Renzo De Picoulis
Ordinario di Semiotica dell'Immagine
Facoltà di Lettere e Filosofia
Università di Torino
Via S. Ottavio 8 - 10123 Torino - tel. 011234987


Torino 12/7/99


Egr. dott. Catalano

Al di là del primigenio stupore che Le ebbi a dimostrare fin dal nostro primo incontro per i Suoi ritrovamenti (e che Le confermo), ho avuto la possibilità, dopo un periodo intenso di esami universitari, di porre attenzione alle fotografie delle "nostre" (posso dire così?) statue ed effettuare una prima comparazione con opere lignee policrome (di carattere devoto o apotropaico) del periodo ellenistico di cui ho documentazione, custodie presso il Museo Nazionale Archeologico delle Marche (Ancona).

A mio sommesso avviso non esiste tra di loro alcuna affinità di carattere iconografico o di "ritmo" formale degli atteggiamenti espressivi.
Uno studio più attento dal vivo "de lignamine laborato et depicto" e gli esami istogenetici in corso mi daranno sicuramente ragione.

Sono per proporLe un'ipotesi "folle" ma non priva di fondamento scientifico.
Tali sculture potrebbero appartenere a una civiltà superiore intervenuta sulla Terra de un altro sistema solare per imprecisati motivi e poi ritornata al proprio pianeta lasciandoci queste sole testimonianze della loro apparizione.
Del resto il "virus" dei personaggi de Lei trovati e composti è troppo simile ad immagini che solo in epoca più recente (penso ai futuristi, ai costruttivisti russi, a certi fumetti degli anni '30 in Italia) sono comparse sul nostro pianeta.
Non era immaginabile tremila anni fa trovare simili opere fra le civiltà del tempo.

Questo "in primis" rispetto ai tempi concordati di indagine e studio.

La saluto caramente e, come d'accordo, ci sentiremo dopo il suo rientro da Zurigo.

Buon lavoro!

Renzo De Picoulis

<back