Dissolvenza incrociata
Una banda di ragazzi napoletani fa finta di fare la rivoluzione allAuditorium Zanon.
E quella giacobina, messa in scena con decenza ( e lausilio del professionista Mascia) dal Liceo Classico "Imbriani" di Pomigliano DArco. Applausi e tutti a pranzo. Fanno casino anche lì, nella pizzeria che sembra una specie di Nautilus, un sommergibile tutto di legno (kitch e costoso), stagno, non cera un filo daria. Fanno casino ma con un po più verità, meno imbalsamati, liberi da quegli improbabili registri attoriali.
E vanno via senza salutare, normale per dei ragazzi in libera uscita ma anche la preside. Anche se dopo un po (magari quanderano già al casello autostradale come quelli che dimenticano il pupo allautogrill) torna trafelato linsegnante che aveva partecipato al master.
Ma dimenticano i fiori che langelo Angela gli aveva regalato.
Dissolvenza incrociata, sfuma limmagine dellintera manifestazione (master-convegno-spettacoli-bevute notturne) e in assolvenza appare il pacifico meriggio domenicale di chi come noi (io, Massimo, Sarah e Paolo) lavoriamo per "ricombinare" i tanti frammenti lasciati per questo diario di bordo che può rivelarsi una buona "piattaforma" per ragionare su quello che si è fatto e su quello che si può fare. Servirà agli insegnanti che in questi mesi lavoreranno per creare una "rete" (interumana e probabilmente anche telematica) su cui basare liniziativa pubblica sul teatro-scuola.
E anche ai due curatori dellintero progetto Angela (Felice) e Mario (Brandolin) e a tutto lEnte Regionale Teatrale del Friuli per rilanciare questa progettualità nel prossimo anno.
(carlo)