Dopo il successo riscosso nei più importanti festival (tra
cui Volterra, Polverigi, Radicondoli, Santarcangelo, Benevento e
Milanoltre) e al Teatro Valle di Roma, lo spettacolo "Roccu
u Stortu" di Francesco Suriano, trasmesso integralmente
nel programma "Teatri Sonori" di Radio Tre Rai,
è stato segnalato da Il Patalogo (edizione Ubulibri) nella
sezione "22 spettacoli per un anno" tra le più
significative produzioni in termini di qualità, originalità,
impegno interpretativo e valori culturali.
Proseguendo idealmente sulla direttrice di "U juocu sta'
finisciennu", ovvero "Finale di partita"
di Samuel Beckett tradotto in calabrese, "Roccu u
Stortu" fa convergere le esperienze attoriali e registiche
di Fulvio Cauteruccio, elemento stabile del nucleo artistico della
compagnia, quelle musicali di Peppe Voltarelli, Amerigo Sirianni
e Salvatore De Siena de Il Parto Delle Nuvole Pesanti e quelle drammaturgiche
di Francesco Suriano, tutti di origine calabrese, in una sorta di
"Histoire du soldat" postlitteram, lavorando su
un dialetto che fonda la sua forza proprio sulla incomprensibilità,
sul carattere onomatopeico che trova per incanto la comprensibilità.
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