dal frullatore della fiera del libro
al tritacarne delle conferenze per la Normale di Pisa e l'Università di Torino e l'Orsa-Fadini
ecco le info
il 12 maggio a Cortona, nel Palazzone della Scuola Normale Superiore
nell ambito del progetto ARTE (Applicazioni di Ricerche e Tecnologie di Editoria digitale),
che la Scuola Normale Superiore di Pisa organizza per il corso di specializzazione
Progettare su Web. Metodologie e applicazioni
(musei, centri di ricerca e biblioteche)
http://www.sns.it/Altaformazione/bando04/bando04.html
l'appuntamento torinese è PUBBLICO e da non perdere: c'è veramente il rischio di comprendere una volta x tutte il senso della parola virale Performing Media,
ci sarà il tempo e lo schermo x videoproiezioni, anche quelle di un ipermedia che ho fatto x l'occasione
Giovedì 13 maggio 2004, alle ore 17, presso L’Università degli Studi di Torino, Palazzo Nuovo (Via S.Ottavio 20 Torino), aula 38,
e
venerdì 14 maggio, alle ore 17, in via Botero 15, Torino presso l’Associazione ORSA (Organizzazione per le Ricerche in Scienze e Arti)
presento
PERFORMING MEDIA: l’azione e lo sguardo teatrale in ambiente multimediale.
Ricognizioni video, web e ipermediali
Due conferenze-spettacolo che si presentano come l’occasione per valutare il rapporto possibile che intercorre tra le pratiche della scena e il mondo digitale attraverso alcuni concetti-chiave che hanno trovato sviluppo nei miei ultimi libri : Imparare giocando. L’interattività tra teatro e ipermedia (Bollati Boringhieri, 2000) e Performing Media. La nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile (NovecentoLibri, 2004)
Il primo punto riguarda l’ “Edutainment. L’interattività tra teatro e ipermedia”, in cui si analizza la relazione tra gli scenari dell’avanzamento tecnologico e i processi dell’apprendimento, all’interno dei quali è decisiva l’evoluzione dei linguaggi scenici dell’animazione teatrale con i nuovi media. L’edutainment (educational + entertainment) si basa sul principio ludico dello sguardo dinamico proprio della percezione teatrale e di alcune pratiche di gioco multimediale in ambito educativo.
Altro punto è “Scene in rete” : una ricognizione sulle diverse esperienze in campo che stanno sondando le potenzialità comunicative della rete telematica, oltre gli aspetti performativi e di ricerca spettacolare.
Un aspetto particolare ma indicativo dei nuovi format di comunicazione telematica in senso teatrale è “Web experience”. Si tratta di scritture sceniche on line, concepite per mettere in relazione il mondo d’Internet con quello della vita e del suo doppio: la scena teatrale, quella disposta a cambiare in una continua sperimentazione sui linguaggi, multimediali, coreografici e musicali.
Un punto cardine di questo percorso è “La Scena artificiale”, un’area di sperimentazione che va alla radice della problematica della riproducibilità tecnica dell’opera d’arte teatrale. L’ibridazione tra teatro ed elettronica nell’arco delle ultime decine d’anni ha visto consolidarsi alcune specificità di nuova creazione audiovisiva. Un focus sulle nuove costanti performative del videoteatro (che ha inaugurato un fronte d’attenzione con il progetto Scenari dell’Immateriale, sviluppato principalmente nel Festival di Narni) ,delle radio-scene ( come i cicli La scena invisibile e Teatri d’Ascolto per Audiobox-RadioUno) , dei teleracconti e delle performance mixed-media esperienze che hanno caratterizzato la postavanguardia teatrale ancor prima dell’avvento della multimedialità interattiva.
Altro argomento di riflessione teorica è quello che riguarda i “Teatri della memoria”, ambito che vede la memoria scenica interagire con l’ipermedia.
Nel campo su la “Scena digitale” trova luogo un’analisi delle mutazioni teatrali delle ultime generazioni: dalle ascendenze artaudiane dell’estremizzazione del corpo alle pratiche dell’interattività delle cyber-performance, dalle tele-operazioni nel nuovo spazio-tempo digitale al digital story-telling, la narrazione in ambiente digitale. Il principio della percezione condivisa sulla quale si fonda l’idea stessa di teatro si misura con altri spazi-tempo come quelli espressi dagli ambienti digitali.
Un punto di evoluzione futura nell’uso culturale della comunicazione interattiva è quello che viene definito “Performing media”, in cui s’individuano le costanti performative nella condizione di interattività, pratica che contempla una regia e una drammaturgia in cui sono inscritti sia i linguaggi ipermediali che la percezione dello spettatore-navigatore. Qui si promuove la progettazione di contenuti e strategie relazionali per le piattaforme multimediali e telematiche: simulazione di nuovi format di comunicazione basata sui sistemi multipiattaforme in cui convergono diversi media: telefonia mobile, Internet ( magari con le nuove connessioni “Wi-Fi”, Wireless Fidelity : senza tanti cavi) il broadcast radio-TV, e le tante altre modalità di comunicazione. Integrati a questi aspetti va contemplata la progettazione di eventi che sappiano interpretare il marketing del territorio: situazioni spettacolari che mettano in relazione il paesaggio, gli scenari naturali e urbani, dalle piazze ai musei ai teatri, con i diversi sistemi della comunicazione digitale integrati tra loro e connotati da regie performative che ne risolvano l’impatto sensoriale e cognitivo.
Durante le conferenze-spettacolo sarà presentato il Cd-rom prodotto dall’Archivio di teatron.org
E-Motion. Emozioni e Movimenti Elettronici
Una ricognizione sull’interazione tra corpo e sistemi elettronici, sia per quanto riguarda l’interaction design che le nuove forme della performance, individuando le caratteristiche dei dispositivi e delle condizioni che stabiliscono tali processi, dai motion-capture (l’impianto di sensori che rilevano il movimento fisico e lo traducono in forma digitale) agli ambienti interattivi in cui si sviluppano i climax per installazioni e performance di nuova sensibilità.
dettagli della mappa concettuale in ipermedia
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=242&pid=4671#pid4671