Intervento multidisciplinare sul tema della guerra
per le scuole medie superiori
2002-2003
L'esperienza del secolo appena trascorso e, purtroppo, del millennio
appena iniziato, ci mostra sempre più chiaramente che le
guerre si giocano ormai utilizzando la popolazione civile come ostaggio,
colpendola deliberatamente o nascondendone le stragi dietro agli
"effetti collaterali".
Sempre ovviamente in nome di una civiltà più ragionevole
e ordinata in lotta contro oscure primitive forze del male.
Ma la civiltà, ci insegna Picasso, scompare nel cielo di
Guernica, dalle cui altezze gli alfieri delle divinità naziste
colpiscono gli indifesi senza vederne i volti o ascoltarne le grida.
Nella tempera di Picasso sono scomparsi colore e rilievo dalla simmetria
prospettica degna della classicità rinascimentale: "quella"
morte cancella la natura e la vita per lasciare solo uno scheletro
che chiama in causa lo spettatore e lo costringe, come uomo, a prendere
posizione.
Le guerre di oggi, contro gli uomini e la donna, si definiscono
sempre più nell'illusione tecnologica di eludere gli effetti
allontanandone le cause e insultando il potenziale umano coniando,
con cinica scientificità, spaventosi ossimori come le "bombe
intelligenti".
E allora dove possiamo recuperare noi il colore e il rilievo scomparsi?
Dove recuperare la pienezza dell'esistere dignitosamente su questa
terra?
Forse riscoprendo l'eco infinita di ogni gesto, il legame delicato
e profondo fra tutti i fenomeni e le creature e la responsabilità
di tutti e di ciascuno: ogni pensiero, ogni parola, ogni azione.
L'arte del teatro insegna proprio questo, a riunire ciò
che è separato e a scoprirne l'ineludibile interdipendenza:
le menti e i corpi, noi e gli altri, la natura e l'uomo.
I grandi eventi della guerra, della memoria, della storia, sono
incisi dentro di noi e vale la pena di sollevare il velo dell'incosciente
smemoratezza quotidiana per riconoscerli come responsabilità
individuali.
Si appartiene dunque innanzitutto al mondo e il tema della guerra
non può perciò essere oggetto di una semplice conoscenza
commemorativa delle "nostre" guerre.
Sarà invece affrontato con il più ampio ventaglio
di punti di vista: la prima fase, di seminari teatrali, sarà
un fondamentale momento di coinvolgimento totale degli allievi,
per preparare l'approccio multidisciplinare con l'interezza dell'essere.
La seconda fase si articolerà in interventi seminariali
di storici, scienziati ed esperti di religioni, che offriranno approcci
differenti alla questione e possibilità di confronto e di
discussione.
La terza e ultima fase si snoderà fra l'elaborazione
collettiva di un testo drammaturgico il laboratorio teatrale
e la preparazione di un evento teatrale.
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