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Polvere umana

Il mio nome è 174517 - azione teatrale liberamente ispirata ai romanzi di Primo Levi

Sono un uomo normale di buona memoria che è incappato in un vortice, che ne è uscito più per fortuna che per virtù.

Primo Levi è testimone e vittima di Auschwitz.

L'uomo denudato della sua identità, costretto a battersi come un animale per la vita, costretto a cambiare il suo codice morale.

Sulle sue parole chiare, concise, asciutte e precise come una formula chimica si muovono gli attori, nella tensione suscitata dalla lucidità di questo ricordo terribile.

Vittime, aguzzini, desolati e aggressivi, rassegnati e vacui.

E se appare un sorriso, un lampo di ironia, è per esorcizzare attraverso la malinconia del clown il timore che nulla sia cambiato.
Il linguaggio teatrale è quello del movimento accompagnato dalla musica, con pochissime parole. Teatro di immagine e di silenzio, con improvvisi scatti lancinanti e disperati, con momenti di invenzione poetica su un tema difficile e desolato.

Se dall'interno del Lager un messaggio avesse potuto trapelare agli uomini liberi, sarebbe stato questo: fate di non subire ciò che a noi viene inflitto. (Primo Levi)

Prodotto in collaborazione con la Regione Piemonte.

Il logo di Viartisti è opera di Emanuele Luzzati

Giornata della Memoria
4 Feb. 2004
h. 16.30
Coltelleria Einstein

Piccolo Teatro Perempruner
Piazza Matteotti 39
Grugliasco (TO)