Oggi la tecnologia non è soltanto uno strumento, una realizzazione offerta sul mercato dei consumi dalla moderna industria. In una accezione ampia e
globale, la tecnologia è la soluzione ad un bisogno umano che nasce dalla simultanea compresenza di uomini, attrezzature impiegate, ambiente naturale
e organizzazione produttiva. Possiamo quindi definire una qualsiasi risposta ad una esigenza umana, cioè una tecnologia, dal punto di vista sociale,
economico, ecologico e politico.
Le tecnologie appropriate sono quelle risposte ai bisogni fondamentali dell’umanità che:
* Socialmente migliorano le condizioni di vita della gente;
* Economicamente usano in maniera saggia le risorse del pianeta;
* Ecologicamente rispettano gli equilibri e le leggi della natura;
* Politicamente decentrano fra la gente il governo della cosa pubblica.
Bisogni essenziali comuni e generalizzati, quali il lavoro della terra, la produzione di beni e servizi, la casa, il vestire, il mangiare, il
comunicare e tanti altri hanno avuto storicamente e in luoghi diversi risposte e quindi tecnologie più o meno appropriate.
Oggi, proporre la filosofia delle tecnologie appropriate significa impegnarsi a realizzare un mondo in cui gli esseri umani lottano per una esistenza
migliore, intesa come incremento delle potenzialità creative dei singoli popoli, in un equilibrato rapporto fra ambiente naturale e realtà modificata
dall’uomo.
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Le tecnologie appropriate, quindi, presuppongono un tipo di società diversa da quella attuale.
Una società che punta sul decentramento a livello locale e regionale, che basa la politica sulla partecipazione diretta e di base, che ritrova il
senso del vicinato e dei rapporti conviviali tra le persone, che vede la terra come un bene comune da salvaguardare e non una risorsa da sfruttare,
che tiene conto delle culture locali e delle tradizioni di ogni popolo.
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