bilanci La nostra ricerca partiva dalla convinzione che il processo d’integrazione
ha, tra le sue condizioni, la partecipazione vissuta della comunità
che interagisce, e in particolare che il teatro, se concepito non come
teatro di rappresentazione, ma come teatro di partecipazione, può
costituire uno spazio per la promozione dei processi di integrazione in
tutta la comunità nella quale si verifica il processo stesso. Affermavamo
anche che la scrittura, se concepita come strumento di libera espressione
di sé (per ragazzi e adulti), e non come adempimento formale vincolato
da definite procedure, può diventare parte essa stessa di una scuola
di partecipazione e contribuire pertanto all’interazione tra i soggetti
della comunità.
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