il FORUM di TEATRON.org

Laboratorio d’Arte dello Spettatore on line a Bologna _03.007

carlo - 21-2-2007 at 16:06

Nell’ambito del seminario Performing Media, dal videoteatro all’interaction design, percorso multimediale in quattro incontri e un laboratorio, a cura di Carlo Infante, promosso dal CIMES- Università di Bologna, si svolge un Laboratorio d’Arte dello Spettatore on line.
Il 6 marzo (ore 16-19) si avvia presso la sede universitaria dei Laboratori del Dipartimento Musica e Spettacolo per concludersi (e rimanere sempre attivo on line) il giorno dopo (ore 16) al Teatro San Martino, dove grazie alla connessione wi fi, il Laboratorio d’Arte dello Spettatore on line opererà tra i chiostri, misurandosi con l’idea di “teatro come palestra di cittadinanza attiva”.
L’intervento del Laboratorio d’Arte dello Spettatore on line è concepito al Teatro San Marino in occasione dello spettacolo “Iago” di Roberto Latini.

programma del seminario su
http://www.muspe.unibo.it/cimes/06-07/labcit/performing.htm

tra le suggestioni da mettere in campo
una, al volo, ora, prima di partire:
la dissimulazione...
e un'immagine
ispirata ad un docu-film di Welles:
"F for Fake"
F come Falso


link alla scheda sul cd rom E-Motion
e all'Index del videoteatro

http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=277


fxfake.jpg - 16kB

una precisazione e un approfondimento

carlo - 4-3-2007 at 15:50

Anche se quello pubblicato sopra non era un comunicato ufficiale
è opportuno pubblicare quest'altro testo che presenta in particolare l'intervento di martedì al teatro San Martino

Un Laboratorio d’Arte dello Spettatore on line al teatro San Martino
Il 7 marzo, alle ore 18, ai margini del seminario “Performing Media, dal videoteatro all’interaction design, a cura di Carlo Infante e promosso dal CIMES- Università di Bologna, viene presentato un Laboratorio d’Arte dello Spettatore on line.
Nel chiostro del teatro San Martino, grazie alla connessione wi fi (la connessione wireless a internet) si realizzerà un Laboratorio d’Arte dello Spettatore on line, attraverso dei computer portatili connessi ad un access point, misurandosi con l’idea di “teatro come palestra di cittadinanza attiva”.
L’intervento del Laboratorio d’Arte dello Spettatore, basato sull’attività di brainstorming su un forum on line, viene realizzato al Teatro San Marino, in occasione dello spettacolo “Iago” di Roberto Latini.
L’arte dello spettatore come pratica di cittadinanza attiva
Laboratorio su forum on line http://www.teatron.org/forum sarà basato sull’utilizzo delle diverse piattaforme web indicate nel seminario e fondamentalmente sul brainstorming “ipertinente” (le pertinenze ipertestuali) della comunità d’apprendimento.

La parola teatro deriva dal greco "theatron" che trova un suo significato in "luogo dello sguardo".
Il teatro infatti, a differenza di qualsiasi altra espressione artistica, non esiste se non condiviso.
Eppure non è per niente scontato in una società che attraverso la comunicazione di massa ha svilito il senso del comunicare. Per questo è necessario rilanciare il principio attivo che sta alla base dello scambio con lo spettatore cercando una misura teatrale più autentica, più vitale, più coinvolgente, perchè non ci si limiti ad un mero esercizio di poetiche.
Il teatro può essere tante cose diverse ma una è indiscutibile: è "percezione condivisa" come ci suggerì anni fa Peter Brook.
E' della qualità di questa condivisione di cui vale la pena trattare.
Esiste quindi, oltre al lavoro dell'attore e dell'autore della scena, un'elaborazione dello spettatore che si fa a suo modo autore di senso e di memoria, producendo l'ascolto e la visione di uno spettacolo.
In questa condizione entrano in gioco particolari aspetti psicologici che vedono interagire in modo sottile le funzioni percettive con quelle cognitive, in una dinamicità propria del teatro per via di una sinestesia, la compresenza delle diverse espressioni, che induce ad una mobile attenzione multisensoriale.
Nel qui ed ora dell'evento teatrale lo spettatore esprime in questo una qualità che si potrebbe definire "punto di vita" dato che si sviluppa nell'arco dello spazio-tempo condiviso, vissuto. Una qualità che va oltre quel punto di vista esercitato nei confronti delle arti visive e cinematografiche e che si basa principalmente sull'assunzione psicologica, almeno per quanto riguarda l'uomo occidentale, della tecnologia rinascimentale della prospettiva. Il "punto di vita" espresso nel contesto teatrale è una qualità che paradossalmente si avvicina molto all'esperienza nella multimedialità interattiva in cui non si sta solo a guardare ma si agisce, cliccando.
Navigando in Internet, ad esempio, si può agire nella visione costruendo percorsi cognitivi personalizzati lungo le molteplici tracce che i procedimenti ipertestuali concedono. Esperienze che tendono ad avvicinare sempre più il pensiero all'azione.
E’ in questo senso che la qualità di questa percezione condivisa che può essere definita arte dello spettatore può rappresentare una straordinaria palestra di partecipazione dinamica alla cosa pubblica on line, creando le condizioni per un’evoluta forma di cittadinanza attiva all’interno della Società dell’Informazione.

