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DIARIO
DI BORDO Ci incontriamo ancor prima di vedere il teatro, in una conversazione preliminare per conoscerci e dare il via a questo laboratorio darte dello spettatore. Non voglio dare troppe chiavi di lettura sul prossimo spettacolo, Acido Fenico, anche perchè lunedi ci ritroveremo e verrà a trovarci il regista che abbandonerà il montaggio delle scene per rispondere ad alcune nostre domande. Cerco però di fare quello che definisco dissodare il terreno delle aspettative, ovvero (rimanendo nella metafora agricola) girare le zolle, girare intorno alle latenti domande di teatro che ci si porta dentro. Non tutti ne hanno, ci sono infatti ragazzi totalmente digiuni di teatro. Ma, niente paura, qui non si fa una lezione di cultura teatrale. Anzi, laspetto più interessante è renderci conto che il teatro in fondo non sta al suo posto, attraversa la nostra vita, i nostri immaginari, i nostri archetipi, e principalmente la contemporaneità. Con i ragazzi parliamo così di hip hop, ovvero quella forma musicale che con il suo recitar cantando è parte integrante dello spettacolo con la posse salentina del Sud Sound System. Parliamo quindi di come certi linguaggi e certi comportamenti hanno a che fare con il teatro anche più di tanti repertori drammaturgici. Sullo schermo vediamo in videoproiezione gli sguardi di altri spettatori raccolti in occasione della rassegna torinese teatro e impegno civile, e si apre il discorso su come la rete possa offrire alla condivisione teatrale unopportunità in più per circolare. Faccio notare come il web possa essere per quei ragazzi che nella scuola si sentono spesso isolati dal mondo esterno e dalle sue complessità un canale privilegiato per coniugare lidea stessa di educazione con quella di comunicazione. Il dato principale è quello di agire attraverso la scrittura, scrivere per comunicare, trasmettere senso, pensiero, attivando quel feedback che è linfa vitale per il teatro. Vediamo insieme alcune schermate del diario di bordo on line realizzato con i ragazzi delle scuole veneziane alla Biennale Teatro e quello realizzato per il Cantiere Orlando del Teatro delle Albe. E si riesce ad intuire cosa possa significare quel concetto che sostengo con ostinazione: attivare comunità dapprendimento on line. Ci lasciamo e li invito a scrivere delle prime note su quella latente domanda di teatro che alcuni si portano dentro o su cosa li incuriosisce del rapporto possibile con lhip hop. Amsey (io stesso ho chiesto di firmarsi con pseudonimi, se volevano) tira in ballo gli hooligans e i rave, mentre Stefania confessa che la sua domanda di teatro coincide con la voglia di farlo e Claudio, il professore che ha reso possibile questa esperienza, fa unanalisi illuminante sul desiderio di sorpresa teatrale. (carlo) Sono stata all incontro sul teatro allo Scientifico di Aosta. Ci hai chiesto due e-mail, per ora te ne invio una, contenente ciò che io (spettatrice) mi domando dal teatro. Ci hai consigliato di darci la risposta pensando a cosa ci suscita una rappresentazione teatrale, Be io è da quando sono piccola che seguo spettacoli (cabaret, commedie, balletti, operette ) e da ormai più di tre anni tutte le volte che mi trovo spettatrice mi rendo conto di stare dalla parte sbagliata. Forse è per questo che seguo sempre di più gli spettacoli e gli incontri a essi connessi. E una sensazione che mi brucia e non sapendo bene come orientarmi cerco almeno di seguire dalla parte sbagliata ma neanche troppo il teatro. Non so quanto mi posso essere spiegata, comunque credo che la mia domanda al teatro è di poterlo fare. (Stefania) La meraviglia e le differenze anestetizzate Che mi
aspetto dal teatro? Gli attori tromboni nelle insulse trasmissioni Le scrivo per rispondere alla sua richiesta a proposito della nostra domanda di teatro: devo dirle che effettivamente non conosco il teatro personalmente, il mio sguardo non è quasi mai stato partecipe di una rappresentazione. Quel poco di teatro che ho conosciuto paradossalmente lho incontrato in televisione: gli attori tromboni ospiti di insulse trasmissioni, limitazione di Carmelo Bene a Mai dire Gol, ecc rappresentano (insieme a qualche lettura, da Shakespeare a Baricco ) lunica mia esperienza di teatro, unesperienza pressocché nulla; mi aspetto molto però dalla rappresentazione di lunedì. Il lavoro di Acido Fenico mi incuriosisce, spero che mi stupisca come piace al Prof. Morandini. (uddì - shiftyboy) La mia domanda di teatro: Conoscerlo, il nuovo teatro. Linguaggio della violenza? Conosco gli Hooligans e i rave ma me li hanno sempre fatti notare in modo negativo. Hip Hop, reggae, ragamuffin: Conosco il nome di questi generi ma di fatto non sconosco bene il tipo di musicalità. Mi interessa questa iniziativa (Amsey) | ||||||||||||||
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