Stagione 2003-2004 > Il poema dei lunatici
Il poema dei lunatici è stato reso famoso da Fellini. La parte più poetica e anche quella più riuscita di La voce della luna, è senza dubbio quella iniziale, interpretata da due dei più significativi attori italiani, Roberto Benigni e Paolo Villaggio.
Ed ecco che Emanuele Arrigazzi, un attore, giovane, ma già affermato (molte le interpretazioni significative, con Gregoretti, Piero Nuti, Adriana Innocenti, Giancarlo Zanetti, Massimo Navone e via di seguito), affronta questo testo sotto forma di monologo, con risultati di eccezionale forza poetica.
Viene raccontata una storia, una storia stranissima, che non sarà mai creduta, di scritti in bottiglie trovati nel fondo dei pozzi.
Biglietti, mappe, scarabocchi, lettere minatorie. Ma chissà cosa significa buttare in un pozzo un messaggio in bottiglia come farebbe un naufrago in mare? Ed ecco che il fondo del pozzo continua a parlare, a tirar fuori cose ancora più strampalate: ferro, forchette, uncini, manici di carriola. E' come se esistesse una rete di pozzi comunicanti fra loro e qualcuno fosse in grado di usarla. E ogni pozzo lì pronto, a raccontare le sue storie, e quelle di tutti gli altri pozzi.
Un lavoro surreale, di grande leggerezza, poesia, che non mancherà di far sorridere tutti coloro che avranno la fortuna di poter ascoltare e ammirare questa bellissima messa in scena.
Lo spettacolo ha debuttato in una rete di piccoli paesi del Piemonte per poi arrivare a due festival toscani, cioè Per strada danzando di Fucecchio e Topi matti di Montopoli Valdarno.