L'Impasto Comunità Teatrale Nomade lavora attualmente nei
suoi luoghi di produzione e dunque disloca sezioni di lavoro in
tutto il territorio nazionale.
Nel corso della stagione teatrale 1999-2000 ha strutturato il proprio
nomadismo principalmente tra Milano (in una sorta di 'residenza'
presso il CRT) e il Salento (presso il Centro Popolare di Arti Sceniche
di Cursi, Lecce). Nella stagione scorsa invece la Compagnia ha notevolmente
intensificato il proprio 'calendario nomade', il quale ha in sostanza
coinciso con gli insediamenti cittadini de L'AGENDA DI SEATTLE (Rovereto,
Ferrara, Udine, Milano, Bologna).
Fondata a Bologna nel 1995 da Alessandro Berti, drammaturgo, regista
e attore e da Michela Lucenti, coreografa, attrice e danzatrice,
la compagnia ha lavorato per i primi tre anni in Emilia. Durante
questa prima fase di lavoro sono nati gli spettacoli 'padani', acidi
capitoli di una saga contadino-borghese che ha fatto conoscere L'Impasto
a livello nazionale: SKANKRER (1996), HOME BALOM (1996), TERRA DI
BURRO (1997), lavori incentrati su una ridiscussione libera e feroce
delle radici culturali e sottoculturali 'padane' in forma di canto,
drammaturgia dialettale, teatro-danza narrativo.
Nel secondo periodo di lavoro a Bologna, il gruppo inizia ad allargare
il numero di collaborazioni: ne nasce una prima stagione di incontri
e laboratori di produzione: PAROLA, CORPO, CANTO (momento di formazione
e messa in scena a Santarcangelo, 1998); l'intervento 'lirico' sull'Inferno
dantesco per Volterra: RIVEDERE LE STELLE (1998); LA DANZA DIALETTALE
(happening collettivo per danzatori, 1998), SKANKRER/Il Film (1998,
cortometraggio che ha vinto il Sole Blu a Riccione TTVnello stesso
anno), momenti di passaggio dalla precedente fase stanziale al successivo
nomadismo.
Nomadismo strutturato che si inaugura a partire dalla fine del
1998.
Lasciata Bologna, L'Impasto intraprende periodi mensili di 'residenza
teatrale' in giro per l'Italia, fasi di ricerca teorica e pratica
alla fine delle quali la compagnia mostra parti di lavoro fatto:
una sorta di cantiere teatrale in viaggio che sospende per un po'
l'obbligo della messa in scena. Nascono così IL MONDO DEI
FIGLI/Materiali per una commedia fantascientifica (nato in tre mesi
di lavoro a Polverigi, da novembre '98 a gennaio '99), CRITICA LIRICA/21
giornate di lavoro su teatro e felicità (Pontedera, aprile-maggio
'99), POEMA DELLE MOLTITUDINI, opera aperta per 30 attori (Santarcangelo,
giugno-luglio '99).
Da questi tre progetti nasce il cast di TRIONFO ANONIMO/Dare to
be what you are!, ideale sintesi di questa prima, radicale stagione
di destrutturazione di una stanzialità. Costruito in sei
mesi attraverso quattro grandi fasi di lavoro: Cursi di Lecce (luglio-agosto
'99), Rovereto (agosto-settembre '99), Arcidosso (ottobre '99),
Milano (gennaio 2000), l'opera per parole danza e canti segna il
ritorno della Compagnia alla forma-spettacolo, dopo un intenso anno
di sperimentazioni laboratoriali.
La stagione scorsa ha visto la Comunità Nomade alle prese
con un solo, grande progetto: L'AGENDA DI SEATTLE, Intrusione Teatrale
nello Spazio Pubblico, composita carovana artistica sui temi della
globalizzazione, spettacolo ogni volta diverso a seconda dei territori
che visita, sorta di musical antagonista plurilinguistico che interroga
i luoghi dal punto di vista teatrale, sociale, politico. Lo spettacolo
ha debuttato nella sua struttura compiuta al Teatro Comunale di
Ferrara nel novembre 2000.
A fine stagione (giugno 2001) L'Impasto inaugura alle Orestiadi
di Gibellina il nuovo progetto, IL QUARTIERE.
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L'Agenda di Seattle
lo spazio pubblico dopo Genova e NY
di:
Alessandro Berti e Michela Lucenti
con:
Alberto Bellandi, Alessandro Berti, Edi Bianco, Emanuele Braga,
Maurizio Camilli, Francesco Gabrielli, Michela Lucenti, Sabrina
Marsili, Loredana Mazzola, Alex Nazzi, Paola Riascos e tanti altri.
testi e regia:
Alessandro Berti
coreografie:
Michela Lucenti
percussioni:
Terroritmo
canti:
Alessandro Berti e Michela Lucenti
immagini dalle manifestazioni:
Videomovimento, Bologna
datore luci:
Elvira Berardini
fonico:
Eurialo Predonzani
aiuto regia:
Paola Traverso
registrazioni:
Oasi Studio Roma
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