IL
TEATRO
Tra l'altro quando mi capitava di pensare al teatro, mi si aggiravano
per la testa essenzialmente due immagini, in parte antitetiche: la
prima era quella del teatro che passa in televisione, o quello che
si intravede in qualche quotidiano, insomma per intenderci quello
delle "grandi" opere, dei "grandi" drammi, quello
che sembra importante; la seconda era quella del Teatro con la T maiuscola,
quello delle piccole scuole, quello che tentano di fare alcuni dei
miei amici e che io considero grande perché tentativo di espressione,
che io intendo e confondo con il fare teatro, cioè esprimere
un qualcosa che si vuole trasmettere agli altri, non solo con le parole,
non solo con l'intonazione, non solo con la musica, ma con tutti questi
tre ingredienti ben amalgamati assieme e in più una componente
estremamente potente: il tuo corpo.
Sembrerebbe che la differenza tra le due immagini derivi esclusivamente
dal livello di "famosità", il che può anche
essere, ma il punto è che la mia impressione sulle due dipende
da qualcos'altro: il teatro (con la t minuscola) mi sembra essere
un costruzione pesante, statica e fredda, un museo di forme appartenenti
al passato, mentre da tutt'altra parte il Teatro (T maiuscola questa
volta) sembra invece apparire come una situazione fresca e dinamica,
un tentativo di un'esperienza piena di avventure e possibilità.Bene,
ho accettato di partecipare a questo gioco innanzitutto per il suo
aspetto di esperimento: Carlo Infante ci ha dato praticamente una
completa libertà di espressione, e capite che questo è
assolutamente indispensabile per una persona che non sa niente di
teatro, e stimolante d'altro canto. Secondo, si vedono spettacoli
gratis e penso non ci sia un modo migliore per avvicinarsi al teatro:
se alla fine rimani deluso non ci hai rimesso niente (provare gratis
è una cosa che capita pochissime volte nella vita!). Terzo
(questa non è proprio una motivazione) io non reputo il teatro
la migliore o la peggiore delle forme d'arte: il teatro è una
forma d'arte come lo sono, e allo stesso piano, tanti altri "mestieri":
il musicista, lo scrittore, il pittore, ma non solo, il falegname,
il contadino, il viaggiatore e ancora una lista infinita di attività.
L'arte è in ogni cosa che una persona può fare, ed è
questo il bello, cioè non ci sono privilegi per nessuno e per
nessuna attività; forse l'ha detto qualcun altro, comunque
l'arte è mettere realmente se stessi nelle cose che si fanno,
a modo proprio e secondo le proprie capacità, è dare
il meglio di se stessi, gareggiare con se stessi, crescere nella conoscenza
di se' e degli altri, tramite l'azione, tramite il fare, il produrre,
il generare. Fare dell'arte è il sentirsi orgogliosi di svolgere
una attività e per questo svolgerla al meglio.
E il bello di tutta questa storia è che dopo avere fatto una
di queste qualsiasi "attività artistiche" le puoi
mostrare a tutti gli altri e confrontarti, come dire "Guarda,
io la penso così, e tu come la pensi?"; per questo forse
vado a teatro, per vedere cosa una persona può avere da dirmi
, da mostrarmi, come una persona ha deciso in determinate circostanze,
come ha scelto tra le possibilità; insomma vado per ascoltare
una persona (o, si intende, un gruppo di persone) per sentire quello
che può o che vuole dirmi. (Michele D)
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