La quinta edizione di Teatrimpegnocivile si apre riprendendo "Le
Parole del Teatro", momento di confronto e interrogazione
che sentiamo più che mai necessario, oggi, in una società
che mira a spettacolarizzare lo stesso bisogno di impegno civile,
così come spettacolarizza il corpo, spettacolarizza il bisogno
profondo e confuso di condivisione dei sentimenti, spettacolarizza,
degradandolo, il bisogno di bellezza.
Il confronto che avverrà, in occasione delle "Parole
del Teatro" , come nell'anno precedente, sarà anticipatore
dei temi e delle riflessioni che percorreranno la quinta edizione
di TEATRIMPEGNOCIVILE.
Edizione che conferma la volontà di uno sguardo aperto
sull'esperienza del teatro, sguardo teatrale che sia un punto
di osservazione per l'intera comunità, che possa essere contributo
di pensiero e cultura per una città come Torino, attraversata
da importanti e conflittuali modificazioni economiche, sociali ed
umane.
Non un teatro ridotto a rito consolatorio, imbalsamato in formule
più o meno ripetitive e consumabili.
Non a caso quindi "Le parole del teatro", si apre
con la presentazione del libro di un maestro come Michele Perriera,
Romanzo d'amore, che è il racconto di un lungo ed ammaliante
rapporto con il teatro, ed anche la narrazione autobiografica di
un'esistenza appassionata dentro una città, Palermo, dalla
quale Perriera ha voluto guardare il mondo.
Non a caso quindi il convegno nella mattinata di venerdì
8 novembre vedrà la presenza di associazioni quali Acmos
e Libera, con cui Teatrimpegnocivile in questa edizione,
sta aprendo percorsi comuni rivolti alle nuove generazioni ma non
solo.
Percorsi che coincideranno con la presentazione di spettacoli importanti
per la memoria di cui sono portatori, come nel caso di "Ginestre
a Portella" oppure percorsi che in modo sperimentale ed
ardito daranno vita a nuove elaborazioni artistiche ed opere teatrali,
come nel caso del progetto "Quell'oscuro oggetto del desiderio"
relativo ai consumi.
Questo progetto, in collaborazione con Acmos, può delineare
una strada di lavoro complessa, capace di suggerire ipotesi culturali,
sociali, artistiche inedite e originali, che daranno anche luogo
ad un evento teatrale della compagnia Viartisti.
Non a caso la mattinata del 9 vedrà la presenza di artisti
ospiti quali Alessandro Berti, Michela Lucenti, Armando
Punzo che stanno, ormai da anni, navigando e viaggiando in direzioni
difficili dentro un teatro che ha scelto "di non stare al
posto suo", consapevoli che a partire da questa disobbedienza
è possibile ritrovare il senso profondo del proprio lavoro.
Questi artisti racconteranno l'esperienza del proprio viaggio alla
presenza di osservatori attenti che si occupano di costruire"
porti" e "punti di approdo" necessari durante le
navigazioni perigliose: Paolo Aniello, Alessandro Garzella,
Massimo Marino.
Non a caso il convegno è contemporaneo alla prima dello
spettacolo di Beppe Rosso sui nomadi, tratto da un libro
scomodo come quello di Marco Revelli.
Non a caso Teatrimpegnocivile conferma ed amplia i rapporti di
collaborazione con personalità artistiche e culturali
dell'area torinese e piemontese, aprendo anche relazioni permanenti
con artisti che lavorano in altri territori : Alessandra Ghiglione,
Carlo Infante, Luciano Nattino, Beppe Rosso....Raffaella Giordano,
Michela Lucenti. Si radica sempre più la consapevolezza che
il coraggio di un confronto diretto, a volte anche difficile tra
esperienze ed ipotesi di lavoro diverse possa far nascere una complessità
interessante.
Il fondamentalismo narcisista che spesso contraddistingue il mondo
teatrale riduce la bellezza artistica a risultato estetizzante privandola
del suo valore etico profondo
Non a caso allora dedichiamo questa edizione al tema vitale
della bellezza, perché sia riproposto in tutta la sua
portata tragica, il confronto tra arte e bellezza, tra arte e società.
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