programma del seminario su
http://www.muspe.unibo.it/cimes/06-07/labcit/performing.htm

forum attivato su
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=360

un primo link

carlo - 4-3-2007 at 15:53

uno dei primi diari on line basati sulla pratica dell'arte dello spettatore on line

fu realizzato nel 1999 x la Biennale Teatro di Venezia, coinvolgendo ragazzi delle scuole veneziane
http://www.teatron.org/diario

l'anno dopo fu realizzato questo progetto speciale dell'ETI con il Teatro delle Albe sempre nell'ambito della Biennale
http://www.teatron.org/cantiereorlando/intro.html

tre tag

carlo - 6-3-2007 at 15:40

3 parole chiave in cui far convergere la memoria del primo atto del seminario.
tag riferite ad alcuni concetti che ho espresso ma anche alle vostre libere associazioni...

nel mio blog trovate gli induzi che servono
http://performingmedia.org


parole chiave

dariosaj - 6-3-2007 at 15:47

performing media
blog
ipertinenza

N40ko - 6-3-2007 at 15:49

cambiamenti in atto
follia
soldi

3 tag

tightrope - 6-3-2007 at 15:50

interfaccia

spazio pubblico

interazione


kiscia - 6-3-2007 at 15:51

possiamo reggiungere tutto, ma nn conosciamo bene quanto il tutto sia attendibile

kiscia - 6-3-2007 at 15:52

a mio avviso impigrisce e nn sviluppa un senso critico

3 tag

Gus - 6-3-2007 at 15:53

wirless
tecnologia
anni '80

kiscia - 6-3-2007 at 15:53

teatro di vita incentrando l'attenzione sul tema della memoria della memoria

ipertinenza!

carlo - 6-3-2007 at 15:54

Quota:
Originariamente scritto da dariosaj
performing media


blog

ipertinenza

< ecco questa è una di quelle che preferisco:
la devo a De Kerchkove
vedi questa intervista
http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=6480

significa essere pertinenti interpretando le potenzialità dell'ipertesto on line

come ora, cito qualcuno e linko ad una risorsa on line

usate google
ma anche wikipedia.org

tre tag

eliostropos - 6-3-2007 at 15:55

-teatro come strumento sociale:possibilità di fare del teatro sociale interattivo
-videoteatro:nuovi mezzi nel fare teatro.
-teatro senza il corpo:problema del corpo e della presenza fisica dell'uomo con il nuovo linguaggio virtuale

3TaG

elek - 6-3-2007 at 15:56

-tecnologia
-interattività
-videoblog

cyborg - 6-3-2007 at 15:57

teatro come azione vivente vs.tecnologia come distacco
performing media
interattività

N40ko - 6-3-2007 at 15:57

comunicazione e informazione PUBBLICA

performing media

ale.futura - 6-3-2007 at 15:58

geoblog
informazione
interattività

un'altra...

dariosaj - 6-3-2007 at 15:58

mi piace molto anche l'espressione

agire nella visione

è evocativa e molto potente a mio avviso

kiscia - 6-3-2007 at 15:59

chiara stifani
considerazioni sul salento! da una salentina

kiscia - 6-3-2007 at 16:01

teatro memoria,teatro geografia,teatro museo

carlo - 6-3-2007 at 16:04

Quota:
Originariamente scritto da kiscia
teatro di vita


o all idea di "messa in vita" di cui parla Martinelli del Teatro delle Albe?
http://www.teatron.org/cantiereorlando/nonscuola.html


ncentrando l'attenzione sul tema della memoria della memoria


ho parlati di teatri della memoria...
http://www.teatridellamemoria.org/

in quest'altro link c'è invece un approfondimento importante su multimedialità, teatro e menemonica...
http://www.teatron.org/agapow/virtual/testi/teatrmem.htm


N40ko - 6-3-2007 at 16:05

memoria storica per comprendere il presente

Gus - 6-3-2007 at 16:05

Tecnologia

Cyborg 1 big.jpg - 31kB

Gus - 6-3-2007 at 16:17

anni 80

anni80.jpg - 49kB

ancora

dariosaj - 6-3-2007 at 16:21

alla voce ipertinenza google mi ha caricato 141 risultati ma wikipedia non ha trovato nessun risultato....

