Stagione 2003-2004 > Sei personaggi in cerca d'autore
Sei persone entrano in un teatro mentre degli attori provano Il gioco delle parti di Pirandello.
Ma non sono sei persone bensì sei personaggi immaginati da uno scrittore che a un certo punto, per stanchezza o deliberatamente, li ha abbandonati. Essi ora vorrebbero che il capocomico-regista (Franco Abba) sostituisse l'autore e facesse recitare il loro dramma agli attori.
Un "padre" (Mauro Stante), dopo aver avuto un "figlio" (Marco Mazza), lascia che la "madre" (Maria Paola Casorelli) se ne vada con l'amante.
Da questo amante lei avrà altri tre figli: la "figliastra" (Stella Bevilacqua), il "ragazzo", la "bambina".
Diversi anni dopo il "padre", in cerca di facili amori, troverà la "figliastra" in una casa di appuntamenti, gestita da una certa "Madama Pace" (Fabio Valenzuela), in questa versione rivista in modo assai "anomalo".
La madre interviene e impedisce che si consumi l'incesto, e la famiglia si ricompone tra rancori e odi. Gli attori e il capocomico-regista dapprima ridono dei disgraziati, ma poi consentono di recitare il dramma fino in fondo, in modo che il destino dei personaggi si compia. Ma ai personaggi gli attori sembrano falsi e saranno quindi loro stessi a recitare la "commedia" fino all'epilogo dai risvolti tragici.
Due i temi fondamentali attorno ai quali si costruisce il dramma: il tentativo di svelare il meccanismo e la magia della creazione artistica e il passaggio da persona a personaggio, dall'avere forma all'essere forma, l'eliminazione dello "spazio" artistico, distinto da quello della realtà.
I Sei personaggi in cerca d'autore furono scritti nel 1921 e rappresentati per la prima volta il 10 maggio dello stesso anno al Teatro Valle di Roma dalla compagnia Niccodemi. Questa rappresentazione scatenò una battaglia tra il pubblico e i sostenitori di Pirandello. L'autore fu accolto all'uscita da fischi e da lanci di monetine.
Ben diverso fu l'esito della seconda rappresentazione avvenuta a Milano al Teatro Manzoni. Da allora il successo dell'opera fu assicurato su tutti i palcoscenici del mondo.
Stiamo parlando infatti di un capolavoro del teatro del Novecento.
Testo:
Luigi Pirandello
Adattamento e Regia:
Franco Abba e Mauro Stante
Spettatore nello spettatore? Pirandello in Pirandello? Sono forse questi, ma non solo, i componenti di questa particolare messa in scena dei Sei personaggi in cerca d’autore ad opera del Piccolo Teatro Comico.
Testo portante della trilogia pirandelliana del teatro nel teatro e del quale la storia del teatro del '900 testimonia le tante operazioni registiche e di lettura; dalla messinscena parigina del 1923 dove i sei personaggi approdano sul palco attraverso un ascensore di servizio, a quella memorabile della Compagnia dei Giovani, Valli-De Lullo-Falk, alle altre svariate edizioni, classiche o meno, che la produzione teatrale ci ha proposto in questi anni.
Il Piccolo Teatro Comico vuole ritentare l’esperimento con un allestimento teatrale che fedele alla propria poetica, rappresenta indiscutibilmente un evento della stagione teatrale.
Il Teatro, per una normale evoluzione storica e sociale, è sicuramente differente da quello vissuto da Pirandello;
il tramonto della gerarchia tra i teatranti, l'attor giovane, la prima attrice, il suggeritore, etc., e da qui la prima rilettura: la compagnia in prova con Il gioco delle parti non c'è.
Al suo posto gli spettatori, protagonisti ed interpreti, supervisionati e smossi dal loro ruolo passivo non più di semplici osservatori ma di attori, diretti da un capocomico burattinaio e marionetta di se stesso.
Per arrivare a questo risultato non si è voluto partire solo dal copione finale del testo, bensì anche da quello che drammaturgicamente è stato il suo embrione, nello specifico dalla novella: Tragedia di un personaggio. I tre atti pirandelliani vengono risolti in un atto unico.
L'ambientazione: più che un teatro una sala prove, dalle sedie messe senza un ordine, quasi impersonale.
Il risultato finale di questa operazione di regia, è una messa in scena particolare, non convenzionale, dove gli spettatori-attori vengono coinvolti nel gioco pirandelliano del teatro in maniera diretta, quasi a recitare tutt'uno insieme all'attore.