Gli obiettivi
L’ottica della ricerca, che ha caratterizzato il progetto,
ha richiesto una formulazione di obiettivi su diversi piani. La formazione degli insegnanti è apparsa subito come nodo fondamentale del percorso, condizione della sua realizzazione, esperienza di ricerca nella ricerca. Ci si è posto l’obiettivo di: a) porre gli insegnanti in situazioni problematiche connesse con l’utilizzo del corpo e la liberazione di vissuti emozionali, che “destabilizzassero” gli equilibri professionali consolidati; b) stimolare il pensiero riflessivo (metacognizione e autoanalisi) a livello individuale e di gruppo, c) fornire spazi per la narrazione/rielaborazione del parallelo percorso didattico con la classe. Le strategie adottate hanno avuto i caratteri della sperimentalità e sono state oggetto di appositi monitoraggi. La compatibilità col curricolo delle attività di teatro partecipato e di scrittura libera ha costituito subito, appena avviato il laboratorio curricolare, un altro punto di domanda cui provare a dare risposta. Ulteriore domanda, nata dopo le prime osservazioni sulle attività in corso nelle tre scuole, è stat quella relativa a “quali le condizioni che consentono, nei contesti scolastici, l’adozione delle strategie da noi scelte. Ci siamo chiesto, ancora, se dall’esperienza “Per una integrazione partecipata: quale teatro?” non fosse possibile ricavare degli elementi per rispondere a una domanda più ampia: “Per una integrazione partecipata: quale scuola?”. Ci siamo cioè domandati sia sulle ragioni profonde dell’efficacia educativa di un modo di fare teatro, sia su quanto la Scuola abbia da guadagnare non solo dall’accogliere in sé il teatro di partecipazione, ma dal farsi essa stessa teatro di partecipazione. Ultima, in ordine di tempo, la domanda su quali obiettivi raggiungere col nostro sito: e abbiamo concordato che ci interessa non solo documentare, rispondere, concludere, ma anche e soprattutto problematizzare, porre nuove domande, aprire nuove piste di ricerca. |
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