mi piace anche il concetto: punto di vita

innovativo e da qualche tempo lo trovo imprenscindile sotto diversi "punti di vista"
:-)

kiscia - 6-3-2007 at 16:33

chiara
percezione condivisa

kiscia - 6-3-2007 at 16:47



10-1.jpg - 15kB

kiscia - 6-3-2007 at 17:00

Ise pimena mai krasì ma t'ala
Na dì to sòma-su pos su tianidzi?
Su cete iospu cete mia karkara
Ce to lisarin asvesti juridzi.
Ius ene mia gapi naturala:
Cete ce chònete c'è choridzi.
Agapi a tti pianni mes negrù,
O Kristò na skansei us kristianù.

chiara


kiscia - 6-3-2007 at 17:05

teatro come vita facendo riferimento al geoblog

cyborg - 6-3-2007 at 17:15

mah......!

pcoven.jpghJPDGc.jpg - 36kB

ale.futura - 6-3-2007 at 17:15


ale.futura - 6-3-2007 at 17:18


kiscia - 6-3-2007 at 17:19

chiara
spiazzamento su :
taranta
salento
performin media

kiscia - 6-3-2007 at 17:27

"nuovo ambiente" dove si può avere maggior libertà,sfruttabile anche per una trasmissione della cultura

ecco l'qpprofondimento

carlo - 6-3-2007 at 17:27

Quota:
Originariamente scritto da dariosaj
mi piace molto anche l'espressione

agire nella visione

è evocativa e molto potente a mio avviso


ecco una riflessione su Agire nella Visione

Cambiano le regole del gioco percettivo. Cambiamo i paradigmi, ovvero quei modelli di interpretazione che oggi vengono fortemente ridefiniti dai nuovi comportamenti espressi dal valore d’uso delle tecnologie digitali. L’idea stessa di rappresentazione visiva, per esempio, viene radicalmente messa in discussione all’interno della condizione immersiva vissuta in un ambiente virtuale, un videogame o uno scenario di Second Life o di Mondi Attivi (http://www.mondiattivi.com ). O la stessa Google Earth.
Eppure, ad eccezione di alcune occasioni, come quella offerta annualmente a Linz per Ars Electronica, sono pochi i momenti in cui riflettere su questi aspetti che vanno considerati meno intellettuali di ciò che appaiono, anche perché possono essere in grado di aprire nuovi fronti di progettazione e partecipazione allo sviluppo della Società dell’Informazione.
In questa direzione, nell’ambito di Virtuality , purtroppo sbilanciata sull’ovvietà degli effetti speciali cinematografici, s’è creata un’occasione di buona densità teorica, promossa da MIMOS (Movimento Italiano di Modellazione e Simulazione) e Performing Media Lab. Mentre un altro è previsto all’Università di Lecce il 24 novembre, per un convegno promosso dal Dipartimento di Scienze Sociali e della Comunicazione, dal titolo “La vita on line. Strategie di costruzione del sé in rete” http://www.pic-ais.it.
--
In entrambe queste occasioni di dibattito emerge il concetto nuovo di “azione nella visione”, ovvero di come s’interagisce con uno scenario immateriale in cui si stabiliscano relazioni, sentimentali o produttive che siano.
Oggi, dopo le “meraviglie” del virtuale nei primi anni novanta, abbiamo un rapporto ordinario con le realtà virtuali: attraverso programmi di modellizzazione tridimensionale ormai standard è possibile abitare ambienti virtuali da condividere on line, dove grazie alla diffusione della banda larga sta trovando luogo una nuova diffusione del virtuale come condizione di comunicazione interattiva ed immersiva. Il salto paradigmatico è in questa nuova coscienza: saper vivere ed interagire in ambienti simulati esperienze reali, “abitando” spazi-tempo digitali.
Nell'immersione sensoriale all' ”interno” di un ambiente virtuale accade infatti qualcosa di molto preciso: si è dentro. Non si sta a guardare, si è lì, non c'é punto di vista prospettico a mediare.
E' a questo punto che si stabilisce il valore dell'esperienza: si agisce. Quel nostro cliccare è un atto che produce effetti, feedback precisi. Non c'é più punto di vista ma “punto di vita”: in quell' ambiente digitale si esiste, opera qualcosa di noi. Una nostra estensione, un nostro doppio, un avatar.
Il nostro essere dentro l'ambiente digitale esprime così un “punto di vita” che ci permette di agire nella visione. Ecco: agire nella visione, è questo il concetto che sottende un nuovo paradigma sia della rappresentazione sia della comunicazione nella condizione evoluta delle reti.
Un buon punto di partenza per una riflessione che non riguarda solo le poetiche ma anche le politiche produttive dei nuovi assetti della Società dell’Informazione.

Tag chiave

tightrope - 6-3-2007 at 17:28

Rete come spazio pubblico

Entratre nella rete e fruirne con la stessa facilità e naturalezza con cui attraversiamo qualsiasi spazio pubblico, come una piazza o una strada...

