Digital Story-telling a Bolzano

Portare nel web l’impronta degli sguardi soggettivi e della partecipazione attiva, ecco un buon modo per concepire la rete telematica come una reale piattaforma di cooperazione educativa e creativa.

Non è solo una buona teoria ma una pratica consolidata attraverso ciò che abbiamo definito il diario di bordo on line, realizzato nelle precedenti edizioni di EMS (Esperienze Multimediali Scuola, questo è il link dell`ultimo; cercherò i link degli altri, ancora più significativi per alcuni aspetti).

Un’idea semplice che ha dato luogo a quella opportunità di cooperazione in rete, creando delle procedure di scrittura e di montaggio web semplici ma indicative di quanto possa essere facile “fare rete” all’interno di una comunità d’apprendimento.
L’intuizione d’allora sta diventando oggi una delle soluzioni tecnologiche più diffuse: si sta infatti espandendo a macchia d’olio la pratica del “weblog” (web-diario), detto anche “blog” come piattaforma telematica per il caricamento automatico dei testi da parte degli iscritti ad una comunità on line.
Molti portali hanno smantellato le loro redazioni per dare vita a weblog: non solo riduce i costi ma espande la partecipazione degli utenti.
Finalmente un’idea educativa buona anche per il mercato.
Per quanto ci riguarda, rilanceremo l’idea del diario di bordo on line proprio sulla piattaforma del weblog, affinando quel lavoro connettivo che abbiamo definito “fare rete”, coinvolgendo in questa esperienza anche i ragazzi (quelli che hanno voglia di scrivere) e dividendoci in gruppi (“focal group”) composti sulla base di affinità e motivazioni comuni.

L’esperienza del Diario di bordo on line intende inoltre dimostrare come il web possa rivelarsi un ambiente di comunicazione sensibile, basato sulla condivisione e la partecipazione.
La rete può infatti potenziare una pratica della scrittura che fa dell’esercizio della memoria soggettiva un atto comunicativo, inscritto in primo luogo nell’alveo di un’esperienza d’intelligenza connettiva.