spacemaker
leggendo Rifkin [**l'era dell'accesso** - Oscar Mondadori]
ho incontrato il felice concetto di **spacemaker** [che e' poi un concetto di Randall Walser, un teorico del cyberspace]
il concetto di fondo e' che mentre nel teatro, o nel cinema, si costruisce un mondo fittizio per renderlo il piu' possibile simile al reale e
**presentarlo** allo spettatore
lo spacemaker cerca di costruire mondi fittizi in cui la percezione di realta' si traduca in una diretta azione dell'interlocutore NEL mondo creato
lo sceneggiatore comunica l'idea di un'esperienza,
lo spacemaker comunica l'esperienza stessa
vuole che con essa si interagisca
alcune forme di teatro, penso al Lemming di cui si parla in questo forum ma anche ad altre, mi danno l'idea di essere evolute in questa direzione
e per questo di essere vicinissime alla forma di cittadinanza della Rete che la Rete stessa ci richiede
per esserne protagonisti e non subirla
dal punto di vista al punto di vita,come direbbe carlo?
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