AVVERTENZA: non prendersi troppo sul serio

http://www.performingmedia.org

N40ko - 6-3-2007 at 17:33

tecnologia
http://www.museoscienza.org/default.asp

ale.futura - 6-3-2007 at 17:34

PerformingMedia.

Se eliminiamo la parola, il costume, il proscenio,
le quinte, la sala, finchè rimane l’attore e i suoi movimenti,
il teatro resta teatro”.
(Vsevolod E. Mejerchol'd)
???????????????????????
???????????????????????
???????????????????????

altro approfondimento

carlo - 6-3-2007 at 17:36

Quota:
Originariamente scritto da tightrope
Rete come spazio pubblico

Entratre nella rete e fruirne con la stessa facilità e naturalezza con cui attraversiamo qualsiasi spazio pubblico, come una piazza o una strada...

http://www.performingmedia.org


questo è il testo che è stato pubblicato su NOVA-Sole24Ore del 15.02.007

La scommessa principale in atto per quanto riguarda l’Innovazione nel nostro paese è direttamente proporzionale alla capacità d’interpretare la Società dell’Informazione per ciò che può diventare: il nuovo spazio pubblico, quello di una “polis” fatta da informazioni prodotte dall’azione degli uomini che vivono e usano la rete come opportunità di relazione.
Questo è uno dei temi che verrà trattato il 15 febbraio a Verona, in occasione della presentazione del portale del Comune (all'Auditorium della Gran Guardia, ore 16 http://portale.comune.verona.i... ), in una tavola rotonda che non si limiterà a trattare di e-government.

E’ nella capacità d’inscrivere l’informazione all’interno dello scambio sociale che si potrà riequilibrare una situazione in cui sia la comunicazione sia la tecnologia procedono in senso univoco: con un’offerta che non tiene conto della domanda.
L’evoluzione del web con il fenomeno del blogging lo ha dimostrato, a “produrre” l’informazione non sono più solo gli specialisti (giornalisti e autori) bensì quegli utenti dei sistemi informativi che, attraverso l’approccio interattivo, esprimono il loro diritto-dovere di cittadinanza.
E' di politica, quella vera, che si tratta. E' di condivisione dello spazio pubblico rappresentato dalle reti: l'infrastruttura della società in divenire. Perché sia chiaro: senza società niente mercato.
L’utente della società dell’informazione deve trovare il modo per portare con sé, dentro la rete globale, la dimensione locale della propria soggettività e della propria comunità, per dare forma alla coscienza dinamica della propria partecipazione attiva.
--

E' qualcosa che è già nell’aria da tempo nella cultura digitale ma che deve ancora compiersi nell’assetto generale della “res” pubblica ed è per questo che è decisivo saper guardare alle nuove generazioni. Sono loro i futuri soggetti attivi di una socialità nuova che darà forma e sostanza alla figura che è ben definita da uno dei soliti neologismi: prosumer, il produttore-consumatore d’informazione.
Senza questa attenzione qualsiasi portale web apparirà come uno di quei gran portali di ranch visti nei film western degli anni Sessanta: una grande impalcatura con il deserto dietro.
La fortuna delle piattaforme di social networking dimostra quanto sia possibile rilanciare una strategia di comunicazione pubblica che sia in grado di tradurre l’interattività in nuova forma d’interazione sociale e anche, diciamolo, emozionale. Per accostare all’auspicata società dei saperi anche una società dei pareri.
Le strutture relazionali della società di massa (amplificata dai mass-media) sono logore e necessitano un radicale ripensamento a partire da un più preciso orientamento della comunicazione verso target particolari, dai gruppi d’interesse alle diverse comunità della società multiculturale, fino alle fasce generazionali, pensionati o adolescenti che siano.
E’ da considerare però che non è una questione di nuove funzionalità.
Non è infatti solo un fatto di servizi più evoluti, di soddisfazione dei bisogni, bensì di strategia di comunicazione pubblica che solleciti il desiderio di mettersi in gioco: di partecipare a piattaforme web che sappiano fidelizzare e valorizzare il feedback dei cittadini on line.
Perché si renda esplicito quanto la rete possa essere spazio pubblico.

wikipedia

elek - 6-3-2007 at 17:37

TECNOLOGIA
La tecnologia è l'ambito multidisciplinare di ricerca e sviluppo di soluzioni, legate soprattutto ai processi produttivi. Il termine deriva dal greco "tekhnologhia" (τεχνολογία;), letteralmente "discorso sull'arte".

http://it.wikipedia.org/wiki/Tecnologia

Gus - 6-3-2007 at 17:39

Tag Chiave

Wirless: senza cavi siamo liberi di muoverci senza impicci con la possibilità di accedere a tutto l' iper spazio..... la proiezione mentale del nostro io digitale

http://www.thesims.multiplayer.it

le tag nel videoblog

carlo - 6-3-2007 at 17:39

che è stato realizzato x la Notte della Taranta
http://www.performingmedia.org/lab/salento/

