no
non me la sono fatta tutta la notte
quella bianca, quella romana
Veltroni ha finalmente imparato la lezione di Nicolini
l'assessore che aveva sdoganato Roma dagli anni di piombo
e che aveva capito che l'effimero sollecita l'energia ludica dello scambio sociale
e una città si basa su questo
insomma
alle tre ero già a letto
soddisfatto d'essere sfuggito al casino del traffico
e contento d'aver risposto al richiamo di marco solari
per scoprire un luogo stranissimo e bellissimo
la rampa prenestina (vai a scoprirla: viale aquilonia 52!)
secondo lo spirito di quella Gaia Scienza (il gruppo apripista della postavanguardia teatrale che marco ha fondato) e che apri' squarci di vitalita' nella città che si andava sblindando nei primi anni ottanta
come il padiglione a villa borghese
meta di rave bacchici ante-litteram
dello spettacolo di marco
ho ancora negli occhi l'apparizione dei giganti (in videoproiezione) in cima alla torre... quella rampa:come un gazometro di cemento, come la torre di babele di bruegel
eppure il segno + netto di questa notte bianca
era all'eur x l'installazione interattiva di Achim Wollscheid, geniale e infaticabile artista di Francoforte
che ha fatto venire la varicella al palazzo degli uffici
tanti led rossi luminosi e scanditi dai suoni rilevati da microfoni sospesi
passava un motorino? ecco un'ola di impulsi rossi segnare il grande palazzo di travertino bianco
interattività urbana
un paesaggio sonoro
urbanscape d'ascolto
un modo x fare giocare la città
qui
un'intervista ad Achim
A torino c'era veramente un botto di gente, probabilmente meno performante di quella romana...
Anche perche' verso le due per avere una birra bisognava menarsi...