Nella tana La professoressa ha proposto d immedesimarci in un animale e trovarci una tana. Io ho scelto la tigre. La tigre è un mammifero ed è solitario, si nasconde dietro i cespugli e quando è il momento giusto salta sulla preda. La prof. faceva la cacciatrice e andava in ogni tana, se questi animali la facevano entrare diventavano amici, se invece rifiutavano si doveva combattere per non farla entrare nella tana. (Gabriele) Il 15 gennaio Francesco annota: Oggi a scuola insieme a Beatrice e ai miei compagni abbiamo giocato al gioco della tana. Io mi sono nascosto sotto al tavolo con Gianluca e Andrea. Beatrice mi diceva Vuoi restare nella tana? E io rispondevo Si. Poi siamo usciti di nascosto camminando a passi piccoli piccoli E ancora il 27 gennaio: A teatro abbiamo imitato gli animali Io volevo essere contento E felice però non lo so Sono i giochi nellaula magna Ho chiesto ai ragazzi di scrivere di una loro personale esperienza con un animale, di giocare ad immedesimarsi con esso sulla base di una somiglianza o di una differenza, di ricercare notizie e informazioni sullanimale prescelto e loro hanno scritto, hanno consultato enciclopedie, hanno interpellato i genitori e i loro amici, hanno frugato nei loro ricordi. Si sono chiesti chi sono, cosa vorrebbero essere. Io vorrei essere un serpente perché sono allegro e vivace e poi mi sento di essere un serpente specialmente per il modo in cui sto sempre seduto a terra. Il serpente si nutre di topi, cambia di stagione in stagione la sua pelle. Viene usato molto spesso nei cartoni animati oppure nelle pubblicità, è il protagonista di molti libri, per es. nel "libro della giungla". Per cacciare le prede prima allunga il collo poi con una presa stretta attorciglia la preda e gli fa perdere i sensi. Dopo la avvelena con un morso e la mangia tutta in un boccone. I serpenti vivono nella giungla e molto raramente nei deserti. (Matteo M.) Un amico di mio padre mi ha detto che le orche sono degli animali a cui non piace la solitudine, per cui amano spostarsi in 10 o anche in 20 individui. Esistono due specie di orche che si distinguono per il loro mangiare. Lorca assassina si chiama così perché mangia carne e per noi è estremamente difficile avvicinarglisi. Mentre cè lorca normale, che si nutre di plancton (microrganismi). Queste orche sono molto coccolone e si fanno avvicinare, anzi alcune volte sono loro ad avvicinarsi alle navi. (Emanuela) Voglio essere un gatto perché assomiglia a me. E: simpatico, giocherellone, divertente e furbo. Mi ricordo ancora avevo un gatto di nome Moretta, un giorno venne un gattino che cercava affetto. Se ne sono andati insieme. Il criceto ha molte caratteristiche. E agile, salta. Ci sono i criceti di campagna e quelli domestici. Io vorrei essere un criceto di campagna perché potrei camminare allaria aperta, vivere in un campo di girasoli, avere una tana tutta mia. Vorrei essere un criceto perché sono piccolo e i predatori non mi potrebbero vedere. Io ho un criceto domestico che si chiama Ciarly. Un giorno misi una casetta nella sua gabbietta e lui dopo un po si mise su di essa per cercare di uscire. Dopo qualche tentativo ci riuscì, ma io ero già addormentato e così non lo vidi. Si nascose sotto il divano. Quando mi svegliai mi misi a cercarlo per tutta la casa, persino sotto i mobili e sotto il letto, ma non lo trovai. Mi venne in mente di cercarlo sotto il divano provai in tutti i modi a prenderlo e alla fine riuscii a trovare una soluzione: presi un seme di girasole e glielo diedi. Lui venne da me e così io lo presi e lo rimisi in gabbia. Quella giornata è stata proprio faticosa e speriamo che non succeda più. (Francesco F.) Mercoledì abbiamo giocato "alle tane". Lanimale che io avevo scelto era il mio criceto. I criceti vivono da soli o insieme ad altri criceti. La sera giocano mentre il giorno dormono. Molto spesso si arrampicano sulla loro ruota per giocare. Il pomeriggio io gioco con il mio criceto per terra e lui cerca di scappare ma non ci riesce. Se lo esco senza coperta lui si raffredda. E molto debole, infatti mozzica per lo spavento. Persino quando gli mando un bacio si spaventa. Mangia di tutto anche se il suo cibo preferito sono i semi di girasole. Tra tutti gli animali io ho scelto il criceto perché proprio non mi assomiglia e poi non capisco i suoi orari di riposo. Gigio il criceto è molto speciale, i dentini che lui ha lo rendono molto bello, come un bimbo appena nato. Quando si arrampica sulla sua gabbia le sue narici sembrano dei puntini tracciati con un pastello rosa. (Samuela) Mercoledì abbiamo fatto un gioco: ognuno di noi ha scelto un animale, io ho scelto laquila reale perché vorrei essere quello splendido animale: il re dei cieli e dellaria. Il suo baricentro sono le ali quando vola e il becco quando scende in picchiata verso la sua preda. E forte come un leone