... ci clicchi sopra e si aprono le pagine ad hoc, sia con video sia con podcast audo

provate ad immaginare una procedura simile x un festival teatrale...

superando la logica delle recensione degli spettacoli ma raccogliendo gli "echi" che il teatro produce...


parola chiave

eliostropos - 6-3-2007 at 17:41

videoteatro:teatro dello sguardo
http://www.andreabalzola.it/teatro/testi_teorici/pages/VideoTeatro%... - 3k

il diagramma di flusso

carlo - 6-3-2007 at 17:43

o meglio
la Mappa Concettuale delle nostre parole chiave
la facciamo domani... iniziamo a raccoglierle e a precisarle
come s'è fatto qui nel blog di teatron
http://www.teatron.org/blog
(andate in fondo al post AREAREA)



tenete conto che questo forum sarà su x sempre

domani, oltre a questo training di scrittura connettiva sul nostro percorso cognitivo
ci misuriamo anche con qualche tag ispirata allo "Jago" di Latini a Teatro San Martino

ve ne lancio una:
- Falso

un buon approfondimento (introdotto da un'animazione flash di una citazione nicciana) sul tema dell'alterità
una delle TAG che preferisco
è qui
http://www.teatron.org/dioniso/index.html

cyborg - 6-3-2007 at 17:50

azione visiva = azione non agente
in che termini la nostra azione è misurabile in ambito "digitale"?
un click è un'azione e se tale in che modo si "disperde" in rete? http://gandalf.it/offline/off47.htm

altrove

dariosaj - 6-3-2007 at 17:51

nuova tekne

esercitare la tecnologia in funzione dell'apprendimento e della comunicazione sociale (deriva neurologica o multitasking congenito?)

http://www.innernet.it/geoxml/contentgetnews/%7BB816A135-BAC5-D811-...
(preciso che non condivido appieno l'articolo del link ma posto un versetto:

"Rastak sostiene che la civiltà contemporanea sta inducendo profonde modifiche nella struttura stessa del nostro cervello, costretto a sviluppare enormemente la parte razionale, basata sul linguaggio, a discapito di quella più “vecchia” e profonda, sede delle nostre emozioni di base")

invece concordo pienamente: il teatro come il sesso (catartico cosa avete capito?)

parola chiave

eliotropos - 6-3-2007 at 17:51

videoteatro:teatro dello sguardo
http/www.andreabalzola.it/teatro/testi_teorici/pages/VideoTeatro%201992%20testo.htm

domanda

salen-TO - 6-3-2007 at 19:17

aspetto i vari argomenti che tratterete domani.....ma qui o sulla mia email?
chiccasti14@libero.it............

falsi problemi

carlo - 7-3-2007 at 14:59

Quota:
Originariamente scritto da kiscia
a mio avviso impigrisce e nn sviluppa un senso critico


coa la scrittura?
la rete?

non perdiamoci nei falsi problemi

Guiding Light Lover - 7-3-2007 at 16:38

tre parole chiave....

1. teatro come luogo che può dissetare l'anima o prosciugare il cuore a seconda del contesto
2. la musica come linguaggio universale
3. internet come luogo per "incontrare" chi sta all'altro capo del mondo

Guiding Light Lover - 7-3-2007 at 16:40

memoria diverso da storia
arti applicate
spettacolarità con un messaggio
kiscia

taràntola

tightrope - 7-3-2007 at 16:41

"pasto della tarantola"

taràntola [ta'rantola]
s.f.
1 sf
{zoologia} grosso ragno peloso, giallo e nero, dell'Europa meridionale; il suo morso è doloroso ma non pericoloso...

...“doloroso ma non pericoloso“...gurdacaso come il mezzo multimediale, doloroso forse staccarsi dai sistemi e mezzi tradizionali e più legati alla realtà per avvicinarsi al multimedia, che pericoloso non lo è...

AVVERTENZA: non prendersi troppo sul serio

Guiding Light Lover - 7-3-2007 at 16:41

nuovo mondo
nuove tecnologie
nuove forme di comunicazione

Guiding Light Lover - 7-3-2007 at 16:45

spazio pubblico

tightrope - 7-3-2007 at 16:46

spazio pubblico
wirless
san martino
memoria
scambio

la raccolta delle parole chiave

carlo - 7-3-2007 at 16:53

eccole qua

sommariamente

performing media
blog
ipertinenza
cambiamenti in atto
follia
soldi
interfaccia
spazio pubblico
interazione
wirless
tecnologia
anni '80

teatro come strumento sociale:possibilità di fare del teatro sociale interattivo
-videoteatro:nuovi mezzi nel fare teatro.
-teatro senza il corpo:problema del corpo e della presenza fisica dell'uomo con il nuovo linguaggio virtuale

