SUL VERSANTE SPETTACOLARE, va innanzitutto segnalata la dedica "d'autore", che, nella serata di giovedì 12 ottobre, vedrà protagonista (Auditorium Zanon, ore 21) il medico-cantore Enzo Jannacci, per un esclusivo "Omaggio a Dario Fo", all'insegna dell'happening ma anche di un "amarcord" irresistibile. Nella stessa serata, líomaggio a Dario Fo si arricchirà di nuovi stimoli grazie alla performance dell'attore Mario Pirovano, che ha assimilato per anni i trucchi e la "sapienzaí del mestiere di Fo. E proprio con líautorevole sostegno del premio Nobel, Pirovano " arrivato a esibirsi da solo, in una libera reinterpretazione del Mistero Buffo, di cui proporrà al pubblico udinese alcuni stralci.
Alla poetica teatrale di Eduardo è invece ispirato lo spettacolo-omaggio che andrà in scena nella serata di venerdì 13 ottobre (sempre all'Auditorium Zanon, ore 21), "Compleanno", un monologo scritto, diretto e interpretato dall'artista partenopeo Enzo Moscato.
Un ulteriore contributo "live" arriverà, nel pomeriggio di sabato 14 ottobre (Auditorium Zanon), dalle dimostrazioni di "Una nuova scena per le lingue", vetrina sulle tendenze della nuova drammaturgia italiana, che vedrà protagonisti Francesco Silvestri, Davide Jodice, Ermanna Montanari, Silvio Spadoni, Spiro Scimone, Francesco Sframeli, Giovanni Crippa, Franco Loi, Scena
Verticale, Alessandro Lai, Giuseppe Battiston, Max Speziani, Luigi Dadina, Franco Loi, Pino Roveredo, Pier Paolo Piludu, e altri ancora. Anche per questa edizione, dunque, "Il teatro delle Lingue" ha radunato a Udine una rappresentanza estremamente significativa della "nuova scena italiana".
A suggellare la giornata di sabato 14 ottobre (Auditorium Zanon, ore 21), sarà un evento particolarmente atteso e suggestivo: in esclusiva per il Convegno, e in collaborazione con il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Moni Ovadia presenterà Mille lingue per il Cantico dei Cantici, in una rielaborazione drammaturgica curata personalmente dall'artista Yiddish; si tratta di una mise en espace con musiche, ideata per valorizzare il fascino e lo "spirito creatore" della parola, nella molteplicità di sfumature offerta da lingue diverse: lingue "letterarie", da Joyce a Gadda, e insieme tradizioni e traduzioni linguistiche, compresa quella friulana.