leggera come una piuma, muove le sue possenti ali per tagliare laria come un aereo (Antonio) Tanto tempo fa avevo un gatto Che era bello ed era matto Giocava con i topi E ne cacciava tanti tipi Era sempre molto allegro E correva come un puledro Per me è il più speciale E rimarrà per sempre tale. (Carola) Una volta mia zia aveva comprato un cane Aski io ero piccola e avevo paura, allora un giorno me lo ha fatto accarezzare. E da quel giorno non ho più avuto paura dei cani. Ho capito che se non provo a conoscere qualcosa non posso avere paura. ( ) Io non ho scelto di essere un coniglio per un motivo particolare, ma la prima volta che abbiamo provato a immaginare di essere degli animali io avevo trovato una tana e mi ero messa in una posizione a me comoda e mi sembrava di essere un coniglio. (Silvia) Abbiamo poi provato ad isolare un gesto ed un suono dellanimale scelto. A turno, un ragazzo (o un adulto) lo ha ripetuto più volte stando al centro del cerchio magico, mentre qualcun altro ha letto il testo scritto. Gli altri guardavano, osservavano, ascoltavano, sognavano, partecipavano Oggi abbiamo parlato di nuovo degli animali. La cosa che mi ha colpito di più è stata quella di ascoltare lesperienza di Romolo con un cobra e mi sono piaciuti molto i gesti che faceva per rappresentare lanimale. Mi ricordo perfettamente i suoi gesti, muoveva le braccia proprio come le muove un serpente, in lui vedevo un serpente dal volto minaccioso che si dirigeva verso di me. In quel momento mi sembrava di stare in una foresta e vedevo uscire tanti altri serpenti che si dirigevano verso di me. In quei momenti non provavo paura, ma piuttosto curiosità. E felicità, perché pensavo di essere simpatico a quei serpenti visto che si avvicinavano a me. (Andrea) Siamo nella giungla, io sento un verso grr grr grr. Io annuso lodore dellerba fresca, tocco la terra umida sento una musica molto lenta. Sembrava veramente di stare nella giungla. Stefania muoveva le spalle. Su e giù su e giù. E noi tutti insieme in cerchio mentre Andrea e la prof. Bea leggevano. E stato molto bello. Amico diario, ti sembrerà strano ma io tra tutti gli animali preferisco la volpe. La volpe ha un carattere diverso dal mio. Essa è furba ed io non lo sono. Mi piace anche perché è un animale libero. Mi piacerebbe tanto essere una volpe per essere libera. (Iolanda) Anche Francesco vuole leggere al microfono la sua storia. Vorrei essere un lupo perché il lupo è un animale ferocissimo va a cacciare nelle tane dove trova uno scoiattolo e dei coniglietti Il lupo urla mangia i piccoli mammiferi e infine il lupo mangia gli uccelli Cristian, accovacciato in un angolo, ogni tanto fa sentire una sorta di ululato. Annoterà a casa sul suo diario: Francesco aveva scelto di essere un lupo e la prof. mi chiese se volevo "improvvisare" e fare un suono mentre lui leggeva il suo testo. Io avevo tantissima tensione, ma mi feci coraggio. Quando Francesco cominciò a leggere cera una musica come sottofondo. ( ) quando noi finimmo a me batteva forte il cuore. Ci pensai e dissi dentro di me: "Che cera di particolare?". Io non so spiegarmelo. Lintesa tra i due è perfetta, soprattutto Francesco è perfetto. Sente in maniera straordinaria il ritmo delle parole , le adatta al ritmo della musica, dà il tempo a Cristian, gioca con le pause. Improvvisa: Gli uccelli che volano nella verità La situazione è qui In classe, il giorno dopo, continuiamo a scrivere: Il lupo sta lontano dalla foresta Io lo amo La tua civiltà Perché cammina da solo senza fermarsi mai però allimprovviso il lupo mangia gli orsi Ad un tratto così il lupo caccia gli uccelli e alla fine arrivano rane e rospi Il lupo scappa via E arrivano di nuovo salamandre e tritoni Il lupo potrebbe farsi male e potrebbe essere sconfitto Scappa più veloce Passa qualche giorno di relativa calma. Il 3 febbraio Francesco mi accoglie in lacrime. E disperato perché ha un brutto pensiero, ha paura di essere cacciato dal branco dalla scuola. Si calma. A fatica. Andiamo al bar, gli offro un cornetto alla crema (spero di prenderlo per la gola!). Torniamo a scuola, nel nostro laboratorio. Da soli, io e lui. Improvvisiamo una storia. A fatica. Francesco è in pericolo Aiuto il lupo vuole uccidermi Mamma ti prego portami a casa Sisisisisisisi Il lupo mi ha dato un colpo in testa Che dolore! Sono morto Francesco rispondimi. Cosa posso fare senza Francesco. Ti porto a casa subitissimo e ti do la medicina Anche il lupo è morto Lhai ucciso con due frecce tu Beatrice Come per magia Siamo a casa Mamma Non ci sono pericoli Ehi! Ehi! Francesco Sono tua sorella. Sei proprio vivo? Sì Staremo sempre insieme [il finale della storia lo propongo io. Francesco accetta e scrive sul suo quaderno] il lupo non ci fa più paura non ci sono più pericoli Francesco è diventato grande. |
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