-tecnologia
-interattività
-videoblog
teatro come azione vivente vs.tecnologia come distacco
performing media
interattività
geoblog
informazione
interattività
agire nella visione
teatro memoria,teatro geografia,teatro museo
memoria storica per comprendere il presente
punto di vita
percezione condivisa
teatro come vita facendo riferimento al geoblog
spiazzamento su :
taranta
salento
performing media
"nuovo ambiente"
Rete come spazio pubblico
tecnologia
PerformingMedia Se eliminiamo la parola, il costume, il proscenio,
le quinte, la sala, finchè rimane l’attore e i suoi movimenti,
il teatro resta teatro”.
(Vsevolod E. Mejerchol'd)

TECNOLOGIA
La tecnologia è l'ambito multidisciplinare di ricerca e sviluppo di soluzioni, legate soprattutto ai processi produttivi. Il termine deriva dal greco "tekhnologhia" (τεχνολογία, letteralmente "discorso sull'arte".
videoteatro:teatro dello sguardo

- Falso

azione visiva = azione non agente
in che termini la nostra azione è misurabile in ambito "digitale"?
un click è un'azione e se tale in che modo si "disperde" in rete? http://gandalf.it/offline/off47.htm

altrove

nuova tekne

esercitare la tecnologia in funzione dell'apprendimento e della comunicazione sociale (deriva neurologica o multitasking congenito?)

http://www.innernet.it/geoxml/contentgetnews/%7BB816A135-BAC5-D811-... 0ED185190%7D.htm
(preciso che non condivido appieno l'articolo del link ma posto un versetto:

"Rastak sostiene che la civiltà contemporanea sta inducendo profonde modifiche nella struttura stessa del nostro cervello, costretto a sviluppare enormemente la parte razionale, basata sul linguaggio, a discapito di quella più “vecchia” e profonda, sede delle nostre emozioni di base")

invece concordo pienamente: il teatro come il sesso (catartico cosa avete capito?)


1. teatro come luogo che può dissetare l'anima o prosciugare il cuore a seconda del contesto
2. la musica come linguaggio universale
3. internet come luogo per "incontrare" chi sta all'altro capo del mondo

proverei a chiidere nel blog
http://teatron.org/
con una mappa concettuale

un'altra lista!

dariosaj - 7-3-2007 at 17:06

ormai c'ero anch'io...
il numero accanto alla parola indica il numero di volte che è stata identificata come parola chiave (riporto anche commenti e associazioni)

Performing media 3
Interattività 3
Spazio pubblico 2
geoblog 2
Tecnologia 2
Teatro di vita 2
Tecnologia 2
Blog
Ipertinenza
Cambiamento in atto
Follia
Soldi
Interfaccia
Interazione
Possiamo conoscere tutto ma non sappiamo quanto sia attendibile
Impigriscee non sviluppa un senso critico
Wireless
Anni ‘80
Memoria della memoria
Teatro come strumento: possibilità di fare del teatro sociale interattivo
videoteatro: nuovi mezzi nel fare teatro.
teatro senza il corpo: problema del corpo e della presenza fisica dell'uomo con il nuovo linguaggio virtuale
videoblog
teatro come azione vivente vs.tecnologia come distacco
informazione
agire nella visione
teatro memoria,
teatro geografia,
teatro museo
messa in vita
memoria storica per comprendere il presente
punto di vita
percezione condivisa
nuovo ambiente
videoteatro:teatro dello sguardo
azione visiva=azione non agente
nuova tekne
teatro come luogo che può dissetare l'anima o prosciugare il cuore a seconda del contesto
la musica come linguaggio universale
internet come luogo per "incontrare" chi sta all'altro capo del mondo
memoria diverso da storia
arti applicate
spettacolarità con un messaggio
scambio

mi concedo un margine d'errore!

elek - 7-3-2007 at 17:07

quali sono state alcune delle sensazioni degli incontri iniziali:
-follia
-spiazzamento
-curiosità

i termini che hanno attirato la curiosità

-performing media
-blog,videoblog,geoblog

-wireless
-interfaccia

-Ipertinenza
-Interattività


spazio pubblico
strumento sociale
comunicazione
informazione

vabbè.....si continua dal reale..


valevale - 7-3-2007 at 19:12

ce l'ho fatta, ci sono, sono qua anche io

alterità,
l'incontro con l'altro e con il suo discorso.
la scoperta dell'altro in se stesso, ovvero il se come altro, come alterità.
E' qui il senso e il valore del teatro

Artaud aveva una concezione pessimistica del mondo, ma credeva che il teatro potesse cambiare qualcosa

salen-TO - 7-3-2007 at 21:21


Nosferatu

Flippyflash - 20-3-2007 at 14:36

La storia del film è quella nota: Harker, un agente immobiliare viene spedito dalla Germania nei Carpazi per vendere una casa al conte Dracula. Questi si invaghisce della sposa dell'agente vista solo in un suo ritratto, poi succhia il sangue a Harker e raggiunge la sua città in cui si sta diffondendo un'epidemia di peste.

