La Scuola Superiore


La realizzazione del nostro Progetto in una Scuola Superiore ne ha fatto emergere gli aspetti più problematici.
Come chiaramente appare dai dati oggettivi raccolti e dalle libere valutazioni di alunni, docenti, dirigente, il progetto si è scontrato, nell’Istituto “Grazia Deledda”, con modelli culturali e organizzativi che, pur in un contesto innovativo sensibile all’accoglienza e all’innovazione, palesano le rigidità di una Scuola Superiore per decenni rimasta senza riforme istituzionali e senza sostanziali rivisitazioni metodologiche e contenutistiche. Sembra ancora difficile nella Scuola Superiore, al di là delle adesioni intellettuali e delle sincere disponibilità personali, un’interpretazione “di gruppo” di stimoli diretti alla modificazione dei ruoli e delle relazioni, all’assunzione di un diverso modo di concepire i saperi e le loro interazioni, alla concezione della classe come gruppo e non come somma di individui, alla integrazione intesa non come accettazione della diversità del disabile, ma come obiettivo educativo centrale della scuola pubblica, sul quale innestare gli obiettivi formativi specifici, gli apprendimenti disciplinari, le motivazioni sociali.
I vincoli nazionali posti dal necessario rendiconto sullo svolgimento dei programmi inibisce le attese formative di docenti ed alunni, ricollocando in primo piano il “profitto” disciplinare come sostanziale obiettivo prioritario di ogni attività, e svalutando come “priva di senso” l’attività non direttamente riconducibile ad apprendimenti disciplinari o non marcatamente sostanziata di finalizzazioni immediate.
Ma proprio perché ha palesato tali contraddizioni, la realizzazione del progetto nel “Grazia Deledda” ci ha dato occasione di ricche riflessioni (peraltro condivise dai protagonisti), sia sulle condizioni di realizzabilità di un progetto come il nostro, sia sugli elementi costitutivi di quel “modello” di scuola che solo, a nostro avviso, consente un’integrazione efficace.
Riportiamo stralci tratti dalle libere valutazioni degli alunni, scelti a seguito della individuazione degli elementi ricorrenti e a nostro avviso significativi. Riportiamo inoltre le libere valutazioni sia dei docenti che hanno inteso rispondere alla nostra richiesta finale, sia del dirigente scolastico dell’Istituto.