Una grande scommessa: fare Brecht oggi.
Usare le sue parole, i suoi testi per comunicare il senso di difficoltà e di disagio in cui oggi ci si trova. Parlare ai giovani con Brecht.
Incontrare la musica e cercare assieme di costruire un linguaggio nuovo.
Per tradire la composizione di Kurt Weill, lanciare un segnale di modernità del linguaggio (coscienti del fatto che la musica oggi sia altra cosa) e cantare Brecht, Koreja va in scena con gli Almamegretta, una delle formazioni più interessanti degli ultimi anni.

Il progetto nasce dopo le esperienze di teatro musicale realizzata negli ultimi quattro anni da Koreja attraverso collaborazioni importanti e prestigiose con la Biennale Musica e il Teatro La Fenice di Venezia in occasione della co-produzione di "K-trilogia della solitudine" su musiche del compositore Luca Mosca e in occasione della produzione "Acido Fenico" che vede la presenza in scena degli attori di Koreja insieme a cantanti e musicisti del Sud Sound System.

Bertolt Brecht aveva già capito nel suo tempo che il teatro doveva incontrare la musica e cercare insieme di costruire un linguaggio nuovo.
Spero che nel nostro caso trovare nuovi suoni e nuove voci per il teatro di Brecht voglia dire accettare la sfida della modernità, cosciente del fatto che la musica oggi è un'altra cosa.
Cantare Brecht.
Cantare al buio nel tempo dei tempi bui.
Questo faremo nella prima parte; poi vorremmo uscire alla luce e vedere meglio quello che ci circonda.
Ripercorreremo attraversando queste tre opere, l'intera parabola letteraria di Brecht: "Baal" la sua prima opera, "L'opera da tre soldi" centro del suo percorso, "Il cerchio di gesso del Caucaso" l'opera della maturità, forse l'ultima.
Non un lavoro sul testo quindi, ma sull'evoluzione artistica e politica dell'autore.
In questo viaggio ci accompagneranno le musiche dal vivo scritte ed eseguite per l'occasione dagli Almamegretta.

~ Salvatore Tramacere ~