Stagione 2003-2004 > Popoli
Torino è una città in cui la convivenza razziale, e l'interazione tra diverse culture rappresentano ormai un dato sempre più reale.
Le differenze etniche, linguistiche e culturali che si possono respirare in alcuni quartieri della nostra città costituiscono un valore umano inestimabile. Nutrito dai suoni, dai profumi, dai colori di queste diversità, il progetto, ispirato ai principi della tolleranza e del rispetto reciproco, mira a mettere in risalto, attraverso la danza, il canto ed il teatro, il desiderio naturale dell'uomo di essere felice, manifestandolo nel valore proprio dell'essere umano: la vita, l'esistenza....amare non è poi così difficile
Popoli rappresenta la nostra interiorità messa a nudo, la convivenza fra il bene ed il male che è nella natura dell'uomo e che permette ai nostri cuori di pulsare.
Non si narra un racconto, tanto meno una storia, ma si tenta di sottolineare le differenze e le diversità con cui noi conviviamo quotidianamente, per poi unirle in un unico desiderio che da sempre è dell'uomo, quello di amare, di dare risposta a ciò che il nostro cuore in ogni suo battito chiede, un sentimento che non ha limiti e non vede differenze, un così grande sentimento che alle volte, per paura, viene interpretato come un'illusione portando così le nostre menti a reprimere creando spesso una falsa realtà.
Lo spettacolo è un'altalena sull'emotività, scatenata di continuo in un contrasto fra sogno e realtà dove il sogno, è l'oblio in cui noi tutti vorremmo vivere, continuamente interrotto dai risvegli su una realtà che ci fa capire che c'è ancora tanta strada da fare, ma che amare non è poi così difficile.
Lo spettacolo è una continua interazione ritmica di suoni fisici e musicali ove sono presenti: canti, danza e teatro, uniti in un unico rito vitale, che fa di queste una sola arte.
Una vitale importanza assume la ricerca sul movimento, inteso come espressione artistica in grado di comunicare emozioni dal profondo, ma anche come quell'elemento che, da solo, può realizzare la magia di trasformare istante per istante lo spazio scenico in mondi fantastici e situazioni intriganti: da qui si sviluppa la danza che, in queste fantasie, coglie gioiosa ispirazione.
Lo spettacolo è nato da un lavoro quotidiano attraverso il quale si è cercato di scoprire e mettere in risalto le relazioni fra l'arte teatrale, il canto e la danza.
Particolare attenzione è dedicata alla ricerca sulla musicalità dei linguaggi delle differenti etnie e all' equilibrio fra le varie emozioni umane che scaturiscono da un intenso lavoro collettivo fra attori, danzatori e musicisti.
Il progetto, nato dal desiderio di comunicare sensazioni e sentimenti, che solo con la voce, non sarebbe possibile esprimere compiutamente, intende trasmettere, attraverso canali più profondi, un suono vitale, diretto al cuore, nella speranza di poter contribuire alla diffusione di un messaggio di pace, ispirato ai valori laici della tolleranza e del rispetto tra gli uomini, che possa stimolare la conoscenza delle differenze, per poterne scoprire la ricchezze.