ho appena finito di scrivere l'ultimo capitolo (il primo...) del mio ultimo libro
Performing Media
la nuova spettacolarità dei media interattivi
in cui tratto proiprio di questi aspetti

quel capitolo s'intitola
Rendere comprensibile il possibile

a proposito di Interaction Design
dai un'occhiata qua
http://www.ars-media.it/id3/

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gianluca
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[*] Inviato il 3-3-2004 at 13:47
confondere e delirare


è vero. assolutamente vero. ma il basso interattivo ricerca anche spunti che non siano solo libreschi. attivare un codice comune di incomprensione.... e poi non capisco la 'ricerca scientifica': ricerca in italia? 'scientifica'? non ci lasciamo influenzare troppo dalla fantascienza?
voglio debordare di nuovo ai limiti: come dice la malina a proposito di internet e della società attuale, siamo in epoca di conformismo... capisco.
ma la fantasia che tanto critica massimo è realtà... guarda la banalità italiata del grande fratello.... e poi la ricerca non è quella delle accademie... esistono anche gli scrittori, non solo io, e una cultura non solo frichettona, di pace amore e comprensione universale. esiste il delirio di burroghs e la ricerca nella mente, ancor prima della ricerca nel mezzo.... esiste il bello delirante e non solo il tuo, dico a carlo, rendere comprensibile il possibile è importante. ma c'è anche l'impossibile come mezzo e l'incomprensibile come fine.

detto questo non comprendo il mio insistere gratuito, nel senso che nessuno mi paga per scrivere, e sono pienamente d'accordo con carlo e massimo.

immettere in campo per correre via ai lati.
alla prossima.
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gianluca
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[*] Inviato il 3-3-2004 at 17:26
del delirio e della concrescenza


"Per questo abbiamo deciso di interrogarci sulle nuove prospettive progettuali, sui nuovi campi di applicazione della VR, sulle nuove interazioni possibili fra l'uomo e la macchina... e per cortesia cerchiamo di non farci influenzare troppo dalla fantasia (2001 Odissea nello Spazio, 1984, Ubik, Neuromante, Matrix e via dicendo) perchè si richia di rendere superficiale la ricerca scientifica e uccidere definitivamente la letteratura e il cinema di fantascienza (che anch'io apprezzo molto!)" di massimo

2001 e 1984 sono due cose completamente differenti: non capisco l'ultimo passaggio. la ricerca scientifica ha procurato e continua a procurare molti danni, non solo in occidente,
ricorda che si scrive perché e non perchè, che prima del rapporto uomo-macchina devi capire il rapporto uomini-pensanti uomini-macchine,
che per partire dal basso e interagire devi creare qualcosa tu e non puoi semplicemente riferire il convegno di torvergata per compiacere a qualcuno,
che la fantasia non distrugge la ricerca scientifica ( conosci quello che diceva einstein riguardo la fantasia)
e per cortesia non contrapporre fantasia fantascienza e letteratura... e poi sempre meglio essere influenzati da dick, da burroghs e dallo speed, che dalle americanate solite scientifiche e razionaliste,
per cortesia leggiti artaud e medita sui piccoli berlusconi,
per cortesia ricorda che la mia ricerca sulle interazioni uomini-macchine è cominciata nel 96 attravero la pittura, la musica, la scrittura fino alla superplagiata tesi....
per cortesia pensa con la tua testa e crea il tuo modo. soprattutto leggiti meglio la "fantascienza" e anche artaud, non lasciamoci influenzare dalle nuove mode canadesi,
"perchè si richia di rendere superficiale la ricerca scientifica e uccidere definitivamente la letteratura e il cinema di fantascienza": non capisco cosa voglia dire,
crea il tuo mondo: bisogna interagire dal basso del proprio mondo-inconscio e distrgurre la scienza occidentale, o per lo meno rivalutare il ruolo dell'arte.
alla prossima e ricorda di sperimentare con le tue forze e con le tue scoperte i limiti della tua mente, non ti dico di delirare perchè bisogna averle per farlo...
un abbraccio delirante e confuso
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gianluca
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[*] Inviato il 3-3-2004 at 17:32
del già detto


delirio teorico?
c'era qualcosa di molto interessante ed interassente nella mia tesi, ricordi?, comiciava dall'ultimo capitolo....

macluhan? e chi parlava di psigitale o di interassenze o di meccani?

ciao, un bacio delirante e un giudizio confuso anche io ho creato qualcosa in campo......................................
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perelli giordano
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Risposte: 4
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[*] Inviato il 5-3-2004 at 08:57
altri strumenti


alquanto interessante
difficile da seguire per un calcografo
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