Il film di Herzog si basa naturalmente sul romanzo di Bram Stoker, ma ancora di più sul mitico film di Murnau del 1922, di cui è quasi un remake. Ma è un remake alla Herzog filtrato da un velo di poesia: Dracula, interpretato da un grande Klaus Kinsky, è un personaggio sofferente per l'impossibilità di mettere fine alla sua non-vita, e le frasi più significative che pronuncia sono proprio "Il brutto non è morire, ma durare attraverso i secoli" e "La vita senza amore è la condanna più crudele ed abietta".

Il film scorre lentamente, ma è inquietante e agghiacciante dalla prima all'ultima inquadratura. La musica spettrale dei Popol Vuh sottolinea ancora l'angosciante atmosfera del film. Ma il finale del film di Herzog è diverso da quello di Murnau: alla fine Dracula muore come nella tradizione, dopo una scena carica di erotismo, in cui un triste Kinsky succhia il sangue alla pallidissima, ma sempre bella Isabelle Adjani la quale, offrendosi a Dracula, gli ha teso la mortale trappola. La maledizione continua invece per mano di Harker, che nel frattempo si è trasformato in un vampiro. E così il Male trionfa...

Il film in breve:

Titolo: Nosferatu, il principe della notte (Nosferatu, Phantom der Nacht)
Regista: Herzog Werner
Attori: Klaus Kinski, Isabelle Adjani, Bruno Ganz, Roland Topor, Walter Ladengast
Produzione: Fox
Nazione: Germania, Francia
Anno: 1978
Durata: 107 min.


immagini Nosferatu

Flippyflash - 20-3-2007 at 14:43

1979, regia di Werner Herzog






Allegato: nosferatu 1979.doc (64kB)
Questo file è stato scaricato 651 volte


kiscia - 26-3-2007 at 10:22

Sono francesca mele,un'alunna che segue il vosto laboratorio di drammaturgia,l'altro giorno guardando il telegiornale ho ascoltato una notizia e mi è venuto in mente lei.in Cina sono nati dei campi di addestramento militari per ragazzi malati di internet,dei ragazzi giovani "drogati di internet"intraprendono una mini carriera militare per rinsavire.per i casi più gravi vengono sottoposti anche a sedute di elettroshock...

nosferatu

Flippyflash - 26-3-2007 at 15:27

Nel tema del film c'è di nuovo l'affermazione della carica eversiva di chi è distaccato dal corpo sociale e acquista la capacità di vedere e sentire oltre. Il vampiro di Herzog soffre "umanamente" di una mancanza d'amore prolungata nell'eternità e per amore distrugge se stesso e la collettività , ma solo dopo aver portato con il "male" lo sconvolgimento dei ritmi di vita borghesi e quindi anarchia, sfrenatezza, scatenamento sensuale, febbre erotica: momenti di "malata" esaltazione vitalistica, altrimenti non raggiungibile (Grosoli).


Nosferatu_ parte film

Flippyflash - 26-3-2007 at 15:31

NOTA: Werner Herzog in merito alle scene sulla peste: "Erano undicimila topi che dovevano aggirarsi per la città colpita dalla peste. Ma siccome a Delft faceva freddo, loro si ammucchiavano l'uno sull'altro, io li sparpagliavo e loro mi mordevano. Ma erano topi da laboratorio, importati dall'Ungheria e sottoposti a controllo medico".

nosferatu: critica

Flippyflash - 28-3-2007 at 12:28

Dal romanzo di Bram Stoker (1897). Jonathan Harker parte per la Transilvania per trattare un affare col conte Dracula. Riportato in vita, Nosferatu semina la peste in Olanda, ma Lucy la moglie di Jonathan lo sconfigge sacrificando la sua vita. Omaggio al capolavoro muto (1922) di Murnau, non è un film dell'orrore né del terrore: raggiunge il fantastico con le immagini della realtà e per virtù di stile, con l'uso della luce. Del suo eroe, incarnazione del Male, Herzog sottolinea la profonda, insondabile tristezza; della sua triplice qualità di Morto Redivivo, Stregone e Entità Diabolica privilegia la prima. Leggerlo come una metafora sul Male e sulla Paura che, ieri (Hitler) come oggi, abitano la Germania (e l'Europa) sembra una forzatura. Un Kinski insolitamente sobrio e una sonnambolica, esangue Adjani.

immagini film nosferatu

Flippyflash - 28-3-2007 at 12:43

\"Il tempo è un abisso profondo quanto mille notti. I secoli vanno e vengono. E\' terribile non poter invecchiare. La morte non è la cosa peggiore, ci sono cose più orribili della morte. Può immaginare di sopportare i secoli vivendo ogni giorno le stesse futili cose?\"


Allegato: immagini film.doc (35kB)
Questo file è stato scaricato 622 volte


nosferatu

Flippyflash - 28-3-2007 at 12:45

“Chi dice la morte è crudele sono solo gli inconsapevoli. Ma la morte non è che un taglio netto. E’ molto più crudele non essere capaci di morire.”

Flippyflash - 28-3-2007 at 12:48

Overlook: Nosferatu: Il Principe della Notte

Nosferatu

Flippyflash - 28-3-2007 at 12:59

Le frasi più significative che pronuncia Nosferatu, per sottolineare questa sua sofferenza per l'impossibilità di mettere fine alla sua non-vita sono: "Il brutto non è morire, ma durare attraverso i secoli" e "La vita senza amore è la condanna più crudele a abietta".

Nosferatu

Flippyflash - 28-3-2007 at 13:15

Nome: Werner Herzog

Nome: Werner Stipetic
Data e luogo di nascita: 5 Settembre 1942, Monaco, Germania
Il talento di Herzog è eccezionalmente poliedrico ed inquieto. Viaggiatore incallito, scrittore, poeta, critico cinematografico, regista di corto e lungometraggi, documentari, opere teatrali e liriche, nel corso della sua opera è possibile individuare un unico filo conduttore: la necessità di trovare o costruire immagini assolutamente pure, estreme e irripetibili. La sua è un'esigenza di cinema del tutto istintiva e primaria, legata a una visione quasi panteistica del mondo. Herzog, come tutti i suoi personaggi, è un anarchico radicale che sfida continuamente se stesso e la propria esistenza. Realizza i propri film in giro per il mondo alla continua ricerca di immagini e situazioni sorprendenti.

Nosferatu

Flippyflash - 28-3-2007 at 13:16

Herzog è consapevole che l'uomo non può opporsi al proprio destino, ma è anche convinto che nel tentativo di combatterlo ritrova la reale grandezza della propria natura: la folle pretesa di somiglianza con Dio che lo porta a cercare di dominare forze più grandi, come la natura e la storia.

Flippyflash - 28-3-2007 at 13:24

"il mondo diventa sogno e il sogno diventa mondo".

Nosferatu: uomo-vampiro

Flippyflash - 28-3-2007 at 13:31

Nosferatu é la registrazione di un altro dramma della solitudine: il conte confida ai suoi interlocutori la propria sofferenza di non-morto in eterno, l'implacabile tristezza di una vita senza amore, cadenzata a non finire sui gesti funerei dell'uomo-vampiro.

ci vediamo lunedì

carlo - 31-3-2007 at 12:34

Quota:
Originariamente scritto da kiscia
Sono francesca mele,un'alunna che segue il vosto laboratorio di drammaturgia,l'altro giorno guardando il telegiornale ho ascoltato una notizia e mi è venuto in mente lei.in Cina sono nati dei campi di addestramento militari per ragazzi malati di internet,dei ragazzi giovani "drogati di internet"intraprendono una mini carriera militare per rinsavire.per i casi più gravi vengono sottoposti anche a sedute di elettroshock...


e parleremo anche di questo falso problema dell'addiction
se è tale è perchè induce piacere, come la droga, il sesso e lo shopping...

navigare in rete induce piacere
vale anche x la lettura, sapete?

a presto

come vedete c'è stata un'"intrusione" dall'ambito di ricerca di Macerata...
un piccolo errore veniale

se volete vedere i risultati di quel lavoro andate su http://www.europedia.it/
e andate su SEARCH e cercate Herzog...

index videoteatro

carlo - 2-4-2007 at 13:52

http://www.teatron.org/agapow/video/index.html

europedia

tightrope - 2-4-2007 at 23:47

sono entrato stasera nel sito di europedia e mi sono sentito fortemente discriminato nel momento del download del materiale audio e video...tutto in formato windows media audio/video e per me che utilizzo mac è un bel problema... altro che spazio pubblico! qua si rasenta il razzismo!!!;-) ;-) sto scherzando ovviamente, però è un peccato perchè la colonna sonora è veramente bella così come l'idea che ho apprezzato molto.

emotions

carlo - 7-4-2007 at 11:29



cristinajuancarrion - 9-8-2007 at 08:57

queste le tre parole chiave....per una riflessione...

interfaccia

spazio pubblico

interazione

un esempio molto di stimolo la cosa che hai fatto..europedia...chissa' se la porti qui in Valencia!!!

ok bene

carlo - 9-8-2007 at 10:02

Quota:
Originariamente scritto da cristinajuancarrion
queste le tre parole chiave....per una riflessione...

interfaccia

spazio pubblico

interazione

un esempio molto di stimolo la cosa che hai fatto..europedia...chissa' se la porti qui in Valencia!!!


riportale sul forum di PN